Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata
Settore Permessi di Costruire

n. ord. 200
2008 06976/038

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 22 DICEMBRE 2008

(proposta dalla G.C. 4 novembre 2008)

OGGETTO: DEMOLIZIONE BASSI FABBRICATI INTERNO CORTILE E SU VIA, REALIZZAZIONE NUOVO FABBRICATO VIA BOSCONERO A 3 PFT A DESTINAZIONE RESIDENZIALE, SOTTOTETTO NON ABITATIVO E AUTORIMESSE INTERRATE. CREAZIONE COLLEGAMENTO A FABBRICATO ESISTENTE SU VIA GIACHINO CARATTERIZZANTE TESSUTO STORICO IN TORINO, VIA GIACHINO 73, DI PROPRIETA' SOC. 4L SRL.. APPROVAZIONE AI SENSI ART. 26 C. 23BIS NUEA P.R.G..

Proposta dell'Assessore Viano.

L'articolo 26 comma 23 bis delle Norme Urbanistico-Edilizie di Attuazione del Piano Regolatore Generale Comunale disciplina le modalità d'intervento su immobili riconosciuti di valore storico-documentario esterni alla Zona Urbana Centrale Storica. La norma, nello specifico, consente di realizzare interventi edilizi in aggiunta a quelli indicati nella tabella dei tipi d'intervento contenuta nell'articolo 26 e relativo Allegato A delle N.U.E.A. del P.R.G., ordinariamente non superiori alla ristrutturazione edilizia, limitatamente agli edifici "di particolare interesse storico" (campiti di nero nelle tavole di P.R.G.) dei gruppi 3, 4 e 5 e agli edifici "caratterizzanti il tessuto storico" (i cosiddetti "baffati" nelle tavole di P.R.G.), a condizione che il progetto sia approvato dal Consiglio Comunale, avendo preventivamente acquisito il parere della Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici del Piemonte. La normativa consente, in sostanza, di andare oltre le limitazioni d'intervento fissate ordinariamente dal Piano, orientate alla conservazione e valorizzazione delle preesistenze, sulla base di un progetto edilizio che sia riconosciuto migliorativo rispetto alle indicazioni di P.R.G., in quanto capace di delineare soluzioni architettoniche innovative ma organiche e pertinenti, finalizzate in primo luogo alla qualificazione del contesto urbano e ambientale in cui la preesistenza, costituita dall'edificio "caratterizzante", è inserita.
Tra gli interventi proposti alla Città in applicazione di questa specifica normativa si annovera quello proposto in via Errico Giachino n. 73 con pratica prot. ed. 2007-1-11244 presentata il 31 luglio 2007 da Soc. 4L S.r.l., con sede in Bussoleno (TO), via Fabbrica da Fer n. 4, in persona del legale rappresentante Laterza Pietro, per intervento di completamento con demolizione di bassi fabbricati interno cortile e su via, realizzazione di nuovo fabbricato su via Bosconero a tre piani fuori terra a destinazione residenziale, sottotetto non abitativo e autorimesse interrate, creazione di collegamento a fabbricato esistente su via Giachino, caratterizzante il tessuto storico. L'immobile ricade in Zona Urbana Storico Ambientale 20, con indice fondiario 1.35 mqSLP/mqSF, in Area Normativa Misto M1. L'intervento in oggetto si qualifica come completamento di tipo f1 ai sensi dell'articolo 4 lettera f delle N.U.E.A. del P.R.G.C. e pertanto supera quello massimo consentito dalle Norme di Piano, nel caso specifico di risanamento conservativo per l'esterno degli edifici su spazi pubblici e per il sistema distributivo e di ristrutturazione edilizia per l'interno dei corpi di fabbrica e cortili, giardini privati e fronti verso tali spazi.
L'Urban Center Metropolitano con nota del 9 novembre 2007 ha espresso parere favorevole al progetto, rilevando che l'edificio "baffato" di via Giachino n. 73 - una manica di due piani fuori terra parallela alla via - costituisce la parte più rilevante e interessante di un lotto d'intervento di più ampia dimensione, posto all'angolo tra via Giachino e via Bosconero. Oltre all'edificio "baffato", fanno parte di questo lotto d'intervento anche un basso fabbricato posto lungo via Bosconero e delle tettoie-magazzini sul lato cortile, privi di interesse storico. L'edificio principale si colloca all'interno del più vasto ambiente urbano e architettonico costituito dalle cortine di via Giachino, caratterizzate da un'edilizia primonovecentesca con riferimenti al tardoeclettismo e al