Vice Direzione Generale Servizi Amministrativi e Legali - Gioventù -

Decentramento - Commercio - Suolo Pubblico

Settore Politiche Giovanili  

n. ord. 67

2009 01922/050

CITTÀ DI TORINO

 

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 20 APRILE 2009

(proposta dalla G.C. 9 aprile 2009)

 

Testo coordinato ai sensi dell'art. 44 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale

 

Sessione del Rendiconto

 

Convocato il Consiglio nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del Palazzo Civico, oltre al Presidente CASTRONOVO Giuseppe ed al Sindaco CHIAMPARINO Sergio, i Consiglieri:

 

ANGELERI Antonello

BONINO Gian Luigi

CALGARO Marco

CANTORE Daniele

CAROSSA Mario

CASSANO Luca

CASSIANI Luca

CENTILLO Maria Lucia

CERUTTI Monica

COPPOLA Michele

CUGUSI Vincenzo

CUNTRO' Gioacchino

FERRANTE Antonio

FERRARIS Giovanni Maria

GALASSO Ennio Lucio

GALLO Domenico

GALLO Stefano

GANDOLFO Salvatore

GENISIO Domenica

GENTILE Lorenzo

GIORGIS Andrea

GOFFI Alberto

GRIMALDI Marco

LAVOLTA Enzo

LO RUSSO Stefano

LONERO Giuseppe

LOSPINUSO Rocco

MAURO Massimo

MORETTI Gabriele

 

OLMEO Gavino

PETRARULO Raffaele

RATTAZZI Giulio Cesare

RAVELLO Roberto Sergio

SALINAS Francesco

SALTI Tiziana

SBRIGLIO Giuseppe

SCANDEREBECH Federica

SILVESTRINI Maria Teresa

TEDESCO Giuliana

TROIANO Dario

TRONZANO Andrea

VENTRIGLIA Ferdinando

ZANOLINI Carlo

 

In totale, con il Presidente ed il Sindaco, n. 45 presenti, nonché gli Assessori: BORGOGNO Giuseppe - CURTI Ilda - DEALESSANDRI Tommaso - DELL'UTRI Michele - LEVI Marta - MONTABONE Renato - PASSONI Gianguido - SARAGNESE Luigi - SESTERO Maria Grazia - VIANO Mario.

 

Risultano assenti i Consiglieri: BUSSOLA Cristiano - CUTULI Salvatore - GHIGLIA Agostino - LEVI-MONTALCINI Piera - MINA Alberto - PORCINO Gaetano.

 

Con la partecipazione del Segretario Generale REPICE dr. Adolfo.

 

SEDUTA PUBBLICA

 

OGGETTO: COMITATO "PYOU LIFE: TORINO 2010 EUROPEAN YOUTH CAPITAL". COSTITUZIONE - ADESIONE DELLA CITTA' E APPROVAZIONE STATUTO.

 

          Proposta del Sindaco Chiamparino

e dell'Assessore Levi.  

 

          Nel corso dell'ultimo decennio la Civica Amministrazione è stata promotrice ed ha guidato un processo di profonda trasformazione che ha ridefinito l'identità di Torino e la sua immagine a livello nazionale e internazionale.

          In tale contesto la Città ha presentato, con la collaborazione anche della Regione Piemonte, la propria candidatura a Città Capitale Europea dei Giovani 2010.

          Il dossier della candidatura, intitolato "Torino: Pyou Life 2010", puntava sulle eccellenze proprie delle politiche giovanili  torinesi e piemontesi soprattutto negli ambiti propri della cultura e della partecipazione e mobilità internazionale, con particolare riguardo all'educazione informale tra pari e ai processi di empowerment nei confronti dell'associazionismo giovanile.

          In esito dell'esame dei dossier di  tutte le Città candidate e valutando positivamente quello della Città, L'European Youth Forum nello scorso mese di novembre ha quindi designato Torino quale Città Capitale europea dei Giovani 2010.

          La designazione della Città quale Capitale Europea dei Giovani - 2010 - deve quindi essere vista come una nuova occasione per porre nuovamente Torino all'attenzione nazionale e internazionale per un intero anno e per confermare nei torinesi il senso di appartenenza a una città capace di collocarsi nel flusso delle reti internazionali ponendosi a livelli di eccellenza e centralità europea.

