Divisione Patrimonio, Partecipazioni Comunali, Sistema Informativo
Settore Diritti Reali e Inventario

n. ord. 175
2008 06961/008

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 1 DICEMBRE 2008
(proposta dalla G.C. 28 ottobre 2008)

Testo coordinato ai sensi dell'art. 44 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: ALIENAZIONE DI IMMOBILI DI PROPRIETA` COMUNALE AD ASTA PUBBLICA. APPROVAZIONE.

Proposta dell'Assessore Viano.

Il programma di alienazioni condotto nel periodo 2003-2006 - avviato con la deliberazione del Consiglio Comunale del 9 dicembre 2002 (mecc. 2002 08532/008) - è stato positivamente realizzato con la vendita, attraverso procedure di evidenza pubblica, di 88 beni immobili tra cui terreni ed unità immobiliari ad uso abitativo e commerciale per un introito di oltre 85 milioni di Euro.
Successivamente, in esecuzione della deliberazione consiliare del 18 giugno 2007 (mecc. 2007 01474/008) - costituente, tra l'altro, adeguamento delle Linee Programmatiche del Sindaco 2006-2011 - è stata attuata nello scorso anno un'operazione di dismissione straordinaria con il conferimento di una serie di cespiti di proprietà comunale ad un fondo immobiliare dedicato alla Città.
Per il 2008 si profila l'opportunità di procedere ad una ulteriore operazione di valorizzazione di immobili comunali, questa volta attraverso la procedura di alienazione ad asta pubblica.
Infatti, così come già indicato nella sopra citata deliberazione, la scelta di utilizzare il Fondo Immobiliare dedicato alla Città per ulteriori valorizzazioni del patrimonio immobiliare non escludeva la possibilità di procedere anche mediante le più tradizionali procedure di dismissione, ed in particolare attraverso singole aste.
In ragione di tale previsione risulta opportuno stabilire di volta in volta gli strumenti più opportuni per la dismissione in relazione ad una molteplicità di fattori:
- le caratteristiche dei singoli asset immobiliari;
- l'opportunità di partecipare alle decisioni in merito ai progetti di sviluppo. Tale forma di informazione e partecipazione, possibile unicamente attraverso il Fondo Immobiliare e garantita dal mantenimento di una parte significativa delle quote dello stesso, è opportuna, in modo particolare, per immobili di rilevante importanza storico-artistica, quali quelli che costituivano la parte più significativa dell'apporto o della vendita al Fondo stesso;

- la volontà dell'Amministrazione di rinunciare a parte degli introiti all'atto della cessione per trasformare il valore in quote di un Fondo e partecipare agli utili della valorizzazione;
- infine, ultimo fattore di primaria importanza, la situazione dei mercati finanziari ed immobiliari.
Proprio in relazione a tale ultimo aspetto si palesano le maggiori criticità, in quanto, in una fase come quella attuale, caratterizzata dall'incertezza che grava sui mercati finanziari, potrebbe risultare assai difficile per un unico soggetto farsi carico dell'acquisizione e della valorizzazione di un patrimonio immobiliare di notevole valore economico; viceversa, l'alienazione di singoli beni di differenti tipologie potrebbe attrarre investitori con maggiore facilità.
Va sottolineato come, rispetto alle previsioni iniziali di alienazioni immobiliari 2008, per cause esterne all'Amministrazione sia stata posticipata la cessione di alcuni immobili, tra i quali il caso più significativo, per l'enorme interesse storico-artistico rivestito, è rappresentato dal complesso della Cavallerizza Reale. L'intervento di recupero unitario di tale immobile - che non si è potuto realizzare nel 2008 a causa della mancata liberazione da parte dell'Amministrazione militare della porzione del complesso dalla stessa utilizzata - richiede ingenti risorse finanziarie; pertanto, al fine di poterlo realizzare restituendo alla cittadinanza parte del complesso in questione, si ipotizza di ricorrere in futuro allo strumento del Fondo Immobiliare previa procedura pubblica per la selezione degli investitori. Tale procedura potrà però essere avviata solo dopo il rilascio dell'immobile da parte dell'Amministrazione Militare, così come previsto nel contratto preliminare di compravendita.
Pertanto, nell'intento di procedere ad un nuovo progetto di dismissione immobiliare tale da attivare una razionalizzazione del patrimonio finalizzata ad una riduzione dei relativi oneri manutentivi e ad evitarne l'ulteriore depauperamento, l'Amministrazione ha attivato una nuova ricognizione dei propri asset.
Gli immobili individuati come oggetto di possibile immediata alienazione, se adeguatamente riconvertiti sotto il profilo urbanistico, possono contribuire, attraverso il ricavato derivante dalla loro vendita, al rispetto degli obiettivi di finanza pubblica e, nel contempo attivare, ove opportunamente ristrutturati sotto il profilo edilizio, una complessiva riqualificazione degli ambiti territoriali di riferimento.
Inoltre, viste le pesanti sanzioni introdotte con la manovra d'estate per gli enti locali che non rispetteranno il Patto di stabilità, non può sottacersi l'importanza, per i risultati di bilancio, di reperire risorse derivanti dall'alienazione del patrimonio immobiliare, vendita che può contribuire in misura significativa allo sforzo di risanamento richiesto a livello centrale. Frequentemente, infatti, tale sforzo pone le Amministrazioni di fronte alla scelta obbligata tra alternative di riduzione dei servizi ai cittadini o tagli agli investimenti ovvero incremento dell'imposizione fiscale, scelta che potrebbe essere, al contrario, evitata con una proficua valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare. Alla luce delle considerazioni sopra esposte si ritiene che gli immobili oggetto della presente deliberazione non abbiano caratteristiche tali da renderne prioritaria la valorizzazione attraverso un fondo immobiliare partecipato dalla Città. D'altro canto, le esigenze poste dai vincoli di finanza pubblica impongono, in questa fase, la massimizzazione immediata delle entrate.
