Divisione Gioventu' e Cooperazione Internazionale
2004 08790/113
Settore Cooperazione Internazionale e Pace
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0/B




CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

9 novembre 2004


OGGETTO: COOPERAZIONE DECENTRATA E TAVOLI CITTÀ, LINEE D'INDIRIZZO E CONTRIBUTO DI EURO 62.199,61 A COOPERATIVA SOCIALE ISOLA, INGEGNERIA SENZA FRONTIERE, CROCE ROSSA ITALIANA, ASSOCIAZIONE CERCHIAMO LA PACE, FACOLTÀ D'ECONOMIA DELL'UNIVERSITÀ DI TORINO, ASSOCIAZIONE PERSONE COME NOI.

Proposta del Vicesindaco Calgaro.

Premesso che, per cooperazione decentrata, s'intende, secondo la definizione offerta dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero Affari Esteri, "L’azione di cooperazione allo sviluppo svolta dalle Autonomie locali italiane, singolarmente o in consorzio fra loro, anche con il concorso delle espressioni della società civile organizzata del territorio di relativa competenza amministrativa, attuata in rapporto di partenariato prioritariamente con omologhe istituzioni dei Pvs favorendo la partecipazione attiva delle diverse componenti rappresentative della società civile dei paesi partner nel processo decisionale finalizzato allo sviluppo sostenibile del loro territorio.", la Città di Torino, per favorire l’azione di cooperazione allo sviluppo con le città - partner dei Paesi in via di Sviluppo, ha individuato, come metodo preferenziale di lavoro, l’attivazione di tavoli - città, quale strumento di valorizzazione progettuale e di rete tra le risorse istituzionali e della società civile torinesi che lavorano su progetti di cooperazione internazionale.
Nel 2003 si è affidata una consulenza sulla Costruzione e attivazione di una metodologia per il monitoraggio e la valutazione delle attività e degli obiettivi dei tavoli – città, una su L’integrazione delle politiche di pari opportunità e politiche di genere con le politiche di cooperazione internazionale: linee metodologiche e una relativa alla costruzione di una metodologia per il monitoraggio e la valutazione dei tavoli- città rispetto agli attori esterni e ai tavoli nelle città partner al fine di verificare se questa metodologia abbia la capacità di ottimizzare il lavoro in rete tra i soggetti della cooperazione nell'ambito di un miglioramento e rafforzamento del ruolo di regia che la Città di Torino intende avere nei processi di cooperazione decentrata. Tali ricerche hanno avuto l'effetto di monitorare l'esistente e di fornire indicazioni operative per il prosieguo dei lavori: si segnalano in particolare due indicazioni operative:
  1. l'indirizzo politico, condiviso con l'assessorato competente e la commissione consiliare, relativa alla costruzione di un tavolo di coordinamento sulle politiche di genere e le politiche di cooperazione decentrata
  2. l'impulso a verificare la fattibilità della promozione di questo strumento di lavoro anche nelle città partner dei progetti di solidarietà.
Tenendo conto di questi due indirizzi politici comuni a tutti i tavoli si possono individuare gli interventi più opportuni, in questa fase, per continuare a sostenere uno sviluppo sostenibile delle città partner.

  1. BREZA
Da anni la Città di Torino sostiene delle iniziative di cooperazione decentrata e solidarietà con la Città di Breza (Bosnia-Herzegovina), attraverso un progetto consortile supportato dai protocolli siglati dalla Regione Piemonte con la Provincia di Zenica e la Città di Torino con la Città di Breza.
Uno degli interventi significativi in questo quadro è il sostegno al "Centro delle Donne" della Città di Breza con diverse iniziative promosse dal Settore Cooperazione internazionale e Pace.
La Città di Torino dall'anno 2002, con deliberazione (mecc. 200209214/050), ha avviato una collaborazione con la Cooperativa Sociale I.SO.LA per realizzare un progetto di cooperazione biennale, denominato "Centro per la promozione del protagonismo giovanile e la prevenzione delle dipendenze nella Città di Breza", appoggiato dal Centro Donne della Città di Breza. Questo centro è stato inaugurato a Breza il 30 settembre di questo anno alla presenza della delegazione torinese.
Nello spirito di rafforzare le iniziative realizzate e dare una continuità all'intervento sono stati presentati 2 progetti : A. Cooperativa Sociale I.SO.LA " La cura di sé : la mente e il corpo", in collaborazione con il Centro Donne di Breza (All.1 acclarato con ns. Prot. N. 445 del 28.3.2004); B. Ingegneria Senza Frontiere " Supporto tecnico per la realizzazione di un laboratorio informatico con funzione d’Internet-point aperto al pubblico e gestito dall'associazione giovanile Desnek a Breza" (All.2 acclarato con ns. prot. 3472 del 25 .6.2004), in collaborazione con il centro giovani avviato con il progetto sopra menzionato.

Descrizione dei progetti:
A. "La cura di sé : la mente e il corpo"
Questo progetto intende affrontare in particolare alcune problematiche che influenzano gravemente l’equilibrio psicofisico delle donne.
