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2008 -“A Vision of my own” Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

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Attori del Progetto
Fondazione per l'Arte Contemporanea Sandretto Re Rebaudengo di Torino, in collaborazione con il CTP Drovetti di Torino e l’artista e regista Gianluca De Serio, con il supporto dello staff del Settore Educazione al Patrimonio Culturale della Città di Torino.

Le origini del progetto si possono rintracciare nella partecipazione del dipartimento educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo al progetto di formazione “Museums Tell Many Stories”.
Una delle idee principali del progetto era quella che ogni istituzione partecipante potesse raggiungere l’autonomia necessaria all’attivazione di progetti sperimentali interni, o in collaborazione con altre istituzioni (musei, gallerie, fondazioni… ) o singoli (artisti, ricercatori… ).
Nel caso specifico del progetto “A Vision of my own”, la volontà interna di dare continuità al progetto e la fase preliminare di ricerca e di progettazione, hanno coinciso con la richiesta specifica di collaborazione da parte del CTP Drovetti di Torino.

Destinatari
25 giovani studenti stranieri del CTP Drovetti, tutti tra i 16 e i 18 anni.

Obiettivi
Indagare e sperimentare, in mostra e in laboratorio, le seguenti tematiche correlate agli eventi espositivi:
-  l’identità (ritratto e autoritratto)
-  il viaggio
-  l’esperienza della distanza e della prossimità
-  la riflessione sul presente e sulla storia (collettiva e personale)
-  concepire lo spazio espositivo come luogo di dialogo, contenitore e insieme produttore di saperi e culture, un luogo altro e quotidiano allo stesso tempo.
-   realizzazione di un video   

Durata
Anni 2007/2008


Fasi di Lavoro  - Formazione
La formazione degli operatori interni della Fondazione è stata fatta per la maggior parte attraverso la condivisione e l’esperienza di chi ha partecipato al progetto “Museums Tell Many Stories”.
Per quanto riguarda gli insegnanti si segnala: la partecipazione al workshop “Il cono del silenzio”, a cura del duo di artisti australiani “A Constructed World” Geoff Lowe e Jacqueline Riva, presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. 
Una performance, presentata la sera dell’inaugurazione della mostra “Greenwashing” – di cui l’opera “Il cono del silenzio” di Riva e Lowe fa parte, ha chiuso l’esperienza. Due insegnanti del CTP hanno partecipato e condiviso con gli studenti il momento dell’inaugurazione e della performance, alla quale loro stessi sono intervenuti, fotografandola e prendendovi parte.

Il progetto si è articolato nella sua fase iniziale in una fase di confronto con gli insegnanti del CTP e con lo staff Settore Educazione al Patrimonio Culturale della Città di Torino, che ha portato alla stesura del progetto in forma definitiva da parte del Dipartimento Educativo della Fondazione.
Scadenza degli incontri:

  • visita delle mostre “Stop&Go”, “Segni di Vita” e “Greenwashing”.
  • laboratorio “set video”, sperimentazione sull’immagine in movimento a partire dai concetti di luce, ombra, corpo e movimento.
  • incontro con l’artista, presentazione del suo lavoro e della sua ricerca.
  • laboratorio di scrittura e narrazione, scelta della modalità di racconto delle storie di ognuno (che cosa dire, che  cosa nascondere e fare solo intuire, qual è l’immagine più forte o che rimane più impressa… ).
  • riprese.
  • fase di montaggio a cura dell’artista.
  • presentazione ufficiale al pubblico.

I punti di forza:

- il dialogo con l’artista, la sua presenza stabile e il suo mettersi in gioco in prima persona nel rapporto con gli studenti
- la qualità estetica e tecnica degli elaborati video
- la partecipazione costante e appassionata degli studenti
- la disponibilità all’ascolto e alla sperimentazione da parte degli insegnanti e del gruppo di lavoro
- la possibilità data dalla Fondazione di lavorare liberamente all’interno degli spazi espositivi, dove le opere sono diventate riferimento per la progettazione dei video e set delle riprese.

