Divisione Gioventu' e Cooperazione Internazionale
2005 03529/113
Settore Cooperazione Internazionale e Pace
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CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

17 maggio 2005


OGGETTO: COOPERAZIONE DECENTRATA E TAVOLI-CITTA'. LINEE DI INDIRIZZO E CONTRIBUTI A COOPERATIVA SOCIALE I.SO.LA., ASSOCIAZIONE CERCHIAMO LA PACE, O.N.G. CISV, ASSOCIAZIONE PERSONE COME NOI, PER EURO 75.800,00.

Proposta del Vicesindaco Calgaro.

Premesso che per cooperazione decentrata s'intende, secondo la definizione offerta dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) del Ministero italiano Affari Esteri, "L’azione di cooperazione allo sviluppo svolta dalle Autonomie locali italiane, singolarmente o in consorzio fra loro, anche con il concorso delle espressioni della società civile organizzata del territorio di relativa competenza amministrativa, attuata in rapporto di partenariato prioritariamente con omologhe istituzioni dei Pvs favorendo la partecipazione attiva delle diverse componenti rappresentative della società civile dei paesi partner nel processo decisionale finalizzato allo sviluppo sostenibile del loro territorio", la Città di Torino, per favorire l’azione di cooperazione allo sviluppo con le Città-partner dei Paesi in via di sviluppo, ha individuato, come metodo preferenziale di lavoro, l’attivazione di Tavoli-Città, intesi come strumento di valorizzazione progettuale e di rete tra le risorse istituzionali e della società civile torinese che lavorano su progetti di cooperazione internazionale.
Tra il 2003 e il 2004 si è affidata una prima consulenza sulla Costruzione e attivazione di una metodologia per il monitoraggio e la valutazione delle attività e degli obiettivi dei Tavoli–Città, una seconda su L’integrazione delle politiche di pari opportunità e politiche di genere con le politiche di cooperazione internazionale: linee metodologiche, e una terza relativa alla Costruzione di una metodologia per il monitoraggio e la valutazione dei Tavoli-Città rispetto agli attori esterni e ai Tavoli nelle Città-partner, al fine di verificare se questa metodologia abbia la capacità di ottimizzare il lavoro in rete tra i soggetti della cooperazione nell'ambito di un miglioramento e rafforzamento del ruolo di regia che la Città di Torino intende avere nei processi di cooperazione decentrata. Tali ricerche hanno avuto l'effetto di monitorare l'esistente e di fornire indicazioni operative per il prosieguo dei lavori. Si segnalano in particolare due indicazioni operative:
  1. l'impulso a verificare la fattibilità della promozione di questo strumento di lavoro anche nelle Città-partner dei progetti di solidarietà;
  2. l'indirizzo politico, condiviso con l'assessorato competente e la relativa commissione consiliare, inerente alla costruzione di un Tavolo di coordinamento sulle politiche di genere e le politiche di cooperazione decentrata, che è stato convocato per il prossimo 24 maggio.
Tenendo conto di questi due indirizzi politici comuni a tutti i Tavoli-Città si possono individuare gli interventi più opportuni, in questa fase, per continuare a sostenere lo sviluppo sostenibile delle Città-partner.