          Le recenti performance, sia progettuali che organizzative, hanno dimostrato che Torino è riuscita ad acquisire una nuova e più forte visibilità nel panorama internazionale delle città, successo che può essere rinnovato nel 2010, con l'organizzazione di una serie di manifestazioni capaci di essere attrattive per la centralità riservata alla popolazione giovanile europea alla quale dare voce e occasioni di protagonismo. Le attività di Torino 2010, per altro, non riguarderanno solo il 2010, né solamente la Città di Torino. Già a partire dalla seconda metà del  2009 vi saranno progetti, attività ed eventi che coinvolgeranno i giovani di tutta la Regione, al fine di promuovere la più ampia partecipazione giovanile a quello che si prefigura come il maggiore evento generazionale dei prossimi anni.

          Per realizzare tutto questo, che si concretizzerà nelle azioni previste dal dossier di candidatura, ma non solo, è necessario interconnettere realtà e progetti già programmati con nuove azioni, in modo da non dover affrontare sforzi progettuali che richiederebbero tempi troppo lunghi ed evidenti diseconomie.

          Per questo motivo l'Amministrazione ha ritenuto fondamentale assumere il ruolo di promotore nella costituzione di un Comitato denominato "PYOU LIFE: TORINO 2010 European Youth Capital", aperto alla partecipazione degli enti territoriali, del Ministero della Gioventù e dell'A.N.C.I. (qualificatosi recentemente quale attore importante sulla scena delle politiche giovanili), nonché degli enti pubblici e privati che intenderanno aderirvi per apportare quelle capacità progettuali, ed eventualmente economiche, capaci di  arricchire le azioni che verranno approvate assumendo il ruolo previsto dallo Statuto in approvazione di cui si allega la bozza (allegato 1).

          Preso atto della significativa importanza per la Città di Torino degli obiettivi perseguiti dal suindicato Comitato, occorre ora provvedere agli atti necessari per la relativa costituzione e all'approvazione dello Statuto.  

Tutto ciò premesso,

 

 LA GIUNTA COMUNALE  

 

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;

Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:

favorevole sulla regolarità tecnica;

favorevole sulla regolarità contabile;

Con voti unanimi, espressi in forma palese  

 

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

 

1)      di approvare, sulla base di quanto esposto in narrativa che integralmente si richiama, la partecipazione della Città di Torino alla costituzione del Comitato "PYOU LIFE: TORINO 2010 European Youth Capital" assumendo così la qualifica di Membro Fondatore dando atto che tale partecipazione non comporterà spese per la Città;

2)      di approvare lo Statuto del Comitato allegato al presente provvedimento (all. 1 - n.           ) che ne costituisce parte integrante e sostanziale;

3)      di dare atto che in applicazione degli articoli 28, comma 3 e 42 comma 10 dello Statuto della Città di Torino è garantita la trasmissione al Consiglio Comunale dei progetti del bilancio preventivo e del bilancio consuntivo nonché la versione finale di tali documenti così come approvati dal Consiglio di Amministrazione; vengono altresì trasmessi dal Presidente gli ulteriori documenti richiesti di volta in volta relativamente a qualsiasi iniziativa e/o procedura del Comitato;

4)      di autorizzare il Sindaco pro-tempore On. Sergio Chiamparino alla sottoscrizione dell'atto costitutivo e dello Statuto del Comitato e di conferirgli il potere di apportare eventuali ed opportune modifiche non sostanziali dirette ad una migliore redazione dell'atto o di delegare, in sua vece, un rappresentante;

5)      di prendere atto che le spese relative e conseguenti alla costituzione del Comitato sono a carico di quest'ultimo, richiamato ogni beneficio di legge;

6)      di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.   

 

IL SINDACO

F.to Chiamparino

 

L'ASSESSORE POLITICHE PER I GIOVANI

F.to Levi

 

 

Si esprime parere favorevole sulla regolarità tecnica

 

IL DIRIGENTE SETTORE POLITICHE GIOVANILI

F.to Gulino

 

Si esprime parere favorevole sulla regolarità contabile

 

per IL VICE DIRETTORE GENERALE

RISORSE FINANZIARIE

Il Dirigente Delegato

F.to Tornoni

 

 

In originale firmato:

IL SEGRETARIO

Repice

IL PRESIDENTE

Castronovo

 

 

STATUTO DEL COMITATO "PYOU LIFE: TORINO 2010 European Youth Capital"

 

Articolo 1 - Costituzione - Denominazione

E' costituito un Comitato denominato: "PYOU LIFE: TORINO 2010 European Youth Capital"

in appresso indicato come il "Comitato".

