Consiglio Comunale

2009 06339/002

 

CITTÀ DI TORINO

 

MOZIONE N. 57

 

Approvata dal Consiglio Comunale in data 12 ottobre 2009

 

OGGETTO: PATTO DI STABILITA'. 

 

       "Il Consiglio Comunale di Torino,

 

PREMESSO CHE

 

-      la programmazione, a partire dalla Legge 142 del 1990, è stata posta alla base dell'azione di governo negli Enti Locali e non vi è stata legge, o principio contabile, che alla programmazione non abbia fatto esplicito riferimento come elemento fondante dell'azione amministrativa;

 

CONSIDERATO CHE

 

-      i Comuni potrebbero contribuire a sostenere l'economia in un momento di forte crisi come l'attuale, contribuendo al sostegno dei lavori pubblici di piccola e media entità, con effetti anticiclici sull'economia locale, nazionale e positivi sull'occupazione delle imprese più deboli;

-      le regole del patto di stabilità interno bloccano nelle casse comunali quantità considerevoli di Euro di residui passivi, immediatamente spendibili per investimenti;

-      tali investimenti costituiscono obbligazioni nei confronti dei soggetti esecutori e che la loro interruzione, o il mancato pagamento delle prestazioni eseguite, costituirebbero presupposto per legittime pretese di danno o per addebito di interessi di mora, e quindi di danno certo e grave all'erario comunale;

 

RITENUTO

 

che il sistema vigente di regole non è più sostenibile dai Comuni Piemontesi, che non possono materialmente operare ulteriori riduzioni perché comprometterebbero la qualità e la quantità dei servizi erogati ai cittadini come scuola, assistenza, sicurezza del territorio e delle persone;

 

 

 

DELIBERA

 

di sostenere l'azione dei Comuni che intendano adottare misure a vantaggio delle imprese e dell'economia locale ed interventi nei confronti delle famiglie e dei lavoratori che hanno crescenti difficoltà ad affrontare la perdurante crisi economica, anche se queste misure dovessero realizzare un peggioramento dei saldi dei singoli enti ed un conseguente sforamento delle regole del Patto di Stabilità Interno;

 

CHIEDE

 

al Governo e al Parlamento:

1)     di rivedere con la massima urgenza il sistema di regole finanziarie per i Comuni;

2)     di adeguare le regole del Patto di Stabilità in modo che i pagamenti afferenti agli investimenti compresi nel Titolo II della spesa, ed in ogni caso i pagamenti di impegni legittimamente assunti prima della entrata in vigore della Legge n. 133/2008, restino esclusi dalle regole stesse, anche allo scopo di non arrecare danno certo e grave agli enti stessi per effetto dei danni e degli interessi derivanti dall'eventuale inadempienza;

3)     di derogare dal Patto di Stabilità Interno per far fronte alle spese connesse con le eccezionali precipitazioni nevose e con gli sconvolgimenti idrogeologici ed atmosferici dello scorso inverno;

4)     di non considerare come impegni di spesa di parte corrente rilevante ai fini del Patto gli interventi a favore di famiglie e lavoratori, in grave difficoltà per la perdurante crisi economica;

5)     di utilizzare l'Avanzo di Amministrazione per il finanziamento di spese correnti, ritenute improcrastinabili dal Consiglio Comunale, di carattere prioritario e di tipo sociale, al di fuori delle regole del Patto di Stabilità."