OGGETTO: PROGRAMMA PER L'ATTUAZIONE DEL MIX SOCIALE NEGLI
ALLOGGI ERP - APPROVAZIONE PROGETTO.
Proposta dell'Assessore
Tricarico.
Da tempo la Città si è
posta l’obiettivo di favorire una maggior coesione ed integrazione sociale
all’interno dei quartieri di edilizia residenziale pubblica. Con
deliberazione della Giunta Comunale del 31 agosto 2004 (mecc 0406990/012), viene
assunta la decisione di approvare le Linee Guida per promuovere il mix sociale
negli insediamenti di Edilizia residenziale pubblica (erp) per favorire un
arricchimento del mix socioculturale nella aree urbane più marginali e
caratterizzate da un’elevata presenza di edilizia pubblica.
Le linee
guida tendono ad incidere su una differente composizione socio culturale nei
quartieri pubblici e prevedono azioni per sperimentare e realizzare il mix
sociale sia negli ambiti nei quali erano in corso o stavano concludendo i
programmi complessi di rigenerazione urbana, sia per sostenere
l’insediamento degli abitanti nei nuovi edifici resisi disponibili a
seguito della riconversione dei villaggi olimpici.
I Contratti di quartiere
II, collocati in ambiti caratterizzati dal degrado delle costruzioni e
dell’ambiente urbano, con carenze di servizi, da un contesto di scarsa
coesione sociale e di marcato disagio abitativo, prevedono interventi innovativi
volti a incidere direttamente sul tessuto sociale dei quartieri interessati
incentivandone la miscela.
Nei nuovi insediamenti di "SPINA 3" e dell'ex
mercato ortofrutticolo all'ingrosso (M.O.I.) è stato attuato un progetto
di assegnazione, elaborato in accordo con le organizzazioni sindacali
dell'inquilinato SUNIA, SICET e UNIAT, di carattere innovativo con
l’obbiettivo di evitare che un così elevato numero di alloggi di
edilizia pubblica, concentrati in due sole aree cittadine, potesse determinare
nuove condizioni di disagio sociale, anziché contribuire all'avviata
riqualificazione delle aree stesse.
Con tale progetto, completato nei primi
mesi del 2007, si è inteso garantire un mix sociale e culturale il
più possibile ricco e coeso, attraverso una composita ed equilibrata
presenza delle diverse componenti sociali e tipologie di fabbisogno abitativo in
modo da favorire una buona integrazione.
In questa ottica sia il Piano Casa
della Città per gli anni 2007-2008, sia il Piano Regolatore Sociale,
definito nel giugno 2008, costituiscono strumenti utili al potenziamento della
capacità dei cittadini di stare bene, coinvolgendo la salute sociale, che
riguarda sia la soddisfazione dei bisogni di base, tra i quali vi è la
qualità dell’abitare, sia componenti della salute non
immediatamente percepibili della coesione sociale come il tempo libero, le reti
sociali, la sicurezza e tutto ciò che riguarda il benessere e la
qualità della vita.
In tale prospettiva, limitatamente al complesso
di “Spina 3”, si è estesa la sperimentazione favorevole
intrapresa nel 2007 dall’Associazione ACMOS (Aggregazione
Coscientizzazione Movimentazione Sociale) nel quartiere popolare di via San
Massimo n. 31 e 33, per realizzare un’esperienza comunitaria che fornisca
opportuni servizi integrativi delle politiche della casa ed in particolare
presidi l'evolversi di comportamenti abitativi più evoluti e finalizzati
alla crescita delle sensibilità civiche e della cultura della
convivenza.
L’attività dell’Associazione è diretta
in particolare verso la conoscenza reciproca di tutti gli abitanti del complesso
e la gestione degli interventi di animazione socio-culturale e commerciale.
Con tale iniziativa la Città intende favorire il mix sociale,
prevenire l’insorgere di forme di degrado sociale nel complesso
immobiliare in oggetto e, attraverso azioni mirate, favorire la realizzazione di
una rete di comunità solidale.
Il Piano Casa 2008-2009, approvato dal
Consiglio Comunale con deliberazione n. 205 del 29 dicembre 2008, conferma le
linee programmatiche per l’housing sociale già introdotte nel
precedente biennio ed amplia con nuove ipotesi di intervento le politiche per la
coabitazione e l’abitare sociale.
Il Progetto per l’attuazione
del mix sociale nei quartieri pubblici con maggior difficoltà e disagio,
partendo dall’analisi di una serie di dati che caratterizzano alcuni
ambiti urbani, si propone di ampliare le esperienze di mix sociale già in
essere con due differenti modalità e con una gradualità che
permetterà, nei prossimi anni, di realizzare un incremento delle
esperienze Le modalità attuative del progetto sono contenute nel testo
allegato che qui interamente si richiama a far parte integrante e
sostanziale.
Tutto ciò premesso,
Visto che ai sensi dell’art. 48 del Testo
Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs.
18 agosto 2000 n. 267, la Giunta compie tutti gli atti rientranti, ai sensi
dell’art. 107, commi 1 e 2 del medesimo Testo Unico, nelle funzioni degli
organi di governo che non siano riservati dalla Legge al Consiglio Comunale e
che non ricadano nelle competenze, previste dalle leggi o dallo Statuto, del
Sindaco o degli organi di decentramento;
Dato atto che i pareri di cui
all’art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
viene
dato atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile,
in quanto il presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul
bilancio;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;