Per tali ragioni, si ritiene opportuno utilizzare lo strumento dell'asta pubblica predisponendo lotti distinti per ogni asset, senza tuttavia porre limiti, come verrà meglio esplicitato nel prosieguo del provvedimento, all'aggiudicazione di più lotti ad un singolo soggetto.
Qualora uno o più lotti non fossero aggiudicati, si potrà procedere alla verifica dell'interesse del Fondo Città di Torino all'eventuale acquisizione alle stesse condizioni poste nel bando di gara. Ciò è possibile in quanto il R.D. 23 maggio 1924 n. 827, articolo 41 punto 1), stabilisce che si può ricorrere alla trattativa privata quando l'incanto sia andato deserto. Inoltre, anche l'articolo 9 della Legge 783 del 24 dicembre 1908 e s.m.i. stabilisce che: "gli immobili per i quali sia avvenuta una diserzione d'incanto possono, quando l'Amministrazione lo ritenga conveniente, essere venduti a partiti privati, sempre ché non siano variati se non a tutto vantaggio dello Stato, il prezzo e le condizioni di vendita".
In quest'ottica di immediato realizzo, sono stati presi dunque in considerazione sei immobili di proprietà comunale accomunati dalla suscettibilità di una loro valorizzazione, in modo da attrarre l'offerta di soggetti in grado di sostenere investimenti idonei a produrre redditività, eventualmente anche nel lungo periodo.
A tali immobili, deve aggiungersi un'area priva di fabbricati sita all'interno del territorio urbano (contraddistinta con il numero 4 nel sotto riportato elenco) che può proficuamente essere oggetto di intervento per la realizzazione di edifici residenziali, in quanto libera da preesistenze e costituente un lotto ben delimitato, sul quale l'insediamento residenziale si porrebbe in coerenza con il tessuto urbano circostante.
Si tratta, in particolare dei seguenti immobili:
1. complesso immobiliare sito in Torino, corso Spezia n. 14, angolo via Bizzozero n. 20;
2. immobile sito in Torino, via Riberi n. 6, angolo via Ferrari n. 12;
3. immobile sito in Torino, via Baltimora n. 91;
4. terreno sito in Torino, all'incrocio tra la via Capelli e la via Servais;
5. immobile sito in Torino, corso Regina Margherita nn. 126-128 angolo corso XI febbraio;
6. terreno sito in Torino, via Medici n. 121 con soprastante fabbricato e tettoie;
7. immobile sito in Torino, corso Chieri n. 19.
E' chiaro come, per garantire innanzitutto la più ampia partecipazione possibile e, al tempo stesso, la massimizzazione del ricavo per la Città, alcuni degli immobili individuati necessitino di una modifica della loro destinazione urbanistica, in quanto, allo stato attuale, sono destinati dal vigente Piano Regolatore a "Servizi Pubblici" e, come tali, sono inalienabili.
Coerentemente con gli obiettivi sopra indicati sono state, pertanto, ipotizzate le possibili future destinazioni urbanistiche degli immobili di cui trattasi, la cui variante sarà oggetto di separata deliberazione consiliare.
In questo quadro e nell'intento di concludere con un buon ritorno economico l'operazione immobiliare di cui al presente provvedimento, è indispensabile, peraltro, che la Città si impegni ad adottare, prima dell'aggiudicazione provvisoria dell'asta, le varianti urbanistiche in conformità alle previsioni di P.R.G. ipotizzate, i cui contenuti sono compiutamente indicati nelle schede allegate al presente provvedimento per farne parte integrante.
Per gli immobili di cui ai precedenti punti 2, 3, 6 e 7 si precisa che nell'ipotesi in cui la relativa variante non venisse approvata dagli organi competenti entro nove mesi dalla data della seduta pubblica di apertura delle offerte, la Civica Amministrazione non procederà al trasferimento della proprietà del bene e provvederà all'annullamento dell'aggiudicazione e, conseguentemente, alla restituzione della cauzione depositata senza che possa essere avanzata pretesa alcuna.
Per tale motivo, al fine di evitare potenziali contenziosi e conseguenti richieste di risarcimento danni da parte degli aggiudicatari, dovrà essere inserita nell'istanza di partecipazione all'asta l'obbligazione, assunta dal partecipante, di rinunziare ad ogni eccezione e pretesa, ivi compresa l'eventuale richiesta di risarcimento danni, avverso l'Amministrazione Comunale per il caso di mancata approvazione della variante sull'immobile interessato nel termine previsto.
Resta salvo il diritto dell'aggiudicatario di prorogare, a seguito di formale richiesta da parte della Città, il termine di nove mesi previsto in favore dell'Amministrazione per l'approvazione definitiva della variante, senza riduzione del prezzo di aggiudicazione.
Conseguentemente, il civico Settore Valutazioni, in collaborazione con il Dipartimento Casa-Città del Politecnico di Torino nell'ambito della convenzione vigente, ha effettuato la valutazione del prezzo da porre a base d'asta tenendo conto della futura valorizzazione derivante dalla nuova destinazione urbanistica dei beni.
Gli interventi edilizi sugli immobili sono soggetti, nei casi previsti dalla normativa edilizia ed urbanistica vigente, alla corresponsione degli oneri di urbanizzazione e del contributo del costo di costruzione.
Restano dovuti, inoltre, con le modalità e valori tabellari in vigore al momento della relativa istanza, gli oneri concessori per il cambio di destinazione d'uso rispetto a quello in atto. Peraltro, qualora il bene non sia attualmente utilizzato, ai fini del versamento degli oneri concessori dovrà farsi riferimento all'ultimo effettivo utilizzo, quale legittimamente autorizzato. Per i lotti 3, 5 e 7, dandosi per legittimata la destinazione a scuola, uffici e magazzini pubblici, come tali privi di carico urbanistico in atto, risultano da versare i conseguenti oneri relativi alla destinazione futura.
Qualora dovute, le quote di aree a Servizi che non vengono cedute saranno monetizzate ai sensi della normativa vigente.