Il Comitato richiede alla Regione Piemonte il riconoscimento della personalità giuridica, ai sensi del D.P.R. 10 febbraio 2000 n. 361.

 

Articolo 2 - Sede del Comitato

Il Comitato ha sede legale, sede operativa ed amministrativa in Torino, all'indirizzo che verrà determinato dal Consiglio Direttivo con apposita deliberazione.

Il Comitato svolge la propria attività principalmente nel territorio della Regione Piemonte.

 

Articolo 3 - Scopo del Comitato

Il Comitato non ha scopo di lucro.

Il Comitato, a seguito della nomina della Città di Torino quale Capitale Europea dei Giovani per il 2010, ha lo scopo di ideare e programmare, secondo la volontà dei membri fondatori e dei successivi aderenti, le iniziative in occasione dell'evento "PYOU LIFE: TORINO 2010 European Youth Capital".

Il Comitato ha altresì lo scopo di coordinare i progetti e le iniziative dei membri fondatori e dei successivi aderenti che si svolgano nell'ambito dell'evento "PYOU LIFE: TORINO 2010 European Youth Capital".

Il Comitato, per il raggiungimento degli scopi di cui sopra, può organizzare e promuovere iniziative, attività, scambi internazionali, progetti di Servizio Volontario Europeo, progetti anche speciali di Servizio Civile e volontariato, concorsi e rassegne culturali, eventi, mostre, conferenze, convegni, eventi e manifestazioni sportive, itinerari e servizi di accoglienza e visite ai siti interessati dalle iniziative, realizzare opere e allestimenti, sollecitare e raccogliere finanziamenti e sponsorizzazioni, rendersi editore di ogni tipo di pubblicazione ed inoltre compiere tutte le attività funzionalmente connesse con la realizzazione delle sue finalità, anche partecipando ad altri enti costituiti o costituendi.

Il Comitato, su richiesta e finanziamento dei membri fondatori, successivi aderenti, e di sponsor esterni potrà svolgere altresì attività di supporto, promozione e organizzazione delle azioni e iniziative collegate all'ambito "PYOU LIFE: TORINO 2010 European Youth Capital" di cui siano titolari gli Enti fondatori e che si terranno nel corso del periodo di vigenza del Comitato stesso.

Il Comitato opera avvalendosi di strutture proprie o degli Enti fondatori e dei successivi aderenti, nonché di personale proprio previa formale richiesta di professionalità interna agli enti pubblici aderenti e di personale proveniente dagli Enti fondatori o da altri Enti.

I verbali e gli atti del Comitato sono redatti da un Funzionario Pubblico.

 

Articolo 4 - Membri del Comitato

Sono Membri Fondatori del Comitato, in quanto sottoscrivono l'atto costitutivo o vi aderiscono entro un anno dalla costituzione:

-        Città di Torino

-        Provincia di Torino

-        Regione Piemonte

-        Governo Italiano - Ministero della Gioventù

-        Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI).

Possono far parte del Comitato, in qualità di Aderenti, enti pubblici e/o privati che partecipino alle attività dell'organizzazione e ne condividano gli scopi.

Tutti coloro che intendono far parte del Comitato dovranno presentare richiesta scritta al Presidente.

La richiesta di ammissione dovrà contenere la dichiarazione dell'aspirante aderente di condividere le finalità del Comitato, di versare la quota annuale, accettare senza alcuna riserva lo statuto e l'eventuale regolamento interno.

Avverso la decisione del Consiglio Direttivo è ammesso appello all'Assemblea entro 30 (trenta) giorni.

La domanda di iscrizione potrà essere accolta o respinta dal Consiglio Direttivo, che delibererà in merito con espressa motivazione.

L'iscrizione al Comitato decorre dalla data della deliberazione del Consiglio Direttivo, che dovrà esaminare le domande di adesione degli aspiranti aderenti nel corso della prima riunione successiva alla data di presentazione della suddetta richiesta, deliberandone l'eventuale iscrizione.