La cooperativa sociale I.SO.LA di Torino con l'Associazione "Centro per le donne" di Breza saranno i soggetti attuatori del progetto che offre una continuità d’intervento alle tematiche di genere e di pari opportunità avviate dalla Città di Torino con la Città di Breza.

Esso si articola in una fase di formazione e in una fase d’organizzazione dell'attività di consulenza
Obiettivi del progetto sono i seguenti:
La durata del progetto è d’otto mesi, nel corso dei quali il Centro per le Donne di Breza offrirà alle utenti la possibilità di partecipazione attiva ai seminari e in seguito la possibilità d’accesso al counselling.
Il successo dell’iniziativa, se confermata dall’interesse e dalle richieste delle donne che hanno partecipato al progetto, potrebbe indicare la necessità di un prolungamento del counselling e della reiterazione del progetto.
B. Supporto tecnico per la Realizzazione di un laboratorio informatico con funzione d’Internet-point aperto al pubblico gestito dall'Associazione giovanile Desnek a Breza.
Il progetto si propone un intervento di supporto ad uno già esistente nella Città di Breza " Centro per la promozione del protagonismo giovanile e la prevenzione delle dipendenze nella Città di Breza", che prevede una sala computer. L'intervento è di fornire un supporto tecnico per ampliare le possibilità offerte dalla sala stessa.
Gli obiettivi del progetto sono:
Tempi di realizzazione : maggio 2004 - maggio 2005
Supporto istituzionale ai progetti
Le proposte della Cooperativa Sociale I.SO.LA e dell’Associazione Ingegneria Senza Frontiere sono supportate dall'Amministrazione della Città di Breza e dal Centro per le Donne della Città di Breza (all. 1 - n. ).
Considerando che i due progetti rientrano nelle finalità previste dalla Città di Torino e dalla Città di Breza espresse nel protocollo d'intesa che prevede la metodologia di cooperazione decentrata per progettare interventi per lo sviluppo con la partecipazione della popolazione a partire dalle esigenze espresse dalle organizzazioni territoriali di base, si propone di dare continuità ad interventi diretti alla popolazione femminile e giovanile di Breza e pertanto di approvare
Un contributo d’Euro 13.449,61 alla Cooperativa sociale I.SO.LA, come da preventivo allegato (all. 2 - n. ), per la realizzazione del progetto sopra descritto;
Un contributo d’Euro 3.750,00 all'Associazione Ingegneria Senza Frontiere, come da preventivo allegato (all. 3 - n. ), per la realizzazione del progetto sopra descritto.
  1. KRAGUJEVAC
La città di Torino ha ormai da alcuni anni instaurato relazioni d’amicizia e azioni di cooperazione con la città serba di Kragujevac. Tali rapporti partono dal coinvolgimento del tessuto sociale tramite ONG torinesi che lavorano in loco e dall’intervento di solidarietà delle categorie sindacali della Fiat nei confronti degli operai della ex Zastava tramite un programma d’adozioni a distanza. A partire dal seminario promosso dal settore di Cooperazione Internazionale e Pace della città nel 2003 il dialogo con la città di Kragujevac si è maggiormente approfondito grazie anche al ruolo dinamico e attivo in tale settore da parte del suo Vicesindaco. Infatti in occasione del tavolo città tenutosi in coincidenza del seminario succitato, tutte le valenze istituzionali (Comuni, Ambasciata, CRI) le agenzie di formazione (Università, Politecnico) le aziende ex Municipalizzate (Smat, Gtt), la società civile diversamente rappresentata (O.N.G., Associazioni varie) hanno confermato la loro intenzione a procedere con i progetti già in atto nei confronti della città serba e di approfondire ulteriori possibilità d’intervento in un quadro di cooperazione dove la città di Torino possa svolgere un ruolo di coordinamento del tavolo. Partendo da un’analisi dei bisogni della città di K. è emersa un’emergenza in campo sanitario e in particolare la necessità di fornire alla locale sede di Croce Rossa, ambulanze, materiale sanitario e apparecchiature per l’Ospedale Civile di Kragujevac. Tramite il coinvolgimento della CRI cittadina e alla luce della convezione recentemente siglata dalla stessa con la Città (approvata con delibera mecc.n.2003/08431/50 del 21-10-03) , si è provveduto ad acquisire e revisionare il materiale e i mezzi di soccorso di seconda mano e quindi si è organizzata una missione umanitaria a Kragujevac che ha visto coinvolti oltre che al personale necessario per la realizzazione logistica dell’intervento, i responsabili della sezione cittadina e provinciale della CRI il dirigente e funzionari della cooperazione internazionale e il rappresentante della Associazione “ Cerchiamo la pace “ che già opera nella città serba e per il cui progetto la Città di Torino ha contribuito finanziariamente. Tale operazione ha avuto un positivo riscontro sia presso la Municipalità di Kragujevac con il coinvolgimento oltreché delle massime cariche istituzionali anche dell’Ambasciata Italiana a Belgrado e della Direzione dell’Ufficio di Cooperazione Decentrata attraverso il dirigente della Unità Tecnica Locale .Si sono poste le basi quindi per la prosecuzione degli interventi in atto e soprattutto per l’avvio di un progetto di formazione orientato alla riqualificazione del personale ex Zastava , progetto al quale il MAE ha già mostrato interesse tramite il lavoro coordinato tra UTL a Belgrado, un organismo internazionale quale il BIT di Torino, il Ministero del Lavoro Serbo e la città di Torino e che ha comportato nel mese di luglio l'organizzazione di una missione tecnica a Belgrado e Kragujevac per la stesura dello studio di pre-fattibilità.
