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2012 - L’arte in tutti i sensi: profumi, gusti e suoni di un’opera. Percorso multisensoriale, Museo Borgogna di Vercelli

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Attori del Progetto
Fondazione Museo Borgogna di Vercelli in collaborazione con l’Università
Cattolica di Milano, Master in "Servizi educativi per il patrimonio artistico dei bestorici e di arti visive”
L'équipe del progetto
Fondazione Museo Borgogna:
Cinzia Lacchia, conservatore
Roberta Musso, responsabile servizi educativi
Giulia Enrico, educatrice museale
Moreno Greco, responsabile della sicurezza
Giulia Copersito, volontaria del Servizio Civile Nazionale (giugno-dicembre 2012)
Università Cattolica di Milano:
Teodoro De Cesare, stagista presso il Museo Borgogna per il master in Servizi educativi

Destinatari
Pubblico giovane-adulto e studenti della scuola superiore

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Obiettivi
Per i destinatari
- Acquisire conoscenze sull’opera d’arte in modo autonomo e personale, con l’uso di
tutti i sensi a disposizione, escludendo inizialmente il senso guida, ovvero la vista
- Vivere un’esperienza museale piacevole, coinvolgente e originale, percependo gli
spazi espositivi come luoghi di dialogo ed emozione
- Utilizzare il proprio vissuto e attivare l’immaginazione per apprendere informazioni
Per lo staff museale ed educativo
- Ampliare l’offerta culturale del Museo per il pubblico
- Sviluppare nuove competenze di mediazione del patrimonio
- Utilizzare nuovi linguaggi e modalità di comunicazione e di interpretazione delle collezioni
- Aumentare l’interattività delle proposte e la partecipazione attiva e personale dei

Durata del progetto
Progettazione: da giugno a settembre 2012
Sperimentazione: inizio ottobre 2012
Messa a regime : entro ottobre 2012 con il pubblico adulto-giovane, per gli studenti della scuola superiore dal dicembre 2012. Ad oggi il percorso è inserito a pieno titolo all’interno delle proposte e attività rivolte alla scuola superiore (Progetto Jump) ed è calendarizzato ciclicamente per il pubblico adulto in occasioni diverse (fine settimana o attività serale).

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Fasi di Lavoro
Progettazione
L’idea del coinvolgimento dei cinque sensi per la creazione di un percorso museale
parte da una ricerca, condotta da parte dell’équipe di lavoro, di opere delle collezioni
che offrano spunti di lettura nell’ambito delle percezioni sensoriali, accompagnata
dalla raccolta e dalla consultazione di bibliografia, sitografia, articoli e letteratura
specifica, insieme all’analisi di progetti museali che mettono in risalto i sensi o di
mostre dedicate al tema.
La sezione educativa dal 2005, dopo un corso presso l’Unione Ciechi di Torino volto
alla comunicazione dei beni culturali a ipo e non vedenti, ha maturato diverse
esperienze con pubblici speciali, tra le quali lo svolgimento nelle sale del Museo dello spettacolo “Sensazioni”, che la compagnia teatrale vercellese Tam Tam ha costruito con attori ipo e non vedenti.
Si definiscono gli obiettivi e le finalità del percorso e si individuano i potenziali destinatari: questi tre parametri vengono ricalibrati durante le fasi di lavoro.
Si costruisce un vero “canovaccio” di messa in opera del percorso, pensando alle strategie possibili di attuazione: stesura di testi, divisione dei compiti, verifica del
budget disponibile e necessario per l’acquisto materiali e per la realizzazione dell’attività, ricerca dei destinatari per la sperimentazione.
Sperimentazione
Considerato il particolare metodo di svolgimento del laboratorio (esclusione della vista
per la prima parte dell’esperienza), i primi utenti a sperimentare il percorso sono stati
i colleghi dello staff museale in una sorta di sperimentazione zero.
Per la prima sperimentazione all’inizio di ottobre 2013 si è individuato un gruppo omogeneo di giovani che tra il 2012 e il 2013 stavano svolgendo il Servizio Civile
Nazionale presso il Comune di Vercelli, di cui il Museo Borgogna è partner con la volontaria Giulia Copersito.
Oltre gli strumenti di valutazione pensati per il pubblico di riferimento, si è svolto anche un momento di scambio e confronto con i partecipanti alla fine dell’esperienza per vagliare le loro sensazioni e i loro suggerimenti.
Messa a regime
Il percorso viene proposto per la prima volta come esperienza–laboratorio inserito tra le iniziative culturali della rassegna l’Arte si fa sentire nell’autunno 2012: i partecipanti
sono il pubblico adulto (dai 30 anni in poi) che partecipa alle attività domenicali. Dal mese di dicembre il percorso viene proposto con successo agli studenti della scuola secondaria di secondo grado ed entra a far parte delle proposte per la scuola (Progetto Jump).

