TITOLO MOSTRA

PER LA LIBERAZIONE DI
GIULIANA SGRENA, FLORENCE AUBENAS, HOUSSEIN HANOUN
ancora in Iraq nelle mani dei loro rapitori
  FOTO di GIULIANA SGRENA

 

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Mostra promossa e organizzata dalla Citta di Torino
nel quadro della manifestazione
8 Marzo. Protagoniste sempre non solo per un giorno. I lavori delle donne

 

Oltre il velo è una piccola mostra di una ventina di fotografie accompagnate da didascalie che funzionano da filo conduttore narrativo.
Queste immagini scattate da Giuliana Sgrena in Algeria, Afghanistan e Iraq documentano in modo emblematico la drammatica e desolante condizione esistenziale e sociale della maggioranza delle donne in questi paesi dove il fondamentalismo islamico è dominante.
Sono foto che vogliono sottolineare il coraggio e la dignità del comportamento femminile che, per quanto possibile, resiste alle prevaricazioni e umiliazioni dell’arcaico potere maschile. In Afghanistan indossano ancora il burqa. Spesso sono caricate come merci nei portabagagli di una macchina o costrette a mendicare sedute davanti alle moschee. Ma vengono riprese anche mentre mostrano il loro volto, riunite in assemblea a discutere del diritto di famiglia, con i loro bambini intorno. Sono anche evidenziate le contraddizioni fra generazioni, fra tradizione e modernità: madri velate e figlie in jeans e maglietta, che rischiano di subire violenze da parte degli uomini.
La bellezza di queste foto non nasce da preoccupazioni estetiche ma etiche, dal grande rispetto verso i soggetti ripresi, e dalla forte carica umana della giornalista.

“Per entrare nelle storie personali delle vittime – ha scritto Mario Boccia (in una precedente presentazione della mostra) – ci vuole una particolare attitudine. Bisogna saper ascoltare e meritarsi la fiducia di chi non ne ha più per nessuno. Le sue foto sommano il rigore dell’inviata sul posto alla sensibilità di una donna che sa guardare negli occhi la madre di un bambino sfregiato dalle schegge di una cluster bomb ‘liberatrice’. Giuliana si inserisce di fatto nella tradizione del miglior fotogiornalismo. Non scatta per stupire, né per dimostrare quanto è brava, ma per raccontare storie. Lo fa da anni, sempre meglio, si mette in gioco senza risparmiarsi. E’ questo il suo ‘stil’, il suo segno di riconoscimento”.

Francesco Poli

“Quelle foto raccontano Giuliana oltre che raccontare le donne di quei Paesi.
Sono lo sguardo di Giuliana.
In qualche modo sono il suo specchio.”

Pier Scolari

 

È passato un mese.
Da noi sono successe tante cose, inimmaginabili per me, una larga parte di questo paese ha partecipato con commozione e rabbia alle tante iniziative per la libertà di Giuliana.
Sempre siamo riusciti a tenere insieme la richiesta della libertà per gli ostaggi con la domanda di libertà per il popolo iracheno senza polemiche o inutili invettive. Certo, uno sguardo all’Iraq insanguinato di questi giorni, dove si intrecciano senza fine autobomba e bombardamenti, lascia sgomenti e increduli mentre cresce l’angoscia per la sorte di Giuliana.
Ma mentre l’abbraccio di un popolo è servito a noi, a me, per mantenere viva la speranza e – di più – la certezza del ritorno di Giuliana tra noi, di lei non sappiamo nulla o poco più di nulla.
Non sappiamo dove sia, come stia davvero come passi le giornate sempre uguali in una o più prigioni, che rapporti possa avere con chi la detiene, quali, tanti, momenti di sconforto possa vivere senza il calore umano di qualcuno che – come fu il caso di Simona Pari e Simona Torretta o dei due reporter francesi – le sta accanto. Lo stesso destino di Florence: due donne coraggiose ma sole.
Spesso mi domando se abbiamo fatto di tutto, se potevamo fare di più ora, e mi rispondo che forse più di così non avremmo potuto fare, ma certo non siamo stati capaci di fermare la guerra ed è dalla spirale guerra/terrorismo che Giuliana è stata rapita.
Ora che ci ritroviamo insieme qui come in tante altre parti d’Italia e d’Europa per parlare di lei non riesco a non pensare che, nonostante tutti noi, lei è sola.

Pier Scolari

Verrà inoltre proiettato il video trasmesso dalle televisioni arabe,
realizzato da Il Manifesto per presentare l’operato di Giuliana Sgrena in Iraq.

Inaugurazione

Sabato 5 marzo 2005 ore 17,30
Uffici di BIG - Via Maria Vittoria 18 - Torino

Saranno presenti
il Sindaco di Torino Sergio Chiamparino,
l’Assessore alle Risorse e allo Sviluppo della Cultura della Città di Torino Fiorenzo Alfieri,
l’Assessore al sistema Educativo e alle Politiche di Pari Opportunità della Città di Torino Paola Pozzi
il compagno di Giuliana Pier Scolari,
Orsola Casagrande de Il Manifesto,
Francesco Poli promotore della tappa torinese della mostra


Fino al 17 marzo 2005
Dal lunedì al giovedì con orario 10 – 16.30
Via Maria Vittoria 18, Torino

Per informazioni
Città di Torino
Divisione Servizi Culturali - Settore Eventi Culturali
Ufficio Creatività e Innovazione
Tel. 011.443.00.45/32 Fax 001.443.00.48
arti.visive@comune.torino.it - gaimaster@comune.torino.it

Tutte le fotografie scattate dalla giornalista su www.ilmanifesto.it

Comunicato Stampa (.doc 41Kb)