S. C. Gioventù Periferie Cooperazione Internazionale
2003 09776/050
Settore Cooperazione Internazionale e Pace
/SC
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CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

25 novembre 2003


OGGETTO: COOPERAZIONE DECENTRATA E TAVOLI CITTÀ. LINEE DI INDIRIZZO E CONTRIBUTO DI EURO 92.813,70 A ISOLA, CERCHIAMO LA PACE, LVIA, CISV, GTT.

Proposta del Vicesindaco Calgaro.

Premesso che:
per cooperazione decentrata, s'intende, secondo la definizione offerta dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero Affari Esteri, "L’azione di cooperazione allo sviluppo svolta dalle Autonomie locali italiane, singolarmente o in consorzio fra loro, anche con il concorso delle espressioni della società civile organizzata del territorio di relativa competenza amministrativa, attuata in rapporto di partenariato prioritariamente con omologhe istituzioni dei Pvs favorendo la partecipazione attiva delle diverse componenti rappresentative della società civile dei paesi partner nel processo decisionale finalizzato allo sviluppo sostenibile del loro territorio.", la Città di Torino, per favorire l’azione di cooperazione allo sviluppo con le città - partner dei Paesi in via di Sviluppo, ha individuato, come metodo preferenziale di lavoro, l’attivazione di tavoli - città, quale strumento di valorizzazione progettuale e di rete tra le risorse istituzionali e della società civile torinesi che lavorano su progetti di cooperazione internazionale.
Con determinazione dirigenziale del 31 marzo 2003 esecutiva dal 14 aprile 2003 (mecc. 200302367/050), si è affidata una consulenza sulla "Costruzione e attivazione di una metodologia per il monitoraggio e la valutazione delle attività e degli obiettivi dei tavoli – città", al fine di verificare se questa metodologia abbia la capacità di ottimizzare questo lavoro in rete nell'ambito di un miglioramento e rafforzamento del ruolo di regia che la Città di Torino intende avere nei processi di cooperazione decentrata. Tale ricerca, che sarà ultimata entro il 2003, ha già dato risultati significativi, sia per la tipologia del processo messo in atto (metodo della progettazione partecipata) che per la valutazione positiva dello strumento "tavolo". Accanto a questo studio scientifico, la valutazione positiva dell'esperienza dei "tavoli - città" come strumento preferenziale di cooperazione decentrata, proviene anche dal contesto nazionale che guarda all'esempio di Torino come modello innovativo, efficace ed efficiente di cooperazione allo sviluppo.
Tale esperienza, infatti, è stata illustrata, su esplicita richiesta, al corso di formazione "Solaria" dell'ANCI.
Durante l'anno, su impulso degli indirizzi emersi in occasione del meeting “ Città solidali tra localizzazione e globalizzazione” del 28 gennaio - 1 febbraio 2003, la Città di Torino ha lavorato, con il sistema della cooperazione internazionale torinese, su progetti da realizzarsi nelle seguenti città: Breza, Campogrande, Cordoba, Gaza/Haifa, Kragujevac, Khouribka, Ouagadougou, Praia, Quetzaltenango, Salvador de Bahia, Scutari.
I tavoli che hanno avuto un miglior funzionamento sono stati otto (Breza, Campogrande, Cordoba, Gaza/Haifa, Kragujevac, Ouagadougou, Praia, Quetzaltenango); i tavoli Scutari e Khouribka non si sono riuniti: questo dato, tuttavia, non ha impedito alla Città di sostenere azioni delle ONG e della società civile che testimoniano la continuità dell'attenzione alla comunità civile delle città partner, malgrado la necessità di sospendere o non avviare temporaneamente i contatti istituzionali (in queste due città era in corso il ricambio elettorale).
Salvador de Bahia si è aggiunta dopo la missione della delegazione ufficiale della Città di Torino in Brasile nel settembre 2003, durante la quale è stato firmato un accordo di cooperazione con tale municipalità. Nonostante i tempi ristretti si sono già svolte due riunioni del tavolo nel mese di ottobre, attorno a un primo progetto di cooperazione allo sviluppo.
A conclusione di questo proficuo e significativo processo, si possono individuare gli interventi più opportuni per contribuire allo sviluppo sostenibile delle città partner.

  1. BREZA
Da anni la Città di Torino sostiene delle iniziative di cooperazione decentrata e solidarietà con la Città di Breza (Bosnia Herzegovina), attraverso un progetto consortile supportato dai protocolli siglati dalla regione Piemonte con la Provincia Zenica e la Città di Torino con la Città di Breza.
Uno degli interventi significativi in questo quadro è il sostegno al "Centro delle Donne" della Città di Breza.
La Città di Torino, dallo scorso anno, con deliberazione (200209214/050), ha avviato una collaborazione con la Cooperativa Sociale I.SO.LA. per realizzare un progetto di cooperazione biennale, denominato "Centro per la promozione del protagonismo giovanile e la prevenzione delle dipendenze nella città di Breza" appoggiata dal Centro Donne della Città di Breza.
L'iniziativa si rivolge ai ragazzi/ragazze tra i 15 e i 25 anni (circa 2.000 beneficiari sul territorio comunale) ed ha come obiettivi :
  1. Stimolare l'aggregazione e la partecipazione giovanile a livello locale;
  2. Fornire spazi e promuovere la creatività e l'autoimprenditorialità dei giovani;
  3. Sostenere i giovani nell'avere una visione chiara del proprio futuro lavorativo;
  4. Rendere disponibile ai giovani e alla comunità locale la possibilità di usufruire di nuove tecnologie;
  5. Informare sulle droghe e prevenire le dipendenze;
  6. Prevenire la diffusione dell'AIDS e di altre malattie sessualmente trasmesse;
  7. Favorire il dialogo interetnico.
Le azioni vengono realizzate con dei partner locali:
Comune di Breza
Centro Donne di Breza;
Dom Zdravlja (Struttura pubblica sanitaria locale)
Scuole, in particolare medie superiori.
Il progetto prevede inoltre una collaborazione con il Settore Gioventù della Città di Torino.
La proposta della Cooperativa I.SO.LA. è stata supportata dal Sindaco di Breza nel corso di una visita a Torino, in quanto riteneva importante avviare un programma di prevenzione alle dipendenze a causa del notevole incremento dell'uso di sostanze stupefacenti da parte della popolazione giovanile ed individuando come intervento la riattivazione di un centro di incontro e attività per i giovani. Il Sindaco di Breza, presente al meeting delle Città Solidali organizzato dalla Città di Torino dal 28 gennaio al 1 febbraio 2003, ha riconfermato l'interesse per questo intervento e l'inserimento tra le priorità della amministrazione bosniaca.
Considerando che il progetto proposto dalla Coperativa Sociale I.SO.LA rientrava nelle finalità previste dalla Città di Torino e dalla Città di Breza espresse nel protocollo di intesa che prevede la metodologia di cooperazione decentrata per progettare interventi per lo sviluppo con la partecipazione della popolazione a partire dalle esigenze espresse dal territorio organizzato, la Giunta Comunale con deliberazione del 19 novembre 2002 (mecc. 200209214/050) esecutiva 8/12/02 aveva approvato un contributo a favore della Cooperativa Sociale I.SO.LA. per la realizzazione del progetto biennale sopra descritto relativo al primo anno di attuazione.
Pertanto in considerazione di quanto sopra esposto, al fine di dare continuità all'intervento,
si propone di approvare un contributo di Euro 15.085,00, come da preventivo inviato il Prot. 5583 I-1-2 del 23.10.03 e ivi allegato, per la realizzazione della seconda fase del progetto biennale che deve concludersi preferibilmente entro febbraio 2005.

