Divisione Servizi Sociali
Settore Programmazione, Organizzazione del personale
e Rapporti con le Circoscrizioni
Ufficio di Piano

n. ord. 163
2003 06026/019

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 17 NOVEMBRE 2003

(proposta dalla G.C. 29 luglio 2003)

Testo coordinato ai sensi dell'art. 41 comma 3 del Regolamento del Consiglio Comunale

 

OGGETTO: PIANO DEI SERVIZI SOCIALI DELLA CITTÀ DI TORINO 2003/2006. APPROVAZIONE.

Proposta dell'Assessore Lepri,
di concerto con il Vicesindaco Calgaro e con gli Assessori Dealessandri, Pozzi e Ortolano
a nome dell’Assessore Tricarico.

La Legge nazionale 328/2000 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" afferma il carattere di universalità del sistema degli interventi e dei servizi sociali, promuove la partecipazione attiva dei cittadini e delle comunità locali alla lettura dei bisogni e alla progettazione e gestione degli interventi, attraverso le organizzazioni del Terzo settore, sancisce la necessità dell'integrazione istituzionale ai diversi livelli di competenza e prevede che i Comuni definiscano il Piano di Zona per la programmazione degli interventi e delle risorse del sistema integrato di interventi e servizi sociali.

L’art. 6 della stessa legge attribuisce ai Comuni la titolarità delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali svolti a livello locale che comprende la programmazione, progettazione e realizzazione del sistema locale dei servizi sociali a rete.

L’art. 19 precisa che i Comuni, a tutela dei diritti della popolazione, provvedono d’intesa con le ASL e nell’ambito delle risorse disponibili a definire il Piano di Zona.

Il principio di sussidiarietà e la centralità della programmazione, che permeano la Legge 328/2000 e la normativa socio sanitaria recente, appartengono alla tradizione della Città già impegnata nella promozione e implementazione della partnership, come si evince dai consolidati rapporti che l’Amministrazione comunale mantiene da tempo con le organizzazioni del Terzo settore e con i mondi vitali del territorio.

Tale orientamento è sviluppato nella stessa deliberazione "Linee di indirizzo per la riorganizzazione dei servizi socio assistenziali di base" del marzo 2001, ove si afferma in premessa che i servizi socio assistenziali della Città svolgono funzioni finalizzate al benessere e all’autonomia dei cittadini e dei nuclei familiari, nonché alla promozione della comunità locale e si ribadisce il concetto che il territorio può divenire, attraverso una precisa progettualità che coinvolga tutte le sue componenti, agente di prevenzione e promozione sociale.

Tali principi, fortemente radicati nella realtà cittadina, hanno orientato la scelta di attivare il percorso per la costruzione del primo Piano dei Servizi Sociali della Città di Torino.

