
Valente pittore e interprete della cultura artistica italiana a cavallo fra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.
Lo stile pittorico di Serralunga, inizialmente legato al gusto fin de siècle della pittura grossiana e ranzoniana, nel corso degli anni assume un’autonomia espressiva che trova i migliori esiti nella ritrattistica, nel nudo, nelle scene di caccia e in alcune nature morte, soggetti resi con una grafia leggera, al limite del non finito (particolarmente evidente sui bordi). La sua poetica incarna i dettami della tradizione tardo-simbolista, contaminata dalle suggestioni provenienti dalla grande stagione della pittura figurativa ottocentesca.
Nei ritratti delle dame e degli esponenti della borghesia cittadina, la luce tersa sottolinea il pallore dell’incarnato mentre la pennellata, dapprima più controllata e suadente e poi più sfrangiata e opaca, regala all’osservatore intensi brani di armonia cromatica e compositiva.