 

Articolo 5 - Patrimonio del Comitato

Il patrimonio del Comitato è costituito:

-        dal fondo di dotazione iniziale, individuato in sede di atto costitutivo e aumentato da parte degli Aderenti che aderiscono successivamente ai sensi dell'articolo 4 del presente Statuto;

-        dai beni immobili e mobili e dalle altre contribuzioni che perverranno al Comitato a qualsiasi titolo da parte di soggetti pubblici e/o privati, espressamente destinati ad incremento del patrimonio;

-        dalle elargizioni fatte da Enti o da privati con espressa destinazione ad incremento del patrimonio;

-        dalle somme derivanti dalle rendite non utilizzate;

-        dai crediti relativi alle voci che precedono.

 

Articolo 6 - Entrate per la gestione

Le entrate del Comitato, tutte disponibili per il raggiungimento dello scopo, sono costituite:

-        da eventuali contributi attribuiti con questa specifica finalità dallo Stato, da Enti Territoriali, da altri Enti pubblici ovvero da soggetti pubblici e privati;

-        dai contributi erogati dai Membri del Comitato;

-        dalle rendite e dai proventi derivanti dal patrimonio e dalle attività istituzionali;

-        da eventuali donazioni, elargizioni, erogazioni o attribuzioni da parte di soggetti pubblici e privati che non siano espressamente destinate al patrimonio;

-        da ricavi delle proprie attività istituzionali, accessorie, strumentali e connesse.

Il patrimonio, come indicato nell'atto costitutivo e come ulteriormente incrementato, ed i contributi e le elargizioni corrisposti da soggetti pubblici e privati, con esclusione del fondo di dotazione iniziale indisponibile e di eventuali ulteriori componenti espressamente dichiarate indisponibili dal donante e/o dal Consiglio Direttivo, hanno il fine di garantire il funzionamento del Comitato, la realizzazione dei suoi scopi e la copertura degli eventuali disavanzi di gestione.

Ogni somma che sia versata al Comitato a titolo di contributo o sottoscrizione non sarà in alcun caso ripetibile.

Articolo 7 - Organi del Comitato

Gli organi sociali del Comitato sono:

1)       l'Assemblea;

2)       il Consiglio Direttivo;

3)       il Presidente;

4)       il Collegio dei Revisori Contabili;

5)       il Direttore amministrativo;

6)       il Responsabile di progetto.

 

Articolo 8 - L'Assemblea

L'Assemblea è composta da tutti i Membri Fondatori e Aderenti del Comitato.

Ogni componente ha diritto ad un voto. Non esiste possibilità di delega ad altro soggetto aderente.

L'Assemblea è il massimo organo deliberante del Comitato, è presieduta dal Presidente, o in caso di sua assenza dal Vice-Presidente, eletto in seno alla stessa, che viene assistito dal Segretario per la redazione dei relativi verbali.

L'Assemblea può essere convocata in sessioni ordinarie e straordinarie.

L'Assemblea ordinaria deve essere convocata dal Presidente almeno due volte all'anno entro il mese di ottobre di ciascun anno per l'approvazione del bilancio preventivo relativo all'esercizio successivo ed entro il mese di aprile per l'approvazione del rendiconto annuale economico-finanziario e del bilancio consuntivo.

L'Assemblea straordinaria può essere convocata dal Presidente, dal Consiglio Direttivo o da almeno un terzo dei componenti qualora se ne ravvisi la necessità.

L'Assemblea deve essere tenuta entro 30 (trenta) giorni dalla convocazione.

La convocazione avviene mediante invio a tutti i Fondatori e gli Aderenti per lettera raccomandata o consegnata a mano almeno n. 5 giorni prima della riunione, oppure anche a mezzo fax, telegramma o posta elettronica con prova dell'avvenuta ricezione.

L'avviso di convocazione deve contenere:

1)       la data, l'ora e la sede della prima e dell'eventuale seconda convocazione dell'Assemblea (convocazione quest'ultima che può avvenire anche in ora successiva dello stesso giorno della prima convocazione);

2)       un elenco per l'eventuale delega a terzi esclusivamente aderenti aventi diritto al voto;

3)       l'ordine del giorno.