In occasione della missione umanitaria promossa dal Comune di Torino con la sezione cittadina della Croce Rossa per la consegna di materiale sanitario e di prima utilità, è stata proposta da parte dei rappresentanti dell’Unità Tecnica Locale della Cooperazione Decentrata presso l’Ambasciata Italiana a Belgrado, un’iniziativa progettuale da svilupparsi presso la città di Kragujevac tramite il finanziamento del Ministero Affari Esteri .
Al fine di acquisire la documentazione necessaria e stabilire i contatti con le Autorità Locali ci si è avvalsi dell’opera dell’Associazione di Volontariato Nazionale “Cerchiamo la Pace” e in particolare del suo presidente che da diversi anni segue numerosi progetti in Serbia anche per il Comune di Torino. L’accompagnamento , necessario, non solo per la fondamentale mediazione linguistica, ma per la facilitazione nelle relazioni con gli enti locali e le realtà di società civile attive localmente, permetterà al Comune di Torino tramite un accordo di collaborazione già avviato in tal senso con il Centro Internazionale di Formazione , programma dello Organismo Internazionale O.I.L. (B.I.T), di realizzare il progetto mediante l’utilizzo di fondi del Ministero Affari Esteri. Il progetto sarà sviluppato essenzialmente in tre direzioni: Formazione Qualificata (O.I.T); Interscambio Impresariale ( Associazione “ Cerchiamo la Pace”); Fondo di Credito ( Agenzia Democratica Locale ).
Lo sviluppo della prima bozza di progetto realizzata in occasione di una missione congiunta (Comune di Torino. Associazione “ Cerchiamo la Pace” ) a Kragujevac e Belgrado nel mese d’agosto u.s. e la sua presentazione all’Unita Tecnica Locale presso l’Ambasciata Italiana a Belgrado , ha costituito un primo step nel percorso di richiesta di finanziamento dell’iniziativa a favore della città di Kragujevac.
Data la portata progettuale di significativa rilevanza nell’incentivazione di nuove opportunità di sviluppo economico e sociale per i cittadini di Kragujevac e l’importanza dell’iniziativa per la città di Torino data il suo riconoscimento presso il Ministero Affari Esteri e B.I.T., per l’opera d’accompagnamento, si propone l’erogazione di un contributo a favore dell’Associazione di Volontariato Nazionale “Cerchiamo La Pace” con sede in Torino, Via Perrone, 3bis cap 10122 iscritta a Registro Comunale delle Associazioni; Codice Fiscale 97564940019, d’Euro 9.000 (novemila) a parziale copertura delle spese previste per la realizzazione del progetto come da preventivo allegato.
Tutto ciò premesso s'intende:
  1. proporre l’erogazione a favore della Croce Rossa Torino di un contributo pari a 5.000 Euro a parziale copertura delle spese effettuate in occasione della missione effettuato nella città serba di Kragujevac dal 3 al 6 maggio 2004, consistente nel trasporto e donazione di due autoambulanze di proprietà della CRI e mezzi e materiali da destinare all’Ospedale Civile di Kragujevac, nell’ambito della convenzione siglata con il Comune di Torino (all. 4 - n.            ) acclarato con ns. prot. 3298 del 15.6.04).
  2. proporre l’erogazione a favore dell'Associazione "Cerchiamo la Pace un contributo pari a 9.000 Euro a parziale copertura delle spese effettuate in occasione del progetto di accompagnamento al Tavolo Kragujevac come da preventivo allegato (all. 5 - n.            )
  3. KHOURIBKA/ CITTÀ DEL MAROCCO
Dopo la delicata fase del ricambio elettorale avvenuta nel 2003, dall’inizio dell’anno la Municipalità di Khouribga ha rilanciato i suoi rapporti con la Città di Torino, dichiarandosi interessata ad aprire contatti istituzionali. Torino ha prontamente risposto all’appello. Khouribga permane infatti una zona di forte attenzione politica per la Civica Amministrazione, vista la grande affluenza migratoria che giunge a Torino da quell'area.
Attraverso il tramite dell’ong torinese Cicsene, attiva nell’area nel quadro del progetto Pianeta Possibile, dal 17 al 21 aprile si è svolta in Marocco una missione guidata dall’Assessore al Sistema Educativo, Paola Pozzi, che si è recata anche a Khouribga ove ha incontrato il Presidente del Consiglio Municipale (con funzioni di sindaco), Atmoun El Mehdi.