BREZA

Da anni la Città di Torino sostiene iniziative di cooperazione decentrata e di solidarietà con la Città di Breza (Bosnia Erzegovina), attraverso un progetto consortile supportato da un protocollo di intesa tra l’Istituzione Bosniaca e gli Enti Locali Torinesi.
Uno degli interventi più significativi e di più lunga data della Città di Torino a Breza è il sostegno al Centro delle Donne, mentre da due anni la Città di Torino ha avviato una collaborazione con la Cooperativa Sociale I.SO.LA. di Torino, per realizzare un progetto di cooperazione denominato "Centro per la promozione del protagonismo giovanile e la prevenzione delle dipendenze nella città di Breza", appoggiata dal suddetto Centro delle Donne. Questo ha permesso di supportare le attività dell’associazione giovanile Desnek per portare a termine la ristrutturazione a Breza di un Centro per il protagonismo giovanile.
Altro progetto sostenuto dalla Città di Torino ha per titolo “La cura di sé: la mente e il corpo”, e prevede un’indagine sulla salute delle donne di Breza e un’attività di consultorio.
La Cooperativa Sociale I.SO.LA, sottolineando la necessità di sostenere i progetti avviati e di supportare le diverse associazioni femminili e giovanili operanti nel territorio della Municipalità bosniaca, ha presentato una richiesta di contributo per la realizzazione delle tre iniziative sottodescritte, facenti parte del progetto “Iniziative rivolte al supporto delle associazioni di donne e giovani a Breza“ di durata biennale (anni 2005/06):
  1. Sviluppo di microimprenditoria femminile e giovanile nel settore turistico-ricreativo.
Il progetto, approvato nel quadro della L.R. 84/01 con fondi MAE, ha come obbiettivi:
  1. Scambio giovanile internazionale “New Graffiti age”.
Gi obiettivi del progetto sono:
Le attività previste riguardano l’arte, la musica e altre forme di espressione tipicamente giovanili.
  1. Animazione teatrale “Girls & Boys Go Abroad” per la realizzazione di un forum giovanile a Breza.
Questa iniziativa internazionale è promossa da un’organizzazione tedesca e permette ai giovani partecipanti di riflettere sulle loro identità di genere in un contesto interculturale. Lo strumento principale per agevolare la riflessione è un lavoro preliminare di tipo seminariale sulle tecniche di teatro, da svolgersi a livello locale in ogni nazione coinvolta (Bosnia-Erzegovina, Italia, Germania). Nell’incontro previsto a Breza nella seconda metà del 2005 i partecipanti creeranno insieme alcune scenografie per condividere ed esprimere i risultati del Forum Giovanile.
L'iniziativa si rivolge a giovani di Breza tra 15 e 25 anni (circa 2.000 beneficiari sul territorio comunale) e ha come obiettivi:
Le azioni vengono realizzate con i seguenti partner locali: Municipalità di Breza, Centro delle Donne di Breza, Dom Zdravlja (Struttura pubblica sanitaria locale), scuole medie inferiori e superiori. L’iniziativa prevede inoltre una collaborazione con il Settore Politiche Giovanili della Città di Torino.
Nel corso della visita effettuata da rappresentanti della Città di Torino a Breza lo scorso mese di febbraio, il sindaco di Breza ha evidenziato la necessità di sostenere le tre iniziative della Cooperativa Sociale I.SO.LA. sopradescritte, le quali al contempo sono state inserite tra le priorità della Amministrazione bosniaca. Il progetto proposto dalla Cooperativa Sociale I.SO.LA rientra nelle finalità previste dalla cooperazione fra la Città di Torino e la Città di Breza, espresse nel relativo protocollo di intesa, in quanto prevede una metodologia di cooperazione decentrata che progetta interventi per lo sviluppo con la partecipazione della popolazione a partire dalle esigenze espresse dal territorio.
Si propone pertanto di approvare un contributo di Euro 31.300,00 al lordo delle eventuali ritenute di legge a favore della Cooperativa Sociale I.SO.LA, via Vasco 6/b, Torino, a parziale copertura della spesa di Euro 41.640,00 preventivata per la realizzazione del progetto “Iniziative rivolte al supporto delle associazioni di donne e giovani a Breza“, di durata biennale (anni 2005/06), come da prospetto riassuntivo che si allega al presente atto per formarne parte integrante e sostanziale e previa presentazione di idonea rendicontazione corredata dalle pezze giustificative dell'attività svolta.
La Cooperativa ha dichiarato che la realizzazione dell’iniziativa prevede entrate (quote di partecipazione) per Euro 2.900,00. Ha altresì dichiarato di aver effettuato analoghe richieste di finanziamento alla Città di Torino – Settore Politiche Giovanili e alla Città di Collegno per un totale presunto di Euro 2.400,00. La Cooperativa ha perciò presentato formale attestazione con la quale si impegna a dichiarare, a consuntivo, tutte le entrate e finanziamenti effettivamente percepiti (all. 1 - n. ). Considerate le entrate presunte suesposte, il contributo concesso alla suddetta Cooperativa risulta dunque pari a circa l’86% del preventivo allegato.
Il suddetto contributo rientra nei criteri disciplinati dal Regolamento per le modalità di erogazione dei contributi, approvato e facente parte integrante della deliberazione (mecc. 9407324/01), Consiglio Comunale del 19 dicembre 1994, esecutiva dal 23 gennaio 1995.

