Consiglio Comunale

2010 01424/002

 

 C I T T À  D I  T O R I N O

 

MOZIONE N. 24

 

Approvata dal Consiglio Comunale in data 19 aprile 2010

 

OGGETTO: SOSTEGNO ALL'INIZIATIVA DELL'ITALIA DI ADERIRE ALLA PROPOSTA DI DECRIMINALIZZAZIONE UNIVERSALE DELL'OMOSESSUALITÀ PRESSO L'ONU E INIZIATIVE CONTRO L'OMOFOBIA E LA TRANSFOBIA.

 

          Il Consiglio Comunale di Torino,

 

PREMESSO CHE

 

-        il Parlamento Europeo il 18 gennaio 2006 ha approvato la risoluzione P6_TA(2006)0018 in cui:

-        invita con insistenza gli Stati membri a condannare con fermezza i discorsi omofobici carichi di odio o le istigazioni all'odio e alla violenza;

-        condanna con forza ogni discriminazione fondata sull'orientamento sessuale;

-        chiede agli Stati membri di adottare qualsiasi misura ritenuta opportuna nella lotta all'omofobia ed alla discriminazione basata sull'orientamento sessuale;

-        sollecita vivamente agli Stati membri ad intensificare la lotta all'omofobia mediante un'azione pedagogica ed anche per via amministrativa, giudiziaria e legislativa;

-        il Parlamento Europeo il 15 giugno 2006 ha approvato la risoluzione P6_TA(2006)0273 in cui invita gli Stati membri a lanciare campagne e progetti in tutti i settori ed a tutti i livelli, in particolare nei mezzi d'informazione e nelle scuole, al fine di promuovere la diversità culturale come forma di ricchezza e di dinamismo economico, la parità di genere, la lotta contro la discriminazione, la tolleranza, il dialogo e l'integrazione;

-        il Parlamento Europeo il 26 aprile 2007 ha approvato la risoluzione P6_TA(2007)0167 in cui:

-        indice per il 17 maggio la Giornata internazionale contro l'omofobia;

-        ribadisce che l'Unione Europea è innanzitutto una comunità di valori, in cui il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, la democrazia e lo stato di diritto, l'uguaglianza e la non discriminazione sono fra i valori che più contano;

-        chiede la depenalizzazione mondiale dell'omosessualità;

-        la Costituzione della Repubblica Italiana (articolo 3) stabilisce che: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.";

-        la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani all'articolo 2, comma 1 recita: "Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.";

-        la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea (2000/C 364/01) all'articolo 1 recita: "La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata". Ed all'articolo 21 ribadisce: "E' vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali";

-        il Consiglio Comunale di Torino ha approvato in data 2 marzo 2009 la mozione n. 20 (mecc. 2008 06290/002) avente per oggetto "Impegno straordinario della Città di Torino nella lotta all'omofobia ed alle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere";

-        il Consiglio Comunale di Torino ha approvato in data 6 luglio 2009 la mozione n. 44 (mecc. 2008 02798/002) avente per oggetto "Appello al Parlamento per l'istituzione di una giornata nazionale contro l'omofobia" da celebrarsi il 17 maggio di ogni anno nella ricorrenza della cancellazione, il 17 maggio 1990, dell'omosessualità dalla lista delle malattie mentali da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità;

 

EVIDENZIATO CHE

 

-        presso l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite è in preparazione la discussione sulla proposta dell'Unione Europea di depenalizzazione universale dell'omosessualità, comprensiva della richiesta di una moratoria delle pene che molte persone nel mondo subiscono a causa della loro omosessualità;

-        presso il Parlamento Europeo è in preparazione una specifica direttiva sulla prevenzione e la lotta all'omofobia;

-        presso la Commissione giustizia della Camera è allo studio un testo unificato per introdurre nel codice penale l'aggravante inerente all'orientamento sessuale della persona offesa dal reato e all'identità di genere (tale norma, se approvata, potrebbe colmare la grave lacuna dell'omissione di qualsiasi forma di protezione contro atti o comportamenti dettati dall'omofobia e dalla transfobia nei delitti motivati dall'odio contro minoranze oggetto di pregiudizi diffusi; alle conseguenze dell'atto delittuoso, si aggiunge infatti un chiaro intento volto a terrorizzare e ad escludere dalla vita sociale un'intera categoria di individui);

-        il 17 maggio del 1991 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato l'omosessualità una "variante naturale del comportamento umano";

-        i dati più recenti pubblicati nel rapporto del 2009 dell'Agenzia UE per i diritti fondamentali (ha sostituito l'Osservatorio europeo dei fenomeni di razzismo e xenofobia) dimostrano che l'omofobia e la transfobia sono fenomeni socialmente in piena diffusione nei paesi europei ed in molti casi tollerate se non sostenute apertamente da esponenti politici ed istituzionali;

-        la situazione appare particolarmente preoccupante rispetto ai crimini di odio a sfondo omofobico e transfobico, con un particolare riferimento al bullismo nelle scuole e nelle istituzioni educative, luoghi fondamentali di formazione dell'individuo e della cittadinanza;

-        dallo stesso rapporto emerge anche una preoccupante casistica di molestie a scuola e negli uffici, di aggressioni e licenziamenti ai danni di omosessuali e, più in generale, una difficoltà sempre maggiore per le persone omosessuali o transgender di vivere la propria "quotidianità" senza esser vittima di discriminazioni di vario tipo;

