Consiglio Comunale

2008 07593/002

CITTÀ DI TORINO

MOZIONE N. 62

Approvata dal Consiglio Comunale in data 1 dicembre 2008

OGGETTO: INIZIATIVA GIUDIZIARIA CONTRO 'MOTOROLA'.

"Il Consiglio Comunale di Torino,

PREMESSO CHE

- la Motorola senza alcun preavviso ha comunicato di non puntare più sulla piattaforma Symbian e di conseguenza di azzerare il Centro Ricerche torinese di via Cardinal Massaia - viale Madonna di Campagna (area ex stabilimento CIR);
- questa decisione produrrà inevitabilmente due conseguenze tragiche e immediate:
1) il licenziamento di circa 380 addetti che hanno reso il Centro Ricerche una eccellenza nel mondo. Va ricordato infatti che i 380 addetti sono ricercatori e tecnici il cui 90% gode di altissima scolarità e professionalità, avendo progettato gli ultimi 25 cellulari Motorola. Sono anche da aggiungersi da 100 a 150 dipendenti dell'indotto collegato al Centro Ricerche Motorola;
2) il rischio di perdere le competenze formate in questi nove anni di attività, trattandosi di operatori e ricercatori con un'età media di 34 anni e certamente appetibili sul mercato internazionale (va ricordato che, oltre alla progettazione degli ultimi 25 cellulari Motorola, erano pronti nuovi modelli in grado di competere con la tecnologia dello Smartphone della Apple: se vi sarà la "fuga dei cervelli" queste competenze verranno trasferite all'estero con una perdita ancora più rilevante per il nostro Paese);

CONSIDERATO CHE

- la crisi che ha colpito la Motorola è frutto di scelte strategiche sbagliate e non di inefficienze legate ai territori o agli addetti;
- le Regioni e gli Enti Locali (Province e Comuni) insieme con il Politecnico di Torino hanno agevolato in modo consistente l'insediamento Motorola. Si ricorda infatti che il Politecnico di Torino e Motorola hanno stipulato il 31 marzo 1998 una convenzione per la collaborazione nella ricerca scientifica;
- il 26 giugno 2000 vi è stata una convenzione tra Città di Torino e Politecnico per la concessione dell'immobile di via Cardinal Massaia (di proprietà del Comune) per vent'anni ad uso esclusivo per un totale di mq. 9.660 integralmente ristrutturato a spese della Città, per adeguarlo alle esigenze specifiche della Motorola;
- concessione del diritto di prelazione alla Motorola in caso di vendita;
- un canone annuo di affitto che Motorola avrebbe dovuto versare solo a partire dall'undicesimo anno dalla stipula della convenzione;
- contributi a fondo perduto da parte di Regione Piemonte e Provincia di Torino per la formazione del personale e lo sviluppo della ricerca del Motorola Technology Centre;
- appare quantomeno singolare che la convenzione tra il Comune di Torino e il Politecnico sia stata sottoscritta il 26 giugno 2000 con una previsione di durata annuale, ma dando la facoltà alla Motorola di recedere dal contratto al compimento dell'ottavo anno. Si potrebbe pertanto configurare un "fumus" doloso da parte della Motorola che a decorrere dall'ottavo anno (termine per il recesso anticipato) ha aperto la crisi usufruendo per l'esperienza torinese di tutti i contributi pubblici;
- il Sindaco di Torino ha già sollecitato un intervento alla Motorola annunciando di essere pronto anche ad azioni eclatanti ("Sono pronto a incatenarmi davanti alla Motorola ..." - ha dichiarato in un'intervista tv);
- tali agevolazioni, di cui in premessa, di fatto hanno sostenuto in modo importante lo sviluppo di una multinazionale a discapito delle centinaia di aziende piemontesi e torinesi, piccole e medie, che non hanno usufruito in questi anni di alcun sostegno, anzi hanno subito una sistematica e crescente pressione fiscale e burocratica;
- occorre valutare la legittimità di tale intervento che potrebbe configurarsi, di fatto, un aiuto di Stato in violazione delle norme comunitarie;
- le cifre complessivamente impiegate dagli Enti Locali ammontano a circa 11 milioni di Euro;

IMPEGNA

Il Sindaco e la Giunta Comunale ad attivarsi per impedire la chiusura del Centro di Ricerche Motorola a Torino, valutando di intraprendere iniziative giudiziarie volte alla restituzione dei fondi erogati direttamente o indirettamente dagli enti pubblici coinvolti e l'eventuale risarcimento del danno."