Giova qui evidenziare che alcuni beni oggetto del presente provvedimento sono inseriti nell'elenco dei beni ammalorati di proprietà della Città (trattasi, nella specie, degli immobili siti in via Baltimora e in via Medici), mentre altri necessitano a breve scadenza di interventi di manutenzione straordinaria ed altri ancora sono terreni attualmente non utilizzati che risultano gerbidi all'interno del tessuto cittadino ed i cui sedimi, se non opportunamente falciati nel corso dell'anno, possono essere motivo di degrado del territorio.

Più specifiche caratteristiche tecnico-urbanistiche, afferenti tanto la destinazione attuale degli immobili sopra elencati, quanto la loro destinazione urbanistica futura, sono riportate nelle "schede descrittive" che si allegano al presente provvedimento per farne parte integrante e sostanziale (allegati 1 bis, 2 bis, 3 bis, 4, 5, 6 bis, 7 bis), affinché siano allegate all'avviso di asta pubblica.
Come già nelle precedenti vendite, l'alienazione avverrà, appunto, mediante asta pubblica con il sistema delle offerte segrete ai sensi del Regolamento per l'esecuzione della Legge 24 dicembre 1908 n. 783, approvato con R.D. 17 giugno 1909 n. 454, con aggiudicazione a favore del concorrente la cui offerta sia la maggiore e raggiunga almeno il prezzo posto a base di gara.
Come già accennato in precedenza, poiché i beni che formano oggetto della presente alienazione, per la tipologia di interesse che possono rivestire sul mercato immobiliare, presentano caratteristiche dissimili rispetto alle singole unità immobiliari che hanno formato oggetto delle precedenti operazioni di dismissione - in quanto beni di particolare valore economico, non appetibili per i piccoli investitori - si ritiene di non riproporre la disposizione di carattere vincolante posta in passato circa l'impossibilità, da parte del singolo concorrente, di aggiudicarsi più di un lotto. Qualora, pertanto, un medesimo concorrente formuli la migliore offerta economica su due o più lotti, si procederà all'aggiudicazione nei suoi confronti.
Gli immobili oggetto del presente provvedimento verranno venduti a corpo, non a misura, nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, con le relative accessioni e pertinenze, diritti ed obblighi, servitù attive e passive anche se non dichiarate, pesi, oneri e vincoli, con l'onere a carico dei singoli aggiudicatari di procedere allo sgombero - a propria cura e spese - di macerie, masserizie, rifiuti o comunque materiali e strutture eventualmente presenti presso gli stessi.
La Città si farà carico dell'aggiornamento catastale occorrente per il rogito; viceversa, non rilascerà alcuna certificazione impiantistica, ambientale ed energetica.
Relativamente alle aree sulle quali sono presenti alberi d'alto fusto dovrà applicarsi il vigente Regolamento Comunale n. 317/2006. In ogni caso qualsiasi intervento da eseguirsi sulle alberate dei singoli lotti, a cura e spese dell'aggiudicatario, dovrà essere preventivamente autorizzato dal competente Settore Gestione Verde della Civica Amministrazione.
Eventuali interventi di bonifica o messa in sicurezza dei singoli beni saranno a carico dell'aggiudicatario.
Per tale asta, inoltre, non si pongono problemi relativi alla salvaguardia dei diritti dei conduttori, in quanto gli immobili sono liberi, eccezion fatta per l'unità commerciale sita al piano terreno di via Riberi infra indicata, al cui occupante non è possibile riconoscere il diritto di prelazione. Senza entrare nel merito della causa in corso tra la Città e l'attuale occupante in ordine al mancato rilascio da parte del locatario, è opportuno qui rilevare che, ormai per consolidata giurisprudenza, presupposto essenziale affinché il conduttore possa esercitare il diritto di prelazione ed il successivo riscatto ai sensi degli articoli 38 e 39 Legge 392/1978 è l'identità dell'immobile locato con quello venduto, ossia la parte dell'immobile alienata deve corrispondere a quella dove si svolge l'attività commerciale in locazione (Cass. civ. sez. III 29 ottobre 2001 n. 13420; Cass. civ. sez. III 21 ottobre 1998 n. 10431; Cass. civ. sez. III 20 dicembre 1990 n. 12088).
Per quanto concerne poi i fabbricati sopra indicati con i numeri 1 (corso Spezia n. 14), 2 (via Riberi n. 6), 5 ( corso Regina Margherita nn. 126-128), 6 (via Medici n. 121) e 7 (corso Chieri n. 19), la cui costruzione risale ad oltre cinquant'anni, si è in attesa della pronuncia sulla verifica dell'interesse culturale ai sensi del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.. Qualora la medesima desse esito positivo, sarà necessario, altresì, acquisire la successiva autorizzazione all'alienazione prevista dall'articolo 57 comma 3 del D.Lgs. precitato, da parte della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte.
Per tali immobili, ove l'autorizzazione all'alienazione (ovvero la pronuncia che i medesimi non rivestono interesse culturale) da parte della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte non pervenga nel termine di cui all'articolo 12 comma 10 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. (120 giorni dalla data di ricezione della richiesta) e comunque sia stata approvata in via definitiva la variante di P.R.G., si renderà necessario dare corso all'alienazione mediante stipulazione del solo contratto preliminare di vendita. In tal caso, la stipulazione del contratto definitivo dovrà essere sottoposta alla condizione sospensiva costituita dall'ottenimento di detta autorizzazione (ovvero alla suddetta pronuncia) entro il 31 dicembre 2009. In sede di contratto preliminare l'aggiudicatario dovrà versare, a titolo di acconto, un ammontare pari al 10% del prezzo di aggiudicazione, non produttivo di interessi, con contestuale svincolo della cauzione versata in sede di gara.
L'aggiudicazione sarà pronunciata anche in presenza di un solo offerente; in ogni caso l'Amministrazione comunale si riserva di non aggiudicare a suo insindacabile giudizio.