L'Assemblea (ordinaria e straordinaria) è regolarmente costituita in prima convocazione con la presenza, in proprio o per delega, di almeno la metà degli aderenti aventi diritto al voto e delibera a maggioranza assoluta dei voti di quest'ultimi.

Trascorsa almeno un'ora dalla prima convocazione, in seconda convocazione l'Assemblea deve ritenersi validamente costituita indipendentemente dal numero degli intervenuti e delibera col voto favorevole della maggioranza dei presenti (se è ordinaria) o col voto favorevole di più di 1/3 (un terzo) degli aderenti (se è straordinaria).

Compiti dell'Assemblea sono in particolare:

-        approvare il bilancio preventivo e consuntivo e il rendiconto annuale su proposta del Consiglio Direttivo;

-        approvare il programma dell'attività da svolgere su proposta del Consiglio Direttivo;

-        approvare l'importo delle quote annuali di adesione;

-        modificare l'atto costitutivo e il presente statuto, su proposta del Consiglio Direttivo, purché tali modifiche siano state inserite nell'ordine del giorno;

-        deliberare l'eventuale scioglimento del Comitato e devoluzione del patrimonio associativo;

-        deliberare l'eventuale messa in liquidazione del Comitato e relativa nomina del commissario liquidatore;

-        deliberare su ogni questione posta all'ordine del giorno.

 

Articolo 9 - Consiglio Direttivo

Composizione del Consiglio Direttivo

Il Consiglio Direttivo è composto da 3 a 9 membri così nominati:

1)       Per la Città di Torino: numero due membri, di cui uno è il Sindaco Pro-tempore della Città di Torino, che a rotazione assume la carica di Presidente, e uno è l'Assessore Pro-tempore alle Politiche Giovanili della Città di Torino.

2)       Per la Regione Piemonte, qualora aderisca al Comitato: numero due membri, di cui uno è il Presidente Pro-tempore della Regione Piemonte, che a rotazione assume la carica di Presidente e uno è l'Assessore Pro-tempore alle Politiche Giovanili della Regione Piemonte.

3)       Per l'Associazione Nazionale Comuni Italiani: numero un membro.

4)       Per la Provincia di Torino qualora aderisca al Comitato: numero un membro.

5)       Per il Governo Italiano, qualora aderisca al Comitato: numero un membro.

6)       Ai membri aderenti non fondatori, che versino una quota pari o superiore a 50.000,00 Euro, sono riservati fino a due posti a rotazione nel Consiglio Direttivo.

I membri del Consiglio Direttivo durano in carica per tutta la durata del Comitato, salvo dimissioni o revoca da parte degli enti proponenti.

La carica non comporta retribuzioni.

Qualora durante il mandato uno dei componenti del Consiglio Direttivo dovesse, per qualsiasi motivo, cessare dalla carica per la quale è stato eletto nel Consiglio Direttivo, per i membri di cui ai punti 1) e 2) del presente articolo subentra la persona che lo ha sostituito nella carica istituzionale e per i membri di cui agli altri punti l'Ente competente designa un nuovo membro.

I componenti del Consiglio Direttivo possono delegare, in via provvisoria, un'altra persona, purché nell'ambito dello stesso Ente.

Il Consiglio Direttivo elegge al proprio interno il Vicepresidente.

Poteri

Il Consiglio Direttivo è investito di tutti i più ampi poteri per l'amministrazione ordinaria e straordinaria del Comitato e quindi, a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, delibera in merito alle seguenti materie:

-        linee di indirizzo generale dell'attività del Comitato;

-        fissazione delle remunerazioni spettanti ai membri del Collegio dei Revisori del Conti;

-        approvazione delle proposte di bilancio preventivo e del conto consuntivo;

-        ammissione di nuovi componenti;

-        ogni decisione attinente al perseguimento dello scopo del Comitato;

-        approvazione dei programmi operativi e dei budget relativi riferiti alle singole attività;

-        verifica e controllo sulla conformità della destinazione del patrimonio del Comitato con le disposizioni del presente Statuto e sull'esecuzione delle deliberazioni del Consiglio Direttivo;

-        attribuzione dei poteri al Presidente, oltre a quelli assegnati al medesimo dal presente Statuto;

-        gestione ed impiego del patrimonio, raccolta di fondi, monitoraggio e controllo delle attività svolte;

-        nomina del Direttore amministrativo;

-        nomina del Responsabile del progetto;

-        nomina del Forum di coordinamento di cui al successivo articolo 14;

-        nomina del Tavolo tecnico di cui al successivo articolo 15.