  1. KRAGUJEVAC
L’attività di cooperazione con la città di Kragujevac (Serbia-Montenegro) è iniziata recentemente, ma è da diversi anni che il tessuto associativo e istituzionale cittadino si attiva tramite azioni di cooperazione e solidarietà a favore della città serba. Infatti la presenza di una grossa realtà industriale automobilistica quale la “Zastava” e il suo percorso di crisi e il ruolo importantissimo dell’istituto di formazione nel settore della ingegneria e meccanica che richiama la funzione del nostro Politecnico, ha favorito l’instaurarsi di rapporti privilegiati tra questi organismi.
La partecipazione della Municipalità di Kraguievac nella figura del suo vicesindaco Prof. Dobrica Milovanovic al seminario della città di Torino a gennaio u.s. sulla borsa delle opportunità di cooperazione e l’istituzione del tavolo città ad hoc per la città di Kragujevac, ha confermato l’impegno di questa Amministrazione nel proseguire e sviluppare ulteriormente i rapporti di cooperazione con la città serba.
Proprio in questa ottica, in sede di tavolo cittadino che ha promosso il coinvolgimento di tutti gli attori già impegnati a diverso titolo con attività di cooperazione con la città di Kragujevac, sono stati proposti alcuni interventi in linea con le scelte programmatiche di questa amministrazione e in relazione alle esigenze prioritarie indicate dal vicesindaco Dobrica Milovanovic.
L’Associazione di Volontariato Internazionale “ Cerchiamo la Pace”, che opera in campi profughi dell’ex-Yugoslavia dal 1993 e ha già attuato azioni di solidarietà dal novembre 2002 nell’ambito del progetto “ SOS Zastava “, ha proposto, con prot. 5041 -I-1-2 del 26 settembre 2003, un progetto per dare continuità a quanto già intrapreso mediante tre azioni: costruzione di un sistema di riscaldamento per i campi profughi, avvio di un corso di computer, interventi urgenti per alcuni edifici dell’industria metalmeccanica.
Tali interventi (la cui descrizione è approfondita nel documento-progetto all. 2) vedono il coinvolgimento delle realtà istituzionali e associative locali quali l’ufficio per gli Affari Sociali della municipalità di Kraguievac, l’università popolare “ Svetozar Markovic, l’orfanatrofio “Mladost", e realtà di Torino quali la cooperativa I.So.La, la CGIL Torino-Comitato Zastava e l’RSU Politecnico di Torino .
Il costo complessivo per la copertura delle spese concernenti la realizzazione dell’intero progetto è di 25.344.65 . Il Comune di Torino intende orientare l’erogazione del contributo a favore dell’Associazione “Cerchiamo la pace” per potenziare l'azione (azione b) che prevede la formazione professionale, tramite l’istituzione di un corso di computer, per otto disoccupati, al fine di consentire loro, al termine del corso, di aprire una piccola società di servizi. Il costo per il progetto di formazione professionale (azione b) ammonta a Euro 11.160,81 Il Comune di Torino ritiene opportuno erogare un contributo di Euro 8.928,70 a favore della Associazione di Volontariato internazionale “ Cerchiamo la Pace” di Torino per la realizzazione del progetto "Cooperazione con la città di Kragujevac" che deve conludersi preferibilmente entro febbraio 2005.
Inoltre, facendo seguito alla richiesta del sindaco di Kragujevac si ritiene opportuno interagire con la GTT per la donazione di due autobus al Comune di Kragujevac (cfr. infra punto 14), per offrire un contributo al problema dei trasporti urbani.

  1. SCUTARI
Il tavolo Scutari non si è riunito, dal momento che quest'anno la città ha attraversato la delicata fase delle elezioni amministrative: questo dato, tuttavia, non ha impedito alla Città di sostenere azioni delle ONG e della società civile che testimoniano la continuità dell'attenzione alla comunità civile delle città partner.
a) In particolare, con determinazione dirigenziale 200209612/050 del 19 novembre 2002 era stata affidata alla LVIA (Associazione internazionale volontari laici) la realizzazione del "progetto città di Scutari", dal momento che in occasione della visita a Scutari nell'aprile 2002 era stato firmato un accordo di cooperazione il 19 aprile 2002 fra il Comune di Torino rappresentato dal Vicesindaco Marco Calgaro e il Comune di Scutari, rappresentato dal Sindaco Omir Rusi per la definizione di un programma triennale di attività, individuando come soggetto esecutore la Ong L.V.I.A. in quanto riveste le caratteristiche adeguate sia tecniche che di competenza sulle materie di cooperazione individuate.
Il “Progetto Città di Scutari” prevedeva le seguenti attività:
  1. Sostegno alla pianificazione della Città di Scutari;
  2. Città pulita;
  3. Avvio della centrale del latte di Scutari
  4. Accompagnamento diverse attività
Tale progetto, arrivato in fase conclusiva, costituisce un valido strumento conoscitivo dei bisogni della Città al fine di individuare gli interventi più opportuni e idonei da riproporre nel corso dei rinnovati contatti con le istituzioni di Scutari dopo l'esito elettorale.
b) Accanto a queste attività questo settore sta sostenendo, sia in forma di accompagnamento istituzionale che in forma di contribuzione, il progetto promosso dal Progetto Gioco della Divisione Servizi Educativi proposto dalla ONG COSPE, relativo alle attività della ludoteca di Scutari.
Con deliberazione mecc. 200308969/50 si è assicurato anche quest'anno il sostegno alle attività educative del Centro Donna "Passi Leggeri" del Comune di Shkodra (= Scutari) in Albania, con particolare attenzione alle attività della ludoteca, attraverso scambi di competenze ed esperienze della Città di Torino e il Centro Donna di Shkodra.