Si riporta di seguito il sopra citato elenco degli immobili oggetto di alienazione. Per i lotti 2, 3, 6 e 7 detto elenco comprende la modificazione della destinazione urbanistica che si intende apportare a ciascuno di essi, ai sensi dell'articolo 17 comma 7 della L.U.R., previe le deliberazioni consiliari a tal fine occorrenti:
1. Complesso immobiliare ex Borello & Maffiotto sito in Torino, corso Spezia n. 14, angolo via Bizzozero n. 20; il compendio, acquisito dalla Città con atto a rogito Segretario Generale Repice del 9 aprile 2004, rep. A.P.A. 847, a seguito della realizzazione della nuova viabilità che dal sottopasso di corso Spezia conduce al "Lingotto", si presenta oggi suddiviso in due distinte porzioni. Sulla prima, ubicata ad est di tale nuova strada, insistono un corpo di fabbrica a 2 piani fuori terra prospettante il corso Spezia, una palazzina a due piani fuori terra, un ulteriore corpo di fabbrica a 2 piani fuori terra parallelo alla via Bizzozero (che ospita - unitamente alla precitata palazzina a 2 piani fuori terra - la scuola del Corpo di Polizia Municipale), un capannone ad uso magazzino ed una palazzina dei primi del '900, a 4 piani fuori terra, oltre interrato. Su tale porzione è inoltre presente una tettoia aperta ad uso parcheggio con cortile ed aree di manovra. Sulla seconda porzione, ubicata a ovest della suddetta nuova strada, insiste viceversa un capannone ad uso rimessa, oltre a cortile ed aree di manovra. Il compendio in questione è attualmente censito al Catasto Fabbricati al foglio 1378, n. 157 sub. 1, n. 154 sub. 1 (graffati) parte, n. 154 sub. 2 ed al foglio 91, particella 291 sub. 2. Esso insiste su area descritta al Catasto Terreni al foglio 1378, particelle 154 parte, 157, 150 parte.
La proprietà in oggetto ricade in area normativa M2, ai sensi del P.R.G. vigente e della Variante n. 115 adottata con deliberazione del Consiglio Comunale del 28 luglio 2008 (mecc. 2006 01876/009) e ricadente nell'ambito delle modifiche da introdursi con la variante n. 151 di cui è stato approvato il documento programmatico con deliberazione del Consiglio Comunale n. 130 del 29 settembre 2008. Si allega scheda urbanistica costituente allegato 1 bis (all. 1 bis - n. ). Si precisa che alcune porzioni del compendio sono attualmente oggetto di diritti di terzi; l'immobile descritto al Catasto Fabbricati al foglio 1378, mappale 154 sub. 2, con atto in data 4 marzo 2008, è stato infatti attribuito in diritto d'uso a favore della società "Eataly Distribuzione S.r.l." sino al 28 febbraio 2009. Una parte del complesso ubicato ad ovest della strada di nuova realizzazione (quale raffigurata con tratteggio verde nell'allegata planimetria) (all. 1A - n. ) è stata inoltre concessa in uso sino al 4 luglio 2009, in assenza di formalizzazione contrattuale, alla società Gruppo Torinese Trasporti - G.T.T. S.p.A. e per essa all'Associazione Temporanea d'Impresa Marie Engineering/Ghella S.p.A. per le esigenze connesse al prolungamento della linea 1 della metropolitana torinese, tratto 2 - Porta Nuova/Lingotto, lotto 2 - Marconi/Lingotto. L'area identificata al Catasto Terreni al foglio 1378 n. 157, infine, è oggetto di comodato gratuito e precario in favore di terzi, alle condizioni di cui all'articolo 11 del sopra citato atto di compravendita a rogito Segretario Generale Repice.
Si dà atto che nell'interrato della palazzina ubicata al civico 26 della via Bizzozero è presente un locale tecnico (privo di identificativo catastale autonomo), adibito a cabina elettrica (inventario AEM n. 25-112), avente accesso unicamente dal marciapiede della suddetta via. Detta cabina dovrà essere concessa in uso ad AEM Torino Distribuzione S.p.A., in analogia a quanto previsto dalla convenzione quadro stipulata con atto a rogito notaio Antonio Maria Marocco in data 20 dicembre 1996, rep. n. 131083/55967 tra Città ed A.E.M. S.p.A. (a cui detta società è subentrata, in forza dell'atto di conferimento a rogito del medesimo notaio in data 20 dicembre 2002, rep. n. 139978).
Si dà inoltre atto che nel sottosuolo di due limitate porzioni dell'area cortilizia del compendio immobiliare, quali individuate al Catasto Terreni al foglio 1378 mappali 157 e 154, insistono alcune condutture a servizio del magazzino descritto a Catasto Fabbricati al foglio 1378, particella 156, come detto, di proprietà di terzi. Il passaggio di tali condutture è esclusivamente oggetto di rapporti giuridici di natura obbligatoria. In uno dei tunnel di servizio ricavati nel sottosuolo del complesso immobiliare individuato al Catasto Fabbricati al foglio 1378 n. 154 sub 1 e 157 sub. 1 (graffati) parte, è infine presente una conduttura di scarico delle acque piovane nella quale vengono convogliate verso la fognatura bianca municipale parte delle acque meteoriche provenienti dal capannone individuato al Catasto Fabbricati al foglio 1378, mappale 156 (oltre a quelle provenienti dal capannone di titolarità della Città). Tale scarico deve ritenersi oggetto di una vera e propria servitù ex articolo 3 del più volte citato atto di provenienza.
