Consiglio Comunale
2008 08809/002
OGGETTO: DEPENALIZZAZIONE UNIVERSALE DELL'OMOSESSUALITA'.
"Il Consiglio Comunale di Torino,
- ottantasei paesi nel mondo hanno leggi che puniscono gli
atti sessuali con persone del proprio sesso. In particolare, in
Mauritania, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Yemen, Sudan,
Iran e Nigeria la pena prevista è la morte. In India, Pakistan,
Birmania, Guyana, Sierra Leone, Uganda, Tanzania, Bangladesh e
Barbados gli atti omosessuali sono puniti con l'ergastolo;
- un recente esempio di questa situazione di forte violazione
dei diritti umani fondamentali proviene dall'Iran dove, il 19
luglio 2005, Mahmoud Asgari e Ayaz Marhoni, di 16 e 18 anni, sono
stati pubblicamente impiccati nella piazza Edalat a Mashhad, in
Iran, con l'accusa di aver consumato un rapporto omosessuale consensuale,
e, il 28 gennaio 2008, altri due giovani, Hamzeh Chavi e Longman
Hamzehpour, di 18 e 19 anni, sono stati arrestati per lo stesso
motivo e rischiano la stessa sorte;
- il governo francese, presidente di turno dell'Unione Europea,
ha presentato all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, attraverso
il Sottosegretario per i diritti umani Rama Yade, una proposta
per la depenalizzazione universale dell'omosessualità che
chiede agli Stati del mondo una moratoria delle pene;
- la proposta è stata sottoscritta dai ventisette componenti
dell'Unione Europea, compresa l'Italia;
- la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, di cui
quest'anno si celebra il 60° anniversario, proclama all'articolo
1 che "Tutti gli esseri umani nascono liberi e eguali in
dignità e diritti";
- l'articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana recita:
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono
eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza,
di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali";
- la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea del 2000
all'articolo 1 recita: "La dignità umana è
inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata". E all'articolo
21 ribadisce: "E' vietata qualsiasi forma di discriminazione
fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della
pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche,
la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni
politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza
nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l'età
o le tendenze sessuali";
- il 17 maggio del 1991 l'Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS) ha dichiarato l'omosessualità una "variante
naturale del comportamento umano";
l'iniziativa dell'Italia di aderire alla proposta di depenalizzazione
universale dell'omosessualità presso l'ONU, presentata
dalla presidenza di turno francese dell'Unione Europea, e accolta
da tutti gli altri Paesi dell'Unione Europea e, ad oggi, da altri
53 stati membri dell'ONU, affinchè l'orientamento sessuale
e l'identità di genere non siano in alcun caso alla base
di pene di qualunque natura, di discriminazione e motivo di violazione
dei diritti umani."