Dal 15 al 16 giugno il medesimo Atmoun El Mehdi è venuto a Torino per una visita ufficiale, nel corso della quale ha incontrato i servizi comunali, le ong e le associazioni torinesi attive nell’area. Egli ha pure svolto due visite di studio: la prima presso una comunità che accoglie minori extracomunitari non accompagnati, la seconda presso un Centro Territoriale Permanente che si occupa dell’inserimento scolastico dei suddetti minori.
Il Settore Cooperazione Internazionale e Pace, inoltre, ha continuato a svolgere attività di supporto, per quanto di sua competenza, al progetto Ritorno al Futuro, promosso dal Settore Stranieri, Nomadi e Adulti in difficoltà (Ufficio Minori) della Divisione Servizi Sociali e riguardante il rimpatrio assistito di qualità di minori marocchini non accompagnati presenti a Torino.
Parallelamente alla ripresa dei rapporti istituzionali con Khouribga, in ottemperanza agli indirizzi politici espressi dalla Giunta con del. n. 2003 09776/050 approvata il 25 novembre 2003, è stato costituito un apposito Tavolo di coordinamento cittadino per la cooperazione con quella Municipalità, che si è radunato tre volte (29 marzo, 15 giugno, 22 giugno) con l’obiettivo di individuare una metodologia coordinata degli interventi già in atto. Il Tavolo è composto dalle ong Re.Te., Mais e Cicsene, dalle cooperative Sanabil e Ics, dalle associazioni Hafa, Gruppo Abele e Matraia, dalle organizzazioni Gruppo Euroqualità, Environment Park e Finpiemonte, di Settori comunali facenti capo alle Divisioni Servizi Sociali, Servizi Educativi, Politiche del Lavoro e Politiche Culturali, con l’apporto della Regione Piemonte e dell’Istituto per la Cooperazione allo Sviluppo di Alessandria.
Infine è continuata la partecipazione della Città di Torino alle attività della Commissione Euromed, afferente alla rete Eurocities relativamente ai progetti di cooperazione euromediterranea, nella quale sono incluse alcune città del Marocco, e segnatamente: Casablanca, Al Hoceima, Laayoune, Salè.
Il 26 giugno, inoltre, Torino ha assunto la presidenza della Commissione Euromed per i prossimi due anni, aprendo prospettive molto interessanti di cooperazione con l’intera area mediterranea.


  1. HAIFA, GAZA e il Progetto EPIC
Sotto l'egida del WHO-OMS, il progetto EPIC si propone di avviare una collaborazione fra città europee, Comuni dei territori palestinesi e Comuni di Israele per creare, in tal modo, un triangolo di cooperazione e scambio in campo sociale e sanitario.
In questo quadro, la Città di Torino ha ospitato il Meeting internazionale del Progetto EPIC (European, Palestinian and Israeli Cities for health and social partnership) che si è tenuto il 19 e 20 aprile 2004.
Al Meeting internazionale di aprile hanno partecipato le città europee le città palestinesi e le città israeliane aderenti al progetto.
Nell'ambito di tale progetto, la Città di Torino, che è gemellata con le Città di Gaza ed ha contatti istituzionali con la Città di Haifa, che si intendono potenziare tramite un percorso istituzionale significativo, dopo aver inviato due focal points in Palestina ed Israele per verificare la fattibilità di progetti socio sanitari nell'ambito delle politiche di genere e pari opportunità, è entrata nella seconda fase ovvero: organizzare scambi di professionisti tra le Città e ricevere le delegazioni delle Città con le quali si coopera; sia per promuovere una conoscenza e una reciproca comprensione dei sistemi e servizi sanitari e sociali (e più in generale delle tre culture), sia per analizzare problemi, vincoli, debolezze, punti forti e predisporre strumenti per le attività future.
Dal punto di vista progettuale il Comune di Torino, in base agli indirizzi politici di questa Giunta assunti per proposta del Vicesindaco (cfr. delibera n. 2003 09776/050 approvata il 25 novembre 2003) ha proposto alle associazioni delle donne di Gaza e di Haifa uno scambio triangolare a Torino.
In base alle indicazioni dei focal points e alle precedenti esperienze di cooperazione decentrata della municipalità di Torino, si è proposto di affrontare il tema della salute riproduttiva (in particolare con Gaza) e della violenza domestica (in particolare con Haifa).
L'obiettivo dello scambio triangolare tra centri delle donne di Gaza ed Haifa e Torino consiste nel confronto tra buone pratiche di coordinamento (tra istituzioni e società civile) sulle politiche di genere tra Haifa, Gaza e Torino.
I temi oggetto dello scambio con le delegazioni delle rappresentanti delle associazioni femminili di Gaza ed Haifa sono stati sottoposti all'attenzione delle rappresentanze istituzionali delle due città che hanno dato un loro consenso generico a lavorare sul tema della salute per le donne e i bambini (cfr. lettera del sindaco di Gaza del 15 aprile 2003 al sindaco Chiamparino) e sul tema della violenza domestica (cfr. dichiarazioni dei delegati della municipalità di Haifa durante il meeting del 20 aprile).