Poiché nel sottosuolo del compendio immobiliare (lato sud ovest) sono presenti un distributore di carburante con serbatoi per benzina e per gasolio, nonché (lato sud est) tre serbatoi interrati per gasolio da riscaldamento, non si esclude l'eventualità che si rendano necessarie operazioni di messa in sicurezza e/o di bonifica ambientale. Tali operazioni, così come ogni ulteriore attività, anche di carattere amministrativo, afferente la bonifica ambientale, rimozione o smaltimento di rifiuti, materiali e/o sostanze dannose, pericolose o inquinanti che si rendesse necessaria in ordine al complesso immobiliare, ivi compresa la bonifica bellica, rimarrà in ogni caso ad esclusivo carico dell'aggiudicatario, che dovrà assumere ogni obbligazione in materia. Attesa, inoltre, la mancanza di corrispondenza degli impianti alle norme vigenti in materia di normativa antincendio e di sicurezza, la Città non rilascerà al momento del rogito alcuna certificazione in materia (ivi compresa quella energetica).
L'aggiudicatario (o suoi aventi causa) dovrà impegnarsi ad acquistare la porzione di terreno evidenziata con perimetro rosso nell'estratto di mappa costituente allegato 1B (all. 1B - n. ), avente un'estensione pari a mq. 350 circa, individuata al Catasto Terreni della Città di Torino al foglio 1378 n. 148. Detta area è attualmente di proprietà della Società Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. ed è ricompresa in un più vasto programma di permute tra l'Amministrazione comunale e detta società; pertanto, qualora la Città ne diventi proprietaria, l'acquisto da parte dell'aggiudicatario dovrà essere formalizzato entro 6 mesi dalla richiesta scritta inviata dalla Città. Il prezzo al quale dovrà essere effettuata la futura alienazione verrà successivamente determinato tenendo conto della SLP generata da tale area in rapporto a quella generata dalla restante parte del compendio e del corrispettivo offerto dall'aggiudicatario per l'acquisizione del complesso oggetto di immediato trasferimento della proprietà. Pertanto tale prezzo è stato scomputato dall'importo a base d'asta determinato in perizia. Si precisa che il sottosuolo della stessa è gravato dal passaggio di parte delle anzidescritte condutture a servizio del magazzino descritto al Catasto Fabbricati al foglio 1378, particella 156. Parte di tale area, unitamente ad un'ulteriore porzione ubicata a sud del complesso, facente parte della proprietà oggetto di trasferimento immediato, dell'estensione complessiva di circa mq. 330, dovrà in futuro essere ceduta alla Città, in quanto destinata alla realizzazione di nuova viabilità, come meglio descritto nell'allegata scheda urbanistica (allegato 1 bis) ed illustrato nella planimetria costituente allegato 1C al presente provvedimento (all. 1C - n. ).
Si precisa, da ultimo, che l'aggiudicatario dovrà costituire a favore della Città, nell'atto di compravendita, comodato gratuito della durata di un anno (decorrente dalla data del rogito) sul fabbricato che attualmente ospita la scuola del Corpo di Polizia Municipale, al fine di consentirne la ricollocazione. Parimenti, i competenti uffici comunali dovranno farsi carico di ricollocare in altri magazzini tutti i beni mobili ivi presenti, eccezion fatta per le attrezzature costituenti il c.d. "magazzino traslatori" che, in relazione alle loro specificità, non risultano più occorrenti per gli usi logistici della Città. Tali attrezzature, in riferimento alle quali si intende espressamente esclusa ogni garanzia di buon funzionamento, sono costituite, tra l'altro da n. 7 scaffali elettrosaldati della lunghezza di metri 38,50, dell'altezza di metri 7,00, della profondità di metri 1,00 e del peso di oltre 80 tonnellate. Le citate caratteristiche ne rendono estremamente problematica la relativa ricollocazione sia in relazione alle difficoltà di reperimento di magazzini comunali idonei ad ospitarle, sia con riferimento agli elevatissimi costi di smontaggio, rimozione, trasporto, riassemblaggio e reinstallazione. Il complesso immobiliare verrà pertanto trasferito in proprietà all'aggiudicatario comprensivo delle suddette attrezzature, con l'obbligo per lo stesso di corrispondere all'Amministrazione il relativo prezzo, ammontante ad Euro 375.000,00. L'aggiudicatario dovrà inoltre farsi carico di costituire a favore della società G.T.T. S.p.A. comodato gratuito sull'anzidetta porzione del complesso immobiliare ricompresa tra la strada di nuova realizzazione che dal sottopasso di corso Spezia conduce al "Lingotto" e la proprietà ferroviaria, quale raffigurata con tratteggio verde nella citata planimetria (allegato 1A), sino al 4 luglio 2009, per le accennate esigenze di cantiere connesse al prolungamento della metropolitana. Nell'atto di alienazione dovrà infine farsi constare il subentro dell'aggiudicatario alla Città nell'adempimento delle obbligazioni tutte nascenti dall'articolo 11 del suddetto atto a rogito Segretario Generale Repice, così come di quelle generate dall'articolo 5, che riconosce al titolare dell'immobile individuato al Catasto Fabbricati al foglio 1378 mappale 156 (e ovviamente ai suoi aventi causa a qualsiasi titolo), fino alla disponibilità di diverso accesso diretto o indiretto dalla via pubblica, diritto di passaggio pedonale e carraio (con divieto di sosta e parcheggio) dal civico 28 della via Bizzozero.
Prezzo a base d'asta: Euro 11.419.000,00 (a cui dovrà sommarsi l'importo di Euro 375.000,00 che l'aggiudicatario dovrà versare per l'acquisizione delle summenzionate attrezzature costituenti il c.d. magazzino traslatori).
2) Immobile sito in Torino, via Riberi n. 6, angolo via Gaudenzio Ferrari n. 12, costituito da un fabbricato a due piani fuori terra (con piccola area cortilizia pertinenziale ad esso), oltre ad una porzione di sottotetto (sull'ala lungo la via Gaudenzio Ferrari) ed un piano interrato (che occupa l'area sottostante l'intero immobile e sua area pertinenziale). L'intero immobile è attualmente distinto al Catasto Fabbricati al foglio 1248, mappale 257, subalterni 1, 2, 3, 4, 5, 7 ed insistente su terreno della superficie di circa mq. 770, distinto al Catasto Terreni al foglio 1248, mappale 257. L'immobile, ritenuto di interesse per la sua vicinanza alla Mole Antonelliana, è stato acquistato dalla Città con atto in data 2 marzo 1983, a rogito del Segretario Generale Rocco Orlando Di Stilo.
