Servizio Centrale Consiglio Comunale

      n. ord. 12

2011 03583/002

CITTÀ DI TORINO

 

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 6 FEBBRAIO 2012

 

(proposta dei cittadini titolari dei diritti di partecipazione ai sensi dell'articolo 13 dello Statuto della Città e dell'articolo 10 del Testo Unico delle norme regolamentari sulla partecipazione, il referendum, l'accesso, il procedimento, la documentazione amministrativa ed il difensore civico, comprensiva degli emendamenti approvati nella presente seduta)

 

Sessione Ordinaria

 

Convocato il Consiglio nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del Palazzo Civico, oltre al Presidente FERRARIS Giovanni Maria ed al Sindaco FASSINO Piero, i Consiglieri:

 

ALTAMURA Alessandro

ALUNNO Guido Maria

AMBROGIO Paola

APPENDINO Chiara

BERTHIER Ferdinando

BERTOLA Vittorio

CARBONERO Roberto

CARRETTA Domenico

CASSIANI Luca

CENTILLO Maria Lucia

CERVETTI Barbara Ingrid

DELL'UTRI Michele

GENISIO Domenica

GRECO LUCCHINA Paolo

GRIMALDI Marco

LEVI Marta

LEVI-MONTALCINI Piera

LIARDO Enzo

LO RUSSO Stefano

MAGLIANO Silvio

MANGONE Domenico

MARRONE Maurizio

MORETTI Gabriele

 

MUSY Alberto

MUZZARELLI Marco

NOMIS Fosca

PAOLINO Michele

PORCINO Giovanni

RICCA Fabrizio

SBRIGLIO Giuseppe

SCANDEREBECH Federica

TRONZANO Andrea

VENTURA Giovanni

VIALE Silvio

 

In totale, con il Presidente ed il Sindaco, n. 36 presenti, nonché gli Assessori: BRACCIALARGHE Maurizio - CURTI Ilda - LAVOLTA Enzo - LUBATTI Claudio - SPINOSA Mariacristina - TISI Elide - TEDESCO Giuliana.

 

Risultano assenti i Consiglieri: COPPOLA Michele - CURTO Michele - FURNARI Raffaella - RATTAZZI Giulio Cesare - TRICARICO Roberto.

 

Con la partecipazione del Segretario Generale PENASSO dr. Mauro.

 

SEDUTA PUBBLICA

 

OGGETTO: LINEE GUIDA PER LA STESURA DEI PATTI PARASOCIALI DELLA SOCIETA' DI GESTIONE DELL'AEROPORTO DI TORINO.

 

          Premesso che:

-        il Consiglio Comunale di Torino ha approvato il 23 luglio 1999 la deliberazione (mecc. 9902151/64) che dava avvio al processo di cessione di alcune azioni della società di gestione dell'aeroporto di Torino (di seguito SAGAT);

-        nella Relazione 2006 dell'Agenzia per i Servizi Pubblici Locali della Città di Torino a SAGAT è dedicato un capitolo realizzato dal Politecnico di Torino, Dipartimento dei Sistemi di Produzione ed Economia dell'Azienda;

-        il Consiglio Comunale di Torino ha approvato il 7 maggio 2007 la deliberazione n. 51 (mecc. 2007 01787/064) ha autorizzato il Sindaco a procedere con il rinnovo dei patti parasociali di SAGAT.

          Considerato che:

-        nella deliberazione di privatizzazione del 1999 era esplicitamente scritto che, nella realtà piemontese, l'aeroporto di Torino-Caselle rappresenta un'infrastruttura di collegamento ed un fattore di competitività di fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio circostante, e che per i successivi 10-15 anni veniva prevista una crescita del 6-7%, valore in linea con i tassi medi italiani stimati dall'International Air Transport Association (IATA);

-        nella stessa deliberazione veniva richiesta a SAGAT la definizione di una politica di sviluppo atta a contrastare la "concorrenza" dei vicini scali milanesi con particolare riferimento a quella di Malpensa 2000, in modo da poter mantenere il trend di crescita previsto. La deliberazione di privatizzazione poi indicava alcuni obiettivi per lo scalo aeroportuale torinese che, pur conservando il tradizionale ruolo di gestore del traffico business di Torino e della Regione, sarebbe dovuto diventare aeroporto di riferimento per i flussi turistici della Regione. Infine la deliberazione di privatizzazione indicava che la scelta del partner strategico si indirizzasse su leader affermati del settore che avrebbero consentito all'aeroporto di aumentare, in termini di numero e di frequenza, le opportunità di collegamento con altri scali, sia italiani che internazionali sia mantenendo sempre i segmenti di mercato oggi consolidati sia acquisendo una parte del traffico che utilizzava gli aeroporti di Genova, Malpensa e Nizza in modo da costituire un fattore di grande rilievo per lo sviluppo commerciale, occupazionale ed industriale dell'economia piemontese;

