Divisione Servizi Sociali e Rapporti con le Aziende
Sanitarie
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CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA
COMUNALE
14 marzo 2006
OGGETTO: ISTITUZIONE OSSERVATORIO SULLA SALUTE. COLLABORAZIONE CON
IL SERVIZIO REGIONALE DI EPIDEMIOLOGIA DELL'AZIENDA SANITARIA LOCALE N.5.
Proposta dell'Assessore
Borgione.
La salute di una popolazione è
il risultato cumulativo di storie di vita in cui interagiscono diverse cause
determinanti: il patrimonio genetico, l’ambiente, la cultura, il lavoro,
la struttura sociale e l’assistenza sanitaria. Su queste cause possono
avere influenza le politiche specifiche di settore: la scuola, il lavoro, la
previdenza, l’urbanistica, l'ambiente, la cultura, lo sport e tempo
libero, l’assistenza, la sanità. Gli attori sociali e istituzionali
responsabili di queste politiche hanno spesso inadeguati strumenti per
orientarne alla salute gli obiettivi in modo coordinato, intersettoriale e
collegiale.
Entro tale scenario acquista particolare rilievo il ruolo di una
Amministrazione, così come già previsto nel D.Lgs 502/92 e s.m.i.
e nella normativa regionale conseguente.
L’esperienza sin qui maturata
dalla Città di Torino, che ha attivato con pienezza la funzione di
esprimere “
Indirizzi programmatici alle Aziende Sanitarie
Locali” coniugandole per le parti di integrazione sociosanitaria con
il Piano dei Servizi Sociali 2003 – 2006 (deliberazione Consiglio Comunale
- mecc. 200306029/019 - del 17 novembre 2003), si è radicata nella scelta
di una metodologia di lavoro basata sul modello della programmazione
partecipata:
- deliberazione Consiglio Comunale (mecc.
200305815/001) del 28 luglio 2003 “Istituzione dell’Organismo di
Coordinamento delle attività svolte nell’ambito della Città
dalle Aziende Sanitarie regionali”
- deliberazione Giunta Comunale (mecc.
200404656/019) dell'8 giugno 2004 “Culture e Politiche per la Salute.
Protocollo di intesa tra Città di Torino, Università degli Studi
di Torino, C.I.P.E.S. Piemonte”
- D.G.C. 200312324/019 del 23 dicembre 2003
“Istituzione dell’Osservatorio cittadino sulla salute delle
donne. Contributo al CIRSDE – Università degli studi di
Torino”
e ha abbracciato sul piano sia nazionale sia
europeo la filosofia proposta, le linee guida, la metodologia e gli obiettivi
con un approccio basato sull’interdisciplinarietà e
sull’intersettorialità del Progetto Città Sane:
- Mozione n.48 del 19 luglio 2003 “Per
una nuova cultura della salute: politica, tecnica, scienza, al servizio della
salute”
- deliberazione Consiglio Comunale (mecc.
200405596/019) del 19 luglio 2004 “Adesione all’Associazione Rete
Italiana Città Sane – OMS ed approvazione del relativo
Statuto”
- deliberazione (mecc. 200405597/019) del 19
luglio 2004 “Partecipazione e supporto della Città alla Rete
Europea Città Sane – OMS – Phase IV (2003 –
2007)”,
pervenendo anche a momenti pubblici di confronto
in occasione delle Conferenze “La Salute a Torino” del 21 e 22
giugno 2002 e del 16 e 17 gennaio 2006.
Riferimento di snodo è
costituito ancora dall'azione svolta a livello circoscrizionale attraverso
l'operare dei Forum della salute espressamente vocati a leggere i bisogni, a
raccogliere aspettative e pareri.
La salute è quindi al centro dei
processi decisionali per promuovere lo sviluppo delle politiche ad essa
orientate, rivolte cioè a obiettivi di salute, di documentata
priorità e raggiungibili attraverso azioni di provata efficacia,
integrando in tutte le politiche cittadine obiettivi di genere per favorire una
cultura della parità e delle pari opportunità.
Evidentemente
per un progetto così ambizioso, che assume i contorni di una sfida alla
complessità dell’organizzazione sociale, risultano indispensabili
strumenti basilari da individuarsi in:
- un’adeguata capacità di
sorveglianza epidemiologica dello stato di salute e di monitoraggio degli
obiettivi di salute;
- un’aggiornata documentazione scientifica
sull’efficacia delle azioni da intraprendere;
- un repertorio delle buone pratiche quali
progetti, iniziative, azioni ed esperienze innovative che possono contribuire a
migliorare la qualità della vita nelle città;
- la capacità di mobilitare e coordinare
tutti gli interlocutori istituzionali e sociali che sono responsabili di tali
azioni.
