Divisione Servizi Sociali
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Vice Direzione Politiche
Socio Sanitarie Settore Salute e rapporti con le ASR /LL 6
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CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA
COMUNALE
23 dicembre 2003
OGGETTO: ISTITUZIONE DELL'OSSERVATORIO CITTADINO SULLA SALUTE DELLE
DONNE. CONTRIBUTO AL CIRSDE - UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TORINO. SPESA DI EURO
20.000,00.
Proposta
dell'Assessore Lepri,
di concerto con l’Assessore Pozzi.
Il ruolo cardine riservato dalle norme nazionali
(ex. D.Lgs. 502/92 e 229/99) agli amministratori locali, quali garanti della
salute della popolazione e della coincidenza tra fabbisogni espressi, strategie
programmatorie e percorsi attuativi, si intende sempre più da agire
mediante la conduzione sinergica e coordinata delle diverse risorse del welfare
municipale.
Pertanto, la partecipazione attiva di una pluralità di
soggetti portatori di contributi e istanze specifiche si individua quale
elemento fondante la costruzione nel territorio di alleanze utili alla
promozione della salute dell'intera comunità.
L'impianto metodologico
approvato dalle Conferenze dei Presidenti di Circoscrizione per l'espressione
degli Indirizzi Programmatici alle Aziende Sanitarie prevede un raccordo
costante con i molteplici attori istituzionali e sociali delle politiche per la
salute da realizzarsi all’interno dell’Organismo di Coordinamento
delle attività svolte nell’ambito della città di Torino
dalle Aziende Sanitarie Regionali (D.C.C. 28 luglio 2003).
All’interno
di tale Organismo è prevista la costituzione di tavoli di lavoro tematici
a livello interaziendale su filoni specifici, per tradurre operativamente le
strategie programmatorie preventivamente individuate.
Le azioni iniziali
condotte all'interno del progetto di Osservatorio cittadino sulla salute
(approvato ex art. 71 L. 448/98) hanno prodotto primi report epidemiologici, di
economia sanitaria e di analisi economico-finanziaria e, data la validità
del metodo adottato, hanno contestualmente fatto emergere la necessità di
affinare e consolidare progressivamente tale spettro di indagine, una volta
conclusa la fase d'avvio finanziata con fondi ministeriali
dedicati.
Parallelamente è emersa l’esigenza di dedicare analisi
e percorsi progettuali specifici al tema della promozione della salute della
donna, esigenza resa oggetto della Mozione n. 41 del Consiglio Comunale del 19
novembre 2001 "Funzionamento consultori", che impegna a perseguire obiettivi di
salute sia tramite il potenziamento dei consultori e dei rapporti di
collaborazione con i servizi sociali sia mediante la partecipazione attiva delle
organizzazioni di base.
Pertanto, anche in aderenza alle linee di processo e
di azione individuate dal Piano dei Servizi Sociali 2003 – 2006
(deliberazione del Consiglio Comunale del 17 novembre 2003 mecc. 200306026/19) e
alle relative prospettive operative, si istituisce l’Osservatorio
Cittadino sulla Salute delle Donne, di cui al presente provvedimento.
Tale
Osservatorio potrà contribuire alla definizione di un filone tematico
specifico relativo alla salute delle donne in seno all’Organismo di
Coordinamento delle attività svolte nell’ambito della città
di Torino dalle Aziende Sanitarie Regionali.
L’Osservatorio Cittadino
sulla Salute delle Donne, che afferisce alla Divisione Servizi Sociali - Settore
Salute e Rapporti con le ASR - in collaborazione con il Settore Politiche per la
Famiglia della medesima Divisione e la Divisione Servizi Educativi - Vice
Direzione Affari Generali Ufficio Pari Opportunità, vede la
partecipazione di:
- un rappresentante della Divisione Servizi Sociali, Settore Salute e Rapporti
con le ASR;
- un rappresentante della Divisione Servizi Sociali, Settore Politiche per la
Famiglia;
- un rappresentante della Divisione Servizi Educativi Vice Direzione Affari
Generali Ufficio Pari Opportunità;
- un rappresentante della Divisione Servizi Educativi - Settore Servizi
Educativi;
- un rappresentante della Regione Piemonte, Direzione Programmazione
Sanitaria;
- un rappresentante per ogni ASL e per l’ASO O.I.R.M. Sant’Anna;
- n. 4 rappresentanze scelte tra le organizzazioni femminili e/o impegnate
nella promozione e nella tutela della salute della donna maggiormente
rappresentative;
- n. 3 rappresentanze scelte tra i Coordinamenti femminili delle
O.O.S.S..
