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Fondo Inquilini Morosi Incolpevoli (Salvasfratti)

Lo.C.A.Re.

Agenzia Sociale Comunale per la locazione
Per informazioni, telefonare dal lunedì al venerdì
dalle ore 08:30 alle ore 12:00 al seguente numero unico: 011 011 24300

Il Comune di Torino ha istituito un centro servizi denominato Lo.C.A.Re. al fine di favorire la mediazione tra inquilini sotto sfratto per morosità e proprietari con l’obbiettivo di abbandonare la procedura in corso, sottoscrivendo un nuovo contratto di locazione a fronte del riconoscimento al proprietario di un contributo a fondo perduto.

I cittadini sotto sfratto per morosità (nel caso in cui tale morosità sia valutata incolpevole), compilando il modulo di iscrizione al F.I.M.I., chiedono all’ufficio Lo.C.A.Re. di contattare il proprietario di casa (e/o il suo avvocato) per verificarne la disponibilità a “bloccare” lo sfratto in corso e a sottoscrivere un nuovo contratto di locazione convenzionato.

In caso di accordo, al proprietario verrà riconosciuto:

  • un contributo a fondo perduto, a rimborso della morosità pregressa, comprensiva eventualmente delle spese legali, fino ad un importo massimo di euro 8.000,00;
  • un’ulteriore somma variabile in base all’indicatore ISEE dell’inquilino, ossia pari a n. 8 mensilità del nuovo canone di locazione convenzionata sottoscritta (in caso di ISEE dell’inquilino < 6.400,00 euro) oppure n. 6 mensilità (in caso di ISEE < 10.600,00 euro) oppure n. 4 mensilità (in caso di ISEE < 26.000,00 euro). Detti contributi di 8, 6 oppure 4 mensilità saranno utilizzati quale somma da scalare mensilmente, per l’intera durata della prima scadenza contrattuale, dal canone di locazione concordato con Lo.C.A.Re. comprensivo, se richiesto, anche del deposito cauzionale.

In ogni caso l’importo massimo erogabile per la singola mediazione non può essere superiore ad euro 12.000,00.

Per poter compilare il modulo l’inquilino deve possedere i seguenti requisiti:

  • cittadinanza italiana oppure cittadinanza di uno Stato aderente all’Unione Europea oppure cittadinanza di altro Stato e possesso di titolo di soggiorno in corso di validità;
  • residenza anagrafica a Torino da almeno 1 anno e/o attività lavorativa continuativa a Torino da almeno un anno;
  • indicatore Isee dell’anno in corso non superiore a 26.000,00 euro;
  • di non essere conduttore in locazione di un alloggio di categoria A1, A8 e A9 (requisito valido per ciascun componente del nucleo familiare richiedente);
  • di essere stato nell’impossibilità di provvedere al pagamento del canone di locazione;
  • di non essere proprietario (o titolare di diritto di usufrutto, uso e abitazione) di alloggio adeguato e fruibile nella provincia di residenza (requisito valido per ciascun componente del nucleo familiare richiedente);
  • mancata fruizione di contributi di Lo.C.A.Re. – ASLO relativi ad un contratto di locazione non ancora scaduto (per ciascun componente del nucleo familiare in allora beneficiario);
  • mancata fruizione di contributi Lo.C.A.Re. – FIMI relativi ad un contratto di locazione non ancora scaduto (per ciascun componente del nucleo familiare in allora beneficiario).

Il modulo di accesso alla misura F.I.M.I. potrà essere inviato semplicemente via mail all’indirizzo iscrizionelocare@comune.torino.it (allegando pdf oppure foto nitida del documento di identità).
Modulo di accesso alla misura F.I.M.I. (pdf | 883KB)

Tra i requisiti soggettivi richiesti in capo al cittadino che presenta istanza di iscrizione al F.I.M.I. vi è la condizione di "incolpevolezza", ossia "di essere stato nell'impossibilità di provvedere al pagamento del canone di locazione".
Sarà cura del cittadino richiedente produrre, su richiesta dell’ufficio Lo.C.A.Re., tutta la documentazione utile a comprova del verificarsi della sopravvenuta impossibilità ad onorare il pagamento del canone.

A puro titolo esemplificativo le possibili cause dell' "incolpevolezza" sono:

  • perdita del lavoro per licenziamento;
  • accordi aziendali o sindacali con conseguente riduzione dell’orario di lavoro;
  • cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale;
  • mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici;
  • cessazione di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o di perdita di avviamento in misura consistente;
  • malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo famigliare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell’impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare spese mediche e assistenziali.

La condizione di incolpevolezza è da intendersi verificata ove l’attuale reddito netto del nucleo familiare del richiedente risulti inferiore alla soglia di povertà assoluta prevista dall’ISTAT.

La misura F.I.M.I. prevede inoltre, in alternativa alla rinuncia allo sfratto per morosità ed alla contestuale stipula di un nuovo contratto di locazione convenzionata nello stesso alloggio, il mero differimento dell’esecuzione dello sfratto con la possibilità di erogare fino ad un massimo di 6.000,00 euro a favore del proprietario dell’alloggio oggetto di sfratto. Tale importo viene erogato a rimborso, a titolo di ristoro per la proprietà, per il pagamento dei canoni, al netto delle spese, corrispondenti alle mensilità di differimento dell’esecuzione dello sfratto.

Per informazioni sugli Accordi Territoriali in vigore a Torino è possibile consultare la pagina www.comune.torino.it/affitti/

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