KRAGUJEVAC

Kragujevac (quarta città della Repubblica di Serbia-Montenegro) da molti anni ha rapporti con Torino, principalmente a causa della localizzazione nel capoluogo serbo degli impianti automobilistici Zastava collegati con l’industria automobilistica torinese e il suo indotto. Nel corso del tempo ciò ha determinato un importante interscambio, vista la permanenza nella nostra città di tecnici serbi e la presenza di tecnici e operatori specializzati torinesi a Kragujevac.
Anche a seguito del conflitto nella ex Jugoslavia, e delle sanzioni economiche a questo collegate, nell’ultimo decennio si è assistito a un progressivo collasso del sistema industriale serbo, all’interno del quale l’industria automobilistica ha visto ridurre drasticamente fatturato e addetti, sino ad arrivare a un sostanziale smembramento della Zastava.
Questo, insieme al problema dei profughi interni, ha determinato a Kragujevac una situazione di emergenza, cui la Città di Torino ha risposto, in collaborazione con le organizzazioni sindacali, la Croce Rossa Italiana e l’Associazione Cerchiamo la Pace, con forniture di ambulanze, strumenti e attrezzature mediche, indumenti per bambini. Inoltre la Città di Torino ha coinvolto la Municipalità di Kragujevac in momenti di dibattito internazionale, quale il Meeting Città solidali tra localizzazione e globalizzazione (gennaio 2003), per contribuire a far uscire la Serbia-Montenegro dall’isolamento internazionale.
Nel corso degli ultimi due anni la nostra città ha contribuito, su richiesta locale, ad appoggiare la realizzazione di due studi di fattibilità per progetti di sviluppo finalizzati al sostegno delle piccole e medie imprese nell’area di Kragujevac, ambedue condotti con il coinvolgimento dell’Associazione Cerchiamo la Pace di Torino e in collaborazione con l’Ambasciata Italiana a Belgrado, il Municipio di Kragujevac, il Ministero del Lavoro della Repubblica Serba, il Ministero italiano degli Affari Esteri, l’Istituto per il Commercio con l’Estero, il Centro Estero della Camera di Commercio di Torino e il Centro Internazionale di Formazione dell’ILO.
Tutte queste attività sono state rese possibili attraverso il lavoro di sostegno politico e logistico garantito dal Tavolo Torino-Kragujevac istituito nel 2003, e grazie all’attività di accompagnamento realizzata dall’Associazione Cerchiamo la pace.

Per quanto riguarda l’anno 2005/06 ci si propone di ricondurre le numerose iniziative avviate a un progetto organico di sostegno alla città serba. L’obiettivo principale, individuato col consenso delle parti sociali locali, è quello di fornire una risposta concreta alla dilagante disoccupazione (30% della forza-lavoro) e alla stagnante economia locale, accompagnando le procedure necessarie per la realizzazione degli interventi di cooperazione più sopra brevemente elencati.
Al fine di avviare questo progetto organico è necessario:
  1. continuare ad avvalersi, per l’anno in corso, dell’attività di accompagnamento progettuale dell’Associazione Cerchiamo la pace.
Si propone pertanto di approvare un contributo di Euro 9.000,00 al lordo delle eventuali ritenute di legge a favore dell’Associazione di volontariato internazionale Cerchiamo la pace, via Tarino 13, Torino, a parziale copertura (90%) della spesa di Euro 10.000,00 preventivata per la realizzazione dell’attività di accompagnamento progettuale al Tavolo Torino-Kragujevac (anno 2005/06), come da prospetto riassuntivo che si allega al presente atto per formarne parte integrante e sostanziale (all. 2 - n. ) e previa presentazione di idonea rendicontazione corredata dalle pezze giustificative dell'attività svolta.
L’Associazione ha presentato formale dichiarazione con la quale attesta che, per la copertura delle spese relative allo svolgimento del progetto, non si avvarrà di altri contributi.
Il suddetto contributo rientra nei criteri disciplinati dal Regolamento per le modalità di erogazione dei contributi, approvato e facente parte integrante della deliberazione (mecc. 9407324/01), Consiglio Comunale del 19 dicembre 1994, esecutiva dal 23 gennaio 1995.
  1. predisporre con il Centro Internazionale di Formazione dell’ILO un protocollo d’intesa per la co-progettazione e co-gestione del progetto “Poverty reduction through the promotion of Small and Micro Enterprises (SMEs) in Kragujevac - A decentralized cooperation project to support local employement initiatives”. Tale protocollo segna un modo innovativo di collaborazione della Città con le Agenzie Internazionali presenti a Torino e si propone come modello innovativo nei processi e metodi di lavoro del Settore.
A tal fine si dà mandato ai competenti uffici del Settore Cooperazione Internazionale e Pace di predisporre il suddetto protocollo d’intesa.