Anche le associazioni femminili delle due città hanno accettato la proposta di Torino e si sono dichiarate disponibili a partecipare allo scambio organizzato dalla città
Tale scambio è avvenuto nel settembre di quest'anno, e i risultati tecnici sono di un rilevante significato. Le partecipanti hanno infatti steso un documento finale, (all. 6 - n. ) che la Municipalità di Torino ha assunto politicamente proponendolo all'attenzione delle due Municipalità gemellate. Su quelle conclusioni tecniche la città di Torino ha infatti assunto i seguenti impegni:
Parallelamente alla triangolazione tecnica, proseguono le relazioni bilaterali istituzionali con le due città al fine di consolidare i rapporti avviati.
  1. GAZA - "EUROGAZA"
La Città di Torino è gemellata con la città di Gaza dal 1997; in questi anni le relazioni di partenariato tra le due Città si sono orientate prevalentemente sulla formazione, con un'attenzione particolare al mondo giovanile.
Dal 2001 è stata attivata una rete di progettazione tra le Città Europee gemellate con Gaza di cui fanno parte, oltre Torino, le città di Barcellona, Cascais, Dunkerque e Tromso allo scopo di coordinare le azioni e sviluppare sinergie. Nell'ambito di questo partenariato la città ha già partecipato a un progetto integrato che ha visto Torino promotrice della realizzazione di un Internet Center, collocato nella Biblioteca Pubblica Municipale di Gaza, ristrutturata ed allestita con il contributo della Città di Dunkerque e della cooperazione francese nei pressi degli spazi verdi finanziati da Barcellona. Su questo modello la Città sta lavorando sul progetto di riqualificazione urbana del quartiere el Nasser di Gaza, così come proposto da un progetto preliminare della Città di Barcellona.
A tal fine si è già affidato a un focal point il compito di partecipare allo scambio tecnico avvenuto a Gaza lo scorso inverno con l'obiettivo di individuare il contributo che la città di Torino può apportare al progetto integrato nelle periferie di Gaza, nell'auspicio di cogliere possibili interazioni con il progetto Epic. In particolare, si intendono individuare gli strumenti le esperienze e gli attori per progettare, con modalità partecipativa, un intervento socio sanitario dedicato alle donne del quartiere al Nasser di Gaza (come ad esempio un centro polivalente dedicato anche alle donne).
In questa fase del progetto, pertanto, la città sta contribuendo a questo processo essenzialmente partecipando alla definizione del progetto definitivo e alle attività di found raising presso gli organi competenti (es. Cooperazione bilaterale, Banca Mondiale, Comunità europea ecc.)
A tal fine le attività principali previste per quest'anno sono tutte propedeutiche alla definizione del contributo che la Città di Torino potrà offrire nella progettazione partecipata del quartiere El Nasser e segnatamente:
  1. visite dei tecnici della Municipalità di Gaza nelle tre città europee per uno scambio sulle prassi amministrative e sulle conoscenze tecniche relative alla progettazione delle periferie. Tale scambio, avvenuto ai primi di luglio (cfr. det. 2004 05818 approvata l’8 Luglio 2004) è stato interessante e proficuo e consentirà di proseguire la collaborazione sul progetto indicato.
  2. Individuazione con e per le donne di Gaza dei bisogni delle donne del quartiere per definire possibili interventi che vadano anche a loro beneficio. In questo quadro si intende individuare la Cooperativa Alma Terra (all. 7 – n. ), per l'esperienza maturata nel quadro dei progetti di genere promossi in Gaza, quale partner progettuale di questo processo di cooperazione decentrata.
  3. A partire dalle indicazioni offerte tecniche e politiche della municipalità di Gaza, congiuntamente a quelle delle città di Eurogaza, dai report dei Focal Point della Municipalità di Torino e dalla mappa dei bisogni definita con le donne di Gaza, s'intende definire un progetto di sviluppo che la Città di Torino può realizzare nel quartiere. A tal scopo si individua il CICSENE (all. 8 – n. ), per l'esperienza maturata in questo campo, come partner progettuale per la redazione di un progetto da presentare ai maggiori finanziatori degli interventi di cooperazione allo sviluppo (BMI, UE, ...).
Si evidenzia che l'individuazione di questi due partner si basa non solo sul curriculum e sulle competenze pluriennali delle due associazioni ma anche sul dato che queste due realtà, espresse anche dai due focal point che hanno lavorato a stretto contatto di questa civica amministrazione nel quadro del progetto Epic cofinanziato dall'OMS, hanno partecipato in modo proficuo ai lavori del tavolo sul progetto Epic, pertanto in questa sede si vuole dare evidenza politica a un’esperienza partecipativa che iniziata in modo sperimentale ha portato i suoi frutti e che pertanto potrebbe essere riprodotta in altri contesti.
