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Musei e Lifelong Learning. Esperienze educative rivolte agli adulti nei musei europei

sani

Margherita Sani (a cura di)
I.B.A.C.N. - Istituto per i Beni Arttistici Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna 2004

I saggi rendono note alcune riflessioni scaturite da quattro progetti finanziati dalla Comunità Europea tramite il Programma Socrates, due dei quali (Euroedult e Collect & Share) hanno visto la partecipazione dell'Istituto Beni Culturali come istituzione partner.
Il tema è quello dei musei e del lifelong learning, "apprendimento lungo tutto l'arco della vita" e definito come "tutte le attività di apprendimento intraprese nell'arco della vita con l'obiettivo di migliorare la conoscenza, le abilità e le competenze in una prospettiva personale, civica, sociale o lavorativa". L'associazione dei termini - e delle relative tematiche - è assai ricorrente nel contesto europeo, dove ai musei viene chiesto sempre di più di attivarsi non solo come risorse educative didattiche per riportare nel ciclo dell'apprendimento continuo chi ne è uscito anticipatamente (drop-outs, giovani a rischio, ecc.) o chi desidera rientrarvi per ampliare e accrescere le proprie conoscenze e abilità, ma anche di assumere un maggiore impegno nei confronti della comunità e della società, operando come agenti di cambiamento sociale e come luoghi dove ricomporre e riconciliare le differenze - etniche, sociali, culturali,...

Molte sono le risorse e le iniziative che al lifelong learning, hanno dedicato negli ultimi anni gli organismi internazionali - Unesco, Unione Europea, Consiglio d'Europa.

E in tutte le tutte le sedi più autorevoli in cui si è discusso di questi argomenti, dal Libro Bianco della Commissione Europea del 1995 al documento conclusivo della V Conferenza sull'Educazione degli Adulti organizzata dall'UNESCO nel 1997, si è identificato come obiettivo primario del lifelong learning il rafforzamento dell'identità culturale dei cittadini e si sono indicate le istituzioni culturali, tra cui biblioteche e musei, come luoghi ideali per sostenere processi di apprendimento al di fuori di contesti formali e strutturati come quello scolastico. I musei - si è detto - offrono un ambiente dove è possibile apprendere anche in modo informale, sollecitare interessi e curiosità esponendo gli individui ad una pluralità di stimoli - visivi, sensoriali, emotivi - e soprattutto facilitando il contatto con la propria memoria collettiva o con altre culture.

E poiché l'80% di quello che impariamo lo apprendiamo in ambiti extracurriculari, si è ritenuto di dover incoraggiare anche economicamente progetti al cui interno i musei esplorassero e valorizzassero il loro potenziale di "agenzie" a sostegno dell'educazione permanente.

La pubblicazione si compone di tre parti.

Dopo un'introduzione di Margherita Sani e "uno sguardo di insieme" dedicato al tema di Daniele Serafini, la prima parte "Il nuovo ruolo dei musei nella società dell'apprendimento" comprende una serie di saggi tesi a riflettere sulla nuova relazione che si deve instaurare tra istituzioni culturali e l'ambito formativo-educativo formale (Alan Chadwick) proprio per promuovere apprendimenti significativi che a loro volta ne alimentino altri; si sottolinea il ruolo sociale del museo rispetto alla lotta contro l'esclusione sociale (Richard Sandell).

La seconda parte invece restituisce "il punto di vista del pubblico" (Claude Fourteau).

La terza parte è una sezione cruciale perché dedicata a due ambiti delicati e molto chiaroscurati: la formazione degli operatori che devono acquisire competenze professionali adeguate e l'azione valutativa da intraprendere per individuare indicatori, linee-guida per veriificare obiettivi, strategie, esiti (Pat Davies e Peter Wilson).

Tutti saggi fanno riferimento a quattro progetti finanziati in anni diversi dal Programma Comunitario Socrates.

1. "AEM (Adult Education and the Museum 1995-1997)", nato per raccogliere e rendere disponibili in una banca dati esempi di iniziative educative rivolte agli adulti nei musei dei 15 Stati membri dell'Unione Europea, il progetto ha evidenziato un vuoto di politiche culturali specificamente rivolte a sostenere la didattica per adulti in contesti museali, fatta eccezione per Finlandia e Regno Unito

2. "MUSAEAM" (Museums and Adult Education are More 1997-1999) si è riproposto di mettere in pratica gli elementi indicati dal precedente progetto AEM come caratteristiche che contraddistinguono l'eccellenza nella didattica per adulti nei musei, ed è sfociato nell'organizzazione di una "Giornata aperta" per l'educazione degli adulti nei musei partner di progetto (Louvre, Parigi; Tate Gallery, Londra; Museo di Arti Applicate e Design, Goteborg; Neue Pinakotek, Monaco; Musei della Città di Genova; Mucsarnok, Budapest) nel giugno 1999.

3. "Euroedult 2001- 2003". Individuando l'importanza della formazione dei cosiddetti "mediatori culturali", cioè di coloro che hanno il compito di stabilire contatti tra istituti di educazione per gli adulti e mondo dei musei e di progettare occasioni formative sfruttando l'enorme potenziale degli istituti dove si conserva il patrimonio culturale, il Progetto Euroedult ha inteso costruire una sistema di riconoscimento di crediti formativi a livello europeo, per permettere la qualificazione dei professionisti del settore e garantire la loro mobilità in ambito comunitario. In sintesi una sorta di certificato europeo per chi si occupa della valorizzazione delle risorse conoscitive e informative dei musei in una prospettiva di formazione permanente.

4. "Collect &Share (2003-2005)" nasce per iniziativa di una rete europea di istituti, che raccoglie musei, gallerie, enti di formazione per gli adulti, agenzie, e altre istituzioni, che si sono riunite per promuovere e diffondere le "buone prassi" nel campo dell'educazione per gli adulti (dai 16 anni in su) all'interno dei musei e delle gallerie, o in collaborazione con tali enti. "Collect&Share" si occupa in particolare di progetti che si svolgono in gallerie o musei d'arte o che comportano un coinvolgimento di artisti e che si rivolgono ad adulti o a categorie di pubblico svantaggiate. Gli obiettivi del progetto sono: raccogliere (Collect) progetti e buone prassi riguardanti l'educazione e l'apprendimento durante tutto l'arco della vita; condividere (Share) queste informazioni e conoscenze attraverso un sito Internet.

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