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2016 - "Quando l'Arte è una questione di segno", MAO Museo d’Arte Orientale di Torino

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Attori del progetto
MAO Museo d’Arte Orientale (Servizi Educativi), associazione BAB SAHARA.

Destinatari
Gruppo di famiglie marocchine, visitatori del museo e frequentatori della Casa del Quartiere di San Salvario.

Obiettivi
Avvicinare alcune giovani famiglie Marocchine ai Musei torinesi in modo particolare in questa edizione esplorare il concetto di segno, inteso come arte, attraverso le collezioni del MAO e alcuni laboratori pratici.

Durata del progetto
febbraio - aprile 2016.

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Fasi di lavoro
Organizzazione degli incontri:
1° incontro con le famiglie: Conosciamo il MAO, 3°-4° piano galleria Regione Himalayana e Paesi islamici dell’Asia + laboratorio i cavalli del vento;
2° incontro pomeridiano solo con le donne del gruppo (primo martedì del mese ingresso
gratuito) con laboratorio Segni di carta;
3 ° incontro con le famiglie: Conosciamo il MAO, primi 2 piani galleria Asia Meridionale, Cina e Giappone + dimostrazione di scrittura cinese a cura dell’esperta Chen Li;
4° incontro “ PER ME è ARABO….” Laboratorio di scrittura per famiglie a cura dell’associazione BAB SAHARA, aperto a tutti i visitatori del MAO per provare a scrivere in arabo. Le donne, i ragazzi e bambini marocchini coordinati dall’insegnante Fatima Rachid sono a disposizione per insegnare le basi della scrittura araba. L’ultimo appuntamento di chiusura progetto si è tenuto alla Casa del Quartiere di San Salvario dove si sono esposti tutti i prodotti dei laboratori e si è lavorato alla realizzazione di un grande “striscione” di segni lasciati dai partecipanti.

Ambiti – aree disciplinari
Didattica museale, intercultura, materie artistiche, cultura e religione orientale, scrittura
araba e cinese.

Strategie e strumenti
Si è scelto di coinvolgere già in fase progettuale l’associazione BAB SAHARA coadiuvati da Elena Giovanelli che è stata un importante contatto con la Casa del Quartiere e le associazioni da essa ospitate. Negli incontri pratici e nei laboratori si è scelto di utilizzare materiali semplici, naturali talvolta di recupero. La continuità e la famigliarità che si è creata con i partecipanti ha consentito il successo del progetto e la grande partecipazione a tutte le fasi.

Esiti
Il progetto ha prodotto lavori molto interessanti permettendo ai partecipanti di cimentarsi con tecniche e materiali nuovi e in alcuni casi mai provati (quilling), l’esposizione finale avvenuta in un luogo abituale come la Casa del Quartiere ha fornito un entusiasmo in più alla festa finale.
La sezione del museo dedicata ai paesi islamici dell’Asia ha rafforzato il senso di appartenenza della comunità marocchina facendo riscoprire elementi culturali della terra d’origine stimolando un senso di attaccamento anche al nuovo paese in cui ora vivono. Il confronto con altre culture e altre religioni ha incuriosito i partecipanti che si sono mostrati molto attenti nelle fasi di visita del museo.

Documentazione
In ogni incontro sono state scattate foto e fatti video che forniscono una ricca documentazione.

Valutazione / Verifica
Durante le varie fasi del progetto si sono raccolte impressioni e pareri tra i partecipanti, molto gradita è stata la giornata “Per me e’ arabo” in cui i partecipanti al progetto hanno insegnato ai visitatori del museo a scrivere in arabo il proprio nome.

Presentazione e divulgazione del progetto
Nella giornata finale si è proiettato un powerpoint sul grande schermo alla Casa del Quartiere di San Salvario per rendere tutti partecipi di quanto fatto. L’esperienza sarà inserita sul sito del museo.

Costi e finanziamenti
Il progetto non ha usufruito di finanziamenti e il museo ha messo a disposizione il personale e i materiali utilizzati gratuitaente. La Casa del Quartiere ha fornito gratuitamente i locali per la festa conclusiva e ci si è avvalsi della preziosa disponibilità e collaborazione di Fathima Rachid, Elena Giovanelli e Chen Li.

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