  1. KHOURIBKA/ CITTÀ DEL MAROCCO
Anche la città di Khouribka ha attraversato quest'anno la delicata fase del ricambio elettorale. La civica amministrazione, interessata ad aprire contatti istituzionali, vista la grande affluenza migratoria che proviene a Torino da quell'area, ha continuato a sostenere i progetti delle ONG che lavorano con continuità nella città.
  1. Quest'anno, in particolare, si sono svolte e concluse le attività relative al progetto di formazione professionale denominato "Progetto pilota per il sostegno e la riqualificazione delle tradizioni artigianali in Marocco", presentato dall'Associazione Culturale Hafa e promosso con la Divisione Lavoro Orientamento e Formazione. Il Progetto prevedeva uno scambio tra artigiani marocchini e piemontesi, attraverso la realizzazione di due laboratori, uno a Torino ed uno in Marocco.
Grazie al contributo della Città di Torino sono stati inseriti nel progetto cinque giovani immigrati residenti a Torino originari della Regione di Chaouia-Ourdigha (in cui è situata Khouribka), ed è stata prevista una terza fase di formazione e inserimento lavorativo dei giovani in aziende artigiane torinesi.
Gli inserimenti sono avvenuti in aziende artigiane della lavorazione del legno e del metallo, con risultati significativi.
  1. Per l'anno 2003-2004, nell'ambito del programma di scambi Pianeta Possibile, si è data priorità su quattro aree, una delle quali è appunto Khouribka, per l'implementazione di progetti di scambi scolastici e per lo studio di fattibilità di progetti relativi alla formazione professionale delle donne (deliberazione 200308995/50).
  2. Questo settore, ha iniziato ad attuare attività di supporto, per quanto di sua specifica competenza, al progetto promosso dal Settore Minori Stranieri Nomadi e Adulti in Difficoltà della Divisione Servizi Socio Assistenziali sul rimpatrio assistito dei minori rumeni e marocchini (siglato da protocolli di intesa con il governo rumeno e il governo marocchino).
  3. Infine è stata continua la partecipazione della Città alle attività del comitato di lavoro EUROMED afferente alla FMCU relativamente ai progetti di cooperazione euromediterranea, nella cui rete sono incluse alcune città del Marocco e segnatamente: Casablanca, Al Hoceima, Laayoune, Salè.
Queste molteplici iniziative e risorse, sia istituzionali che della società civile, stanno inducendo a ripensare la tipologia di intervento della Città di Torino nell'area marocchina che permane un'area di forte attenzione politica per questa municipalità visto il forte flusso di immigrazione proveniente da questo Paese, nel tentativo di individuare una metodologia coordinata degli interventi già in atto, piuttosto che una zona geografica preferenziale di azione in proprio. Prima di individuare eventuali interventi, s'intende programmare, a partire dal prossimo anno, la convocazione di un tavolo di coordinamento cittadino relativo ai progetti che la società civile e istituzionale torinese intrattengono con le città del Marocco.

  1. GAZA - "EUROGAZA"
La Città di Torino è gemellata con la città di Gaza dal 1997; in questi anni le relazioni di partenariato tra le due Città si sono orientate prevalentemente sulla formazione, con un'attenzione particolare al mondo giovanile.
Dal 2001 è stata attivata una rete di progettazione tra le Città Europee gemellate con Gaza di cui fanno parte, oltre Torino, le città di Barcellona, Cascais, Dunkerque e Tromso allo scopo di coordinare le azioni e sviluppare sinergie. Il progetto di realizzazione di un Internet Center, realizzato con del. 2003 07191/050 del 23 settembre 2003 nasce su proposta della Città di Gaza in seguito agli incontri realizzati dalla citata rete delle città e confermato nel corso della videoconferenza del 1 febbraio 2003 tra il Sindaco della Città di Torino e il Sindaco della Città di Gaza. L'intento è quello di collocare il Centro Internet nella Biblioteca Pubblica Municipale di Gaza, ristrutturata ed allestita con il contributo della Città di Dunkerque e della cooperazione francese. L'idea del progetto nasce dalla impossibilità pratica per i giovani palestinesi di uscire da Gaza per attività di formazione o scambi culturali, diviene perciò prioritario l'uso di internet come strumento disponibile per scambiare punti di vista, informazioni, conoscenze ed opinioni al di fuori della Palestina. L'allestimento di un "Centro Internet", che possa diventare nel tempo un vero e proprio "Centro Informagiovani", potrà contribuire a rafforzare le relazioni tra i giovani delle Città gemellate di Torino e Gaza, affiancandosi alle attività già in corso e previste di scambi scolastici e giovanili.
Accanto a questo progetto, che ora entra nella sua fase esecutiva, la Città di Torino intende confermare la sua partecipazione al gruppo di lavoro tra le città facenti parte della rete di cooperazione "Eurogaza" per lo studio di fattibilità relativo al progetto di riqualificazione urbana del quartiere Barrio el Nasser di Gaza, così come proposto da un progetto preliminare della Città di Barcellona. Per il momento il contributo della Città di Torino riguarda essenzialmente la messa a disposizione delle professionalità istituzionali interne affinché ci sia una compartecipazione tecnica alla redazione del progetto integrato; in un secondo momento la Città dovrà individuare un settore di intervento specifico.
Eurogaza è un gruppo di coordinamento tra le città europee gemellate con Gaza nato su proposta della stessa città palestinese. Obiettivo di questo gruppo è coordinare gli interventi di cooperazione anche in funzione della futura presentazione di progetti congiunti di cooperazione alla Comunità Europea. Si sono svolti già tre incontri (Barcellona 2001, Torino 2002 e Dunkerque 2003) nell'ambito dei quali si è potuta confermare la volontà di essere una rete, informale, di solidarietà con Gaza.
Dato il significato operativo e politico di questa rete di cooperazione, la Città intende confermare l'adesione a "Eurogaza" e intende contribuire ad implementare questo tavolo di lavoro europeo riconoscendolo come modello unico significativo e ripetibile di coprogettazione interistituzionale europea nell'ambito della cooperazione allo sviluppo.