Si tratta di fabbricato ubicato nel quartiere universitario, attualmente non utilizzato dall'Amministrazione.
In caso di recupero del fabbricato, dovranno essere attentamente valutati dai partecipanti gli importanti interventi di restauro anche strutturale, risanamento ed eventuale consolidamento statico. Non si esclude la presenza di materiali inquinanti e, quindi, la necessità, per l'acquirente, di eseguire opere di messa in sicurezza e/o bonifica ambientale. A tal fine sono in corso verifiche tese all'accertamento in ordine alla possibile presenza di amianto.
Una porzione del piano terreno e del primo piano è occupata dalla ditta Arsenico & Breakfast S.n.c. di Gennari Gina & C. ad uso commerciale. Il contratto di locazione, decorrente dal 1 gennaio 1989, per la durata di 6 anni e tacitamente rinnovato, ha avuto scadenza in data 31 dicembre 2000, a seguito di formale disdetta comunicata dalla Città nelle forme e nei tempi previsti dalla legge. Atteso il mancato rilascio dell'immobile da parte del locatario, quest'ultimo è stato convenuto in giudizio dalla Civica Amministrazione avanti al Tribunale Civile di Torino affinché sia convalidata la finita locazione.
Poiché l'immobile è inserito dal P.R.G. in Area da Trasformare compresa nella Zona Urbana Centrale Storica AT n. 25 - Area della Mole Antonelliana (articolo 10, comma 34 punto E. Aree da trasformare delle N.U.E.A.), con previsione di demolizione e nella quale gli interventi ammessi sono limitati alla manutenzione straordinaria, si proporrà di imprimere al medesimo una destinazione residenziale come meglio descritto nella scheda urbanistica costituente allegato 2 al presente provvedimento (all. 2 bis - n. ).
Prezzo a base d'asta: Euro 2.200.000,00.
3) Immobile sito in Torino, via Baltimora n. 91, costituito da terreno della superficie territoriale di mq. 4.570 circa (comprensivi del sedime di insistenza del fabbricato pari a circa 950 mq.), distinto al Catasto Terreni al foglio 1386, mappale 41, con sovrastante fabbricato ad un piano fuori terra, censito al Catasto Fabbricati al foglio 1386, mappale 41, subalterno 1.
Il terreno su cui l'immobile insiste è stato ceduto gratuitamente alla Città dalla società "Immobiliare Martiniana S.p.A." con atto in data 13 aprile 1965 a rogito notaio Piero Bourlot. Si tratta di fabbricato già adibito a scuola e successivamente a sede "CST - Handicap S. Rita" e da tempo in disuso.
Parte dei proventi derivanti dall'alienazione di detto immobile verrà destinata a specifiche esigenze della Circoscrizione 2, anche con riferimento alla rilocalizzazione della struttura socio assistenziale sopra citata.
La presenza di una ciminiera nel confinante lotto di proprietà di terzi determina il rispetto delle distanze legali da verificare in sede attuativa degli interventi. Sull'area insistono diverse piante ad alto fusto.
E' stata rilevata la presenza nel sito di una colonia felina, la cui rilocalizzazione, a cura e spese dell'aggiudicatario, dovrà essere concordata da quest'ultimo con gli Uffici comunali competenti in materia di tutela animali.
Poiché è stata, altresì, rilevata presenza di amianto, gli eventuali relativi costi di bonifica e smaltimento ambientale si intendono a carico dell'aggiudicatario. E' ammessa la demolizione dell'intero fabbricato.
Poiché l'immobile è inserito dal P.R.G. in area "S" lettera "a" - Attrezzature di interesse comune, si propone di imprimere al medesimo una destinazione residenziale "R2" - isolati residenziali a cortina edilizia verso spazio pubblico, come da scheda urbanistica costituente allegato 3 (all. 3 bis - n. ).
Prezzo a base d'asta: Euro 6.300.000,00.
4) Terreno sito in Torino, all'incrocio tra la via Capelli e la via Servais, della superficie di 430 mq. circa, identificato al Catasto Terreni al foglio1172, mappale15. Trattasi di area libera avente destinazione urbanistica "Area normativa M1, isolati misti prevalentemente residenziali" con indice di edificabilità 1,35 mq. SLP/mq. SF. Si allega scheda urbanistica costituente allegato 4 (all. 4 - n. ).
L'immobile è pervenuto alla Città in forza di atto a rogito notaio Giovanni Gramaglia del 6 novembre 1964, rep. n. 10964/7244, registrato a Torino il 25 novembre 1964 al numero 11022 vol. 2031.
Attualmente insistono lungo il perimetro viabile del lotto cartelloni pubblicitari la cui rimozione verrà effettuata dalla Città a propria cura e spese.
Prezzo a base d'asta: Euro 450.000,00.
5) Immobile sito in Torino, corso Regina Margherita numeri 126-128 angolo corso XI Febbraio, già adibito a caserma dei Vigili del Fuoco, costituito da fabbricato elevato a tre piani f.t. sul fronte principale e sulla manica corta d'angolo, oltre a porzioni interrate ed annessa fascia di terreno pertinenziale restrostante; il fabbricato è censito al Catasto Fabbricati al foglio 208 particella 90 sub. 1 e particella 93 graffate, nonché subalterni dal 2 al 12 ed insiste su terreno della superficie di circa mq. catastali 2.490, distinto al Catasto Terreni al foglio 1217, mappali 106, 107 e 108. Al piano terreno è presente una cabina elettrica (che forma oggetto di trasferimento della proprietà) in gestione ad AEM Torino Distribuzione S.p.A., in relazione alla quale l'aggiudicatario dovrà obbligarsi - nell'istanza di partecipazione all'asta - a costituire servitù di passaggio a carico del fabbricato in vendita.
