Consiglio Comunale

2010 03824/002

 

 C I T T À  D I  T O R I N O

 

PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO

 

Non approvata dal Consiglio Comunale in data 12 luglio 2010

 

 

OGGETTO:   "SOLIDARIETA' AI LAVORATORI E RIAPERTURA DEI NEGOZIATI A POMIGLIANO" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI FERRANTE ED ALTRI IN DATA 23 GIUGNO 2010.

 

Il Consiglio Comunale di Torino,  

 

CONSIDERATO CHE

 

-        nel referendum svoltosi a Pomigliano il 22 giugno è emerso un inequivocabile pronunciamento delle lavoratrici e dei lavoratori in difesa della propria dignità e diritti contro le pressioni della Fiat e del Governo per imporre un nuovo sistema di regole svincolato dalla contrattazione sindacale e dall'attuale diritto del lavoro;

-        la vicenda di Pomigliano rappresenta un banco di prova importante per il futuro del lavoro e dell'industria nel nostro Paese e richiede approfondite riflessioni sul significato della democrazia del lavoro e sul necessario consenso attivo delle lavoratrici e dei lavoratori alla definizione delle regole del lavoro e della produzione;

-        l'incremento della produttività a Pomigliano ed una nuova organizzazione della produzione possono essere definiti rispettando le regole del Contratto Collettivo Nazionale, con il consenso dei lavoratori e con l'accordo di tutti i sindacati;

 

CONVINTI

 

che la politica non possa essere assente da una vicenda che avrà conseguenze importanti sul mondo del lavoro nel nostro Paese e che richiede una assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti politici, economici e sociali;

 

ESPRIME

 

solidarietà ai lavoratori di Pomigliano ed alla loro lotta per la dignità, i diritti, il lavoro;

 

IMPEGNA

 

Il Sindaco ad esprimere all'azienda Fiat l'invito del Consiglio Comunale a confermare l'investimento a Pomigliano ed a riaprire il negoziato su nuove basi con l'obiettivo di raggiungere il consenso attivo delle lavoratrici e dei lavoratori e l'accordo di tutte le parti sindacali, come condizione necessaria per il buon funzionamento della fabbrica, ma anche per dare una prospettiva ed un futuro alle relazioni industriali ed al lavoro nel nostro Paese.