PALESTINA/ISRAELE

La Città di Torino è da anni impegnata a sostenere il difficile percorso di pace in Medio Oriente attraverso attività di sensibilizzazione, scambi e iniziative di cooperazione internazionale. Tale volontà è stata ribadita dal Consiglio Comunale con la Mozione n. 50, approvata il 22 ottobre 1996, che ha impegnato il Sindaco a procedere agli adempimenti necessari per formalizzare il gemellaggio con la Città palestinese di Gaza e con una città israeliana, successivamente identificata nella Città di Haifa. Così, con deliberazione della Giunta Comunale (mecc. 9701362/01) del 6 marzo 1997, esecutiva dal 27 marzo 1997, la Città di Torino ha approvato la proposta di gemellaggio con le due Città.
I rapporti che Torino intrattiene con le due città sono di tipo bilaterale e si caratterizzano per un diverso stato di maturità delle relazioni istituzionali esistenti. Con Gaza il patto di gemellaggio è stato siglato già nel 1997, e si è recentemente sviluppato con una serie di ipotesi progettuali sorte nel quadro della rete di città europee denominata Eurogaza. Con Haifa soltanto negli ultimi mesi, e segnatamente dopo le elezioni del giugno 2003, sono stati definiti i punti sulla base dei quali avviare in modo concreto il processo di cooperazione propedeutico alla sigla di un patto di gemellaggio.

Il progetto EPIC (European, Palestinian and Israeli Cities for health and social partnership).
Nel corso di un Meeting svoltosi a Ginevra il 29 e 30 aprile 2003 questo progetto è stato presentato dall’Organizzazione mondiale della Sanità a una serie di città europee, tra cui Torino, e ai responsabili delle Associazioni di autorità locali palestinesi (APLA) ed israeliane (ULAI). Esso si pone l’obiettivo di affrontare i bisogni sociali e sanitari della popolazione palestinese e israeliana, nonché di contribuire alla promozione di un dialogo e di una cultura di pace avviando o rafforzando le partnership tra otto città europee, otto palestinesi e otto israeliane.
La Città di Torino, in considerazione della coerenza del progetto con gli orientamenti e le linee di azione assunte in materia di cooperazione decentrata, nonché della possibilità di mettere a disposizione competenze tecniche e know-how delle proprie strutture pubbliche in materia sociale e sanitaria, ha aderito a tale progetto individuando Gaza e Haifa come area d’intervento.
Il progetto EPIC prevede varie fasi: la prima (individuare un rappresentante, detto focal point, che operi anche in loco) si è conclusa in seguito all’invio nei territori israeliani e palestinesi di due focal point a luglio e dicembre 2003, e a marzo e dicembre 2004, con l’obiettivo di verificare la fattibilità di un intervento socio-sanitario orientato alle politiche di genere e di pari opportunità (così come indicato dalla Mozione n. 8, “Cooperazione internazionale, azioni di pari opportunità e bilancio previsionale e programmatico 2003”, approvata dal Consiglio Comunale di Torino in data 10 febbraio 2003).
La seconda fase, consistente nell’organizzare scambi di operatori tra le tre Città coinvolte per promuovere una reciproca comprensione dei sistemi e servizi sanitari e sociali, per analizzare problemi, vincoli, debolezze, punti forti e per predisporre strumenti per le attività future, è stata realizzata nell’aprile e settembre del 2004. Ad aprile è stato organizzato a Torino un Meeting internazionale di verifica fra tutte le città europee, palestinesi e israeliane coinvolte. A settembre ha avuto luogo, sempre nella nostra città, uno scambio tra enti municipali e associazioni femminili di Torino, Gaza e Haifa sui temi della violenza domestica e della salute riproduttiva delle donne.
In questi mesi si sta avviando la terza fase, incentrata sull’organizzazione di progetti congiunti. E’ previsto il sostegno a microprogetti promossi dalle associazioni femminili di Gaza e Haifa che partecipano al Tavolo di lavoro sui temi della violenza domestica e salute riproduttiva delle donne, secondo quanto indicato dal documento finale del Meeting del settembre 2004. A tal fine questa Civica Amministrazione ha realizzato nel mese di marzo 2005 una missione tecnica a Gaza e Haifa, per mettere a punto temi e metodologie di intervento e per favorire la continuità delle attività. Presso il Settore Cooperazione Internazionale e Pace è stato inoltre costituito un Gruppo tecnico permanente di coordinamento, al quale partecipano esperti/e di politiche di genere che da anni lavorano con le associazioni femminili della Palestina e di Israele.