  1. HAIFA - GAZA
Con deliberazione (mecc. 9701362/01) si approvava il Gemellaggio della Città di Torino con Gaza ed Haifa. Mentre con la città di Gaza la Città avviava rapporti effettivi di cooperazione, con la città di Haifa non si erano individuati i percorsi di collaborazione più opportuni.
Quest'anno, sotto l'egida dell'OMS (organizzazione Mondiale della Sanità), la Città, con del. 2003 05327 dell'8 luglio 2003, ha aderito a un progetto in ambito socio sanitario che prevede l'intervento di una città europea, una israeliana e una palestinese.
Il progetto EPIC (European, Palestinian and Israeli Cities for healt and social partnership) ha impegnato la Città a:
La Civica Amministrazione, nel rispetto dell'attuale situazione socio-politica delle due Città, ha aderito al progetto EPIC con l'intenzione di verificare la fattibilità di un intervento socio-sanitario orientato alle politiche di genere e di pari opportunità, così come indicato dalla Mozione n. 8, " Cooperazione internazionale, azioni di pari opportunità e bilancio previsionale e programmatico 2003 ", approvata dal Consiglio Comunale di Torino in data 10 febbraio 2003.Con determinazione dirigenziale (200305708/050) del 15 luglio 2003 si dava incarico a due esperti di cooperazione internazionale di Focal Point del progetto EPIC.
La missione che hanno svolto in Palestina ed Israele ha portato frutti sia relativamente alla fattibilità di un progetto socio sanitario nell'ambito delle politiche di genere che nella ripresa dei rapporti interistituzionali con la città di Haifa.
In questo quadro, la Municipalità intende continuare a far parte di questo processo di dialogo attraverso due azioni:
  1. a livello di società civile: sostenere la progettualità nell'ambito delle politiche di genere con Gaza ed Haifa attraverso la modalità di triangolazione delle diverse esperienze esistenti;
  2. a livello di rapporti interistituzionali, allo scopo di arrivare a una triangolazione anche a questo livello, non appena le condizioni politiche lo consentiranno, continuare i rapporti di fiducia e cooperazione bilaterali sia con Gaza, preferibilmente nell'ambito di Eurogaza, che con Haifa, attraverso l'avvio delle procedure per arrivare alla firma di un protocollo di cooperazione con la città sui temi delle politiche di sostegno alle fasce deboli.
In questa logica, sempre allo scopo di migliorare i rapporti di amicizia e collaborazione con le due città si segnala che il contributo deliberato a favore del CICSENE per il Progetto di scambi "Pianeta Possibile" (deliberazione 200308095/50) è stato orientato all'implementazione degli scambi scolastici con Gaza e allo studio di fattibilità di percorsi e progetti di scambi con Haifa.

  1. OUAGADOUGOU
Con deliberazione (mecc. 200210424/050) del 3 dicembre 2002 la Giunta ha individuato la LVIA quale beneficiaria del contributo di Euro 28.000,00 a parziale copertura delle spese per il "Progetto per la promozione di iniziative di cooperazione decentrata tra la Città di Torino e la Città di Ouagadougou, Burkina Faso" previsto dal mese di dicembre 2002 al mese di dicembre 2003. Tale progetto prevedeva interventi nell'ambito:
Nell'ambito di questa progettualità, le cui attività sono ancora in corso, sono stati prodotti interventi significativi a favore della città di Ouagadougou grazie al ruolo di regia esercitato dalla Città tra tutte le risorse del sistema della cooperazione internazionale torinese:
Con Prot. 6230 I-1_2 del 14 novembre 2003, l'associazione LVIA ha sottoposto al Comune di Torino, in continuità con il precedente progetto sostenuto per l’anno 2002-2003 dal titolo “Progetto per la promozione di iniziative di cooperazione decentrata tra la città di Torino e la città di Ouagadougou, Burkina Faso” un progetto denominato "Progetto per il Supporto Tecnico delle Iniziative di Cooperazione Decentrata Avviate tra la Città Di Torino e la Città di Ouagadougou, Burkina Faso " (cfr. all.3).
Obiettivo generale del progetto è accompagnare i rapporti di partenariato-gemellaggio già attivati tra la Città di Torino e la Città di Ouagadougou nell’ottica di facilitare gli scambi di competenze e il trasferimento di capacità e risorse appropriate tra le due Città.
In quest'ambito gli ambiti di intervento sono i seguenti:
- Collaborazione finalizzata alla valorizzazione delle attività culturali, in particolare nel settore della cinematografia
Gli interventi proposti sono coerenti con le azioni fin'ora avviate e con i rapporti di collaborazione istituzionale consolidati con la città di Ouagadougou, pertanto, visto il protocollo di cooperazione con Ouagadouogu in cui LVIA era indicata dalle due municipalità come ONG accompagnatrice del processo di cooperazione decentrata in corso, si ritiene opportuno dare continuità al progetto accordando un contributo di 20.000,00 Euro per le attività che devono concludersi preferibilmente entro febbraio 2005.