Il fabbricato, alcuni anni fa, è stato oggetto di ristrutturazione parziale da parte della Città. Al fine della sua valorizzazione, l'immobile è stato oggetto (unitamente al retrostante organismo edilizio costituito da parcheggio pubblico multipiano confinante con la proprietà) della variante parziale n. 116 al P.R.G. approvata con deliberazione del Consiglio Comunale in data 12 dicembre 2005 (mecc. 2005 09794/009) che ha attribuito al medesimo destinazione "Area normativa TE - aree o complessi di edifici a destinazione terziaria". Si ritiene, pertanto, che l'immobile non necessiti di ulteriori interventi sotto il profilo urbanistico. Si allega, in proposito, scheda urbanistica costituente allegato 5 (all. 5 - n. ).
Sono in corso, al momento della presentazione del presente provvedimento, ricerche volte a ricostruire la provenienza del bene in capo alla Città. Per tale motivo, si dà mandato agli uffici competenti di pubblicare il bando di alienazione dell'immobile in oggetto solo a seguito del reperimento di documentazione idonea a comprovarne la titolarità in capo alla stessa.
Prezzo a base d'asta: Euro 8.600.000,00.
6) Terreno sito in Torino, via Medici n. 121 con soprastante fabbricato. Il fabbricato, la cui superficie è pari a circa 90 mq. lordi ripartiti su due piani, è attualmente censito al Catasto Fabbricati al foglio 69 particelle 697 e 698 ed insiste su terreno descritto al Catasto Terreni al foglio 1172 particelle 993 e 994 dell'estensione di circa 921 mq. (metratura comprensiva dell'impronta dell'edificio). Trattasi di immobile in condizioni di degrado, da tempo in disuso, frequentemente oggetto di occupazioni abusive per quanto riguarda una porzione del medesimo, in relazione alla quale si provvederà allo sgombero, ove occorrente, nell'imminenza dell'atto.
Sull'area insistono diverse piante ad alto fusto. L'immobile è stato acquistato dalla Città con atto a rogito Segretario Generale Fubini rep. 646 del 28 giugno 1927.
Poiché l'immobile è inserito dal P.R.G. in area "S" lettera "V" "Spazi pubblici a parco, per il gioco e lo sport" si propone di imprimere al medesimo una destinazione residenziale "R2" - isolati residenziali a cortina edilizia verso spazio pubblico. Si allega scheda urbanistica costituente allegato 6 (all. 6 bis - n. ).
Prezzo a base d'asta: Euro 1.000.000,00.
7) Immobile sito in Torino, corso Chieri n. 19, costituito da fabbricato a due piani fuori terra e un interrato, circondato da piccola porzione di terreno di pertinenza del medesimo; l'immobile, attualmente in disuso, era adibito a sede della sezione circoscrizionale del Corpo di Polizia Municipale. Il cespite è pervenuto alla Città in forza di atti a rogito notaio Oreste Costa del 29 ottobre 1912 e del 4 ottobre 1913.
Il fabbricato è censito al Catasto Fabbricati al foglio 160 mappale 359 subalterni 1-2-3-4-5 mentre la relativa area di insistenza e di pertinenza è censita al Catasto Terreni al foglio 1257 mappali 179, 180, 181, 182 parte.
Nel lotto adiacente il fabbricato è localizzata una cabina gestita dalla società SMAT S.p.A., a favore della quale la parte acquirente dovrà costituire servitù di passaggio pedonale e carraio, senza corrispettivo, a carico dell'area adiacente all'immobile in vendita, censita al Catasto Terreni al foglio 1257 particelle 179 parte e 180 e a favore del medesimo locale già in uso alla suddetta Società, salva la facoltà, per l'aggiudicatario, di ricollocare il manufatto tecnico in altra area, non oggetto di alienazione, di cui la SMAT ha la disponibilità. Quest'ultima ha provveduto a stimare gli oneri da sostenere per tale eventuale riposizionamento, comprensivi di lavori stradali sulla rete di distribuzione di acqua potabile, per un valore di circa Euro 104.000,00 al netto di IVA ove dovuta, soggetti a rivalutazione annua, come da nota prot. n. 16716 del 12 novembre 2008 conservata agli atti del Settore proponente. In tal caso, le opere occorrenti per la ricollocazione della cabina saranno eseguite a cura della Società SMAT, mentre gli oneri relativi dovranno essere sostenuti dalla parte acquirente, che disporrà in tal modo di una proprietà non gravata da servitù o utilizzi di terzi. L'alienazione resta comunque subordinata all'attestazione, da parte di tale società, che la presenza della cabina non sia nociva per la salute delle persone e che, pertanto, la sua persistenza nelle immediate vicinanze dell'immobile in vendita sia compatibile con l'eventuale continuativo utilizzo di quest'ultimo.
Risulterebbe inoltre la presenza di un manufatto interrato antistante il fabbricato censito al Catasto Fabbricati al foglio 160 particella 359 graffata, 385.
Porzione di area facente parte del lotto, inoltre, è oggetto di locazione temporanea (rep. A.P. n. 2801 in data 14 maggio 2007) avente scadenza al 31 marzo 2011, in favore di soggetto privato che la utilizza per accedere alla sua proprietà, peraltro non interclusa.
Attualmente il terreno di insistenza del fabbricato è destinato a servizi pubblici "S", lettera "a"- attrezzature di interesse comune, mentre l'area adiacente, oggetto di locazione temporanea, è destinata a "Zone a verde privato con preesistenze edilizie parte collinare a levante del fiume Po" e la restante area a viabilità "VI" - Aree non edificate e relativo sottosuolo destinate alla viabilità, al trasporto pubblico ed alla circolazione. Si prevede una variante che attribuisca all'area, destinata in parte a Servizi pubblici S, lettera "a" (di mq 269) e in parte a viabilità "VI" (di mq. 392), la destinazione a "Zone a verde privato con preesistenze edilizie parte collinare a levante del fiume Po" (tipologia residenziale). Si allega scheda urbanistica costituente allegato 7 (all. 7 bis - n. ).