L’insieme di questi strumenti ha già permesso
di configurare l’“Osservatorio Epidemiologico Cittadino per il
monitoraggio dei risultati delle attività di promozione della salute e di
assistenza sanitaria” che ha trovato validazione nel progetto ex art.
71, L. 448/98 e vede il Servizio Regionale di Epidemiologia dell’ASL 5
quale ente attuatore per le parti di competenza.
Inoltre il Servizio
Regionale di Epidemiologia, in collaborazione con questa Amministrazione ai
sensi della deliberazione della Giunta Comunale (mecc. 20016595/14) dell'11
dicembre 2001, aggiorna per questo scopo lo Studio Longitudinale Torinese come
fonte informativa continua sulla distribuzione geografica e sociale dei problemi
di salute della città.
Tale Osservatorio ha già prodotto le
relazioni “Torino risorse e problemi di salute” presentata
alla Conferenza del 2002 e “La Salute a Torino – dati e
valutazioni epidemiologiche per il profilo di salute” presentata al
Convegno del gennaio 2006.
In virtù dei positivi esiti del progetto ex
art. 71 sopra citato e degli impegni assunti da questa Amministrazione
nell’ambito del progetto “Città Sane”, si rende quindi
necessario assumere a regime, consolidare e sviluppare detto Osservatorio nei
termini di Osservatorio sulla Salute, in collaborazione con il Servizio di
Epidemiologia su indicato che supporterà l'Amministrazione,
all’interno dell’Ufficio Città Sane, nei processi finalizzati
all’elaborazione di analisi dei bisogni, scelta di priorità,
definizione e monitoraggio di piani di azione volti al miglioramento della
salute della popolazione, di cui al progetto Città Sane – OMS, a
seguito di validazione del percorso da parte dell’Organismo di
coordinamento delle attività svolte nell'ambito della città di
Torino dalle Aziende Sanitarie Regionali del 30 settembre 2005, in ordine
all’attivazione del tavolo tematico “Città Sane” (all.
1 - n. ).
In questa prospettiva assume, altresì,
particolare significato lo strumento di programmazione interistituzionale e
intersettoriale quale quello prefigurato dalla proposta di piano regolatore
sociale della Città, fisiologica evoluzione del Piano dei Servizi
Sociali, che potrà configurarsi quale cerniera tra le attività
programmatorie dei servizi sociali con quelle di tutti gli altri settori
rilevanti per la salute dei cittadini verso la dimensione del piano di
salute.
L’Osservatorio opererà pertanto per la costruzione e il
periodico aggiornamento del profilo di salute quale presupposto partecipativo
del piano di salute, mediante anche revisioni sistematiche della relazione sullo
stato di salute della popolazione.
Le forme procedurali e il percorso di
pianificazione partecipata locale avverranno secondo modelli ispirati al
progetto Città Sane e a quanto emergerà dal lavoro del tavolo
tematico relativo; esso promuoverà formule di partecipazione e
consultazione, quale sviluppo dei lavori del convegno tenutosi nel mese di
gennaio 2006, atte a elaborare il profilo di salute anche in accordo alla
emananda normativa regionale in materia di programmazione socio
sanitaria.
Tale Osservatorio trova riferimenti e sviluppi tematici
nell’Osservatorio sulla salute delle donne (deliberazione Giunta Comunale
- mecc. 200312324/019 23 - dicembre 2003) che ha come finalità il
perseguimento della promozione della salute delle donne sul territorio cittadino
e del costituendo “Osservatorio socio culturale
dell’anzianato” (deliberazione Giunta Comunale - mecc. 200510467/001
- del 6 dicembre 2005 di proposta al Consiglio Comunale), anche in
considerazione dell’adesione della Città al sub-network
“Invecchiare in salute” della Fase IV del progetto europeo
Città Sane – OMS.
Altro riferimento si ritrova nell'Osservatorio
del Mondo Giovanile, istituito fin dal 1987 come strumento per la programmazione
delle politiche giovanili.
Si viene così a individuare un riferimento
strutturato, funzionale all'attività programmatoria mediante un lavoro
sinergico con gli osservatori tematici già attivi o che si costituiranno
successivamente, in modo da poter articolare il profilo, mediante azioni e
sviluppi partecipativi, l’implementazione e l’arricchimento di
banche dati, anche in sub profili considerando come base dati fasce di
popolazione e bisogni espressi.
Questo ruolo viene svolto attraverso
attività di documentazione, ricerca, formazione e accompagnamento ai
processi di pianificazione partecipata locale, mettendo a disposizione le
proprie risorse di competenze scientifiche, tecniche e informative, maturate
nella propria esperienza di studio sull’impatto sulla salute dei
determinanti sanitari (sistema sanitario) e socioeconomici (caratteristiche dei
sistemi sociali, stili di vita, ambiente).