  1. OUAGADOUGOU
Il Parco Urbano Bangr-Weoogo di Ouagadougou, già gemellato con il Parco della Collina torinese, è diventato all’inizio del 2004 uno dei partner del progetto Da Rifiuto a Risorsa, co-finanziato dalla Regione Piemonte nel quadro del Programma per la sicurezza alimentare nel Sahel. Il tema del progetto è la gestione dei rifiuti in ambito urbano, con particolare riguardo all’educazione ambientale in favore delle giovani generazioni.
Il Parco sorge nel centro della capitale burkinabé, su una superficie di 250 ettari. Ospita diverse specie animali (dagli uccelli, ai rettili, alle antilopi), è dotata di una serra per la coltivazione e vendita di piante, e nel 2003 ha ospitato 66.000 visitatori.
Il Fondo di sviluppo locale assegnato al Parco nel quadro della terza annualità del progetto Da Rifiuto a Risorsa (2004) è finalizzato ad attività di educazione ambientale durante la Giornata Mondiale dell’Ambiente (6 giugno) e all’inizio dell’anno scolastico 2004/05, in raccordo con le scuole medie e superiori di Ouagadougou e in sinergia con il progetto - gestito dalla ong LVIA - per la costruzione di una fabbrica per la raccolta, trattamento e valorizzazione dei rifiuti plastici che sorgerà in un’area adiacente al Parco. L’obiettivo è far diventare il Parco un centro propulsore per la raccolta e riciclaggio della plastica, coinvolgendo gli studenti attraverso concorsi e trasmissioni radiofoniche.
La costruzione della fabbrica viene finanziata dalla Banca Mondiale in seguito a un progetto presentato da LVIA nel quadro un bando internazionale, e approvato dalla Banca stessa nel dicembre 2003.
Per favorire l’afflusso degli studenti, in particolare di quelli frequentanti le scuole ubicate nella periferia della capitale burkinabé, sarà assegnato al Parco un bus, nel quadro di una donazione realizzata da GTT con il contributo della Civica Amministrazione.
Sempre in tema di salvaguardia dell’ambiente, nel corso dell’autunno 2004 il Settore Verde Pubblico della Città di Torino invierà tecnici ambientali per la formazione di personale burkinabé. I tecnici porteranno con sé attrezzature da lasciare in loco alla fine del periodo di permanenza. Questo scambio fa seguito a quello svoltosi nel settembre 2003, allorché furono ospitati a Torino, per un mese, tre tecnici del Parco Urbano Bangr-Weogoo.
Prosegue l’accompagnamento svolto dall’ong LVIA sul tema del cinema, che mira a creare connessioni tra il Fespaco (principale festival di cinema africano realizzato ogni anno a Ouagadougou) e i vari enti torinesi attivi nel settore: Torino Film Festival, Film Commission, Museo nazionale del cinema. In particolare, verrà organizzato un periodo formativo per tecnici di Ouagadougou presso il Virtual Multimedia Park di Torino su tematiche relative all’archiviazione e alla catalogazione di documenti e materiale cinematografico, digitalizzazione e restauro, gestione manageriale e culturale di sale cinematografiche.
  1. PRAIA
In seguito alle missioni tecniche e politiche del 2003 il Comune di Torino è diventato capofila e volano di micro-interventi urbanistici e sociali che saranno presentati, finanziati e supportati da altri attori del sistema Torino e del sistema Italia: in particolare su richiesta della municipalità di Praia, accettata da questa civica amministrazione, si intende coinvolgere altri enti finanziatori, Enti locali o privati, per dar corso ad un'azione integrata di cooperazione. A tal fine, con prot. 7370 del 24 dicembre 2003, si è provveduto a coinvolgere l'Anci, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani - cui il Comune di Torino ha aderito con deliberazione del Consiglio Comunale in data 1 marzo 1947 - chiedendo il coordinamento finanziario degli interventi; con lettera del 23 gennaio 2004 acclarata con ns. prot. N. 457 I -1 -2 del 28 gennaio 2004 l'ANCI si è dichiarata disponibile.
La deliberazione "Cooperazione decentrata e tavoli città" (mecc. 200309776/50) approvata il 25 novembre 2003 approvava questo percorso politico amministrativo di collaborazione istituzionale tra le due città destinando Euro 35.000,00 per il 2004 e 20.000,00 per il 2005 agli interventi di cooperazione decentrata in Praia e rinviando a successivi atti la definizione delle modalità di intervento.
Il Vicesindaco dava seguito a questo indirizzo politico espresso dalla Giunta siglando il 10 dicembre 2003, nel corso della missione tecnico - politica svoltasi a Praia, un Accordo di Cooperazione con la Città di Praia e un protocollo specifico e tecnico sul Quartiere Tirachapeu.
Con deliberazione (mecc. 200403890/113) del 25 maggio 2004 la Giunta ha approvato tali documenti e ha rinviato a successivi provvedimenti l'espletamento delle attività definite dall'accordo di cooperazione, la definizione delle modalità di intervento nonché l'ammontare dei relativi impegni di spesa.