Strategie e strumenti
EX ANTE
Riunioni settimanali dell’équipe di progetto per:
- l’individuazione dell’opera e la predisposizione di una scheda di analisi dell’opera,
scelta per autoformazione e guida per l’esecuzione del laboratorio;
- la costruzione di un cronoprogramma-canovaccio d’azione per l’esecuzione sincronizzata del laboratorio da parte degli operatori;
- la scelta dei testi letterari e dei brani musicali per l’ascolto, degli oggetti per la
prova tattile, degli odori per la prova olfattiva e dei cibi per la prova di gusto;
-scelta dell’ambiente idoneo allo svolgimento dell’esperienza all’interno del percorso museale;
- la richiesta di prenotazione per partecipare all’evento: avendo un contatto preliminare con i partecipanti si è loro anticipato della condizione di mancanza della vista per la prima parte del percorso e si è chiesto di segnalare allergie alimentari.
PRIMA SPERIMENTAZIONE E MESSA A REGIME
E’ molto importante la fase di preparazione dei materiali per le prove sensoriali e di allestimento degli spazi in cui si svolgerà l’esperienza: la situazione richiede momentanea chiusura al pubblico di due sale museali e in alcuni casi anche lo spostamento del dipinto e la disposizione del medesimo su cavalletto con il coinvolgimento del responsabile della sicurezza e del conservatore responsabile del progetto.
I partecipanti vengono accompagnati nella sala allestita e da seduti ricevono una serie di istruzioni e consigli per partecipare al meglio all’esperienza: lavengono bendati per la prima parte del laboratorio multisensoriale in cui verranno loro sottoposti oggetti da toccare, aromi da annusare, cibi da annusare/mangiare, musiche, rumori e letture da ascoltare.
Nella seconda parte del percorso i partecipanti ritornano all’uso della vista e si
presenta loro l’opera protagonista del laboratorio (prima con un breve video di particolari poi dal vivo) stimolando e raccogliendo le sensazioni vissute dai partecipanti.
Per la sperimentazione è stata prevista l’analisi di un valutatore esterno.
Sono  predisposti per il pubblico:
- un una scheda di analisi delle sensazioni da compilare appena sbendati in cui si richiede di dare un titolo all’opera immaginata,
- questionario finale di gradimento dell’esperienza.
IN ITINERE
La sperimentazione e la “prima” pubblica del progetto hanno coinvolto 4 o più operatori (comprendendo anche lo stagista dell’Università Cattolica del SCN e la volontaria oltre lo staff indicato del Museo Borgogna): nella messa a regime si è riusciti a scendere fino a 2-3 operatori.
Il riscontro positivo su giovani e adulti permette di proporlo alla scuola superiore (dal
terzo anno in particolare) senza particolari cambiamenti nelle caratteristiche dell’esperienza.
DOPO OGNI LABORATORIO
Si è tenuto un focus group degli operatori/attori e del personale coinvolto per uno scambio di opinioni, la condivisione dei risultati e l’analisi delle fasi di maggior criticità del laboratorio per migliorare la performance e adattarla sempre meglio al tipo di partecipanti.

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Durata del percorso
Allestimento/disallestimento e preparazione degli spazi di svolgimento: 1 h ca
Svolgimento del laboratorio: 1h e 30’ circa (variabile in base al numero dei partecipanti)

Documentazione
FASE DI PREPARAZIONE
- Stesura e compilazione della scheda di progetto a cura dello stagista dell’Università Cattolica,
- scheda-analisi del dipinto sulla base dei cataloghi del museo e bibliografia specifica a cura dell’équipe del Museo e della sezione schedatura,
- canovaccio di sceneggiatura del laboratorio elaborato dall’équipe di progetto,
- realizzazione di un breve video con i particolari dell’opera a cura dello stagista dell’Università Cattolica.
SPERIMENTAZIONE e MESSA A REGIME
- schede operative e questionari finali a cura della sezione educativa,
- foglietto di sala con descrizione del dipinto, notizie sull’autore, titoli dei brani letterari e musicali utilizzati nel percorso dato ai partecipanti alla fine dell’esperienza a cura della sezione educativa,
- fotografie svolte nel percorso: è stato difficile documentare la fase più interessante in cui i partecipanti sono bendati perché per favorire lo svolgimento si spengono le luci (gli operatori/attori utilizzano luci portatili oltre ad una sola fonte luminosa ma di poca intensità in un angolo della sala).
EX POST
- Analisi delle schede operative e dei questionari compilati per trarre suggerimenti direttamente dai partecipanti con raccolta risultati a cura della responsabile della sezione educativa.
- Stesura di una scheda-articolo per la descrizione del progetto a cura della responsabile della sezione educativa.