-        nel 2006 l'Agenzia per i Servizi Pubblici Locali della Città di Torino, nel capitolo dedicato a SAGAT, viene evidenziato come le infrastrutture aeroportuali dopo le nuove opere pro Olimpiadi Invernali 2006 sono sovradimensionate e l'investimento pubblico difficilmente sfruttabile, se il traffico passeggeri/merci non verrà incrementato in modo significativo e come i risultati conseguiti dalla SAGAT, in termini di crescita del traffico passeggeri e merci, si discostano significativamente da quanto promesso nel Piano di Sviluppo (PdS) e risultano spesso inferiori anche ai dati del Piano Pluriennale (PP). L'Agenzia per i Servizi Pubblici Locali ha poi sottolineato come fosse auspicabile che il peso dei soci pubblici, tenuto conto che essi dispongono della maggioranza, venga accresciuto e che, a tale maggior valenza corrisponda un più marcato impegno gestionale. Ad oggi, infatti, al Presidente, espressione del Comune socio pubblico di maggioranza relativa, è delegata solo la gestione delle relazioni istituzionali mentre tutta la gestione operativa è in capo unicamente all'amministratore delegato nominato dai soci privati. La relazione dell'Agenzia terminava inoltre ribadendo l'importanza di un solido e credibile piano industriale: infatti, i positivi ritorni in termini di utili ottenuti fino ad oggi risultano essere, piuttosto che il frutto di una politica pregnante in area aviation, il risultato del massiccio taglio dei costi e del forte incremento delle attività non aviation, operazioni i cui effetti non potranno accrescersi se non in presenza di un significativo aumento del traffico, realizzabile anche e non solo tramite l'apertura di una base low cost;

-        la disponibilità di collegamenti diretti verso i principali scali italiani ed internazionali, oltre a soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini e delle imprese torinesi, sarebbe volano per lo sviluppo turistico della nostra Città e della nostra Regione. Il condizionale è stato usato intenzionalmente in quanto allo stato attuale i collegamenti disponibili dallo scalo di Torino-Caselle sono limitati e spesso inferiori (in termini di frequenze e numero di destinazioni), a quelli offerti da altri scali italiani. Negli ultimi anni, infatti, la crescita media del numero dei passeggeri si è attestata intorno al 3-4%, contro una crescita media del mercato pari al 6-7% (vedi grafico 1 allegato) (all. 1 - n.          ), crescita media del mercato in linea con i dati evidenziati nella deliberazione del 1999;

-        come si evince nella tabella allegata (allegato 1), i collegamenti con i grandi hub europei direttamente raggiungibili da Torino sono addirittura diminuiti rispetto all'offerta presente negli anni scorsi, e sono di gran lunga inferiori a quelli di altre realtà paragonabili con Torino, come per esempio Bologna. Questo "trend" non è consono alle aspettative/potenzialità di una città che ha ospitato un evento olimpico e che è pur sempre la quarta metropoli d'Italia ma che continua ad essere l'unica grande area metropolitana d'Europa a non essere dotata di un vettore low cost "basato"; come si evince dal grafico 2 allegato (allegato 1), lo scalo torinese ha avuto, come già detto, una crescita lineare negli anni come già detto inferiore alla media nazionale, mentre scali che si sono dotati di un operatore low cost "basato", come per esempio Bergamo, Ciampino e Pisa, hanno sviluppato enormemente il loro traffico andando a superare per numero di passeggeri lo scalo di Torino. Le cause di questa situazione sono molteplici, ma su tutte spicca il problema della governance dell'azienda, che è ad oggi totalmente squilibrata a favore del socio privato che, non avendo interessi diretti allo sviluppo del territorio e della sua accessibilità aerea, cura esclusivamente la gestione economica dell'azienda trascurando gli investimenti a favore dello sviluppo del traffico;

-        gli investimenti pubblici effettuati in occasione delle Olimpiadi del 2006 hanno portato la capacità operativa dello scalo a 6 milioni di passeggeri e che questi investimenti non sono stati al momento sfruttati al pieno delle loro potenzialità;

-        la nuova vocazione turistica e la rinnovata tradizione industriale di Torino e del Piemonte richiedono un'accessibilità aerea del territorio che oggi lo scalo torinese è in grado di offrire solo parzialmente;

-        studi europei hanno stabilito, come riportato anche sul sito internet della SAGAT, che per ogni milione di passeggeri si creano tra diretto, indiretto ed indotto circa mille posti di lavoro.  

