Vice Direzione Generale Servizi Tecnici - Ambiente -
Edilizia Residenziale Pubblica - Sport
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Divisione Edilizia
Residenziale Pubblica Settore Edilizia Sociale /MP 0
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CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA
COMUNALE
25 agosto 2009
Convocata la Giunta presieduta dal Sindaco
Sergio CHIAMPARINO, sono presenti, oltre al Vicesindaco Tommaso DEALESSANDRI,
gli Assessori:
Alessandro ALTAMURA
Ilda CURTI
Michele
DELL'UTRI
Domenico MANGONE
Giuseppe SBRIGLIO
Maria
Grazia SESTERO
Roberto
TRICARICO
Assenti per giustificati
motivi gli Assessori: Fiorenzo ALFIERI, Marco BORGIONE, Giuseppe BORGOGNO, Marta
LEVI, Gianguido PASSONI, Mario VIANO.
Con l’assistenza
del Vicesegretario Generale Carla PICCOLINI.
OGGETTO:
PROGRAMMA PER L'ATTUAZIONE DEL MIX SOCIALE NEGLI ALLOGGI ERP - INDIVIDUAZIONE
ALLOGGI ED APPROVAZIONE CRITERI DI SELEZIONE NEI PROGETTI DI COABITAZIONE
SOLIDALE.
Proposta
dell'Assessore Tricarico.
La Città di
Torino da tempo persegue l’obiettivo di favorire una maggior coesione ed
integrazione sociale nei quartieri di edilizia residenziale pubblica, con
deliberazione della Giunta Comunale del 31 agosto 2004 (mecc 0406990/012) sono
state approvate le Linee Guida per promuovere il mix sociale negli insediamenti
di ERP per favorire un arricchimento del mix socio-culturale nelle aree urbane
caratterizzate da un’elevata presenza di edilizia pubblica.
La
definizione delle Linee Guida ha permesso di mettere in atto un percorso che,
con la finalità di contribuire a determinare una differente composizione
socio culturale nei quartieri, prevede azioni da sperimentare e realizzare sia
negli ambiti oggetto di programmi complessi di rigenerazione urbana, sia negli
ambiti di nuova edificazione resisi disponibili a seguito della riconversione
dei villaggi olimpici.
Tali azioni hanno permesso di migliorare il mix
sociale e culturale, agendo positivamente anche sulla coesione urbana,
attraverso una composita ed equilibrata miscela delle diverse tipologie sociali
e di bisogno, finalizzata a favorire una migliore integrazione.
Al fine di
promuovere la costituzione di una rete di comunità solidali sono state
anche avviate sperimentazioni, a cura dell’Associazione Acmos
(Aggregazione Coscientizzazione Movimentazione Sociale), dapprima
nell’isolato di Via San Massimo 31 e 33, e successivamente nel complesso
di Corso Mortara 36/7, ex Villaggio Olimpico, caratterizzate da attività
volte a favorire: la reciproca conoscenza di tutti gli abitanti dei complessi,
l’evolversi di comportamenti abitativi tesi alla crescita delle
sensibilità civiche e della cultura della convivenza, la gestione dei
conflitti e di interventi di animazione socio-culturale.
Le comunità
di coabitazione solidale attivate in via sperimentale hanno permesso di
prevenire l’insorgere di forme di degrado fisico e sociale nei complessi
immobiliari e di facilitare la realizzazione di iniziative con il coinvolgimento
degli abitanti stessi.
In tale ottica il Piano Casa 2008-2009, approvato dal
Consiglio Comunale con deliberazione n. 205 del 29 dicembre 2008, ha confermato
le linee programmatiche per l’housing sociale prevedendo
l’ampliamento delle politiche per la coabitazione e l’abitare
sociale con nuove ipotesi di intervento.
La Giunta Comunale, con
deliberazione (mecc 0901113/012) del 10 marzo 2009, ha approvato il
“Programma per l'attuazione del mix sociale negli alloggi Erp –
approvazione progetto”.
Il “Progetto per l’attuazione del
mix sociale negli alloggi ERP con maggior difficoltà e disagio”, di
cui sopra, partendo da un’analisi dettagliata degli ambiti di edilizia
residenziale pubblica a maggior rischio di esclusione, è stato definito
in collaborazione con i competenti Settori/Divisioni della Città e
l’ATC (Agenzia Territoriale per la Casa della provincia di Torino), ed ha
individuato sulla totalità del patrimonio ERP cittadino, gli ambiti in
cui sono presenti condizioni di maggior disagio e marginalità,
ricomprendenti quartieri sia di proprietà del Comune che dell’ATC,
all’interno dei quali estendere l’esperienza delle coabitazioni
solidali, con modalità analoghe a quelle già sperimentate nei
complessi comunali di Via San Massimo 31 e 33 e di Corso Mortara 36/7.