Si è infine approvata con deliberazione (mecc. 200406472/113) del 3 agosto 2004,la bozza di protocollo con l'ANCI per il coordinamento finanziario del progetto integrato sul quartiere Tirachapeu al fine di inaugurare un processo di collaborazione tra città italiane sui progetti di cooperazione decentrata che si realizza attraverso uno strumento di lavoro innovativo il quale sarà sperimentato in questo caso anche nell'ottica di essere proposto come un modello riproducibile in altri contesti.
Contestualmente sono stati trasferiti all'ANCI i primi fondi che la Municipalità intende destinare ai progetti integrati sul quartiere Tirachapeu corrispondenti alla somma di Euro 35.000, in osservanza di quanto stabilito dalla deliberazione (mecc. 200309776/50) approvata il 25 novembre 2003.
  1. CORDOBA
L'UNIVERSITA' DI TORINO FACOLTA' DI ECONOMIA ha presentato domanda di contributo per la realizzazione di un progetto di "Corso di Laurea binazionale" (vedi allegato 9 - n. ) in Economia e gestione delle piccole e medie imprese.
Il progetto prevede la creazione di un corso di laurea triennale in "Economia e gestione delle piccole e medie imprese", riconosciuto in Italia, e di programmarlo per due cicli completi.
Il corso di laurea che prevede 1500 ore nel triennio, sarà tenuto per 1/3 da insegnanti italiani della Facoltà di Economia dell'Università di Torino, da 2/3 da insegnanti argentini e da esperti non accademici al fine di integrare docenza ed esperienze professionali.
Il corso oltre l'insegnamento tradizionale prevede anche uno stage delle durata di 3 mesi al terzo anno.
Il progetto che prevede due cicli è iniziato a marzo 2004 e prosegue a marzo 2005 con l'avvio del secondo ciclo.
L'università ha richiesto un contributo alla Città di Torino di 20,000 Euro per 3 anni per un totale di 60,000 Euro, su un progetto generale il cui preventivo Totale è di 340,000 Euro.
Considerata la rilevante ed innovativa proposta dell'Università di Torino;
considerato che il progetto ha come partner l'Universidad Nacional de Cordoba e il Governo della Provincia di Cordoba;
considerato che il progetto è rivolto a cittadini Cordobesi argentini con cui la Città di Torino è storicamente gemellata;
considerata la proposta finanziaria e il coinvolgimeto di altri enti Italiani e Argentini quali finanziatori.

Si propone di aderire all'iniziativa assegnando alla stessa un contributo di Euro 20,000 al lordo delle ritenute di legge, se dovute, a parziale copertura delle spese della I^ annualità del progetto che ammonta a Euro 50.300 (all. 10 – n. piano finanziario).
  1. QUETZALTENANGO
Il Tavolo Quetzaltenango si è riunito una volta per ascoltare il report dell'antenna Piemonte nella città Guatemalteca sulla nuova condizione politica della Città, che ha appena attraversato la delicata fase del ricambio elettorale. In seguito a questo aggiornamento, a uno scambio epistolare tra i sindaci si individueranno le nuove possibili piste di lavoro.
Nel frattempo, mentre è ancora in fase di attuazione il Progetto ponte cofinanziato lo scorso anno al CISV, quale ong capofila, il progetto integrato presentato al MAE dal gruppo delle ONG torinesi presenti in Guatemala che fanno parte del tavolo ha saputo del buon esito della contribuzione sul progetto integrato nel quartiere periferico di Quetzaltenango.

10 ACCOMPAGNAMENTO ALLA PROGETTAZIONE

L'esperienza maturata da questa municipalità in questi ultimi due anni induce a ritenere che il ruolo di un ente locale nella promozione delle politiche di cooperazione internazionale è essenzialmente un ruolo di regia, monitoraggio, conferimento di valore aggiunto alle molteplici attività promosse dalle istituzioni, dalle ONG e dalla società civile presente sul territorio. Per questa ragione si dimostra indifferibile affinare le competenze relative alla individuazione di canali di finanziamento nazionali e internazionali che supportino in modo efficace questo processo. A tale scopo, vista la domanda di contributo presentata dalla "Associazione a scopo umanitario Persone come noi. Onlus" per il "Progetto di Consulenza progettuale", vista la congruità degli obiettivi dello stesso con le esigenze di questa civica amministrazione in materia si ritiene opportuno erogare un contributo di Euro 11.000, 00 a fronte di un preventivo di Euro 14.000,00.