Convocazione

Il Consiglio è convocato dal Presidente o, in caso di sua assenza od impedimento, dal Vice-Presidente, o, in caso di sua assenza o impedimento, dal Consigliere più anziano d'età a mezzo di raccomandata, telefax, telegramma o e-mail con prova dell'avvenuta ricezione, da spedire almeno il terzo giorno antecedente quello della riunione del Consiglio Direttivo, con l'indicazione del luogo, giorno e ora della riunione e degli argomenti all'ordine del giorno.

Il Consiglio Direttivo è altresì convocato, con le modalità di cui sopra, qualora lo richiedano per iscritto almeno due membri del Consiglio medesimo.

Alle riunioni del Consiglio Direttivo assistono, senza diritto di voto, il Direttore amministrativo e il Responsabile del progetto

Il Consiglio Direttivo deve essere convocato almeno ogni sei mesi e comunque:

-        entro il mese di ottobre di ciascun anno per l'approvazione del bilancio preventivo relativo all'esercizio successivo;

-        entro il mese di aprile per l'approvazione del conto consuntivo;

-        entro quindici giorni dalla richiesta di almeno due dei componenti del Consiglio Direttivo.

Quorum

Il Consiglio Direttivo è validamente costituito quando è presente la maggioranza assoluta dei suoi componenti in carica.

Ogni componente del Consiglio Direttivo ha diritto ad un voto salvo delega.

Le deliberazioni del Consiglio Direttivo sono assunte a maggioranza assoluta dei voti dei presenti.

In caso di parità prevale il voto del Presidente.

Le deliberazioni del Consiglio Direttivo cui partecipino tutti i membri ed almeno due Revisori sono valide anche in difetto di formale convocazione.

 

Articolo 10 - Il Presidente

Il Presidente del Comitato "PYOU LIFE: TORINO 2010 European Youth Capital", è o il Sindaco Pro-tempore della Città di Torino o, qualora la Regione Piemonte aderisca al Comitato, il Presidente Pro-tempore della Regione Piemonte nel rispetto del seguente programma turnario:

1)       per l'anno 2009: Il Presidente Pro-tempore della Regione Piemonte;

2)       per l'anno 2010: il Sindaco Pro-tempore della Città di Torino.

Il Presidente ha la firma e la rappresentanza legale del Comitato di fronte ai terzi ed in giudizio, convoca e presiede le riunioni del Consiglio Direttivo.

In caso di assenza o di impedimento del Presidente, le sue attribuzioni spettano al Vicepresidente e, in caso di impedimento di quest'ultimo, al Consigliere più anziano d'età, sino alla cessazione dell'impedimento o dell'assenza del Presidente ovvero alla nomina di un nuovo Presidente.

 

Articolo 11 - Il Direttore amministrativo

Il Direttore amministrativo è nominato dal Consiglio Direttivo (su indicazione della Città di Torino, sentita la Regione Piemonte) ed agisce sotto la sorveglianza del Consiglio Direttivo, al quale deve rispondere del proprio operato, che consiste nel:

-        tenere aggiornati i registri del Comitato;

-        attendere alla corrispondenza del Comitato.

-        collaborare all'attuazione delle deliberazioni del Consiglio Direttivo;

-        verificare, di concerto con il Responsabile di Progetto, la fattibilità tecnica e amministrativa della proposta annuale delle attività del Comitato (Piano Operativo) da sottoporre all'approvazione preventiva del Consiglio Direttivo;

-        dirigere e coordinare le attività operative ed amministrative mirate alla realizzazione di PYOU LIFE: TORINO 2010 EUROPEAN YOUTH CAPITAL;

-        dirigere e coordinare gli uffici del Comitato;

-        provvedere alla instaurazione ed alla cessazione dei rapporti di lavoro;

-        coordinare il Tavolo Tecnico e curare, attraverso di esso, l'armonizzazione delle attività e il coordinamento con gli uffici dei Membri Fondatori e dei successivi aderenti;

-        compiere tutti gli atti di ordinaria amministrazione attinenti la gestione;

-        ricevere procure attinenti la rappresentanza dell'Ente;

-        partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo, senza diritto di voto.