Le criticità incontrate durante il percorso:

- l’iniziale difficoltà degli studenti nell’esporre le proprie idee e esperienza personali.

- la tendenza iniziale degli studenti inseriti da poco e con una minore padronanza della lingua e delle consuetudini culturali, a non dare sufficiente valore al proprio contributo personale.

Ambiti - Aree disciplinari
Educazione all’immagine e alla comunicazione e alla narrazione visiva.

Strategie e Strumenti
Il lavoro è stato svolto all’interno della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, nello specifico negli spazi espositivi e nell’aula didattica, attraverso visite alle mostre in corso e laboratori. Gli studenti hanno acquisito grande familiarità con gli spazi della Fondazione e disinvoltura nel viverli e nel sentirli come propri, nell’approccio alle opere d’arte contemporanea e nella relazione con i mediatori culturali d’arte. È interessante segnalare che, lungo il tragitto dalla sede scolastica alla Fondazione, che si trovano nello stesso quartiere di Torino, Borgo San Paolo, le insegnanti hanno regolarmente condotto un percorso di scoperta delle opere d’arte contemporanea presenti sull’ex passante ferroviario, nello specifico quelle di Per Kirkeby, Mario Merz e Giuseppe Penone. Gli studenti hanno inoltre visitato la sede dell'Ecomuseo della Circoscrizione 3 della Città, approfondendo la conoscenza di Torino e del quartiere, attraverso un percorso storico, che idealmente trova la sua prosecuzione nell’attività e nel ruolo della Fondazione nell’ambito della cultura contemporanea.
Durante il progetto, oltre alle opere video viste in mostra, gli studenti hanno avuto modo di vedere anche una selezione dei cortometraggi di Gianluca De Serio, artista e regista che ha collaborato alla conduzione dei laboratori e alla realizzazione dei video. Questi cortometraggi, realizzati da Gianluca e da suo fratello Massimiliano, hanno come tema principale l’identità, e spesso sono ritratti di migranti a Torino. La visione è servita per dare un’idea più chiara ai ragazzi di che cosa si intende per “video-ritratto”, e di che cosa significa raccontare una storia – la propria, quella di qualcun altro, quella di un luogo – attraverso le immagini.

Esiti
Il prodotto finale del percorso sono i tre video: “Sotto la neve”, “Raccontami la tua storia” e “Il primo giorno di scuola”.

Documentazione
Documentazione fotografica, realizzata sia internamente dallo staff del dipartimento educativo sia dalla fotografa professionista e insegnante del CTP Anna Largaiolli, documentazione video.

Verifica/Valutazione
La verifica è avvenuta in modo periodico.
Lo staff si è confrontato costantemente con l’artista.
Alla fine del progetto e prima della presentazione ufficiale, è stato realizzato un focus group a scuola con gli studenti condotto da Elena Stradiotto responsabile dei progetti educativi.
Un’ulteriore verifica è stata la presentazione pubblica, che ha ottenuto ottimi riscontri da parte di colleghi e professionisti di numerose istituzioni culturali.

Presentazione e divulgazione del Progetto
La presentazione al pubblico del progetto “A Vision of my Own” è avvenuta il 17 aprile 2008 nell’auditorium della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, alla presenza degli studenti e delle loro famiglie, di molti colleghi provenienti da diverse istituzioni culturali, come HoldenArt, Museo del Cinema, Fondazione Merz, Fondazione Fitzcarraldo, Città di Torino, Fondazione Ismu e Centro Studi Africani, oltre che di ricercatori e professionisti nell’ambito dei progetti interculturali.

Costi/Finanziamenti
Il progetto è stato finanziato dal Settore Educazione al Patrimonio Culturale della Città di Torino (€ 4.440,00) e sostenuto internamente dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

Referenti del progetto:
Elena Stradiotto, responsabile progetti educativi
Francesca Togni, coordinamento progetti educativi
tel. 011 3797631 e fax  011 3797601

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