Prezzo a base d'asta: Euro 570.000,00.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'articolo 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

Per le motivazioni espresse in premessa, che qui integralmente si richiamano per fare parte integrante e sostanziale delle decisioni:
1) di approvare l'alienazione ad asta pubblica, con il metodo delle offerte segrete, dei seguenti immobili di proprietà della Città, alle condizioni tutte riportate nella narrativa del presente provvedimento e negli allegati descrittivi riferiti a ciascuno di essi che si allegano (allegati 1 bis, 2 bis, 3 bis, 4, 5, 6 bis, 7 bis):
a) complesso immobiliare sito in Torino, corso Spezia n. 14, angolo via Bizzozero n. 20: prezzo a base d'asta Euro 11.419.000,00 (a cui dovrà sommarsi l'importo di Euro 375.000,00 che l'aggiudicatario dovrà versare per l'acquisizione delle summenzionate attrezzature costituenti il c.d. magazzino traslatori);
b) immobile sito in Torino, via Riberi n. 6, angolo via Ferrari n. 12: prezzo a base d'asta Euro 2.200.000,00;
c) immobile sito in Torino, via Baltimora n. 91: prezzo a base d'asta Euro 6.300.000,00;
d) terreno sito in Torino, all'incrocio tra la via Capelli e la via Servais: prezzo a base d'asta Euro 450.000,00;
e) immobile sito in Torino, corso Regina Margherita numeri 126-128 angolo corso XI febbraio: prezzo a base d'asta Euro 8.600.000,00;
f) terreno sito in Torino, via Medici n. 121 con soprastante fabbricato e tettoie: prezzo a base d'asta Euro 1.000.000,00;
g) immobile sito in Torino, c.so Chieri n. 19: prezzo a base d'asta Euro 570.000,00;
2) di rimandare ad un ulteriore provvedimento deliberativo, contestuale o successivo all'adozione della variante urbanistica, la sclassificazione a patrimonio disponibile (ovvero la sdemanializzazione) dei seguenti beni, attualmente destinati dal vigente P.R.G. a servizi pubblici e conseguentemente appartenenti al patrimonio indisponibile (ovvero al Demanio ) della Città:
- immobile di via Baltimora n. 91;
- immobile di corso Chieri n. 19;
- immobile di via Medici n. 121;
3) di approvare la sclassificazione dell'immobile ubicato in corso Regina Margherita numeri 126-128 in quanto non più adibito a caserma dei Vigili del Fuoco;
4) di approvare che Città si impegni ad adottare, prima dell'aggiudicazione provvisoria dell'asta, la variante urbanistica in conformità alle previsioni di P.R.G. ipotizzate, i cui contenuti sono compiutamente indicati nelle schede allegate al presente provvedimento (allegati 2 bis, 3 bis, 6 bis e 7 bis) per farne parte integrante dello stesso; per tali immobili si ribadisce che nell'ipotesi in cui la relativa variante non venisse approvata dagli organi competenti entro nove mesi dalla data della seduta pubblica di apertura delle offerte, la Civica Amministrazione non procederà al trasferimento della proprietà del bene e provvederà alla restituzione della cauzione depositata senza che possa essere avanzata pretesa alcuna, salva la facoltà per l'aggiudicatario di autorizzare una proroga di detto termine, su richiesta formale della Città, senza riduzione del prezzo di aggiudicazione;
5) di autorizzare gli Uffici competenti all'annullamento dell'aggiudicazione con conseguente restituzione della cauzione infruttifera versata qualora entro nove mesi dalla data della seduta pubblica di apertura delle offerte non siano state definitivamente approvate le varianti urbanistiche di cui alle schede allegate al presente provvedimento;
6) di dare mandato agli uffici comunali competenti di predisporre lo schema del bando di gara prevedendo l'inserimento, nell'istanza di partecipazione, degli obblighi disciplinati in narrativa;
7) di autorizzare la sola stipulazione del contratto preliminare di vendita per gli immobili individuati con i numeri 2, 5, 6 e 7 per il caso in cui, ad avvenuta approvazione definitiva delle relative varianti di P.R.G., non sia ancora pervenuta l'autorizzazione all'alienazione (ovvero la pronuncia che i medesimi non rivestono interesse culturale) da parte della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte. In tal caso, la stipulazione del contratto definitivo dovrà essere sottoposta alla condizione sospensiva costituita dall'ottenimento di detta autorizzazione (ovvero alla suddetta pronuncia) entro il 31 dicembre 2009. In sede di contratto preliminare l'aggiudicatario dovrà versare, a titolo di acconto non produttivo di interessi, un ammontare pari al 10% del prezzo di aggiudicazione con contestuale svincolo della cauzione versata in sede di gara. Per quanto concerne il lotto 1, il contratto preliminare sarà stipulato solo con riferimento alla porzione di compendio oggetto di pronuncia di interesse;
8) di autorizzare l'inserimento nel bando dell'assunzione in capo all'aggiudicatario di tutte le spese contrattuali, fiscali, accessorie e conseguenti, ivi comprese quelle di pubblicazione dell'avviso di gara e quelle conseguenti a quanto disposto al precedente punto 7, fatte salve le operazioni catastali occorrenti per il rogito che saranno eseguite a cura e spese dell'Ufficio Tecnico della Città;
9) di demandare agli organi competenti la predisposizione dei conseguenti atti gestionali, nell'ambito degli indirizzi dettati con il presente provvedimento deliberativo;
10) di autorizzare gli Uffici competenti ad effettuare, nella stesura del bando di gara, eventuali modifiche alla descrizione patrimoniale dei singoli lotti qualora se ne ravvisasse la necessità a seguito di ulteriori approfondimenti su ciascun bene oggetto di alienazione;
11) di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell'articolo 134, comma 4 del Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti locali, approvato con D.Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000.