 

Articolo 12 - Il Responsabile del Progetto

Il Responsabile del progetto è nominato dal Consiglio Direttivo (su indicazione della Regione Piemonte qualora aderisca al Comitato, sentita la Città di Torino) al quale deve rispondere del proprio operato e dipende amministrativamente dal Direttore amministrativo.

L'operato del Responsabile di Progetto consiste nel:

-        predisporre, di concerto col Direttore amministrativo, la proposta annuale delle attività del Comitato (Piano Operativo) da sottoporre all'approvazione preventiva del Consiglio Direttivo;

-        collaborare con il Direttore Amministrativo a coordinare le attività operative mirate alla realizzazione di PYOU LIFE: TORINO 2010 EUROPEAN YOUTH CAPITAL;

-        coordinare, di concerto col Direttore amministrativo, le attività degli enti e/o dei collaboratori esterni chiamati a partecipare alle iniziative del Comitato;

-        collaborare con il Direttore a coordinare le attività degli uffici;

-        individuare e proporre progetti, attività e ogni altra iniziativa volta al raggiungimento degli scopi del Comitato;

-        convocare e coordinare il Forum di coordinamento (di cui al successivo articolo 14);

-        ricevere deleghe a rappresentare il Comitato per specifiche iniziative;

-        partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo, senza diritto di voto.

Articolo 13 - Collegio dei Revisori dei Conti

Il Collegio dei Revisori dei Conti è composto da tre membri, nominati, uno ciascuno, dai Fondatori: Governo Italiano, Regione Piemonte e Città di Torino.

Il Collegio dei Revisori dei Conti ha il compito di controllare la gestione amministrativa del Comitato, di vigilare sull'osservanza dello Statuto e di accertare la regolare tenuta della contabilità, avvalendosi della collaborazione del Direttore Amministrativo.

I componenti del Collegio dei Revisori dei Conti hanno il diritto di assistere alle riunioni del Consiglio Direttivo e nominano nel loro ambito il proprio Presidente.

Il Collegio dei Revisori dei Conti dura in carica per tutta la durata del Comitato, salvo dimissioni o decesso.

 

Articolo 14 - Forum di coordinamento

Il Forum di coordinamento è nominato dal Consiglio Direttivo fra personalità indicate dai Membri Fondatori nonché dal Youth Forum Jeunesse (YFJ), dal Forum Nazionale Giovani (FNG), dalla Consulta regionale dei giovani del Piemonte, dalla Consulta Provinciale degli Studenti di Torino, dal Senato Studenti dell'Università degli Studi di Torino, dai rappresentanti degli studenti del Politecnico di Torino negli organi centrali.

Il Forum di coordinamento è composto da almeno 7 componenti.

Il Forum di coordinamento è convocato e coordinato dal Responsabile di Progetto.

Il Forum di coordinamento elabora proposte per le iniziative connesse con le finalità del Comitato e assicura il raccordo con le istituzioni politiche, accademiche, culturali, giovanili e di volontariato nazionali e locali.

 

Articolo 15 - Tavolo Tecnico

Il Tavolo Tecnico è composto dal Direttore amministrativo, dal Responsabile di progetto, dal Direttore e dal Dirigente protempore del settore gioventù della Regione Piemonte qualora aderisca al Comitato, dal Direttore e dal Dirigente pro-tempore del settore politiche giovanili della Città di Torino e da quanti altri nominati dal consiglio Direttivo.

Il Tavolo Tecnico è convocato e coordinato dal Direttore Amministrativo:

-        pianifica, organizza e suddivide il lavoro all'interno del Comitato;

-        cura il coordinamento e il monitoraggio delle attività di progettazione e realizzazione e garantisce l'operatività delle deliberazioni assunte dal Consiglio Direttivo;

-        assume funzioni di coordinamento dei rapporti istituzionali;

-        vigila sul mantenimento della coerenza del progetto complessivo;

-        individua le modalità di animazione e conduzione degli sviluppi progettuali nei vari ambiti.

 

Articolo 16 - Gratuità delle cariche

Tutte le cariche sociali sono gratuite, fatto salvo il diritto al rimborso delle spese, preventivamente autorizzate, effettivamente sostenute e documentate per l'attività prestata nell'interesse del Comitato. Le cariche sociali hanno la durata di n. 2 anni e possono essere riconfermate.