La partecipazione all’Osservatorio Cittadino sulla
Salute delle Donne è da intendersi, per le persone non dipendenti del
Comune o delle Aziende Sanitarie, come attività volontaria per la quale
non è previsto rimborso né gettone.
L’Osservatorio
cittadino sulla Salute delle Donne, nella finalità di perseguire la
promozione della salute delle donne sul territorio cittadino, curerà in
particolare:
- lettura e raccordo, in un'ottica di genere, di tutti i dati relativi alla
salute delle donne prodotti sul territorio, definendo strumenti di monitoraggio
e criteri di valutazione;
- proposte per favorire la conoscenza, l’utilizzo e la valorizzazione
dei servizi preposti alla tutela della salute della donna, in linea con gli
obiettivi individuati;
- ricerche innovative, in particolare relative all’analisi dell'impatto
dei lavori di cura e domestici sulla salute delle donne (con particolare
riguardo al doppio carico di lavoro di cura e domestico e di lavoro extra
– domestico) e al monitoraggio dei fattori di rischio, con riferimento
agli ambienti e all'organizzazione del lavoro, attinenti alla salute sessuale e
riproduttiva delle donne;
- report quantitativi e qualitativi delle istanze ai servizi, nonché
dell'offerta dei medesimi, in collaborazione con le ASL e l’ASO O.I.R.M.
S. Anna, con particolare riferimento ai tempi di attesa, al grado di
soddisfazione delle persone e degli operatori coinvolti, alla qualità
dell'accoglienza offerta – anche attraverso la predisposizione di appositi
questionari di valutazione;
- pubblicazioni e/o iniziative (seminari, convegni, ecc.) aperte alla
cittadinanza.
Le attività consisteranno nella
realizzazione di progetti conformi alle finalità individuate, anche
attivando collaborazioni comportanti sostegni di varia natura o tramite altre
agevolazioni, individuati compatibilmente con le caratteristiche dell’ente
e la vigente normativa.
Nello specifico, per la fase di avvio dei lavori
nell’anno 2003, risulta di primaria importanza potersi avvalere di report
in ordine ad una ricerca preliminare da svolgersi sul territorio cittadino
nell’ambito dell’attività consultoriale.
Pertanto, a
fronte della richiesta di contributo presentata alla Divisione Servizi Educativi
dal Centro Interdisciplinare Ricerche e Studi delle Donne (CIRSDe)
dell’Università degli Studi di Torino – Via
Sant’Ottavio, 20 Torino P.IVA 02099550010 e formulata secondo quanto
richiesto dal “Regolamento per le modalità di erogazione dei
contributi” (n. 206) approvato con deliberazione del Consiglio Comunale in
data 19 dicembre 1994 (mecc. 9407324/001), esecutiva dal 23 gennaio 1995 e a
seguito dell’istruttoria condotta, in aderenza alle modalità di
erogazione degli stessi, da parte della Divisione Servizi Educativi, viene ad
esso riconosciuto un contributo pari ad Euro 20.000,00 a fronte di un preventivo
ammontante ad Euro 25.000,00, riservando a successivo atto dirigenziale
l’impegno della relativa spesa e la devoluzione della stessa.
La
liquidazione del contributo avverrà, con provvedimento dirigenziale,
secondo i criteri previsti dall’art. 4 del “Regolamento per le
modalità di erogazione dei contributi” (n. 206) approvato con
deliberazione del Consiglio Comunale in data 19 dicembre 1994 (mecc.
9407324/001), esecutiva dal 23 gennaio 1995, a fronte della presentazione di
regolare rendiconto delle spese effettuate e relativa
documentazione.
Inoltre per le attività sarà stanziata una
quota fissa stabilita annualmente per ogni donna residente sul territorio, in
linea con l’applicazione graduale del bilancio di genere, rispetto al
quale il Consiglio Comunale ha già approvato due mozioni, “Le
politiche di genere nel bilancio previsionale e programmatico” (mecc.
200201086/002) e “Redazione del bilancio di genere” (mecc.
200304533/002).
