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2009 - "L'intercultura come Ritratto di una Città", Museo Civico di Mirandola (MO)

Attori del Progetto
Museo Civico di Mirandola

Destinatari
Studenti di scuola secondaria di primo grado e loro insegnanti (5 classi per un totale di 131 ragazzi). Le classi sono state selezionate dagli stessi insegnanti, a seguito di un incontro con l’amministrazione in cui è stato presentato il progetto, in base ai bisogni e agli obiettivi formativi di ciascun gruppo.

Il Museo Civico di Mirandola raccoglie e conserva la storia della città di Mirandola, dalla fondazione sino alla fine del XIX secolo. Recentemente collocato presso il ritrovato castello dei Pico, è diviso in sezioni dedicate a un tema specifico, dalla ritrattistica alla numismatica, passando per le committenze religiose e l’archeologia.
Uno spazio speciale è stato di recente dedicato alla creazione di un’aula didattica che, in linea con le più moderne tendenze museologiche, permette ai più giovani di avvicinarsi al museo in modo dinamico e innovativo. La sezione didattica è stata inaugurata con il progetto “L’intercultura come Ritratto di una Città”.

Obiettivi
- ritrovare negli oggetti museali radici storiche e spirituali appartenenti alla totalità del genere umano
- promuovere nei giovani un’adesione critica e consapevole ai modelli, valori e simboli della cultura di appartenenza
- conoscere altre culture in maniera critica e consapevole
- eliminare preconcetti e stereotipi, contrastando l’insorgere di tendenze xenofobe e razziste in età preadolescenzia
- favorire il lavoro di gruppo “mediante l’accettazione delle differenze”, generando nei partecipanti un desiderio di scambio, una predisposizione a conoscere e a collaborare
- promuovere nei destinatari la capacità di “esportare” in altri contesti il modello comportamentale promosso dal progetto.

Fasi di Lavoro
Il progetto si è articolato in diversi momenti.
1. Visita al museo, alle collezioni e all’edificio: ai ragazzi, accompagnati dagli insegnanti, è stato offerto un percorso di visita al Museo Civico inteso come specchio dell’evoluzione e della vita della comunità. In particolare, ci si è soffermati sulla quadreria dei Pico e ai ritratti in essa conservati.
2. Approfondimenti in aula didattica con individuazione dei temi su cui focalizzare il lavoro: a partire dai ritratti della quadreria sono stato scelti temi quali la rappresentazione, l’identità, l’appartenenza, il viaggio inteso come percorso per la costruzione del sé, la metamorfosi, la famiglia e la sua evoluzione nel tempo, i diversi tipi di famiglia, gli stereotipi.
Il tema della famiglia in particolare si è prestato a numerose riflessioni, quali:

- il fatto che non vi siano più famiglie importanti come quella dei Pico, bensì tante diverse tipologie di famiglia tutte ugualmente rappresentative della nostra epoca;
- che queste famiglie hanno diverse tradizioni, culture, religioni e feste;
- le modalità di convivenza nello stesso territorio;
- in che modo il territorio può assumere, in valenza della molteplicità di prospettive, altrettanti modi di essere visto e vissuto.

3. Attività laboratoriali per la costruzione di opere individuali e collettive legate ai temi prescelti: ogni ragazzo ha illustrato individualmente e visivamente il concetto di unione e collaborazione; l’elaborato collettivo, invece, ha avuto come oggetto la rappresentazione della città di Mirandola oggi e il modo in cui viene vissuta e percepita dai suoi abitanti.
Questi elaborati, sia individuali che collettivi, sono stati esposti in una mostra aperta alla cittadinanza.

Esiti
I principali benefici derivanti ai destinatari dalla partecipazione al progetto sono stati:
· maggiore capacità di raccontare e raccontarsi, imparando nel contempo ad ascoltare gli altri e a comprendere i percorsi di viaggio che ognuno di noi mette in atto per divenire quello che è
· maggiore abitudine al dialogo e allo scambio
· maggiore capacità di comprensione del diverso e di problematizzazione del proprio punto di vista
· possibilità di vedere e indagare il patrimonio sotto una nuova luce
· avvicinamento alla storia locale anche per chi viene da lontano.
Dal punto di vista del museo, il progetto ha favorito un ripensamento della funzione sociale del patrimonio e la sua rielaborazione in chiave multietnica; migliori capacità dello staff di confrontarsi con altri attori impegnati sul fronte dell’immigrazione e dell’integrazione.

Referenti del progetto
Giampaolo Ziroldi, Dirigente Settore Sport cultura e tempo libero del Comune di Mirandola
e-mail: giampaolo.ziroldi@comune.mirandola.mo.it
Gianna Pozzetti, responsabile del Museo
e-mail: gianna.pozzetti@comune.mirandola.mo.it
Giulia Marchetti, esperta esterna in Scienze dell’educazione e didattica museale
e-mail: giuliam78@libero.it

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