Limitatamente, pertanto, agli alloggi compresi negli ambiti di Via Arquata, Via
Biglieri, Via Sospello, l’attuazione della presente deliberazione è
subordinata all’adesione formale al progetto dell’Agenzia
Territoriale per la Casa, proprietaria degli alloggi.
Per consentire
l’avvio del progetto, in collaborazione con l’Agenzia Territoriale
per la Casa della Provincia di Torino, è stata realizzata
un’indagine puntuale negli ambiti compresi nelle prime due fasi di
attuazione del progetto; tale indagine era rivolta ad individuare la reale
disponibilità di alloggi liberi da destinare all’insediamento delle
coabitazioni solidali, nelle quantità individuate con la predetta
deliberazione di Giunta del 10 marzo 2009.
Si è proceduto
altresì alla valutazione dell’opportunità di avviare da
subito anche la locazione di alloggi a famiglie giovani come previsto alla
lettera a) del punto 2 dell’allegato alla citata deliberazione di Giunta
del 10 marzo, in particolare risulta che:
- per gli ambiti di via Arquata e di via Biglieri l’ATC ha già
provveduto all’individuazione degli alloggi da destinare all’affitto
a famiglie giovani, nel numero previsto da programma comunale, stipulando anche
già un numero significativo di contratti di concerto con il Comune;
- per l’ambito di via Sospello si ritiene opportuno procedere
all’individuazione degli alloggi da destinare alla finalità di cui
sopra al termine dei lavori di manutenzione straordinaria degli alloggi liberi,
attualmente in corso;
- per l’ambito di via Poma e Scarsellini si ritiene opportuno rimandare
alla seconda fase di attuazione l’individuazione degli alloggi da
destinare alla finalità di cui sopra in quanto al momento non sono
disponibili alloggi sui quali trasferire il vincolo di ERP.
Il
risultato dell’analisi ha evidenziato che per l’avvio di
coabitazioni solidali, previsto alla lettera b) del punto 2 dell’allegato
alla citata deliberazione di Giunta del 10 marzo, gli alloggi disponibili non
corrispondono alle previsioni contenute nel progetto approvato. Infatti la
disponibilità di alloggi dipende esclusivamente dalla mobilità
degli inquilini, rispetto alla quale non è possibile in questo caso
intervenire con azioni mirate e coercitive.
Questo fatto nuovo impone,
pertanto, una modifica delle fasi attuative previste dal progetto approvato,
senza modificare nel complesso l’impianto generale già approvato
dalla Giunta Comunale.
Si tratta, quindi, di aggiornare il programma
disponendo una differente scansione temporale nelle tre fasi previste secondo
quanto indicato nella sottostante Tabella 4, che sostituisce quella contenuta
nel progetto già approvato:
TABELLA 4 ALLOGGI DA DESTINARE AL MIX
SOCIALE
Ambito
|
Tempi di attuazione
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a) N. alloggi già destinati al mix
sociale
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b) N. alloggi per coabitazione solidale
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Variazioni
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Via Arquata - cdq1
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fase 1 - 2009
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24
|
6
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Via Artom
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fase 1 - 2009
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4
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Posticipato fase 2
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Via Biglieri
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fase 1 - 2009
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9
|
3
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Via Sospello
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fase 1 - 2009
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16
|
8
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Via Nizza 15 - 17
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fase 1 - 2009
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5
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Via Poma - Scarsellini
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fase 2 - 2010
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20
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5
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Anticipato fase 1
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Villaggio olimpico Media
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fase 2 - 2010
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(2+2)
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Villaggio olimpico ex Moi
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fase 2 - 2010
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3
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Anticipato fase 1
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Corso Vigevano ex Incet
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fase 2 - 2010
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|
3
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Via Dina - cdq2
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fase 3 - 2011
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26
|
5
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Via Ghedini - cdq2
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fase 3 - 2011
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22
|
4
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Negli ambiti previsti per la fase 1 gli alloggi sono tutti già
disponibili e destinabili alle coabitazioni solidali, eccetto 1 unità
immobiliare per l’ambito di Via Arquata, rispetto al quale è
necessario disporre la sospensione delle assegnazioni sino al raggiungimento
delle unità totali previste.
Negli ambiti previsti per la fase 2, non
essendo disponibili al momento gli alloggi da destinare alle coabitazioni
solidali, è necessario disporre la sospensione delle assegnazioni sino al
raggiungimento del numero di unità immobiliari previste per ogni ambito,
che risultano essere:
Via Artom n. 4 unità
Villaggio olimpico Media
n. 2 unità
Corso Vigevano ex Incet n. 3 unità.
Allo stato
attuale per tutto quanto sin qui premesso si possono avviare le coabitazioni
solidali previste per i seguenti ambiti:
- Via Arquata
- 2. Via Biglieri
- Via Sospello
- Via Nizza
- Via Poma – Scarsellini
- Via Pio VII (Villaggio olimpico ex MOI).