Tutto ciò premesso,

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

          Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;

          Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:

          regolarità tecnica come da allegato (all. 2 - n.                 );

          regolarità contabile come da allegato (all. 3 - n.                 );

 

procede alla votazione nei modi di regolamento.

 

Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione:

Altamura Alessandro

 

Non partecipano alla votazione:

Greco Lucchina Paolo, il Vicepresidente Vicario Magliano Silvio

 

PRESENTI 33

VOTANTI 33

 

FAVOREVOLI 33:

Alunno Guido Maria, Ambrogio Paola, Appendino Chiara, Berthier Ferdinando, Bertola Vittorio, Carbonero Roberto, Carretta Domenico, Cassiani Luca, Centillo Maria Lucia, Cervetti Barbara Ingrid, Dell'Utri Michele, il Sindaco Fassino Piero, il Presidente Ferraris Giovanni Maria, Genisio Domenica, Grimaldi Marco, Levi Marta, Levi-Montalcini Piera, Liardo Enzo, Lo Russo Stefano, Mangone Domenico, Marrone Maurizio, Moretti Gabriele, Musy Alberto, Muzzarelli Marco, Nomis Fosca, Paolino Michele, Porcino Giovanni, Ricca Fabrizio, Sbriglio Giuseppe, Scanderebech Federica, Tronzano Andrea, Ventura Giovanni, Viale Silvio

 

Per l'esito della votazione che precede, il Presidente dichiara che il Consiglio Comunale   

 

D E L I B E R A

 

Le seguenti linee guida da utilizzarsi, nel rispetto delle procedure dei regolamenti e delle leggi in vigore, per il rinnovo dei patti parasociali di SAGAT in scadenza nel 2012 al momento del rinnovo stesso:

1)      all'articolo su "Obblighi della Sagat, criteri di valutazione dell'operato della società di gestione", oltre ai criteri di economicità, venga inserito anche un criterio legato al rapporto tra i dati di traffico, numero di movimenti e passeggeri annui dello scalo torinese rispetto alla media nazionale ed alle esigenze di mobilità aerea dei cittadini e delle aziende torinesi, ed in particolare alla realizzazione ed al mantenimento di una base low-cost;

2)      prevedano l'obbligo di informativa da parte dell'Amministratore Delegato per tutti i contratti stipulati, a prescindere dal valore dei contratti stessi;

3)      prevedano maggiore potere operativo gestionale per i membri di nomina pubblica nel Consiglio d'Amministrazione sul tema dello sviluppo del traffico aereo e della gestione delle risorse umane sottolineando contemporaneamente ai rappresentanti di nomina pubblica l'importanza di una maggior condivisione dei temi in oggetto;

4)      prevedano una clausola che stabilisca che il premio di risultato del Presidente, dell'Amministratore Delegato e di tutto il primo livello di management vengano parametrizzati anche ad obiettivi di sviluppo del traffico e non solo ad obiettivi economici;

5)      il 10% degli utili netti annuali sarà obbligatoriamente accantonato ad una riserva di patrimonio netto appositamente denominata, aggiuntiva rispetto agli accantonamenti obbligatori, destinata a finanziare l'ampliamento del network e, più in generale, lo sviluppo del traffico dallo scalo di Torino Caselle, ovvero alla copertura delle perdite di esercizio. Tale accantonamento non è obbligatorio qualora, nell'esercizio sociale al quale gli utili stessi si riferiscono, l'incremento del traffico passeggeri rilevato sia stato almeno pari alla media nazionale, ovvero il decremento sia stato inferiore alla media nazionale;

6)      prevedano l'impegno specifico di analizzare e dismettere le partecipazioni non strategiche detenute dalla società stessa, per verificare la possibilità di liberare risorse da reinvestire sul territorio piemontese.

 

Parere regolarità tecnica come da allegato (allegato 2).

 

IL DIRETTORE DIREZIONE

PARTECIPAZIONI COMUNALI

F.to Mora

 

IL DIRIGENTE SETTORE

GESTIONE SOCIETARIA

F.to Delli Colli

 

Parere regolarità contabile come da allegato (allegato 3).

 

per IL VICE DIRETTORE GENERALE

RISORSE FINANZIARIE

Il Dirigente Delegato

F.to Tornoni

 

 

In originale firmato:

 

IL SEGRETARIO

Penasso

IL PRESIDENTE

Ferraris