  1. PRAIA
Dopo i rapporti avviati in occasione del meeting di gennaio - febbraio 2003, si è svolta nella città di Praia una missione tecnica a maggio con l'obiettivo di rilevarne i bisogni.
Tra le 15 richieste espresse dalla municipalità in occasione dalla missione, il Comune di Torino, oltre ad alcune donazioni (si delibera l'invio di tre autobus per alunni nelle modalità di cui infra al n. 14), e attività di scambio, ha ritenuto opportuno approfondire tre ambiti in cui il sistema Torino si sente maggiormente adeguato a produrre delle risposte significative e coerenti con le esigenze espresse: 1) Un programma di riqualificazione urbana del quartiere Tirachapeu; 2) Un programma sul turismo; 3) un programma di formazione pedagogica per i formatori capoverdiani che si interessano di ragazzi e di adolescenti (educativa di strada).
La missione di ottobre/novembre ha avuto l'obiettivo:
Per il settore turistico e per la formazione, visto il coinvolgimento e la disponibilità di altri enti, la Città si limita a supportare le iniziative di cooperazione.
Per il quartiere Tirachapeu, quartiere disagiato di Praia, il Comune di Torino sarà il capofila e il volano di microinterventi urbanistici e sociali (progetti di quartiere), che saranno presentati, finanziati e supportati da altri attori del "sistema Torino" e del "sistema Italia": in particolare è intenzione di questa civica amministrazione coinvolgere altri enti locali per dar corso ad un'azione integrata di cooperazione decentrata tra alcuni comuni d'Italia e il comune di Praia.
A tal fine si è affidato con determinazione (200307236/050) del 15 settembre 2003 la produzione di un DVD come strumento di marketing utile per presentare al sistema torinese, e italiano, le possibilità tecniche e finanziarie di diversi interventi sul Tirachapeu.
La missione tecnica di ottobre/novembre ha prodotto e inquadrato tecnicamente una strategia complessiva di intervento sul quartiere, propedeutica all'avvio degli studi di fattibilità, della definizione dei progetti e dei piani finanziari per ogni intervento.
La strategia individuata evidenzia la possibilità di costruire un programma integrato urbanistico e sociale con la realizzazione di microinterventi dai quali partire per ristrutturare e bonificare il quartiere sotto il profilo della rigenerazione urbana.
Vista l'analisi tecnica effettuata, la Giunta è in grado di individuare gli indirizzi politici di cooperazione allo sviluppo con la città di Praia - Capoverde, secondo il percorso su precisato.
In particolare, sul quartiere Tirachapeu, la civica amministrazione ha intenzione di contribuire con interventi socio-urbanistici per il valore di Euro 35.000, da impegnarsi sul bilancio 2004, e 20.000 sul bilancio 2005. L'impegno sarà subordinato alla firma di un Accordo di Cooperazione e alla stesura di un protocollo specifico e tecnico sul Programma Tirachapeu.
La Giunta inoltra, approva l’invio di tre autobus per studenti a sostegno delle politiche sociali e scolastiche di Praia.



  1. CORDOBA
In seguito all'emergenza sanitaria di Cordoba, con lettera protocollata il 21-10-02 n. 1549 (all. 1 - n. ), l'Intendencia Municipal de la Ciudad de Cordoba a firma del sindaco dr. German L. Kammerath, richiedeva, in forza del gemellaggio storico tra la Città di Torino e la Città di Cordoba, al Sindaco Sergio Chiamparino una donazione di medicinali destinati alla popolazione più debole, in particolare medicine antibiotiche per i bambini .
Il settore Cooperazione Internazionale e Pace con lettera del 3-12-02 prot. n. 6095 coinvolgeva la Croce Rossa Italiana - Comitato Provinciale di Torino (di seguito denominato CRI) quale ente internazionale in grado di assolvere tale compito (all 3 - n. ). Il meeting delle città gemellate, tenutosi a Torino dal 27 gennaio al 1 febbraio 2003, a cui ha partecipato la delegazione di Cordoba, è stata l'occasione per definire tempi e dettagli burocratici tra la CRI e la Città di Cordoba.Con deliberazione (mecc. 200301406/50) dell’8 aprile 2003 questa Giunta devolveva un contributo all'ente croce rossa italiana per il progetto di emergenza sanitaria per la città di Cordoba argentina.
In seguito alla missione della delegazione ufficiale del Comune di Torino a Cordoba nel settembre 2003 le due città gemellate sin dal 1986 hanno firmato un ulteriore protocollo d'intesa definendo gli ambiti di cooperazione. In particolare sono stati individuati altri filoni progettuali quali: i trasporti urbani , la questione sanitaria, l'organizzazione di un tavolo permanente di lavoro Torino-Cordoba, la questione culturale e il progetto Bus. A tal proposito, s'intende donare, tramite l'apporto tecnico della GTT, 13 autobus a Cordoba per il trasporto urbano (cfr. infra punto 14).

  1. CAMPOGRANDE
Le città di Torino e Campogrande hanno siglato un accordo di cooperazione internazionale il 25 maggio 2002 riconfermato il primo febbraio 2003 in occasione del Meeting “Città Solidali tra localizzazione e Globalizzazione” promosso dal Settore Cooperazione Internazionale e Pace, per individuare modalità durature di scambio con tutte le città del Sud del mondo con cui Torino ha stabilito negli ultimi anni relazioni solidali. Proprio in linea con questo orientamento è stata elaborata una proposta progettuale che fosse indirizzata alla soluzione del problema di gestione dei rifiuti solidi dell’area urbana della città di Campogrande . Tale iniziativa ha comportato il coinvolgimento dell’Azienda Multiservizi Igiene Ambientale di Torino con la quale la Municipalità di Torino ha siglato una convenzione, per sviluppare attraverso le strutture tecniche dell’Amiat uno studio di fattibilità del nuovo sistema di gestione dei rifiuti della città di Campogrande. Il progetto ha l’obiettivo, attraverso tale incarico, di raggiungere una corretta e moderna gestione dei rifiuti abbinata alla massima possibile produzione di energia elettrica attraverso la realizzazione di un impianto di incenerimento con recupero energetico. La molteplicità delle risorse finanziarie e umane necessarie alla sua realizzazione ha richiesto il coinvolgimento attivo delle organizzazioni della società civile locali e del network di tecnici italiani e brasiliani per la veicolazione necessaria del know how e del supporto tecnologico per la concreta realizzazione del progetto
Considerata la specificità dell’iniziativa e la particolare attenzione che la Municipalità riserva alle politiche di Cooperazione Internazionale nei confronti dei paesi in via di sviluppo situati nell’area dell’America Latina, considerato che la città di Torino e la città di Campogrande hanno siglato un Accordo di Cooperazione che promuove iniziative che permettano l’interscambio dei loro cittadini e delle iniziative culturali commerciali e in generale di tutte le attività che possono far parte dei loro interessi comuni, considerato che nello svolgimento di tale progetto vi è il coinvolgimento attivo del tessuto associativo ed imprenditoriale della città e ciò va sicuramente a beneficio dello sviluppo economico –sociale delle reciproche realtà metropolitane confermato dalla costituzione del tavolo-città Campogrande - Torino, considerato che la città ha siglato una convenzione con l’Azienda Multiservizi Igiene Ambientale Torino S.p.A per lo sviluppo del progetto del sistema integrato di gestione dei rifiuti, con del. 2003- 06539/50, la Città di Torino ha affidato all'AMIAT l'incarico di sviluppare, attraverso le proprie strutture tecniche, lo studio del nuovo sistema di gestione dei rifiuti della città di Campo Grande.