L’avvio delle
nuove esperienze di coabitazione solidale richiede l’emissione di appositi
avvisi pubblici e l’individuazione dei criteri per la selezione dei
progetti che saranno presentati. Tali progetti prevedono un utilizzo degli
alloggi compatibile con le fattispecie di esclusione degli immobili di edilizia
residenziale pubblica sovvenzionata dalla normativa dell'e.r.p. di cui
all’art. 1, comma 5 lettera a) della Legge Regionale 46/95 e
s.m.i.
Potranno partecipare alla selezione Enti Pubblici, Associazioni e
Cooperative sociali; che siano disponibili e capaci di organizzare la residenza
provvisoria di giovani italiani, o stranieri regolarmente presenti, presso gli
alloggi messi a disposizione dal Comune e dall’ATC.
Tali soggetti
collettivi devono essere disponibili a:
- stipulare contratti di locazione della durata di 4 più 4 anni (8 anni
in totale)
- corrispondere un canone di locazione pari al 10% dell’equo canone,
calcolato ai sensi della legge 392/78 e s.m.i.
- offrire lavoro volontario nella misura di 10 ore settimanali per ciascun
volontario impegnato nella coabitazione solidale
- attuare un programma di sviluppo, sostegno ed accompagnamento alla
comunità locale residente nel complesso sede della coabitazione
solidale;
- partecipare al gruppo misto di lavoro per la definizione del programma di
lavoro ed il monitoraggio della sua attuazione.
La selezione dei
progetti dovrà essere basata sulla qualità della proposta
progettuale in termini organizzativi, gestionali ed economici, con particolare
riferimento agli aspetti legati:
- al lavoro di comunità,
- all’accompagnamento ai servizi dei soggetti fragili,
- alla gestione creativa dei conflitti
- alla capacità di promuovere iniziative culturali e
ricreative.
Considerata la natura trasversale del progetto
sarà opportuno coinvolgere nella valutazione dei progetti anche
l’Agenzia territoriale per la casa, la Divisione Servizi sociali e
rapporti con le ASL ed i Servizi Sociali Circoscrizionali competenti per
territorio.
La predisposizione e l’emissione dell’Avviso Pubblico
stilato in coerenza con le linee di indirizzo ed ai criteri di cui alla presente
delibazione sarà oggetto di successivi provvedimenti
dirigenziali.
L’attuazione dei progetti così selezionati
potrà essere inoltre l’occasione per sviluppare
un’attività di accompagnamento, sostegno e monitoraggio delle
diverse comunità solidali previste, da realizzarsi in collaborazione con
l’Università o con altri Enti interessati all’abitare sociale
e solidale.
Per gli alloggi da destinare alle coabitazioni solidali
l’Ente proprietario procederà con successivi atti a richiedere alla
Regione Piemonte l’esclusione dall’ERP o a riscattarne il vincolo.
Tutto ciò premesso,
LA GIUNTA COMUNALE
Visto che ai sensi dell’art. 48 del Testo
Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs.
18 agosto 2000 n. 267, la Giunta compie tutti gli atti rientranti, ai sensi
dell’art. 107, commi 1 e 2 del medesimo Testo Unico, nelle funzioni degli
organi di governo che non siano riservati dalla Legge al Consiglio Comunale e
che non ricadano nelle competenze, previste dalle leggi o dallo Statuto, del
Sindaco o degli organi di decentramento;
Dato atto che i pareri di cui
all’art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
viene
dato atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile,
in quanto il presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul
bilancio;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
D E L I B E R A
1) di approvare per le motivazioni espresse in
premessa, che qui interamente si richiamano a far parte integrante e sostanziale
della presente deliberazione, la ridefinizione delle fasi attraverso le quali
realizzare le nuove esperienze di coabitazione solidale, secondo lo
schema;
2) di rimandare a successivi provvedimenti l’approvazione
dell’Avviso Pubblico per l’individuazione dei progetti per
l’attuazione del mix sociale in ciascuno dei quartieri pubblici
individuati nella fase 1, fase 2 e fase 3;
3) di subordinare
l’attuazione del presente provvedimento, limitatamente agli alloggi siti
negli ambiti di Via Arquata, Via Biglieri, Via Sospello, all’adesione
formale al progetto dell’Agenzia Territoriale per la Casa, proprietaria
degli stessi. Il presente provvedimento non comporta impegno di spesa;
4) di
dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed
unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art.
134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
L’Assessore alle Politiche
per l’Ambiente e per la Casa
Roberto Tricarico
Si esprime parere favorevole sulla regolarità tecnica.
Il Dirigente
Giovanni Magnano
In originale firmato:
IL SINDACO
IL VICESEGRETARIO
Sergio Chiamparino Carla Piccolini
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