Consiglio Comunale

2010 04409/002

 

CITTÀ DI TORINO

 

PROPOSTA DI MOZIONE

 

Respinta dal Consiglio Comunale in data 23 luglio 2010

 

OGGETTO: UN NUOVO PROGETTO PER L'AREA EX-ISVOR - COLLEGATA ALLA DELIBERAZIONE (MECC. 2010 00968/009) "PERMESSO DI COSTRUIRE CONVENZIONATO PER LA REALIZZAZIONE DI UN INTERVENTO IN "AREA TE" DI P.R.G. COMPRESA TRA CORSO MASSIMO D'AZEGLIO, CORSO DANTE, VIA MARENCO E VIA MONTI (EX ISVOR). APPROVAZIONE.".

 

Il Consiglio Comunale di Torino,

 

PRESO ATTO

 

delle forti perplessità che il PEC per l'area ex-ISVOR ha suscitato tra numerose/i consigliere/i e il parere negativo della Circoscrizione Ottava;

 

CONSIDERATO CHE

 

-      le/i cittadini residenti nell'area interessata hanno espresso decisa contrarietà all'intervento proposto attraverso il Comitato ex-ISVOR;

-      l'area si trova in un contesto di aree di pregio oggetto di tutela, come il Parco del Valentino, il fiume Po ed il Ponte Isabella, i parchi collinari sovrastanti e gli edifici - "villini" del primo Novecento - circostanti a Nord di corso Dante, dove l'indice edificatorio è indicato in 0,6;

-      in questa zona sussistono diverse aree classificate TE, che potranno porre analoghe problematiche in futuro;

-      l'aumento degli abitanti e il massiccio numero di parcheggi interrati (oltre 500) acuiranno i problemi di mobilità già sensibili nella zona e incrementeranno i flussi di traffico nelle vie circostanti;

-      il PEC legittima la propria procedura con l'interesse pubblico che comporterebbe;

 

CONSTATATO ALTRESÌ CHE

 

-      le modifiche proposte dall'Assessorato non hanno sostanzialmente modificato l'impianto del progetto presentato;

-      è facoltà del Consiglio Comunale approvare una diversa ripartizione delle quote di edilizia residenziale e di ASPI, così come la monetizzazione degli oneri di urbanizzazione;

-      la "piazza pubblica", la cui stessa esistenza è richiesta per consentire le nuove edificazioni private, rischia di essere il mero affaccio di una "galleria commerciale" sul perimetro circostante e di diventare in estate una "isola di calore" per l'assenza di verde;

-      lo spostamento dell'asilo nido all'esterno dell'area Ex ISVOR, pur del tutto opportuna, consentirebbe alla proprietà di utilizzare a fini edificatori anche l'area inizialmente individuata per l'asilo spostandolo e potrebbe anche favorire una riduzione volumetrica degli edifici contigui;

 

INVITA

 

Il Sindaco e la Giunta:

-      a presentare un nuovo progetto che recepisca sensibilmente le richieste delle/i cittadine/i e della Circoscrizione, al fine di raggiungere maggiore condivisione e consenso sulla riqualificazione dell'area attraverso l'inserimento coerente delle nuove edificazioni nel contesto di questa parte di città;

-      tale finalità potrà essere realizzata attraverso le seguenti azioni:

1)     definire in modo condiviso il miglioramento della qualità architettonica e l'inserimento paesaggistico dell'intervento attraverso l'allestimento, a cura della Divisione Urbanistica, di un Tavolo di lavoro a cui partecipino la Società Torino ZeroCinque, la competente Soprintendenza, la Commissione Locale per il Paesaggio, la Circoscrizione Ottava e il Comitato ex-ISVOR e verificare, anche con adeguate simulazioni e rappresentazioni, l'impatto del progetto sul paesaggio e la sua incidenza sulle visuali;

2)     operare affinché il provvedimento di tutela degli affacci del vecchio complesso industriale, ispirato alla conservazione della memoria storica e architettonica, non comprometta indirettamente l'intera qualità architettonica dell'intervento proposto nel PEC;

3)     individuare l'area più adeguata di proprietà comunale per la costruzione dell'asilo nido, che potrebbe ragionevolmente essere il più vasto complesso della Piscina Parri - comprendente, oltre all'impianto sportivo, un'area verde, una Scuola Materna e una piastra di pattinaggio attualmente inutilizzata - e prevedere una adeguata "compensazione" a favore della Città per tale spostamento;

4)     verificare con la proprietà la possibilità di una diversa distribuzione dell'edificato all'interno dell'ambito, pur nel rispetto delle NUEA e del Regolamento Edilizio, riducendo l'altezza dei fronti;

5)     progettare la "piazza pubblica" in base al criterio dell'effettivo uso pubblico, con l'inserimento di una consistente quota di verde fruibile dal pubblico e alberi capaci di svilupparsi ad adeguata profondità (almeno 2 metri di terra);

6)     verificare da parte della Città, e con la Circoscrizione Ottava, la possibilità e l'interesse di acquisire una quota delle aree previste ad ASPI per ospitare servizi e funzioni di pubblico interesse nella zona della "piazza pubblica" e sul fronte di corso Dante;

7)     sottoporre il PEC alla fase di verifica di assoggettabilità alla VAS, al fine di consentire il pronunciamento di tutti gli Enti interessati e la partecipazione dei cittadini al procedimento amministrativo.