Divisione Patrimonio, Partecipazioni e Sistema
Informativo, Innovazione e Integrazione
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Settore Amministrazione
Immobili Comunali /OP 1
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CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA
COMUNALE
28 febbraio 2007
OGGETTO: PIANO DI DEFINITIVA DESTINAZIONE DELLE ARCATE DEI MURAZZI
DEL PO. APPROVAZIONE
Proposta dell'Assessore Viano
di concerto con gli Assessori Tessore e
Altamura.
L’attuale assetto
urbanistico-patrimoniale dei Murazzi del Po costituisce l’esito di un
complesso percorso giuridico che ha visto la Città, nel recente passato,
particolarmente impegnata nella valorizzazione delle relative arcate,
nonché delle aree ad esse contigue, attraverso un opportuno adeguamento
delle destinazioni urbanistiche, delle modalità di gestione e della
disciplina relativa ai requisiti tecnico-estetici degli elementi di arredo
urbano.
Fasi centrali di tale percorso sono rappresentate dal provvedimento
del Consiglio Comunale del 20 dicembre 2004. mecc. 200402201/009, con il quale
è stata approvata la variante urbanistica che ha ridestinato
l’ambito ad area per servizi con previsione di insediamento di
attività polifunzionali, nonché dalla deliberazione del Consiglio
Comunale del 27 marzo 2006, n. mecc. 2005 10392/122, con la quale la
Città di Torino ha approvato il progetto integrato d’ambito, lo
studio di valutazione dei rischi, il regolamento d’area, la mappa di
destinazione delle arcate ed il relativo disciplinare tipo di
concessione.
Il provvedimento consiliare da ultimo citato ha dettato
specifici criteri per le successive destinazioni delle arcate appartenenti alla
Città, individuando le categorie di attività esplicate, per norma
di esse, nella planimetria allegata (all.1 – n ) e che qui di
seguito si ricapitolano:
- arcate da destinare ad utilizzi da parte di enti pubblici o che svolgono
prevalente attività di interesse pubblico;
- arcate da destinare ad attività, anche economiche ma non strettamente
commerciali, caratterizzate da una specifica connessione con la fruizione
dell’ambiente fluviale ed alle caratteristiche del sito;
- arcate da destinare ad attività economiche ed
artigianali.
Per tali ultime attività la
deliberazione consiliare ha assegnato priorità ad utilizzi che si
caratterizzano per una commistione di attività commerciali, artigianali e
di somministrazione. Lo stesso provvedimento ha indicato quale elemento
prioritario delle future destinazioni, l’obiettivo di favorire il
radicamento delle concessioni in atto, nel rispetto degli usi previsti e dalla
regolarità dei rapporti con la Città.
Con determinazione
dirigenziale del 4 aprile 2006 veniva approvata la transitoria utilizzazione
delle arcate in forza di precedenti provvedimenti nel frattempo scaduti, fino al
momento dell’approvazione del bando pubblico di assegnazione dei locali
liberi.
Nei mesi intercorsi, la Città ha provveduto a nuove
ricognizioni dei locali ai fini della valutazione dei canoni di concessione, che
ora sono compiutamente determinati.
Essa ha inoltre provveduto a verificare
il perdurante interesse di enti ed associazioni non lucrative dei soggetti
pubblici da anni utilizzatori di alcune arcate destinate ad attività
istituzionali o di interesse generale, attraverso incontri con i responsabili
degli enti medesimi.
Sono state altresì condotti approfondimenti in
merito alla definizione della lite che da oltre un decennio oppone la
Città di Torino a precedente conduttore, relativamente al pregresso
impiego delle arcate comprese tra la numero 117 e la numero 105, di cui
all’unita planimetria, tuttora pendente di fronte al Tribunale
Amministrativo Regionale del Piemonte.
In coerenza con i provvedimenti
già adottati dall’Amministrazione, cui si è più
sopra fatto cenno e tenuto conto delle risultanze dei supplementi istruttori
sopra citati si rende complessivamente necessario:
- definire le procedure d’assegnazione dei locali, tenendo conto delle
destinazioni già approvate con la già citata deliberazione
consiliare del 27 marzo 2006;
- autorizzare, ai sensi della deliberazione della Giunta Comunale del 17
marzo 2006, mecc. 200601927/024 recante l’approvazione del P.E.G. 2006 ,
l’ipotesi transattiva di cui al dispositivo della presente deliberazione
che consentirà, ove l’accordo sia perfezionato, il superamento del
contenzioso giudiziario dianzi cennato:
- approvare il bando di assegnazione delle arcate destinate ad attività
economico-commerciali, definito avuta considerazione del già indicato
obiettivo di favorire il radicamento delle concessioni in atto;
- definire opportunamente lo schema di contratto che dovrà disciplinare
il rapporto di concessione, in conformità all’articolato già
approvato con deliberazione del 27 marzo 2006 più volte citata, integrato
allo scopo di favorire l’utilizzo delle arcate protratto per
l’intera giornata e di dare avvio alla concreta attuazione di quanto
previsto dagli allegati tecnici all’appena indicata deliberazione del
Consiglio Comunale.
Alla luce di quanto sopra, si rende ora
possibile provvedere alla definizione, nei termini di cui al dispositivo
della presente deliberazione, del piano di destinazione delle arcate dei Murazzi
del Po di Torino.