  1. SALVADOR DE BAHIA
La relazione con Salvador de Bahia si è sviluppata fortemente dopo la missione della delegazione ufficiale della Città di Torino in Brasile nel settembre 2003, durante la quale è stato firmato un accordo di cooperazione con tale municipalità. Nonostante i tempi ristretti si sono svolte già due riunioni del tavolo nel mese di ottobre, attorno a un primo progetto di cooperazione allo sviluppo sui temi della formazione professionale per panificatori. Il progetto, presentato dall'associazione OAF-I e sostenuto con la Divisione Lavoro, Orientamento e Formazione, ha come obiettivo principale, oltre l’insegnamento delle tecniche di base per la realizzazione dei principali prodotti di panificazione (pane, grissini, pizze), di fornire agli stagiaires anche le conoscenze per la gestione autonoma di attività produttive che permettano loro di riattivare il centro di panificazione già esistente presso l’Organizzazione di aiuto Fraterno di Padre Clodoveo Piazza nella città di Salvador de Bahia .

  1. PROGETTO "CENTO CITTÀ PER CENTO PROGETTI PER IL BRASILE"
La Città di Torino è consapevole che gli interventi di cooperazione decentrata non possono risolvere gli enormi problemi di riequilibrio Nord – Sud che sottintendono una nuova visione da parte dei Governi della globalizzazione, ma è convinta che una serie di azioni dal basso possano contribuire a fornire una leva che può avviare i processi di cambiamento nelle relazioni ed offrire strumenti di intervento ai Governi dei Paesi Emergenti.
Dopo l'incontro con il Presidente Lula ed alcuni esponenti del Suo Governo, in occasione della visita della Delegazione Torinese avvenuta lo scorso 9 settembre a Brasilia, sono chiari a questa civica amministrazione alcuni dei principali obiettivi che il Governo brasiliano vuole realizzare nel corso del suo mandato e che, in sintesi, si possono tradurre nell’ambizione di costruire un processo di inclusione di milioni di cittadini ai diritti di cittadinanza e allo sviluppo umano.
Su questi temi il ruolo delle Autonomie Locali Italiane, con il loro entroterra di Società Civile, può essere significativo.
Dal punto di vista metodologico il percorso potrebbe essere il seguente:
  1. Promozione della definizione di un accordo quadro definito dai rispettivi Governi nazionali per il tramite dell’Ambasciatore d’Italia in Brasile.
  2. Individuazione del sistema dei Poteri Locali italiani che hanno in atto, o intendono avere accordi di cooperazione con realtà analoghe del Brasile.
  3. Coinvolgimento delle Organizzazioni Non Governative (ONG) e del sistema di formazione per la finalizzazione dei progetti avviati o da avviare in Brasile. Tali progetti rappresentano il contenuto strategico della proposta italiana e sono sostanzialmente un programma di potenziamento del settore “servizi per i cittadini” che il sistema enti locali italiano potrebbe cofinanziare e sostenere nel più generale “Progetto 100 Città”. Scuola dell’Acqua, smaltimento rifiuti, risanamento urbanistico, miglioramento dei trasporti, promozione di capacità imprenditoriali per la creazione di un tessuto di micro e piccola impresa, rappresentano indicativamente il “pacchetto servizi”.
Su questo percorso la Città s'impegna a individuare le forme e gli strumenti per mettere a punto un progetto definito.

  1. QUETZALTENANGO
In attesa dell'esito elettorale della Città di Quetzaltenango, la Città di Torino ha ritenuto opportuno continuare a testimoniare l'interesse e l'amicizia con i cittadini di Quetzaltenango attraverso il sostegno alle attività promosse dalle ONG torinesi che sono presenti in modo continuativo in Guatemala . Questa civica amministrazione ha ricevuto richiesta di collaborazione per la realizzazione del progetto "Rafforzamento dello sviluppo rurale del Municipio di Quetzaltenango" (Guatemala) da parte della ong CISV in qualità di capofila di un consorzio di Ong torinesi partecipanti al tavolo Torino - Quetzaltenango promosso dalla Città di Torino e in collegamento con il tavolo delle Ong di Quetzaltenango. L'iniziativa si inserisce nel quadro dell'attività di cooperazione decentrata che la Città di Torino ha avviato da anni all'interno del gemellaggio di solidarietà e cooperazione con la città guatemalteca. Il settore di intervento che propone il progetto citato è stato individuato all'interno del Tavolo-Città , tenutosi nei mesi scorsi, come intervento propedeutico all'avvio di un Programma integrale di sviluppo della Valle del Palajunoj , presentato dal consorzio di cinque Ong al Ministero degli Affari Esteri italiano e in via di approvazione. L'obbiettivo generale del progetto è il rafforzamento dello sviluppo rurale di Quetzaltenango e prevede 4 assi di obbiettivi specifici: Istituzionale, Sanitario, Organizzativo-sociale e Produttivo con attività specifiche descritte nel progetto allegato per la durata di 6 mesi. Tale iniziativa trova riscontro nelle linee generali di sviluppo individuate dall'Amministrazione di Quetzaltenango espresse dal Sindaco Quemè nella sua recente visita a Torino. Per tali ragioni si ritiene opportuno devolvere un contributo di 20.000,00 Euro alla ONG CISV per la realizzazione di questo progetto le cui attività devono concludersi preferibilmente entro febbraio 2005.