La circostanza che tale ente non abbia sede legale a Torino è una caratteristica che, unita alle comprovate competenze e curricula allegati (all. 11 - n. ), ne valorizza l'apporto, dal momento che è escluso automaticamente ogni potenziale conflitto di interesse con le realtà operanti sul territorio torinesi con cui normalmente questa civica amministrazione lavora nella realizzazione dei progetti di cooperazione. La funzione di accompagnamento, infatti, deve preferenzialmente restare una funzione super partes.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto che ai sensi dell’art. 48 del Testo Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, la Giunta compie tutti gli atti rientranti, ai sensi dell’art. 107, commi 1 e 2 del medesimo Testo Unico, nelle funzioni degli organi di governo che non siano riservati dalla Legge al Consiglio Comunale e che non ricadano nelle competenze, previste dalle leggi o dallo Statuto, del Sindaco o degli organi di decentramento;
Dato atto che i pareri di cui all’art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
In osservanza dei criteri stabiliti con deliberazione quadro (mecc. 200308807/050) approvata il 4 novembre 2003;
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

D E L I B E R A

1)
1) BREZA
  1. di aderire alla proposta della Cooperativa Sociale I.SO.LA - a r.l. – via Fratelli Vasco, 6b 10124 Torino (P.IVA 07001110019) a sostegno del progetto denominato “LA CURA DI SE’: LA MENTE E IL CORPO".
  2. di aderire alla proposta dell'Associazione Ingegneria Senza Frontiere C.so Duca degli Abruzzi, 24 - 10129 Torino (C.F. 97571300017) a sostegno del progetto "Supporto tecnico per la Realizzazione di un laboratorio informatico con funzione di Internet-point aperto al pubblico gestito dall'Associazione giovanile Desnek a Breza."
  3. di approvare un contributo complessivo di 13.449,61 Euro, al lordo delle eventuali ritenute di legge,a parziale copertura delle spese come da preventivo allegato, all’Associazione I.SO.LA Cooperativa Sociale a r.l.– via Fratelli Vasco, 6b 10124 Torino (P.IVA 07001110019) per la realizzazione del progetto;
  4. di approvare un contributo complessivo di 3.750,00 Euro, al lordo delle eventuali ritenute di legge, a parziale copertura delle spese come da preventivo allegato, all'Associazione Ingegneria Senza frontiere - C.so Duca degli Abruzzi, 24 - 10129 Torino - (C:F. 97571300017)
  5. di demandare a successive determinazioni dirigenziali l’impegno di spesa e devoluzione dei contributi e successive liquidazioni.
2) KRAGUJEVAC
a. di approvare, per le motivazioni espresse in narrativa, un contributo di 5.000,00 Euro, al lordo delle eventuali ritenute di legge, a parziale copertura delle spese come da preventivo allegato alla CRI Via Bologna, 171 10100 Torino (P. I.V.A. 01019341005).
  1. di demandare a successive determinazioni dirigenziali l’impegno di spesa e devoluzione dei contributi e successive liquidazioni.
  2. di approvare, per le motivazioni espresse in narrativa, un contributo di 9.000,00 Euro, al lordo delle eventuali ritenute di legge, a parziale copertura delle spese del progetto di accompagnamento come da preventivo allegato, all'Associazione Cerchiamo la Pace Via Perrone 3 bis 10122 Torino (c.f. 97564940019)
  3. di demandare a successive determinazioni dirigenziali l’impegno di spesa e devoluzione dei contributi e successive liquidazioni.
  4. CITTÀ DEL MAROCCO
di approvare il percorso progettuale attualmente in corso così come descritto in narrativa
4) GAZA - HAIFA E IL PROGETTO EPIC
di approvare il percorso progettuale attualmente in corso con le due municipalità e con l'OMS, grazie al quale si è dato seguito quest'anno alla prima attuazione, per due meeting consecuitvi, degli indirizzi politici espressi dal Consiglio nel '97, così come descritto in narrativa, e in particolare di assumere politicamente la responsabilità del documento finale del meeting di settembre. Su quelle conclusioni tecniche si approva l'assunzione dei seguenti impegni:
5) GAZA - EUROGAZA
di individuare la cooperativa Alma Terra e l'ONG Cicsene quali partner progettuali nelle attività propedeutiche alla definizione dell'intervento che la Città di Torino potrà realizzare a favore di Gaza, per le motivazioni espresse in narrativa.
  1. OUAGADOUGOU
di approvare il percorso progettuale attualmente in corso così come descritto in narrativa
  1. PRAIA
di approvare il percorso progettuale attualmente in corso così come descritto in narrativa
  1. CORDOBA
  1. QUETZALTENANGO
di approvare il percorso progettuale attualmente in corso così come descritto in narrativa
10) ACCOMPAGNAMENTO ALLA PROGETTAZIONE
2) di approvare, per le motivazioni espresse in narrativa, un contributo di 11.000,00 Euro, al lordo delle eventuali ritenute di legge, a parziale copertura delle spese come da preventivo allegato all'Associazione Persone Come Noi onlus, Via Stazione 9 Castelletto 12022 Busca (CN) C.F. 96062100043;
3) di demandare a successive determinazioni dirigenziali l’impegno di spesa e devoluzione dei contributi e successive liquidazioni;
Si dichiara che l'erogazione dei contributi è conforme con quanto disposto dall'art. 77, comma 4 e 3 dello Statuto della Città di Torino e dal Regolamento per le modalità di erogazione dei contributi approvato con deliberazione del Consiglio Comunale del 19 dicembre 1994 (mecc. 9407324/01) esecutiva dal 23 gennaio 1995;
4) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
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