Consiglio Comunale

2010 00539/002

 

 C I T T À  D I  T O R I N O

 

MOZIONE    

 

Respinta dal Consiglio Comunale in data 21 marzo 2011

 

OGGETTO: UN NUOVO FUTURO PER GLI IMMOBILI OGGETTO DI OCCUPAZIONE ABUSIVA, LA NASCITA DI CASE APERTE PER GENITORI SEPARATI ED IN DIFFICOLTA' ECONOMICHE, O DI SPAZI PER L'EMERGENZA ABITATIVA.             

 

          Il Consiglio Comunale di Torino,

 

PREMESSO CHE

 

-        sul territorio cittadino continuano a persistere diverse realtà in cui gruppi di persone, che si definiscono squatter, antagonisti o anarchici, occupano abusivamente degli immobili violando palesemente le leggi vigenti;

-        in data 16 novembre 2009 la Conferenza dei Capigruppo si è riunita in Prefettura, alla presenza del Prefetto, del Questore e dei Comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, per un approfondimento sulla condizione degli stabili occupati e sulle iniziative in atto o già programmate;

-        gli individui che occupano abusivamente tali immobili si sono resi responsabili, a più riprese, di diversi attacchi alle Istituzioni ed ai loro rappresentanti eletti dal popolo, evidenziando un preoccupante non rispetto delle stesse;

 

CONSIDERATO CHE

 

-        un'Amministrazione che si dica tale non può tollerare oltre una così palese violazione della legalità, perché un comportamento di ulteriore disinteresse significherebbe giustificare la violazione delle Leggi da parte di alcuni;

-        la nostra Città da sempre si è mostrata aperta al dialogo ed al confronto di idee, dimostrando rispetto per ogni opinione purché la sua manifestazione avvenga nel rispetto degli altri e delle leggi;

-        in nessun caso la soluzione al problema dell'occupazione abusiva e illegale può essere risolta con la "regolarizzazione" degli occupanti, come già avvenuto in passato per iniziativa di un Assessore di questa Giunta, in quanto tale gesto significherebbe giustificare un comportamento di palese violazione delle leggi;

-        il C.P.O.S. presieduto dal Prefetto ha già saputo affrontare, in passato, situazioni di occupazioni abusive di lungo tempo (ad esempio con l'edificio di corso San Maurizio) ed ha deciso interventi immediati relativamente a situazioni di emergenza;

-        l'Amministrazione Comunale ha sempre avuto un atteggiamento collaborativo con le FF.OO., la Prefettura, la Magistratura ed il Ministero degli Interni per contenere ed affrontare tutte le occupazioni abusive di stabili;

-        a breve la nostra Città e la nostra Regione saranno teatro di diversi eventi molto significativi quali l'ostensione della Sacra Sindone, per la quale sono previsti in arrivo migliaia di turisti da tutto il mondo, ed i lavori di preparazione alla nuova opera ferroviaria ad Alta Capacità in Val di Susa, già oggetto in passato di forti contrapposizioni e di alcune strumentalizzazioni;

 

IMPEGNA

 

Il Sindaco e la Giunta:

1)      ad attivare gli uffici competenti per realizzare un monitoraggio e una mappatura di tutti gli edifici abusivamente occupati sul territorio torinese, con una stima approssimativa del numero di occupanti illegali e del danno, in termini di allacciamenti e consumi abusivi di utenze, e di danneggiamento degli edifici stessi, essi abbiano arrecato alla collettività;

2)      a fornire tale documentazione all'ufficio del Prefetto affinché sia possibile, per il rappresentante del Governo, avere un chiaro panorama delle situazioni più a rischio su cui sia necessario intervenire con un piano per il rientro dall'illegalità;

3)      a mettere in atto tutte le pratiche necessarie per agevolare il lavoro dell'ufficio del Prefetto, e delle forze dell'ordine, per la messa in sicurezza e la restituzione alla Città degli immobili abusivamente occupati in armonia e  nel rispetto del piano ipotizzato, anche alla presenza del Sottosegretario di Stato agli Affari Interni e del Procuratore Capo della Repubblica di Torino, e discusso nell'ultimo incontro del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica dello scorso 30 ottobre;

4)      ad individuare percorsi di possibili nuovi utilizzi degli immobili che dovranno essere restituiti alla Città, con chiare funzioni di valore sociale, tra cui una ipotesi potrebbe essere quella di creare luoghi di pubblica utilità come ad esempio degli spazi da mettere a disposizione, a prezzi calmierati e agevolati, dei genitori separati, e in gravi difficoltà economiche o rimasti senza una casa, nei quali poter incontrare i propri figli nei periodi decisi dalle sentenze di separazione; un'altra ipotesi potrebbe essere quella di destinare tali locali, debitamente ristrutturati, ad alleggerire il carico dell'emergenza abitativa, oppure a

creare dei luoghi di permanenza temporanea per le persone senza una fissa dimora ed in gravi difficoltà per i rigori dell'inverno, o in attesa di una casa a edilizia agevolata e senza un tetto sotto cui dormire.