  1. PROGETTO "BUS E COOPERAZIONE".
In seguito alle numerose richieste pervenute dalle città gemellate per azioni di cooperazione nel settore dei trasporti urbani, il settore Cooperazione Internazionale e Pace ha individuato e avviato il coordinamento del progetto "Bus e Cooperazione", progetto di donazione di autobus usati da inviare a città e Paesi che hanno relazioni di cooperazione con Torino. Considerato che:
si ritiene utile sostenere il progetto denominato "Bus e Cooperazione", redatto dalla GTT, con un contributo finanziario di Euro 28.800,00, su una cifra totale preventivata di Euro 36.000,00 come da progetto e preventivo allegati.
Si precisa a tal proposito che sono giunte alla Città di Torino, le richieste da parte delle Città di:
Il contributo finanziario richiesto e quello previsto, che include la valorizzazione dalle risorse tecniche, finanziarie, umane e di servizi che i diversi enti coinvolti aggiungono all'operazione di donazione, consentirà di reperire:
n 13 bus per la Città di Cordoba Argentina;
n 3 bus per alunni per la Città di Praia
n 2 bus per la Città di Kragujevac;
n 1 bus per il parco urbano di Ouagadougou.
Tra i diversi enti coinvolti nell'iniziativa, la GTT, grazie al ruolo di regia assunto dal Comune di Torino, si è avvalsa della compartecipazione dell'azienda di trasporti DOLOMITIBUS della provincia di Belluno e della stessa Provincia di Belluno. La Dolomitibus ha accettato di partecipare all’iniziativa garantendo alla GTT la disponibilità di 19 bus (in buone condizioni d’uso) a prezzo assolutamente scontato e fuori mercato, la donazione gratuita di pezzi di ricambio, e i servizi amministrativi necessari. La Provincia di Belluno ha garantito il costo dell'invio a Genova dei mezzi destinati all'Argentina.
L'iniziativa avrà inizio entro la fine del 2003 per concludersi in momenti differenti auspicabilmente entro il 2004.
Visto
- Il Regolamento (CE) n. 1659/98 del Consiglio, del 17 luglio 1998, relativo alla cooperazione decentralizzata;
- l’art.118 ult.co. della Costituzione e l'art 4 co. 3 lett. a Legge 59/97 sul “Principio di sussidiarietà orizzontale”;
- la L. 49/87 “Nuova discipline della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di sviluppo”;
- la L.R. 67/95 ”Interventi regionali per la promozione della cultura e dell’educazione di pace per la cooperazione e la solidarietà internazionale”;
- l'art. 2 lett. m dello Statuto della Città di Torino che indirizza la Città a "contribuire alla cooperazione pacifica fra i popoli e le nazioni" nonché l'art. 3 I co. Lett. n e II co;
- la mozione del Consiglio Comunale n. 44 del 3 dicembre 2001 su "Cooperazione internazionale" (mecc. 200109070/02); la mozione n. 23 del 20 maggio 2002 su "Cooperazione internazionale e pari opportunità" (mecc. 200203546/002); la mozione n. 8 del 10 febbraio 2003 su "Cooperazione internazionale, azioni di opportunità e bilancio previsionale e programmatico 2003" (mecc. 200300802/002).
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto che ai sensi dell’art. 48 del Testo Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, la Giunta compie tutti gli atti rientranti, ai sensi dell’art. 107, commi 1 e 2 del medesimo Testo Unico, nelle funzioni degli organi di governo che non siano riservati dalla Legge al Consiglio Comunale e che non ricadano nelle competenze, previste dalle leggi o dallo Statuto, del Sindaco o degli organi di decentramento;
Dato atto che i pareri di cui all’art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

D E L I B E R A

1) BREZA
1.1.) di aderire alla proposta della Cooperativa I.SO.LA. - Cooperativa Sociale a.r.l. - via Fratelli Vasco, 6b 10124 Torino (P.IVA 07001110019) a sostegno della seconda annualità del progetto denominato "Centro per la promozione del protagonismo giovanile e la prevenzione delle dipendenze nella città di Breza" (Bosnia Herzegovina), per i motivi descritti in narrativa (cfr. all. 1 – n. );
1.2.) di approvare un contributo complessivo di Euro 15.085,00, al lordo delle eventuali ritenute di legge a parziale copertura delle spese come da preventivo allegato, alla Cooperativa I.SO.LA. - Cooperativa Sociale a.r.l. - Via Fratelli Vasco, 6b 10124 Torino (P.IVA 07001110019) per la realizzazione delle attività previste dal progetto le quali devono concludersi preferibilmente entro febbraio 2005;
1.3.) di demandare a successive determinazioni dirigenziali l'impegno di spesa di Euro 15.085,00 al lordo delle eventuali ritenute di legge, a carico del Settore Cooperazione internazionale e Pace e la relativa devoluzione del contributo e successiva liquidazione.
2. KRAGUJEVAC
2.1). di approvare il sostegno ai problemi dei trasporti urbani attraverso al donazione di due autobus, come esplicitato in narrativa e deliberato al punto 14.
2.2.) di aderire alla proposta della Associazione di Volontariato Internazionale “ Cerchiamo la Pace”, - via Perrone 3 bis 10122 Torino (C.F. 97564940019) a sostegno del progetto "Cooperazione con la Città di Kragujevac" - azione b - nella città di Kragujevac per i motivi descritti in narrativa;
2.3) di approvare, per le ragioni e le finalità espresse in premessa, un contributo di Euro 8.928,70 come da preventivo allegato (cfr. all. 2 – n. ) alla Associazione di Volontariato Internazionale “Cerchiamo la Pace”, - via Perone 3 bis 10122 Torino (C.F. 97564940019) per le attività indicate nell'azione b del progetto le quali devono concludersi preferibilmente entro febbraio 2005;
2.4.) di demandare a successive determinazioni dirigenziali l'impegno di spesa di Euro 8.928,70, al lordo delle eventuali ritenute di legge, a carico del Settore Cooperazione internazionale e Pace e la relativa devoluzione del contributo e successiva liquidazione.