Tutto ciò premesso,
LA GIUNTA COMUNALE
Visto che ai sensi dell’art. 48 del Testo
Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs.
18 agosto 2000 n. 267, la Giunta compie tutti gli atti rientranti, ai sensi
dell’art. 107, commi 1 e 2 del medesimo Testo Unico, nelle funzioni degli
organi di governo che non siano riservati dalla Legge al Consiglio Comunale e
che non ricadano nelle competenze, previste dalle leggi o dallo Statuto, del
Sindaco o degli organi di decentramento;
Dato atto che i pareri di cui
all’art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Viene
dato atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile in
quanto il presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul
bilancio;
Con voti unanimi espressi in forma palese;
D E L I B E R A
1) di statuire che le seguenti arcate,
destinate ad attività di interesse pubblico ed istituzionale siano
direttamente gestite dalla Città, ovverosia concesse a terzi nel
rispetto del Regolamento per la concessione di beni immobili di proprietà
comunale ad Enti ed Associazioni, mediante formalizzazione dei rapporti in
essere in conformità alla relativa disciplina:
Arcate comprese dalla n. 93 alla n. 89
Arcata n. 71
Arcate comprese dalla n. 27 alla n. 23
Arcate
comprese dalla n. 6 alla n. 14
Arcate comprese dalla n. 30 alla n .
42
- di autorizzare l’eventuale perseguimento dell’ipotesi
transattiva a definitivo superamento della lite fra il Comune di Torino e il
precedente conduttore, che preveda il rilascio, alla libera
disponibilità della Città delle arcate comprese fra il numero 117
ed il numero 105 e la corrispettiva assegnazione, a canone di mercato, delle
Arcate comprese dalla n. 83 alla n. 79;
3) di riservare le arcate
comprese fra il numero 117 ed il numero 99, subordinatamente al rilascio delle
arcate oggetto di lite, di cui al punto precedente, alla realizzazione di
progetti multidisciplinari che prevedano attività legate alla fruizione
dell’ambiente fluviale e ad essa connesse, mediante assegnazione delle
arcate stesse sulla base della disciplina del Regolamento per la concessione di
locali di proprietà comunale ad Enti ed Associazioni;
- di disporre che i Lotti sottoelencati:
Lotto n. 1 arcate
dal n. 77 al n. 73
Lotto n. 2 arcate dal n. 69 al n.
59
Lotto n. 3 arcate dal n. 57 al n. 55
Lotto n. 4 arcate dal
n. 53 al n. 47
Lotto n. 5 arcate dal n. 45 al n.
43
Lotto n. 6 arcate dal n. 31 al n. 29
Lotto n. 7 arcata n.
16
Lotto n. 8 arcate dal n. 18 al n. 20
Lotto n. 9 arcate dal
n. 22 al n. 28
urbanisticamente destinati ad attività
economiche ed artigianali, siano assegnati sulla base di apposita procedura di
evidenza pubblica, di cui al bando allegato al presente atto per formarne parte
integrante e sostanziale (all. 2 – n. ).
Mediante analoga
procedura di evidenza pubblica saranno assegnate, al momento in cui si
renderanno disponibili, altre arcate fra quelle destinate ad attività
commerciali, artigianali e di somministrazione;
- di demandare al Direttore Generale la nomina della Commissione di gara
relativa alla procedura di cui al punto precedente, cui si procederà
successivamente al termine di scadenza della presentazione delle istanze. Detta
Commissione darà corso alle procedure finalizzate
all’aggiudicazione degli spazi nel termine dei venti giorni successivi al
predetto termine;
- di prevedere che i rapporti di concessione delle arcate di cui al punto
precedente siano disciplinati dallo schema di disciplinare allegato alla
presente deliberazione per farne parte integrante (all. 3 – n. )
conforme allo schema approvato con deliberazione del Consiglio Comunale del 27
marzo 2006, mecc. 200510392/122 opportunamente integrato allo scopo di
favorire l’utilizzo delle arcate protratto per l’intera giornata ed
a dare avvio alla concreta attuazione di quanto previsto negli allegati tecnici
alla deliberazione citata;
- di autorizzare con riferimento alle arcate attualmente utilizzate comprese
nei Lotti di cui al punto 4) la proroga dei rapporti concessori in atto fino
alla data di consegna dei locali agli aggiudicatari della procedura di evidenza
pubblica di cui al punto seguente, sotto condizione della disponibilità a
consentire visite e sopralluoghi presso i locali nei momenti stabiliti
dall’Amministrazione, pena la revoca della proroga;
- di demandare alla Divisione Patrimonio, Partecipazioni, Sistema
Informativo, Innovazione e Integrazione l’adozione degli atti necessari
alla formalizzazione dei rapporti di cui al precedente punto 1) nonché
dei rapporti di cui al precedente punto 4) a seguito del provvedimento di
aggiudicazione adottato dalla Commissione di gara di cui al precedente punto
5);
- di autorizzare gli uffici ad apportare ai documenti di cui ai precedenti
punti 4) e 6) eventuali modificazioni meramente formali che si rendessero
necessarie ai fini della più adeguata redazione degli atti inerenti alle
procedure di assegnazione;
- di dare atto che il presente provvedimento non comporta oneri di spesa;
- di dichiarare, attesa l’urgenza, in conformità del distinto
voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai
sensi dell’art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D. Lgs.
18 agosto 2000, n.
267.
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