Pertanto, per l’anno 2004 è prevista la somma
complessiva di Euro 10.000,00 a carico della Divisione Servizi Sociali che
verrà attribuita con successivi atti deliberativi.
Sulla base di
particolari programmi che saranno identificati successivamente potranno anche
essere conferiti incarichi ad intuitu personae.
Annualmente
l’Osservatorio Cittadino sulla Salute delle Donne riceve, alla luce di un
confronto politico, gli indirizzi sulle priorità, da realizzare
attraverso la programmazione partecipata con il terzo settore. Inoltre,
annualmente assicura l'illustrazione dello stato di avanzamento dei lavori alle
Commissioni IV, V e Pari Opportunità in seduta plenaria e, comunque, ogni
qual volta le Commissioni stesse lo richiedano, con la presenza delle
Organizzazioni impegnate su tali temi.
L’Osservatorio
incontrerà periodicamente referenti in ordine alla specificità via
via considerate e in particolare i rappresentanti di:
- Osservatorio Epidemiologico Regionale,
- servizi specialistici sulle malattie sessualmente trasmesse,
- servizio di prevenzione e sicurezza in ambiente di lavoro,
- Dipartimento di Prevenzione,
- CIRSDE dell’Università di Torino,
- sindacati, coordinamenti, associazioni.
Tutto ciò
premesso,
LA GIUNTA COMUNALE
Visto che ai sensi dell’art. 48 del Testo
Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs.
18 agosto 2000 n. 267, la Giunta compie tutti gli atti rientranti, ai sensi
dell’art. 107, commi 1 e 2 del medesimo Testo Unico, nelle funzioni degli
organi di governo che non siano riservati dalla Legge al Consiglio Comunale e
che non ricadano nelle competenze, previste dalle leggi o dallo Statuto, del
Sindaco o degli organi di decentramento;
Dato atto che i pareri di cui
all’art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità
tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con i voti unanimi,
espressi in forma palese;
D E L I B E R A
- di approvare l’istituzione, per le motivazioni
descritte in narrativa che qui espressamente si richiamano e in applicazione
della mozione n. 41 del Consiglio comunale del 19 novembre 2001,
dell'Osservatorio Cittadino sulla Salute delle Donne. Tale Osservatorio
potrà contribuire alla definizione di un filone tematico specifico
relativo alla salute delle donne in seno all’Organismo di Coordinamento
delle attività svolte nell’ambito della città di Torino
dalle Aziende Sanitarie Regionali. L’Osservatorio afferisce alla Divisione
Servizi Sociali, Settore Salute e Rapporti con le ASR, in collaborazione con il
Settore Politiche per la Famiglia della medesima Divisione
e la Divisione Servizi Educativi - Vice
Direzione Affari Generali Ufficio Pari Opportunità;
- di prevedere composizione, finalità delle attività e
finanziamenti così come descritti in narrativa;
- di individuare, per le motivazioni descritte in narrativa che qui
espressamente si richiamano e a seguito della presentazione di regolare istanza
(all. 1 - n. ), parte integrante del presente atto deliberativo,
quale beneficiario del contributo per complessivi Euro 20.000,00 il Centro
Interdisciplinare Ricerche e Studi delle Donne (CIRSDe)
dell’Università degli Studi di Torino – Via
Sant’Ottavio, 20 Torino P.IVA 02099550010.
La concessione
del contributo di cui al presente provvedimento è conforme ai requisiti
sostanziali e formali previsti dall’art. 77 del vigente Statuto della
Città di Torino e alle modalità e criteri generali individuati dal
“Regolamento per le modalità di erogazione dei contributi”
(n. 206) approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale in data 19 dicembre
1994 (mecc. 9407324/001), esecutiva dal 23 gennaio 1995.
La liquidazione del
contributo avverrà, con provvedimento dirigenziale, secondo i criteri
previsti dall’art. 4 del “Regolamento per le modalità di
erogazione dei contributi” (n. 206) approvato con Deliberazione del
Consiglio Comunale in data 19 dicembre 1994 (mecc. 9407324/001), esecutiva dal
23 gennaio 1995, a fronte della presentazione di regolare rendiconto delle spese
effettuate e relativa documentazione;
- di demandare a successiva determinazione dirigenziale l’impegno della
spesa e la relativa devoluzione;
5) di dichiarare, attesa
l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente
provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma,
del Testo Unico, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.
267.
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