3. SCUTARI
di approvare il percorso di collaborazione avviato con la città di Scutari come descritto in narrativa.
4. CITTÀ DEL MAROCCO
di approvare, per le ragioni e le finalità espresse in premessa, visto il forte flusso di immigrazione proveniente da questo Paese, l'individuazione di un momento di coordinamento degli interventi già in atto, che la società civile e istituzionale già intrattengono con le città del Marocco.
  1. GAZA - "EUROGAZA"
di confermare per le motivazioni espresse in narrativa la partecipazione alla rete di città europee "Eurogaza", gruppo di coordinamento tra le città europee gemellate con Gaza nato su proposta della stessa città palestinese, riconoscendolo come modello unico significativo e ripetibile di coprogettazione interistituzionale nell'ambito della cooperazione allo sviluppo.
6. HAIFA - GAZA
Nell'ambito del progetto EPIC - OMS di approvare i seguenti indirizzi di proseguimento del progetto:
7. OUAGADOUGOU
7.1) di aderire alla proposta della Ong LVIA di sostegno al progetto " denominato "Progetto per il Supporto Tecnico delle Iniziative di Cooperazione Decentrata Avviate tra la Città Di Torino e la Città di Ouagadougou, Burkina Faso ", (all. 3 – n. ) per i motivi descritti in narrativa; le attività del progetto devono concludersi possibilmente entro febbraio 2005;
  1. di concedere un contributo di Euro 20.000,00 all'Ong LVIA Corso IV Novembre, 28 -12100 CUNEO - C.F.80018000044, per i motivi descritti in narrativa;
  2. di demandare a successive determinazioni dirigenziali l'impegno di spesa di Euro 20.000,00 al lordo delle eventuali ritenute di legge, a carico del Settore Cooperazione internazionale e Pace e la relativa devoluzione del contributo e successiva liquidazione;
7.4) di approvare l’invio di un autobus a sostegno delle politiche di trasporto urbano come indicato al punto 14;
8. PRAIA
8.1.) di approvare il percorso progettuale come descritto in narrativa, con la municipalità di Praia nell'ottica di una formalizzazione a breve dei rapporti di cooperazione decentrata con tale municipalità e in particolare si approva:
8.2.) di approvare il sostegno sociale e scolastico con l'invio di mezzi urbani (autobus per alunni) come esplicitato in narrativa e deliberato al punto 14;
8.3.) di approvare il percorso di definizione di un protocollo di cooperazione allo sviluppo che evidenzi in modo particolare il progetto di riqualificazione urbana del quartiere TiraChapeu;
di individuare un contributo, a sostegno di detto progetto, nella misura di 35.000,00 Euro sul bilancio 2004 e 20.000,00 Euro sul bilancio 2005, per i primi microinterventi che saranno analizzati, decisi, monitorati e controllati dalle due Municipalità;
8.4.) di rinviare a successivi atti amministrativi l'individuazione specifica degli interventi, dei soggetti esecutori, degli strumenti e delle procedure amministrative più opportune, nonché dei relativi impegni di spesa;
9. CORDOBA
di approvare le attività amministrative rivolte ad individuare gli interventi concreti da realizzare a Cordoba nell'ambito dei filoni progettuali indicati dal protocollo di cooperazione firmato a Cordoba nel settembre 2003 quali: l'emergenza sanitaria, i trasporti urbani (attraverso la donazione di 13 autobus come esplicitato in narrativa e come deliberato al punto 14), la questione sanitaria, l'organizzazione di un tavolo permanente di lavoro Torino-Cordoba, e la questione culturale.
10. CAMPOGRANDE
di approvare il programma di cooperazione in corso con la città di Campogrande, come descritto in narrativa.
11. SALVADOR DE BAHIA
di approvare il programma di cooperazione in corso con la città di Salvador de Bahia, come descritto in narrativa.
12. PROGETTO CENTO CITTÀ PER CENTO PROGETTI DEL BRASILE DI LULA
di approvare il percorso già avviato per la definizione del progetto "Cento Città per cento progetti per il Brasile" e di rinviare a successivi atti dirigenziali l'individuazione degli strumenti tecnici necessari per definire, puntualizzare e valorizzare questo progetto.
13. QUETZALTENANGO
13.1) di aderire alla proposta della Ong CISV di sostegno al progetto "Rafforzamento dello sviluppo rurale del Municipio di Quetzaltenango" (all. 4 – n. ), per i motivi descritti in narrativa;
13.2.) di concedere un contributo di Euro 20.000,00 all'Ong CISV (capofila consorzio) c.so Chieri, 121/6 - 10132 Torino - C.F. 80101280016, per le attività descritte in narrativa che devono concludersi preferibilmente entro febbraio 2005;
13.3.) di demandare a successive determinazioni dirigenziali l'impegno di spesa di Euro 20.000, al lordo delle eventuali ritenute di legge, a carico del Settore Cooperazione internazionale e Pace e la relativa devoluzione del contributo e successiva liquidazione.
14. PROGETTO BUS
14.1) di individuare, per le motivazioni espresse in narrativa che integralmente si richiamano, la GTT, Gruppo Trasporti torinesi, - Corso Turati 19/a, 10100 Torino - CF 08555280018 P.I. 08559940013 quale beneficiario del contributo di Euro 28.800,00, a parziale copertura delle spese per il progetto denominato "Bus e Cooperazione", per il reperimento di 19 bus usati da inviare alle Città che hanno relazioni di Cooperazione internazionali con la Civica Amministrazione, all'interno del periodo novembre 2003-prima metà del 2004, come da progetto e preventivo allegati (all. 5 – n. );
14.2) di riservare a successive determinazioni dirigenziali l'impegno della spesa e la relativa devoluzione del contributo di Euro 28.800,00 al lordo delle eventuali ritenute di legge.
Si dichiara che l'erogazione dei contributi è conforme con quanto disposto dall'art. 77, comma 4 e 3 dello Statuto della Città di Torino e dal Regolamento per le modalità di erogazione dei contributi approvato con deliberazione del consiglio Comunale del 19/12/94 (mecc. 9407324/01) esecutiva dal 23 gennaio 1995;
14.3) di dichiarare, attesa l’urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, 4° comma del T.U. approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
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