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2009 - "City Telling", Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

Attori del Progetto
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Destinatari
giovani studenti (14/20 anni) del CTP Drovetti di Torino

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è stata costituita a Torino nel 1995. Senza fine di lucro, ha come missione la promozione di attività culturali in diversi ambiti (arti visive, musica, teatro, cinema, danza, moda, letteratura, moda). La Fondazione contribuisce alla valorizzazione di giovani artisti finanziandone i lavori, aiutandoli a produrre i loro progetti e offrendo spazi in cui esporre. L’avvicinamento del pubblico avviene attraverso l’organizzazione di mostre ed eventi, oltre che con attività educative. La Fondazione ha due sedi espositive: Palazzo Re Rebaudengo di Guarene d'Alba, inaugurato nel 1997 e il centro di Torino, aperto nel 2002.

Il progetto City Telling nasce dalla consapevolezza che il patrimonio artistico è un prezioso strumento di integrazione e che l’avvicinamento ai linguaggi dell’arte contemporanea permette di attivare dispositivi utili per analizzare e raccontare la propria esperienza nel mondo, attraverso:

  • un approccio pluralistico e interdisciplinare in quanto l’arte contemporanea fonde più linguaggi
  • l’utilizzo della narrazione: lo story-telling è uno dei metodi maggiormente sviluppati dallo staff del Dipartimento Educativo

Da novembre 2008 a maggio 2009, un gruppo di giovani studenti tra i 14 e i 20 anni del CTP Drovetti di Torino é stato protagonista di percorso di scoperta e analisi del territorio della città di Torino, realizzando elaborati che raccontano l’identità percepita e vissuta.
Il territorio ha assunto una nuova valenza emotiva, grazie al confronto con la storia personale dei ragazzi, che portano con sé la ricchezza di esperienze, memorie, immagini che sono state raccontate in un percorso formativo comune. L’idea è stata quella di fornire ai giovani partecipanti nuovi strumenti per conoscere il territorio in cui vivono, costruendo un terreno comune, uno “spazio terzo” di condivisione culturale, linguistica, estetica.

Il progetto è partito da un gruppo di lavoro che inizialmente ha messo in condivisione esperienze e storie personali. La premessa al lavoro di scoperta e appropriazione del territorio è stata la condivisione delle provenienze geo-culturali dei singoli protagonisti, a cui si è arrivati tramite la narrazione orale, l’utilizzo di oggetti, foto, cartoline e la fruizione di tecnologie in grado di localizzare le aree di provenienza.
uccessivamente il regista Gianluca De Serio e la fotografa Anna Largaiolli, in collaborazione con il Dipartimento Educativo della Fondazione, hanno guidato gli studenti in due percorsi paralleli, dedicati alla narrazione video e fotografica. I due gruppi di lavoro hanno elaborato un personale tragitto nello spazio urbano, individuando dei luoghi significativi (scuola, musei, biblioteca, abitazioni private, giardini, luoghi di culto, installazioni urbane, servizi e punti d’incontro), e raccogliendo le molteplici suggestioni in un diario di viaggio, fatto di immagini fotografiche, reperti e contributi audio-video.

I ragazzi hanno avuto la possibilità di lavorare liberamente all’interno degli spazi espositivi della Fondazione, dove le opere sono diventate riferimento per la progettazione degli elaborati e spunti per la riflessione e la scrittura.
Il percorso di laboratorio si é rivolto a dei giovani che in un luogo della cultura cercavano sia il rapporto diretto con il patrimonio e gli strumenti per la lettura delle opere, sia la possibilità di partecipare a esperienze di fruizione del museo personali e appassionanti, e gli stimoli per mettersi in gioco con sperimentazioni creative. L’obiettivo è stato quello di lavorare nell’ottica di una piena accessibilità e fruizione da parte di persone appartenenti a diverse tradizioni culturali, concependo lo spazio espositivo come luogo di dialogo, contenitore e insieme produttore di saperi e culture, un luogo altro e quotidiano allo stesso tempo.

L’ultima fase del progetto prevede la realizzazione di un supporto multimediale, una piattaforma che contiene i contributi fotografici, video, testuali e sonori - uno strumento flessibile, in progress, concepito nell’ottica di uno sviluppo continuo, un “format” trasferibile anche ad altre realtà culturali e territoriali. Le caratteristiche grafiche della piattaforma sono state progettate da un gruppo di studenti del Primo Liceo Artistico di Torino, guidati dagli staff dei Dipartimenti Educativi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e del Museo Nazionale del Cinema.

City Telling è stato progettato in collaborazione con il Dipartimento Educativo del MAMbo di Bologna, che lo ha sviluppato a sua volta nell’ambito di MAPforID.

Il progetto è stato inoltre occasione di confronto tra operatori culturali, insegnanti e artisti, di crescita e approfondimento delle capacità interculturali dello staff del Dipartimento Educativo, e di sensibilizzazione dell’intero staff della Fondazione.

Costo
€. 5.000,00 da European Commission LLP Programme – MAP for ID project.

Referente del progetto
Elena Stradiotto, responsabile Progetti Educativi
Francesca Togni, coordinatrice Progetti Educativi
e-mail: dip.educativo@fondsrr.org

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