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Verifica/Valutazione
Il controllo dell’esperienza è stato effettuato con i seguenti strumenti:
- focus group successivi dell’équipe di progetto lungo tutta la preparazione e lo svolgimento dell’esperienza
- presenza di valutatore esterno alla sperimentazione sensoriale: utile a tenere i tempi delle azioni praticate per calibrare bene il rapporto fra le parti,
-scheda operativa sull’esperienza sensoriale: utile ad avere un ritorno dai partecipanti e aiutarli a trasformare gli stimoli ricevuti in immaginazione e visualizzazione dell’opera
- presentazione “aperta” del dipinto: non è solo il momento di svelamento visivo del dipinto raccontato e presentato dagli operatori ma è occasione di raccolta delle interpretazioni, dei commenti e delle domande dei partecipanti,
- questionario finale inteso a percepire il livello di soddisfazione complessiva dei partecipanti,
- nel caso di classi scolastiche, consegna al docente (che partecipa all’esperienza con gli studenti) del questionario per le scuole,
-i materiali prodotti dopo un certo numero di esperienze sono analizzati per formulare considerazioni di più ampio respiro sulle caratteristiche della proposta e le sue molteplici componenti.

Presentazione e divulgazione del Progetto
Il laboratorio è stato comunicato in procinto di svolgimento sia sulle testate locali che attraverso il sito e la newsletter del museo, insieme ai depliants informativi delle attività domenicali del museo. Nel caso di classi di scuola superiore la proposta è stata fatta direttamente ai docenti che richiedevano attività in museo: per l’a.s. 2013-14 il laboratorio sarà inserito nei programmi distribuiti nelle scuole.

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Costi e risorse finanziarie
A fronte di un piccolo investimento iniziale per alcuni oggetti delle prove tattili, per ogni esperienza devono essere acquistati cibi e bevande per le prove olfatto-gustative, costi di cancelleria per le schede e i questionari, oltre che di segreteria per le prenotazioni e raccolta informazioni.
Sicuramente la voce più importante dei costi è il personale specializzato, che può variare anche in base al numero degli utenti. Il Museo Borgogna non ha ricevuto finanziamenti specifici per il progetto ma lo ha
sostenuto attraverso il suo personale interno e con i contributi per le attività didattiche e rivolte al pubblico che riceve da Compagnia di San Paolo e Regione Piemonte per il Progetto Jump. Per il primo appuntamento al percorso è stata accostata una degustazione di birre offerte dal Birrificio Sant’Andrea di Vercelli.

Punti di forza
-Nuova modalità di approccio all’oggetto dipinto
-Maggior coinvolgimento emozionale (attraverso l’uso di sensi più diretti della vista) da parte del partecipante
-Focus e approfondimento su un’opera poco utilizzata nei percorsi già attivi
- L’esperienza prende in considerazione e approfondisce una sola opera: la scelta, che può sembrare riduttiva è invece frutto di attente considerazioni sui tempi necessari ad un approccio multisensoriale adeguato.

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Criticità
- Il numero di collaboratori necessari per organizzare tutte le fasi
- Per gli attori-operatori:alta capacità di comunicare e attenzione al contatto fisico
- Per i partecipanti: restare bendati

Elementi e aspetti da consolidare
Brani musicali di accompagnamento: più centrati sull’ epoca di riferimento

Considerazioni finali: stimoli dal pubblico
Dalle schede operative, pensate per dare un supporto alla raccolta delle idee dopo il laboratorio multisensoriale, emerge un coinvolgimento dei partecipanti che nella quasi totalità dei casi viene definito “piacevole” e “intrigante”; inoltre attraverso le prove tattili, gustative, olfattive e uditive nella maggioranza dei casi i partecipanti riescono ad immaginare per il dipinto un titolo affine o vicino all’opera non ancora vista.

Questionario finale

 “E' stato utile usare anche gli altri sensi per aprezzare e capire il dipinto?" 
la risposta pressochè unanime è sì, con la specifica da parte di molti che il
solo uso della vista avrebbe messo in secondo piano tanti stimoli e avrebbe ridotto l’intensità dell’esperienza.

“Che cosa ti è piaciuto di più di questa esperienza?”
per molti l’uso di tutti i sensi senza la vista è stato una vera scoperta, in cui la musica e le letture hanno contribuito ad un effetto rilassante e adatto ad “immaginare”, attività che per diversi è stata la più apprezzata del percorso. Sono stati apprezzati anche il carattere innovativo e l’accompagnamento degli educatori-attori dall’accoglienza allo svelamento del dipinto.

"Ci sono degli aspetti che andrebbero migliorati?
i suggerimenti dati fin dalla sperimentazione sono stati messi in atto: è stata allungata la fase di accoglienza per meglio entrare nella dimensione dell’immaginazione e della fiducia, la voce guida durante l’esperienza è stata eliminata perché provocava un distacco dalla dimensione creata dagli altri sensi, è stato sottolineato inizialmente della possibilità di mangiare i cibi per partecipare più pienamente. In vista di laboratori con un grande numero di partecipanti si sta cercando di aumentare la quantità e la tipologia di stimoli per evitare la sensazione di tempi troppo lunghi.

"Una parola per descrivere il percorso
le più frequenti: coinvolgente, emozionante, curioso, originale, divertente, misterioso, alternativo, interessante, piacevole, stimolante.

 

Scheda a cura di Roberta Musso, responsabile sezione educativa Museo Borgogna

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