liberty. Il progetto prevede la riqualificazione dell'intero lotto. Per ciò che concerne l'edificio "baffato", il progetto non comporta modifiche delle facciate poste su via Giachino e su via Bosconero e nemmeno della volumetria complessiva. Essenzialmente vengono realizzate delle modifiche del fronte su cortile e dell'organizzazione planimetrica interna, ma sempre in stretto rapporto con i caratteri morfologici e tipologici della preesistenza. Per ciò che concerne le altre preesistenze non "baffate" presenti nel lotto, è prevista la demolizione del basso fabbricato su via Bosconero, nonché delle tettoie-magazzini presenti nel cortile e la realizzazione di un edificio ex novo alto tre piani fuori terra su via Bosconero in sostituzione del basso fabbricato. L'Urban Center Metropolitano ha collaborato con i progettisti per dare vita a un insieme organico e coerente sia alla scala dell'intero lotto sia dell'ambiente urbano dell'area di via Giachino. La costruzione ex novo su via Bosconero ha quindi assunto caratteri e linguaggi architettonici propri dell'ambiente urbano e delle preesistenze circostanti. L'edificio ex novo viene così a dialogare con la preesistenza "baffata" tramite un corpo di collegamento leggermente arretrato che funziona da "stacco" e da "scuretto" tra le due costruzioni. Analogamente, la costruzione ex novo dialoga con l'edificio esistente posto a destra su via Bosconero riprendendo il filo di gronda di quest'ultimo edificio e trasformandolo in una cornice che struttura il disegno di facciata.
L'Urban Center condizionava altresì il proprio parere positivo alla necessità che i balconi dei prospetti fossero arricchiti da modiglioni in pietra e che le aperture fossero dotate di gelosie in legno, suggerendo altresì di modificare la soluzione progettuale presentata al fine di migliorare il rapporto tra vuoti e pieni del disegno di facciata per quanto concerne la parte di piano terra della costruzione ex novo su via Bosconero posta a sinistra, dove l'intera volumetria poggiava su un esile pilastro al fine di realizzare il passaggio carraio.
Entrambe le indicazioni risultano recepite negli elaborati progettuali presentati in data 2 luglio 2008.
La Soprintendenza per i Beni Ambientali e per il Paesaggio del Piemonte ha espresso in data 5 marzo 2008 parere favorevole prot. DB 23684.
L'istruttoria tecnica si è conclusa con esito positivo con referto del Settore Permessi di Costruire del 16 settembre 2008, previo parere della Commissione Edilizia nella seduta del 20 marzo 2008, in quanto l'intervento può essere ammesso ai sensi e con le procedure di cui all'articolo 26 comma 23 bis delle N.U.E.A. del P.R.G., in aggiunta agli interventi indicati nella "Tabella dei tipi d'intervento" di cui all'articolo 26 e Allegato A.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977, n. 56 e s.m.i.;
Visto il P.R.G. approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1) di approvare ai sensi dell'articolo 26 comma 23 bis delle N.U.E.A. del P.R.G., per i motivi espressi in narrativa che integralmente si richiamano, l'intervento di demolizione di bassi fabbricati interno cortile e su via, realizzazione di nuovo fabbricato su via Bosconero a tre piani fuori terra a destinazione residenziale, sottotetto non abitativo e autorimesse interrate, creazione di collegamento a fabbricato esistente su via Giachino, caratterizzante il tessuto storico, avvalendosi della facoltà ammessa dall'articolo 26 comma 23 bis delle N.U.E.A. del P.R.G. in Torino, via Errico Giachino n. 73, come da allegato progetto in due tavole (all. 1-2 - nn. ) a firma Arch. Edda Follis Giovanetto e Arch. Maurizio Giovanetto. Tale procedura consente la realizzazione di intervento di completamento di tipo f 1 in aggiunta a quelli indicati nella tabella dei tipi di intervento di cui all'articolo 26 e Allegato A delle N.U.E.A. del P.R.G., secondo cui sarebbero ammessi interventi fino al risanamento conservativo/ristrutturazione edilizia.
Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;
2) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'articolo 134, comma 4, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.