Gaza e la rete Eurogaza.

La Città di Torino, gemellata dal 1997 con la Città di Gaza, continua a seguire con attenzione le iniziative di cooperazione decentrata promosse dal Gruppo di lavoro delle città europee che lavorano con e per Gaza. A partire dal 2001, infatti, è stata attivata una rete di progettazione tra le città europee gemellate con Gaza di cui fanno parte, oltre a Torino, le città di Barcellona, Cascais, Dunkerque e Tromso, con lo scopo di coordinare le azioni e sviluppare sinergie. Nell’ambito di questo partenariato la Città di Torino ha partecipato a un progetto integrato per la realizzazione di un Internet Center collocato nella Biblioteca municipale della città palestinese, ristrutturata con il contributo di Dunkerque e della cooperazione francese nei pressi di un’area verde allestita grazie al finanziamento di Barcellona.
A supportare questo impegno è stata votata la deliberazione (mecc. 200309776/50) del 25 novembre 2003, che ha deciso di confermare la partecipazione di Torino alla rete Eurogaza, riconoscendola come modello significativo e ripetibile di co-progettazione interistituzionale nell’ambito della cooperazione allo sviluppo.
Su questo modello la Città sta lavorando su un progetto di riqualificazione urbana del quartiere El Nasser di Gaza, così come proposto da un progetto preliminare della Città di Barcellona. A tal fine, anche attraverso missioni a Gaza, i focal point della Città di Torino hanno individuato come possibile contributo al progetto integrato, in interazione con il progetto EPIC, un intervento socio sanitario dedicato alle donne del quartiere. È stata infatti rilevata l’opportunità di costruire un centro polivalente/ambulatorio promosso dalle associazioni femminili di Gaza in partenariato con la Municipalità e il comitato di quartiere, dedicato agli interventi sociali a favore delle donne, dei minori, degli anziani e delle famiglie presenti nel quartiere. Il progetto permane in fase di definizione, e in occasione della suddetta missione del marzo 2005 ne sono state ridefinite le modalità di attuazione.

Haifa.

I contatti intercorsi tra Torino e Haifa nell’ultimo anno, sia a livello tecnico, sia istituzionale e sia di società civile, hanno consentito di definire un memorandum di collaborazione che consentirà di dare seguito all’indirizzo espresso nel 1997 dal Consiglio Comunale nei confronti della Città israeliana. Si sono così gettate le basi per forme concrete di collaborazione in ambito di politiche di genere e pari opportunità, di politiche giovanili e scolastiche e di scambi tra operatori, in particolare del mondo sanitario.

Per le motivazioni su espresse, si propone:
  1. di approvare il prosieguo del Progetto EPIC nelle tematiche (progetti socio sanitari nell’ambito delle politiche di genere), nelle forme (bilaterale e, quando possibile, triangolare) e secondo la metodologia della progettazione partecipata finora sperimentate. In tal senso si riconferma, così come approvato nel punto 5 della deliberazione (mecc. 200408790/113) del 9 novembre 2004, il riconoscimento dell’Associazione Almaterra di Torino, come soggetto deputato all’accompagnamento e alla mediazione interculturale per quanto riguarda gli aspetti di genere e pari opportunità;
  2. di approvare le prospettive di cooperazione bilaterale con Gaza nel quadro della rete Eurogaza;
  3. di approvare il memorandum per la definizione delle azioni di cooperazione bilaterale tra Haifa e Torino ivi allegato, che fa parte integrante del presente provvedimento (all. 3 - n.         );
  4. di dare mandato al Settore Cooperazione Internazionale e Pace di convocare un Tavolo di concertazione tra tutti i soggetti che a Torino cooperano con le città israeliane e palestinesi, sia per dare un quadro di riferimento ai singoli progetti messi a punto su impulso della Città sia per offrire alla cittadinanza un servizio di network tra conoscenze, competenze e prospettive di progettazione in Medio Oriente. In tal senso si riconferma l’indirizzo, già approvato al punto 5 della delibera n. mecc. 2004 08790/113 del 9 novembre 2004, nei confronti dell’O.N.G. CICSENE di Torino, che è riconosciuta quale partner progettuale della Città per l’attività di accompagnamento e mediazione interculturale per quanto riguarda sia l’attivazione del Tavolo di concertazione a Torino e sia il mantenimento delle relazioni con le città-partner di Torino in Israele e nei Territori Autonomi Palestinesi in senso ampio.