-        una cultura diffusa ancora oggi anche in Italia spinge a considerare le persone omosessuali e transgender come perverse o malate, rendendole spesso oggetto di scherno e discriminazione e obbligandole a nascondersi e spesso a rinunciare, per paura di essere scoperti, al diritto di denunciare maltrattamenti, percosse, furti o ricatti;

 

TENUTO CONTO CHE

 

-        le istituzioni governative non hanno mai definito e promosso specifiche politiche contro le forme di discriminazione contro le persone omosessuali o transgender;

-        le difficoltà per le persone omosessuali e transgender hanno spesso inizio sin dalla scuola;

-        la lotta all'omofobia ed alla transfobia non riguarda solo le persone omosessuali e transessuali, ma interessa l'autorità pubblica e la volontà collettiva della società;

-        esiste una grave mancanza di dati statistici utili al fine di valutare l'efficacia e l'impatto delle politiche legislative, mancanza dovuta in parte al fatto che l'orientamento sessuale è ancora un argomento in emersione, sostanzialmente ignorato dal dibattito pubblico;

-        i ripetuti e recenti episodi di violenza e di aggressione omofobica e transfobica in molte città dimostrano senza ombra di dubbio e con drammatica evidenza il clima di intolleranza e insicurezza cui è sottoposta l'intera categoria dei cittadini omosessuali o transgender;

-        spesso le forme di discriminazione sono anche verbali, così come accaduto recentemente anche nel Consiglio della nostra Circoscrizione 1;

 

VERIFICATA ALTRESÌ

 

-        la presenza da un lato, all'interno dell'Amministrazione Comunale, del Servizio LGBT, come espressione dell'impegno già assunto dal Comune su queste tematiche e, dall'altro, della Rete RE.A.DY (Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni antidiscriminazione per orientamento sessuale e identità di genere, di cui il Servizio gestisce la segreteria nazionale), strutture che segnalano positivamente la capacità degli enti locali di promuovere e condividere buone prassi;

-        la presenza nella nostra Città del Torino GLBT Film Festival del quale ricorre quest'anno la 25ª edizione e che, grazie ad uno sguardo acuto e sensibile sul cinema soprattutto di ricerca, anno dopo anno è cresciuto diventando una delle principali occasioni di dialogo per la comunità GLBT ed il grande pubblico. Nel corso degli anni, tra le scoperte in anteprima per l'Italia, il Festival ha segnato gli esordi di autori come François Ozon, Gus Van Sant, Derek Jarman, Todd Haynes, Eytan Fox, Apichatpong Weerasethakul, Alain Guiraudie, Auraeus Solito, Christophe Honoré e Brillante Mendoza;

 

PLAUDE E SOSTIENE

 

-        l'iniziativa del Governo per la predisposizione di una vasta campagna comunicativa e socio-culturale per contrastare il fenomeno dell'omofobia e della transfobia;

-        l'iniziativa dell'Italia di aderire alla proposta di decriminalizzazione universale dell'omosessualità presso l'Onu, presentata dalla presidenza di turno francese dell'Unione Europea, e accolta da tutti gli altri Paesi dell'Unione Europea;

 

INVITA

 

Il Governo italiano a:

-        dotare l'ISTAT dei fondi necessari per il finanziamento dell'indagine contro le discriminazioni per orientamento sessuale, cancellando il taglio apportato per finanziare l'abolizione dell'ICI; anche al fine di valorizzare l'iniziativa "CONTACI", promossa da varie sigle del movimento GLBT, per chiedere all'ISTAT di non ignorare l'esistenza delle coppie gay e lesbiche in occasione del censimento generale 2011, realizzando questionari adeguati che permettano di rilevare l'esatto numero delle coppie di fatto che si dichiarano tali, siano queste eterosessuali che omosessuali;

-        promuovere l'introduzione nei programmi scolastici di ogni ordine e grado di elementi formativi che conferiscano agli studenti autonomia e capacità d'analisi, nonché spirito critico contro ogni forma di violenza e di discriminazione sessuale, ai fini della promozione di una reale autodeterminazione delle persone e a verificare che le istituzioni scolastiche controllino il materiale scolastico adottato dai docenti affinché non contenga stereotipi sessisti o discriminatori;

 

IMPEGNA

 

Il Sindaco e la Giunta:

1)      ad inviare questo ordine del giorno al nostro Governo;

2)      ad adottare il 17 maggio iniziative utili a far sì che la giornata mondiale contro l'omofobia abbia nella città un'adeguata risonanza e veda il massimo coinvolgimento delle istituzioni comunali, rafforzando l'impegno già sin qui sostenuto dall'Amministrazione per l'affermazione di una cultura sociale basata sulla salvaguardia dei diritti delle persone che prescinda dal loro orientamento sessuale;

3)      a promuovere, anche in coordinamento con le associazioni e gli organismi operanti nel settore ed in continuità con quanto già espresso in questi ultimi tre anni (dal 2007 infatti la Giornata contro l'omofobia è promossa a livello locale attraverso iniziative che vedono coinvolti Comune, Provincia e Regione insieme al Coordinamento Torino Pride), iniziative destinate a sensibilizzare l'opinione pubblica verso la cultura delle differenze, la prevenzione e la condanna degli atteggiamenti e dei comportamenti di natura omofobica e transfobica;

4)      ad intensificare, in collaborazione con gli organismi istituzionali di competenza, azioni di sensibilizzazione con la scuola, perché istituzione deputata all'educazione dei futuri cittadini ad una cultura delle diversità e quindi luogo principale per lo sviluppo di iniziative dedicate alla lotta contro le discriminazioni.