Consiglio Comunale

2010 02646/002

 

 C I T T À  D I  T O R I N O

 

MOZIONE           

 

Respinta dal Consiglio Comunale in data 17 maggio 2010

 

OGGETTO: MOZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2010 - RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA. BILANCIO PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2010 - 2012.

 

          Il Consiglio Comunale di Torino,

 

1) modifica articolo 6 Regolamento comunale n. 148 "affissioni pubbliche"

 

PREMESSO CHE

 

-        il Regolamento 148 specifica gli impianti di proprietà della Città;

-        la Città non ha un regolamento sui patrocinii;

-        all'articolo 6 il Regolamento della affissioni dal titolo "Riduzione del diritto" dice che ci sarà uno sconto del 50% sul costo delle affissioni in vari casi tra cui, al punto c) i manifesti relativi ad attività culturali da chiunque realizzate con il patrocinio della Città;

-        questo significa che anche Associazioni che fanno pagare il biglietto di ingresso per concerti o altre manifestazioni godono di uno sconto del 50% sulle affissioni;

 

CONSIDERATO CHE

 

-        la Città di Torino ha la situazione debitoria più alta d'Italia;

-        il servizio di pubblica affissione è inteso a garantire attività comunque prive di rilevanza economica;

 

2) azioni a sostegno della riduzione del debito

 

PREMESSO CHE

 

-        la situazione debitoria della Città di Torino è ormai vicina ai 5 miliardi di Euro, di cui circa 2,5 miliardi verso il sistema banche;

-        l'Assessore al Bilancio ha parlato a più riprese di "bilancio a base zero" ossia che veda la ridiscussione di ogni singola assegnazione pregressa nonché la verifica di ogni spesa considerata inderogabile onde verificarne i requisiti;

-        è sempre più necessario che la Pubblica Amministrazione dia l'esempio sulla ragionata allocazione e consapevole distribuzione delle risorse pubbliche;

-        dobbiamo ragionare sui programmi che si intendono sviluppare e non sull'adattamento dell'esistente;

-        l'Assessore Passoni ha più volte confermato che il 2010 sarà l'ultimo anno in cui la Città di Torino potrà rispettare il Patto di stabilità;

-        ha inoltre chiaramente detto che nel 2011 si dovranno recuperare centinaia di milioni di Euro per rimanere nel Patto;

-        è indispensabile intraprendere una serie di azioni utili a consentire il rispetto del Patto di stabilità anche nel 2011, ma soprattutto a riequilibrare una situazione finanziaria che condiziona e condizionerà sempre più in maniera sostanziale le scelte dell'Amministrazione;

 

CONSIDERATO CHE

 

-        esistono dei Regolamenti della Città, con ad oggetto i tributi locali, che, se modificati, consentirebbero un recupero di risorse a favore delle casse comunali;

-        sarebbe auspicabile la rinegoziazione di contratti di locazione e convenzioni che hanno ad oggetto l'affitto od il comodato di immobili comunali;

-        esistono contratti di appalto con decorrenza 2011 che, se adeguatamente preparati e valutati, potrebbero consentire notevoli risparmi;

-        esiste un numero importante di contratti e di convenzioni in essere che possono essere risolti o comunque rinegoziati;

-        esiste la possibilità di rinegoziare numerosi mutui;

-        è concreta l'esigenza di una ricognizione sui beni patrimoniali e sulle società ed aziende partecipate;

 

3) istituzione di una Commissione per la ristorazione torinese

 

PREMESSO CHE

 

-        la Città di Torino appalta ad aziende esterne, attraverso bando di gara triennale che scadrà nel 2011, il servizio di ristorazione scolastica per le scuole dell'obbligo e del pre-obbligo;

-        il criterio di aggiudicazione prescelto è quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa;

-        a nostro giudizio occorre monitorare, in termini di efficienza della spesa pubblica, la ristorazione torinese;

CONSIDERATO CHE

 

-        la spesa di aggiudicazione nel triennio 2008/2010 è stato di 116.800.000 Euro con le ditte vincitrici che hanno applicato uno sconto pari a neanche l'1%;

-        la spesa di aggiudicazione nel triennio precedente 2005/2007 fu di 94.600.000 Euro ovvero 22.200.000 Euro in meno del triennio successivo;

 

VALUTATO CHE

 

-        da una prima stima emerge chiaramente la possibilità di avere un risparmio nella gestione della ristorazione di alcuni milioni di euro senza penalizzare la qualità;

-        la ristorazione da analizzare riguarda sia i pasti veicolati sia quelli non veicolati di scuole, case di riposo, domiciliari, ecc.;

-        occorre analizzare tutti i punti di ristorazione presenti sul territorio e fissarli su una mappa;

-        occorre analizzare tutti i punti di ristorazione per tipologia in modo che siano sinergici;

-        è presumibilmente necessario, in un'ottica che consenta un risparmio adeguato pur non compromettendo l'ottima qualità, verificare la possibilità di costruire una o più cucine centralizzate;

-        occorre valutare se sia utile introdurre il sistema cook & chill;

 

IMPEGNA

 

Il Sindaco e la Giunta a:

-        modificare il Regolamento n. 148 all'articolo 6 eliminando il diritto allo sconto per le Associazioni che prevedono manifestazioni con intento non privo di rilevanza economica;

-        dotare la Città di un Regolamento per i patrocinii;

-        lavorare per arrivare ad una valutazione complessiva del bilancio che tenda al ZBB (Zero Base Budgeting) e quindi porti, tra le altre azioni, ad una eventuale revisione dei contratti, degli appalti (in particolare, ma non solo, del settore mense), dei regolamenti (in particolare, ma non solo, nel settore affissioni), dei mutui oggi in essere affinché sia resa possibile una efficiente gestione del denaro pubblico e non si penalizzino gli investimenti nei settori nevralgici della vita quotidiana dei cittadini;

-        dare trimestralmente conto al Consiglio Comunale ed alle Commissioni di lavoro l'attuazione di questo percorso;

-        costituire una Commissione per la ristorazione torinese (composta da 6 persone che facciano riferimento 1 all'ufficio scuola, 1 all'ufficio appalti, 1 urbanista, 1 tecnologo, 2 tecnici di ristorazione collettiva) che consenta una efficiente gestione del servizio di ristorazione e della spesa pubblica senza penalizzare la qualità del prodotto.