QUETZALTENANGO

La Città di Torino ha recentemente ricevuto una richiesta di collaborazione per la realizzazione del progetto “Rafforzamento dello sviluppo rurale del Municipio di Quetzaltenango (Guatemala) – seconda fase” da parte della O.N.G. CISV di Torino, in qualità di capofila di un consorzio di 5 O.N.G. torinesi partecipanti al tavolo Torino-Quetzaltenango promosso dalla Civica Amministrazione, e in collegamento con le O.N.G. di Quetzaltenango. L'iniziativa si inserisce nel quadro dell'attività di cooperazione decentrata che la Città di Torino ha avviato da anni all'interno del gemellaggio di solidarietà con la città guatemalteca.
Il settore di intervento del suddetto progetto è stato individuato all'interno del Tavolo Torino-Quetzaltenango tenutosi nei mesi scorsi, e va intesto come intervento propedeutico all'avvio di un Programma integrale di sviluppo della Valle del Palajunoj, presentato dal consorzio di 5 O.N.G. al Ministero italiano degli Affari Esteri e in via di approvazione. L'obiettivo generale del progetto è il rafforzamento dello sviluppo rurale di Quetzaltenango e prevede 4 assi di obiettivi specifici: istituzionale, sanitario, organizzativo-sociale e produttivo, ciascuno con attività specifiche descritte nel progetto allegato. Tale iniziativa trova riscontro nelle linee generali di sviluppo individuate dalla Municipalità di Quetzaltenango in questi anni, e riconfermate dal Sindaco Jorge Barrientos, eletto nel 2003, attraverso una lettera indirizzata al Sindaco Sergio Chiamparino.

Si propone pertanto di approvare un contributo di Euro 10.000,00 al lordo delle eventuali ritenute di legge a favore della O.N.G. CISV, Corso Chieri 121/6, Torino, a parziale copertura (43% circa) della spesa di Euro 23.000,00 preventivata per la realizzazione del progetto “Rafforzamento dello sviluppo rurale del Municipio di Quetzaltenango (Guatemala) – seconda fase”, per la durata di sei mesi, come da prospetto riassuntivo che si allega al presente atto per formarne parte integrante e sostanziale (all. 4 - n. ) e previa presentazione di idonea rendicontazione corredata dalle pezze giustificative dell'attività svolta.
L’O.N.G. CISV ha presentato formale dichiarazione con la quale attesta che, per la copertura delle spese relative allo svolgimento del progetto, non si avvarrà di altri contributi.
Il suddetto contributo rientra nei criteri disciplinati dal Regolamento per le modalità di erogazione dei contributi, approvato e facente parte integrante della deliberazione (mecc. 9407324/01), Consiglio Comunale del 19 dicembre 1994, esecutiva dal 23 gennaio 1995.

ACCOMPAGNAMENTO PROGETTUALE AD INIZIATIVE DI COOPERAZIONE CONGIUNTE CON STRUTTURE NAZIONALI E INTERNAZIONALI

A partire dal 2004 l’Associazione Persone come noi Onlus di Busca (CN) sta svolgendo un’attività di accompagnamento progettuale in favore del Settore Cooperazione Internazionale e Pace, che da un lato hanno assicurato una crescita delle conoscenze tecniche da parte del personale del Settore, e dall’alto hanno consentito la predisposizione di una serie di interventi in raccordo con importanti strutture nazionali e internazionali attive nel campo della cooperazione internazionale. L’obiettivo finale è accreditare la Città di Torino come soggetto qualificato di cooperazione decentrata.