Infatti, pur in un quadro normativo tuttora in fase di completamento, in assenza di indicazioni precise sull’applicazione dei Livelli Essenziali di Assistenza e nella difficoltà di uniformare i tempi, le modalità e gli strumenti della programmazione sanitaria e assistenziale, si è ritenuto che l’attivazione del percorso di programmazione partecipata, realizzata attraverso una metodologia comune fosse la strada migliore per consentire di accomunare in una visione unitaria soggetti istituzionali e mondi vitali, portatori di valori, missioni e visioni diversificate anche se tutte vocate alla realizzazione del benessere del cittadino.
Per questa ragione, molta attenzione è stata dedicata all’elaborazione di un metodo che ha sviluppato l’articolazione dei lavori su tre livelli: cittadino, circoscrizionale e interdivisionale, coinvolgendo nello specifico le Circoscrizioni e i Settori della Città che si occupano dell’edilizia residenziale pubblica, delle politiche attive per il lavoro, delle politiche educative e delle politiche a favore della gioventù.
Il Piano dei Servizi Sociali è quindi il frutto di un lungo e impegnativo lavoro che si è protratto per più di un anno, dal febbraio 2002 a maggio 2003, al quale hanno partecipato attivamente circa 1.000 persone, svolgendo complessivamente più di 300 riunioni.
Gli esiti dei lavori circoscrizionali sono stati deliberati dai rispettivi Consigli di Circoscrizione nel periodo tra giugno 2002 e aprile 2003; tali documenti formano parte integrante del presente Piano dei Servizi Sociali della Città (all. A).
Il documento finale del Piano dei Servizi Sociali si articola fondamentalmente in tre parti, che danno atto del lavoro svolto nei tre ambiti, strettamente interconnessi.
La prima fornisce il quadro complessivo di riferimento (normativo, demografico, dell’integrazione socio-sanitaria, delle risorse finanziarie, umane, delle strutture e della metodologia di lavoro utilizzata); la seconda riporta i risultati dei lavori effettuati a livello cittadino con l’attivazione di Tavoli centrali, suddivisi per aree tematiche (stranieri e nomadi, adulti in difficoltà, famiglia, minori, disabili, anziani e domiciliarità) oltre ad aspetti cosiddetti trasversali (le procedure di accesso ai servizi, la formazione e il sistema informativo) nonché gli aspetti di interdipendenza con altre politiche cittadine (le politiche educative, per il lavoro, per l’edilizia residenziale pubblica e per la gioventù); la terza parte riguarda invece i Piani così come sono stati elaborati e deliberati nelle dieci Circoscrizioni cittadine.
Infine si riportano, nell’allegato B, i documenti presentati dalle Associazioni C.S.A. ed U.T.I.M. riguardanti tematiche che non è stato possibile includere nel documento finale del Piano (all. B - n. ).
Ai sensi del Regolamento del Decentramento art. 43 comma 1, e art. 44, sulla presente proposta di deliberazione sono stati raccolti i pareri dei Consigli di Circoscrizione. Sono pervenuti i pareri delle Circoscrizioni 1, 7 e 8 (all. 1-3 - nn. ), che hanno espresso parere favorevole, e 2, 3, 4, 5, 9 e 10 (all. 4-9 - nn. ) che hanno espresso parere favorevole a condizione che siano recepite le proposte formulate, che vengono tutte accolte e che verranno considerate nel prosieguo dei lavori; la Circoscrizione 6 (all. 10 - n. ) dà parere favorevole che viene parzialmente accolto.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1) di approvare il Piano dei Servizi Sociali della Città di Torino 2003-2006 così come descritto nell’allegato A che forma parte integrante del presente provvedimento (all. A - n. );
2) di rinviare a successivi provvedimenti della Giunta e dei Dirigenti l’adozione degli atti conseguenti e necessari;
3) di dichiarare, attesa l’urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.


EMENDAMENTI ALL'ALLEGATO A - "Piano dei Servizi Sociali"

Volume I, pagina 27, il settimo capoverso: "A differenza di ciò che avviene ….. Direzione delle Circoscrizioni." è soppresso.

Volume I, nella Tabella "A" - Adulti, pagina 32, undicesima colonna, quarta riga "Arrivore 44/20", le parole: "+ area" sono soppresse.

Volume I, nella Tabella "B" - Anziani, la pagina 35 è sostituita dall'allegato 11 (all. 11 - n. ).".

Volume I, nella Tabella "C" - Disabili, pagina 36, undicesima colonna, le parole della quattordicesima riga: "Proposta di ristrutturazione" sono sostituite dalle seguenti: "Da abbattere e ricostruire - Piano degli investimenti 2003".

Volume I, nella Tabella "F" - SERVIZI SOCIALI DI BASE, la pagina 46 è sostituita dall'allegato 12 (all. 12 - n. ).".

Volume I, pagina 49, secondo capoverso, ottava riga, la frase: "mantenendo in capo alla divisione compiti di programmazione, organizzazione e coordinamento" è sostituita dalla seguente: "mantenendo in capo alla Divisione i compiti assegnati dal Regolamento del Decentramento,".

Volume I, pagina 60, il primo capoverso: "Gli incontri hanno inoltre costituito ….. e dell'organizzazione dei servizi." è soppresso.

Volume I, pagina 60, secondo capoverso, nona riga, la frase: ", sotto il profilo della partecipazione e della costruzione di solidarietà e sinergie" è sostituita dalla seguente: "ed in coerenza con le funzioni assegnate dal Regolamento del Decentramento".