I COLLOQUI

Numerosi sono stati i colloqui con le persone detenute e si sono focalizzati soprattutto sulla verifica delle loro condizioni all’interno del carcere, l’umanizzazione del trattamento, il rispetto della dignità e l’accoglienza delle necessità. Il lavoro più consistente dell’Ufficio Garante è, tuttavia, successivo ai colloqui che mensilmente vengono svolti con le persone detenute presso la Casa Circondariale di Torino o con gruppi di ristretti, modalità utilizzata nell’Istituto minorile. Questi interventi generano inevitabilmente una serie di azioni da attivare con la rete che l’Ufficio si è costruito e con gli altri settori coinvolti. Instaurare e allargare i rapporti e le relazioni è fondamentale per lo svolgimento del lavoro. Le principali autorità di riferimento sono: le Direzioni degli Istituti penitenziari, l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (UEPE), la Sanità Penitenziaria, la Magistratura di Sorveglianza, il Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria, la Prefettura, la Questura, le Autorità locali comunali e regionali, i Servizi Sociali, gli Enti che si occupano di stranieri e gli altri organi di garanzia a livello locale, nazionale e internazionale. Come noto l’anno è stato contraddistinto, come quello precedente, dalle particolari limitazioni imposte dalla pandemia in corso, ma nonostante ciò, anzi forse proprio in ragione di questa particolare contingenza, è stato utile e necessario tenere alta l’attenzione sulle condizioni di vita e sui bisogni delle persone recluse. Il dato relativo ai 632 colloqui realizzati, con un incremento del 63% rispetto al 2020, conferma l’impegno in questo senso.

Di seguito il grafico che rappresenta l’attività svolta negli ultimi tre anni dall’ufficio in relazione ai colloqui:

Il grafico seguente illustra l’articolazione dei colloqui effettuati nel 2021 distribuiti per ciascun padiglione della Casa Circondariale:

I bisogni espressi dalle persone detenute sono diversi e accade che nel corso del tempo se ne manifestino di nuovi, al tempo stesso non è infrequente la necessità di incontrarle più volte per comunicare in ordine alle criticità segnalate; i 632 colloqui sono stati effettuati con 478 persone che hanno incontrato l’Ufficio Garante in una o più occasioni con la seguente articolazione:

Il dettaglio che rappresenta i colloqui effettuati nell’ultimo triennio articolati per padiglione descrive come in alcuni casi la richiesta di interlocuzione con la Garante sia decisamente aumentata e nel caso del padiglione B addirittura raddoppiata nel 2021 rispetto al 2020

LE TELEFONATE

In ufficio riceviamo telefonate su diverse questioni e in particolare da persone in misura alternativa e da parenti di persone detenute. Si tratta di richieste in merito alla casa e al lavoro che continuano ad essere le criticità più sentite nella delicata fase del reinserimento sociale. Da parte dei familiari di persone ristrette viene spesso sollecitato l’intervento della Garante per assicurarsi che il familiare venga adeguatamente seguito, in particolare sotto il profilo sanitario. Per quanto riguarda i trattenuti al C.P.R. non abbiamo avuto contatti telefonici diretti in quanto è venuta meno la loro possibilità di effettuare chiamate col proprio telefono cellulare. Inoltre, riceviamo di frequente richieste di aiuto da chi, in regime di detenzione domiciliare, si trova in difficoltà economica e materiale nell’affrontare le normali pratiche quotidiane.

 

LA CORRISPONDENZA

Nel 2021 l’ufficio ha ricevuto e protocollato n. 170 contatti mediante lettere, telegrammi e “Zeromail”, servizio avviato a favore delle persone detenute, che consente l’invio e la ricezione di posta elettronica verso e da qualunque destinatario (ad eccezione degli indirizzi @giustizia.it). Il servizio consiste nella scansione delle proprie lettere autografe e o documenti e si possono ricevere, oltre ai testi delle mail, anche disegni e/o fotografie. Oltre ai contatti realizzati con queste modalità nel 2021 sono pervenute all’indirizzo ufficio.garante@comune.torino.it ulteriori 2.974 mail inviate da un’ampia tipologia di interlocutori, istituzionali e non, mentre sono state inviate dal medesimo indirizzo 1.999 mail. Ciascun contatto viene vagliato e, a seconda delle questioni poste, si procede con le attività ritenute necessarie a cui possono seguire una successiva risposta scritta o un colloquio, a seconda delle necessità.

 

LE UDIENZE IN UFFICIO

L’ufficio riceve su appuntamento chiunque graviti a vario titolo intorno al mondo dell’esecuzione penale e abbia necessità di avere indicazioni sulle risorse presenti sul territorio o di avere un’interlocuzione in presenza. La tipologia di utenza che riceviamo maggiormente è composta da persone uscite da poco dalla struttura penitenziaria, che risiedono in Torino o provincia e che non sono in grado di orientarsi fra i Servizi. Le problematiche più sentite restano quelle relative alla mancanza di casa e di lavoro. Da parte nostra diamo indicazione sugli uffici preposti a cui è necessario rivolgersi per percorrere il corretto iter e, dove possibile, seguiamo l’evolvere delle situazioni.

LE VISITE DI MONITORAGGIO STRUTTURALE

C. C. “Lorusso e Cutugno”

Nelle giornate del 27 e 28 settembre e dell’8 e 20 ottobre 2021, i componenti dell’Ufficio Garante hanno svolto quattro visite di monitoraggio della C. C. “Lorusso e Cutugno”, al fine di valutarne le condizioni strutturali.

Istituto Penale Minorile “Ferrante Aporti”

Nel corso dell’anno 2021, nelle date del 15 giugno e del 21 dicembre, l’Ufficio Garante dei diritti delle persone private della libertà personale ha svolto due visite di monitoraggio presso l’I.P.M. “Ferrante Aporti” di Torino, con la finalità di valutare le condizioni strutturali dell’Istituto e di intercettare le problematiche che i suoi giovani ospiti avessero intenzione di condividere. Inoltre, nella giornata del 23 luglio 2021, alcuni componenti dell’Ufficio Garante si sono recati presso l’I.P.M. cittadino, al fine di presentare ai ragazzi reclusi il volantino “La Garante, questa sconosciuta” (prodotto graficamente da Francesca Bonetto in Servizio Civile e realizzato dall’Ufficio Garante della Città di Torino), depliant che, attraverso alcune vignette e un linguaggio semplice, mirava a far conoscere meglio la figura della Garante ed indicava le modalità per potersi mettere in contatto con l’Ufficio comunale, in caso di necessità.