Strutture nazionali.
Nel 2005 la suddetta Associazione si è adoperata per attivare rapporti di reciproca conoscenza e di ricerca di copertura finanziaria nei confronti del Ministero italiano degli Affari Esteri (Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo e singole Direzioni Geografiche), a partire da quattro interventi giudicati prioritari dalla Città medesima:

  1. progetto Cento Città per il Brasile
  2. progetto Le ali della colomba (Palestina)
  3. interventi post tsunami nel sud est asiatico
  4. evento Il mondo in piazza a Torino

Si sintetizzano di seguito le iniziative curate dall’Associazione.
In relazione al primo progetto, nel quale Torino opera come capofila delle città italiane su delega dell’Anci, è stata verificata la disponibilità dell’Ufficio Territoriale competente della DGCS a contribuire a una iniziativa rivolta ai minori nell’area di Salvador de Bahia e successivamente di Campo Grande, città con le quali Torino siglato specifici accordi di cooperazione. Il progetto è svolto in collaborazione con l’UNICRI, agenzia del sistema delle Nazioni Unite che ha sede nella nostra città. in ordine all’esigenza di garantire tutela ai minori e sicurezza ai cittadini brasiliani.
Inoltre, su proposta dell’Associazione, l’Ufficio VIII della DGCS sta attivando attraverso la Banca Mondiale un Fondo fiduciario che prevederà un significativo intervento nelle città gemellate con Torino, e in particolare nello Stato brasiliano della Bahia.
Per quanto riguarda il secondo progetto l’Associazione sta operando per inserire nell’ambito della rete Eurogaza un intervento da realizzarsi in collaborazione con le Città di Dunkerque e Barcellona, tenendo conto delle priorità tematiche e geografiche espresse dall’Autorità Nazionale Palestinese.
Per quanto attiene invece agli interventi post tsunami, Torino è considerata partner importante dalla DGCS e l’Associazione sta collaborando alla definizione di una strategia unitaria dei soggetti interessati a collaborare con il MAE e le Regioni, in attesa di una definizione coerente delle priorità geografiche e settoriali.
Infine, per quanto riguarda l’Evento a Torino programmato per settembre 2005 è stato realizzato un contatto con l’Ufficio II della DGCS, ricevendone la disponibilità a co-finanziare la manifestazione tramite un contributo finanziario e in servizi.

Strutture internazionali

Per quanto poi attiene alla progettazione in ambito europeo, la Città sta partecipando a tre programmi consortili tra città nell’ambito del programma UrbAL Rete 12, per i quali l’Associazione sta procedendo alla definizione dei documenti di progetto in coordinamento con la segreteria tecnica della Rete presso la municipalità di Barcellona.

Inoltre, nell’ambito del Programma comunitario Cultura 2000, è stato predisposto un primo documento di progetto per l’Evento a Torino del settembre 2005, per il quale si prevede una definitiva presentazione entro il prossimo mese di maggio.

Al fine di consolidare il raccordo (rapporti di reciproca conoscenza e di ricerca di copertura finanziaria) con le suddette strutture nazionali e internazionali attive nel campo della cooperazione internazionale è necessario continuare ad avvalersi, per l’anno in corso, dell’attività di accompagnamento progettuale dell’Associazione Persone come noi.
Si propone pertanto di approvare un contributo di Euro 25.500,00 al lordo delle eventuali ritenute di legge a favore dell’Associazione Persone come noi Onlus, via Stazione 9, Fraz. Castelletto, 12022 Busca (CN), a parziale copertura (89% circa) della spesa di Euro 28.500,00 preventivata per la realizzazione dell’attività di accompagnamento progettuale ad iniziative di cooperazione congiunte con strutture nazionali e internazionali (anno 2005), come da prospetto riassuntivo che si allega al presente atto per formarne parte integrante e sostanziale (all. 5 - n. ) e previa presentazione di idonea rendicontazione corredata dalle pezze giustificative dell'attività svolta.
L’Associazione ha presentato formale dichiarazione con la quale attesta che, per la copertura delle spese relative allo svolgimento del progetto, non si avvarrà di altri contributi.
Il suddetto contributo rientra nei criteri disciplinati dal Regolamento per le modalità di erogazione dei contributi, approvato e facente parte integrante della deliberazione (mecc. 9407324/01), Consiglio Comunale del 19 dicembre 1994, esecutiva dal 23 gennaio 1995.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto che ai sensi dell’art. 48 del Testo Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, la Giunta compie tutti gli atti rientranti, ai sensi dell’art. 107, commi 1 e 2 del medesimo Testo Unico, nelle funzioni degli organi di governo che non siano riservati dalla Legge al Consiglio Comunale e che non ricadano nelle competenze, previste dalle leggi o dallo Statuto, del Sindaco o degli organi di decentramento;
Dato atto che i pareri di cui all’art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