Le sostituzioni effettuate nel corso del suindicato periodo decadono allo scadere del medesimo.

Articolo 17 - Esercizio sociale e bilancio

L'esercizio sociale del Comitato ha inizio l'1 gennaio e si chiude il 31 dicembre di ogni anno.

Il Comitato ha il divieto di distribuire, sia direttamente che indirettamente, utili e avanzi di gestione, nonché fondi, riserve o capitale nel corso della sua durata, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano previste per legge o siano effettuate a beneficio di altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale ONLUS che per statuto sociale o regolamento, facciano parte della medesima e unitaria struttura.

Il Comitato ha, altresì, l'obbligo di impiegare gli eventuali utili o avanzi di gestione per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse e/o accessorie, previste dallo statuto sociale.

Il Consiglio Direttivo approva, entro il mese di ottobre dell'anno precedente, il bilancio preventivo relativo all'esercizio successivo e, entro il mese di aprile, il rendiconto della gestione dell'esercizio precedente, accompagnato da una relazione che dia conto degli obiettivi perseguiti dal Comitato e degli interventi realizzati.

Nella redazione di tali documenti il Consiglio Direttivo si attiene alle regole di ordinata contabilità, ai principi contabili nazionali ed internazionali, nonché a quanto previsto dal Codice Civile in materia di redazione di bilancio di società.

 

Articolo 18 - Informativa

I progetti di bilancio preventivo e di bilancio consuntivo, almeno dieci giorni prima dell'approvazione da parte del Consiglio Direttivo, nonché la versione finale del bilancio preventivo e consuntivo, così come approvata dall'Assemblea, saranno inviati a tutti i Membri del Comitato nonché al Consiglio Comunale della Città di Torino.

Il Presidente trasmette ai Membri del Comitato i documenti di volta in volta richiesti dai Consiglieri Direttivo da essi nominati, relativamente a qualsiasi iniziativa e/o procedura del Comitato.

 

Articolo 19 - Durata

Salvi i casi di estinzione di cui al seguente articolo 20 il Comitato si scioglierà al termine degli eventi previsti per il 2010 ed inerenti allo scopo del Comitato stesso ovvero dell'ultima delle manifestazioni ad essi connesse, e comunque soltanto dopo che siano state regolarmente adempiute tutte le obbligazioni assunte dal Comitato in relazione al raggiungimento dello scopo di cui al presente Statuto e dopo l'approvazione del rendiconto finale.

 

Articolo 20 - Scioglimento del Comitato

Il Comitato si estingue per:

-        il venir meno, l'impossibilità, l'inattuabilità o il raggiungimento dello scopo;

-        deliberazione dell'Assemblea ai sensi dell'articolo 8 del presente Statuto.

L'Assemblea straordinaria dei Fondatori e degli Aderenti appositamente convocata dal Consiglio Direttivo con specifico ordine del giorno, delibera lo scioglimento del Comitato e la devoluzione del patrimonio del Comitato con il voto favorevole, sia in prima che in seconda convocazione, della maggioranza dei due terzi dei voti presenti in proprio o per delega.

L'Assemblea provvede, altresì, alla nomina di uno o più liquidatori da scegliersi preferibilmente tra i componenti.

In caso di scioglimento o cessazione dell'organizzazione per qualunque causa, dopo la liquidazione, i beni, utili o riserve, dedotte le passività, non potranno essere divisi tra i componenti ma, su proposta del Consiglio Direttivo, approvata dall'Assemblea, sentito l'organismo di controllo di cui all'articolo 3, comma 190, della Legge 23 dicembre 1996, n. 662, e successive modificazioni ed integrazioni, saranno devoluti in beneficenza in favore di altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale ONLUS o a fini di pubblica utilità, salvo diversa destinazione imposta dalla legge vigente al momento dello scioglimento.

Articolo 21 - Rinvio

Per quanto non previsto dal presente Statuto si fa rinvio ai principi generali del diritto ed alle norme del Codice Civile italiano e delle altre leggi italiane in materia.

 

Articolo 22 - Norma transitoria

Il Consiglio Direttivo, avuto anche riguardo alle esigenze operative del Comitato, potrà deliberare quote annuali di adesione.