Compiti principali dell’Osservatorio sulla Salute
risultano:
- la documentazione: rendendo accessibili i risultati degli studi che
misurano l’impatto sulla salute di politiche e interventi non sanitari;
- la ricerca: promovendo l’attività di ricerca sugli aspetti
giudicati prioritari dalla comunità locale e da quella scientifica
rispetto al tema in oggetto, con riferimento sia ai modelli e ai metodi di
valutazione d’impatto sulla salute delle politiche sanitarie e non
sanitarie, sia ai meccanismi di azione sulla salute di fattori quali la carriera
sociale degli individui, le caratteristiche dell’ambiente e dei contesti,
le scelte politiche e l’esito degli interventi di prevenzione o di
correzione;
- la formazione: promuovendo la formazione dei principali soggetti interessati
ai processi decisionali e ai comportamenti professionali rilevanti per gli scopi
del progetto;
- il marketing sociale: contribuendo alla ricerca o alla creazione di
opportunità di comunicazione con gli interlocutori dei processi
decisionali, con i professionisti della sanità e con il pubblico, in cui
testimoni autorevoli propongano riflessioni, domande, stimoli per tenere in
adeguata posizione nell’agenda pubblica i temi del miglioramento della
salute.
Il percorso sulle azioni locali che promuovono salute a
cui l’Osservatorio in collaborazione con il Servizio Regionale di
Epidemiologia concorre, si articola nelle seguenti attività:
- ricerca sulla documentazione disponibile in letteratura per
l’identificazione delle azioni che promuovono salute e per la valutazione
della loro efficacia attesa;
- elaborazione di una relazione sullo stato di salute della Città, per
una valutazione dell’importanza relativa dei problemi di salute nella
popolazione torinese;
- elaborazione di un repertorio degli atti dell’amministrazione locale e
delle altre istituzioni locali che hanno un potenziale impatto sulla
salute;
- organizzazione di una modalità di consultazione strutturata tra
testimoni privilegiati per approdare ad una proposta di priorità di
azioni di medio – lungo periodo;
- elaborazione di un rapporto breve e preliminare sui bisogni e sulle azioni
efficaci che devono essere considerati per affrontare quelle priorità per
la promozione della salute che sono già state indicate dalle
circoscrizioni torinesi e dagli organismi comunali nel documento di indirizzo
sulla sanità.
Per quanto si riferisce al Servizio di
Epidemiologia, le risorse necessarie per perseguire gli obiettivi correnti sono
individuate nel budget assegnato dal Fondo Sanitario Regionale per le funzioni
di epidemiologia del Servizio Regionale, così come riportato nel
programma annuale del Servizio stesso.
Per obiettivi di ricerca e
sviluppo non già compresi nelle competenze correnti del Servizio di
Epidemiologia (es. elaborazioni in tema di sub profili: anziani, donne)
occorrerà reperire apposite risorse finanziarie.
Tutto ciò
premesso,
LA GIUNTA COMUNALE
Visto che ai sensi dell’art. 48 del Testo
Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs.
18 agosto 2000 n. 267, la Giunta compie tutti gli atti rientranti, ai sensi
dell’art. 107, commi 1 e 2 del medesimo Testo Unico, nelle funzioni degli
organi di governo che non siano riservati dalla Legge al Consiglio Comunale e
che non ricadano nelle competenze, previste dalle leggi o dallo Statuto, del
Sindaco o degli organi di decentramento;
Dato atto che i pareri di cui
all’art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità
tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi,
espressi in forma palese;
D E L I B E R A
- di approvare, per le motivazioni espresse in narrativa
e che qui espressamente si richiamano, l’istituzione
dell’Osservatorio sulla Salute;
- di approvare, per le motivazioni espresse in narrativa che qui espressamente
si richiamano, la collaborazione con il Servizio Regionale di Epidemiologia
dell’Azienda Sanitaria Locale 5 per l’esercizio delle funzioni
epidemiologiche correnti dell’Osservatorio della Salute;
- le forme procedurali e il percorso di pianificazione partecipata locale
avverranno secondo modelli riferiti al progetto Città Sane e a quanto
emergerà dal lavoro del tavolo tematico relativo di cui
all’allegato 1 che forma parte integrante del presente provvedimento; esso
promuoverà formule di partecipazione e consultazione atte a elaborare il
profilo di salute anche in accordo alla emananda normativa regionale in materia
di programmazione socio sanitaria;
- di riservare a successive determinazioni dirigenziali gli eventuali impegni
di spesa per obiettivi di ricerca e sviluppo non già compresi nelle
competenze del Servizio di Epidemiologia (es. elaborazioni in tema di sub
profili: anziani, donne);
- di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto
palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi
dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto
2000 n.
267.
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