D E L I B E R A

  1. di approvare un contributo di Euro 31.300,00 al lordo delle eventuali ritenute di legge a favore della Cooperativa Sociale a r.l. I.SO.LA, via Vasco 6/b, 10124 Torino, P. IVA 07001110019, a parziale copertura della spesa di Euro 41.640,00 preventivata per la realizzazione del progetto “Iniziative rivolte al supporto delle associazioni di donne e giovani a Breza“, di durata biennale (anni 2005/06);
  2. di approvare un contributo di Euro 9.000,00 al lordo delle eventuali ritenute di legge a favore dell’Associazione di volontariato internazionale Cerchiamo la pace, via Tarino 13, 10124 Torino, C.F. 97564940019, a parziale copertura della spesa di Euro 10.000,00 preventivata per la realizzazione dell’attività di accompagnamento progettuale al Tavolo Torino-Kragujevac (anno 2005/06);
  3. di dare mandato ai competenti uffici del Settore Cooperazione Internazionale e Pace di predisporre un protocollo d’intesa con il Centro Internazionale di Formazione dell’ILO per la co-progettazione e co-gestione del progetto “Poverty reduction through the promotion of Small and Micro Enterprises (SMEs) in Kragujevac - A decentralized cooperation project to support local employement initiatives”;
  4. di approvare il prosieguo del Progetto EPIC nelle tematiche (progetti socio sanitari nell’ambito delle politiche di genere), nelle forme (bilaterale e, quando possibile, triangolare) e secondo la metodologia della progettazione partecipata finora sperimentate. In tal senso si riconferma, così come approvato nel punto 5 della deliberazione (mecc. 200408790/113) del 9 novembre 2004, il riconoscimento dell’Associazione Almaterra di Torino come soggetto deputato all’accompagnamento e alla mediazione interculturale per quanto riguarda gli aspetti di genere e pari opportunità;
  5. di approvare le prospettive di cooperazione bilaterale con Gaza nel quadro della rete Eurogaza;
  6. di approvare il memorandum per la definizione delle azioni di cooperazione bilaterale tra Haifa e Torino, che si allega al presente provvedimento per farne parte integrante;
  7. di dare mandato al Settore Cooperazione Internazionale e Pace di convocare un Tavolo di concertazione tra tutti i soggetti che a Torino cooperano con le città israeliane e palestinesi, sia per dare un quadro di riferimento ai singoli progetti messi a punto su impulso della Città sia per offrire alla cittadinanza un servizio di network tra conoscenze, competenze e prospettive di progettazione in Medio Oriente. In tal senso si riconferma, così come approvato nel punto 5 della deliberazione (mecc. 200408790/113) del 9 novembre 2004, l’indirizzo nei confronti dell’O.N.G. CICSENE di Torino come partner progettuale della Città per l’attività di accompagnamento e mediazione interculturale per quanto riguarda sia l’attivazione del Tavolo di concertazione a Torino e sia il mantenimento delle relazioni con le città-partner di Torino in Israele e nei Territori Autonomi Palestinesi in senso ampio;
  8. di approvare un contributo di Euro 10.000,00 al lordo delle eventuali ritenute di legge a favore della O.N.G. CISV (Comunità Impegno Servizio Volontariato), corso Chieri 121/6, 10132 Torino, C.F. 80101280016, a parziale copertura della spesa di Euro 23.000,00 preventivata per la realizzazione del progetto “Rafforzamento dello sviluppo rurale del Municipio di Quetzaltenango (Guatemala) – seconda fase”, per la durata di sei mesi;


  1. di approvare un contributo di Euro 25.500,00 al lordo delle eventuali ritenute di legge a favore dell’Associazione Persone come noi Onlus, via Stazione 9, Fraz. Castelletto, 12022 Busca (CN), C.F. 96062100043, a parziale copertura della spesa di Euro 28.500,00 preventivata per la realizzazione dell’attività di accompagnamento progettuale ad iniziative di cooperazione congiunte con strutture nazionali e internazionali (anno 2005);
  2. di demandare a successiva determinazione dirigenziale l'impegno di spesa e la devoluzione dei contributi di cui ai punti nn. 1-2-8-9.
I suddetti contributi rientrano nei criteri disciplinati dal Regolamento per le modalità di erogazione dei contributi, approvato e facente parte integrante della deliberazione n. mecc. 9407324/01, C.C. del 19 dicembre 1994, esec. dal 23 gennaio 1995;
  1. di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
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