Divisione Patrimonio, Partecipazioni Comunali, Sistema Informativo
Settore contratti Attivi - Amministrazione

n. ord. 163
2008 05727/008

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 3 NOVEMBRE 2008

(proposta dalla G.C. 16 settembre 2008)

OGGETTO: ACCERTAMENTO DELLE PROPRIETA' DI N. 22 STRADE ACQUISITE PER USUCAPIONE AL DEMANIO DEL COMUNE. CLASSIFICAZIONE. PROVVEDIMENTI.

     Proposta dell'Assessore dell'Assessore Viano,
     di concerto con l'Assessore Sestero.

     Con deliberazione del Consiglio Comunale in data 24 settembre 1996 (mecc. 9605187/08) veniva approvato, contestualmente alla comunalizzazione di un primo gruppo di n. 29 vie e passaggi privati, un Programma Pluriennale di Massima per la comunalizzazione delle rimanenti vie e passaggi privati ed aree adibite ad uso pubblico.
     In esecuzione di tale programma e verificati i necessari presupposti, con successive deliberazioni del Consiglio Comunale venivano approvati:
a)     l'accertamento in via amministrativa della riconduzione alla proprietà della Città delle aree di sedime complessivamente di n. 239 strade, già destinate ad uso pubblico da oltre vent'anni;
b)     l'elenco generale delle restanti vie da comunalizzare, suscettibile d'integrazione in base a ulteriori esigenze di viabilità, con l'adozione di successive deliberazioni annuali.
     Con il presente provvedimento si intende procedere all'accertamento della demanialità di un alto numero di vie e passaggi privati facenti parte originariamente dell'elenco generale delle vie ancora da comunalizzare, previsto dal Programma Pluriennale di Massima o successivamente entrati nel novero delle vie comunalizzabili.
     Al riguardo si precisa che affinché un'area venga a far parte del demanio stradale sono condizioni necessarie e sufficienti la proprietà dell'area in capo all'Ente territoriale e la sua destinazione a pubblico transito. Si è pertanto provveduto innanzitutto a verificare, sulla base di elementi e documentazioni inoppugnabili, che le vie in questione sono di uso pubblico.
     Per quanto concerne la proprietà dell'area, è principio consolidato che essa è da ritenere acquisita per effetto di usucapione a seguito dell'esercizio da parte del Comune del possesso continuato per almeno vent'anni.
     Nel caso delle strade, il possesso, quale potere sulla cosa che si manifesta in un'attività corrispondente all'esercizio della proprietà (articolo 1140, primo comma, Codice Civile), si realizza nel loro utilizzo pubblico (possesso pubblico), posto in essere non diversamente rispetto alle strade pubbliche già appartenenti al demanio del Comune. Inoltre, l'attuazione d'interventi di manutenzione, realizzati nel tempo dal Comune, anche se con carattere saltuario, costituisce un'ulteriore manifestazione del possesso.
     Un particolare esame va dedicato, anche in considerazione della frequenza della fattispecie, alle vie per le quali era stato stipulato, prima della loro apertura, un atto pubblico di sottomissione dei privati a favore del Comune, come previsto dall'articolo 24 del Regolamento Edilizio.
     Tale atto conteneva l'obbligo dei proprietari dei terreni fronteggianti di sistemare e mantenere la strada privata aperta al pubblico passaggio. L'obbligo di sistemazione era limitato al corrispondente tratto di metà via.
     La diffusa inadempienza dei proprietari, connessa anche alla mancata trascrizione degli atti d'obbligo ed il subentro del Comune all'occorrenza negli obblighi di manutenzione, pur con la parsimonia imposta dalla limitatezza delle risorse finanziarie, ha determinato la mutazione dell'iniziale detenzione dei sedimi stradali, derivanti dall'atto di sottomissione, in vero e proprio possesso da parte del Comune, presupposto necessario per l'usucapione.
     In questa fase sono state prese in considerazione le richieste di comunalizzazione pervenute da parte delle Circoscrizioni e dei Settori Tecnici interessati per n. 34 sedimi che possiedono i requisiti necessari alla loro comunalizzazione.
     Per tali vie, l'accertamento della proprietà per usucapione da parte del Comune è risultato positivo in quanto il Comune ne ha di fatto esercitato il possesso continuato per almeno vent'anni, come prescritto dall'articolo 1158 del Codice Civile.
     La verifica della sussistenza della durata del possesso continuato per vent'anni e dell'avvenuta usucapione da parte della Città è stata condotta attraverso le seguenti fasi:
1.     verifica della rappresentazione a strada nei rilievi fotogrammetrici anteriori al 1986;
2.     verifica dell'iscrizione catastale dei sedimi in questione come "strada pubblica";
3.     verifica della destinazione a viabilità sulla base delle previsioni del Piano Regolatore Generale.
     Ai fini della previsione degli interventi manutentivi e delle opere di sistemazione nonché per ragioni di viabilità, sono stati interessati il Settore Suolo Pubblico Nuove Opere e il Settore Mobilità che hanno entrambi espresso, con note agli atti, parere favorevole dal punto di vista tecnico alla comunalizzazione di n. 34 vie.
     Per quanto attiene alla comunicazione di avvio del procedimento di comunalizzazione, considerato che, per il numero dei destinatari, la comunicazione personale sarebbe risultata particolarmente gravosa, la Città, ai sensi dell'articolo 8 comma 3 della Legge 241/1990, vi ha provveduto mediante pubblicazione sul quotidiano "Repubblica" del giorno 30 ottobre 2006.
     Analoga informazione è stata resa dalle Circoscrizioni, che vi hanno provveduto con modalità diverse, ritenute più opportune ed efficaci in relazione alle caratteristiche del territorio (affissione all'albo Pretorio, sito web, manifesti presso le vie oggetto del provvedimento, ecc.).
     Successive valutazioni, stante le particolari ristrettezze di bilancio, hanno indotto a proseguire un contenimento della spesa in relazione ai conseguenti interventi manutentivi per le strade in fase di comunalizzazione.
     Il Settore Suolo Pubblico Nuove Opere, di concerto con i Settori Mobilità, Parcheggi e Suolo, Sostenibilità Energetica Municipale, ha così prodotto l'unito referto tecnico-economico, che privilegia la presa in carico delle strade per le quali non occorrono progetti mirati di intervento (totale n. 17), di quelle inserite in cofinanziamento regionale-PISL (totale n. 2) e di quelle mancanti solo dell'impianto di illuminazione pubblica e con ipotesi di intervento non particolarmente onerose (totale n. 3).
     Alla luce di quanto sopra citato, si propone di approvare l'accertamento in via amministrativa della proprietà della Città per usucapione delle aree di sedime di n. 22 vie e di procedere alla sua formalizzazione con atto pubblico unilaterale da trascrivere alla competente Conservatoria.
     Poiché tali aree sono già identificate a catasto come "strade pubbliche", non occorrerà effettuare alcuna operazione catastale.
     A seguito dell'adozione della presente deliberazione la Città dovrà prevedere di assicurare gli interventi manutentivi necessari ad eliminare le eventuali situazioni di pericolo già presenti o che dovessero in seguito manifestarsi, nell'ambito delle normali attività finanziate con i fondi della manutenzione ordinaria.
     Le opere di sistemazione o comunque di maggiore importanza da eseguire sul suolo, nel sottosuolo e per l'illuminazione pubblica verranno invece realizzate in base a specifici programmi da finanziare nel tempo, previo loro inserimento nei piani di investimento.
     Dette incombenze non conseguono però dal presente provvedimento in via diretta, ma saranno decise successivamente con autonome programmazioni, per cui non occorre assumere ora alcun impegno di spesa.
     Con la presente deliberazione viene anche aggiornato, come previsto, l'elenco generale delle vie che restano ancora da comunalizzare.
     La competenza circa l'adozione del presente provvedimento agli effetti della classificazione delle strade interessate è attribuita al Comune, in quanto la Regione con Legge Regionale 21 novembre 1996 n. 86 ha delegato alle Province ed ai Comuni le competenze attribuite alle Regioni dall'articolo 2 commi 8 e 9 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 (Codice della Strada) e successive modificazioni.
     Con la stessa Legge Regionale è stata disciplinata la relativa procedura comprendente le seguenti fasi:
-     adozione della deliberazione del Consiglio Comunale;
-     pubblicazione all'Albo Pretorio della Città per 15 giorni consecutivi;
-     presentazione di eventuali opposizioni nei successivi 30 giorni;
-     decisione del Consiglio Comunale, competente in via definitiva sulle opposizioni;
-     trasmissione della deliberazione divenuta definitiva alla Regione che provvede alla sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione;
-     effetto della deliberazione dall'inizio del secondo mese successivo a quello di pubblicazione nel B.U.R..
     Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

     Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
     Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
     favorevole sulla regolarità tecnica;
     favorevole sulla regolarità contabile;
     Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1)     di approvare, per le motivazioni espresse in narrativa ed in coerenza con quanto indicato nell'unito referto tecnico-economico (all. 1 - n. ) prodotto dal Settore Suolo Pubblico Nuove Opere, l'accertamento in via amministrativa della proprietà della Città per usucapione (articolo 1158 Codice Civile) delle aree di sedime delle seguenti n. 22 strade già adibite all'uso pubblico da oltre venti anni e rappresentate nei tratti colorati delle allegate planimetrie facenti parte integrante della presente deliberazione (all. 2-23 - nn. ):

N.

Denominazione

Identificativi Catastali C.N.T.

Circoscrizione

02

via Acciarini

foglio 1394
strada pubblica

02

03

via De Margherita

foglio 1429
strada pubblica

02

04

via Guglielminetti 10 int.

foglio 1343
strada pubblica

02

05

via Osoppo
(tratto Tirreno / Matera)

foglio 1343-1344
strada pubblica

02

06

strada Basse di Dora

foglio 1168
strada pubblica

04

07

via Romagnano
(tratto Monte Grappa / Borgosesia)

foglio 1172
strada pubblica

04

08

via Sostegno
(tratto via Valgioie / Massaua)

foglio 1167
strada pubblica

04

09

via Brusnengo

foglio 1077
strada pubblica

05

10

via Gorresio
(tratto Potenza / Forlì)

foglio 1110
strada pubblica

05

11

via Gramegna
(tratto viabile Giachino / Brin)

foglio 1124
strada pubblica

05

12

via Massa
(tratto viabile Orbetello / Veronese)

foglio 1078
strada pubblica

05

13

via Valfenera

foglio 1025-1026
strada pubblica

05

14

via Salgari

foglio 1098
strada pubblica

06

15

via Andreis 18 int.

foglio 1215
strada pubblica

07

16

via Sineo 7 int.

foglio 1277
strada pubblica

07

17

via Sineo 12 int.

foglio 1277
strada pubblica

07

18

strada Antica di Revigliasco
(tratto viabile da strada San Vito-Revigliascofino all'inizio dell'int. 19)

foglio 1356
strada pubblica

08

19

strada degli Alberoni
(tratto viabile da corso Moncalieri fino ad inizio dell'int. 18)

foglio 1417
strada pubblica

08

20

via Barbaresco

foglio 1445
strada pubblica

09

21

via Garzigliana

foglio 1445
strada pubblica

09

22

via Passo Buole 170 int.

foglio1440
strada pubblica

09

23

via Spaventa

foglio 1380
strada pubblica

09


2)     di formalizzare l'accertamento in via amministrativa della proprietà della Città per usucapione delle aree di sedime indicate nel punto 1) del dispositivo mediante atto pubblico unilaterale che verrà trascritto alla Conservatoria a cura dei competenti Uffici.
E' demandato agli Uffici competenti di inserire da tale data le vie sopra citate nell'elenco delle strade comunali e di svolgere gli adempimenti previsti dalle vigenti disposizioni;
3)     di dare atto che le suddette aree sono già identificate a Catasto come Strade Pubbliche, per cui non occorre effettuare alcuna operazione catastale;
4)     dare atto che, ai fini della classificazione delle strade qui contemplate, il presente provvedimento viene adottato in attuazione della delega accordata alle Province e ai Comuni con Legge Regionale 21 novembre 1996, n. 86;
5)     di dare atto che, nei trenta giorni successivi alla pubblicazione all'Albo Pretorio, chiunque può presentare motivata opposizione avverso la deliberazione redatta in bollo e trasmessa con lettera raccomandata A.R. al Comune di Torino - Direzione Patrimonio - Settore Contratti Attivi, Amministrazione - via Palazzo di Città n. 7. Sulle opposizioni decide in via definitiva il Consiglio Comunale;
6)     di dare atto che gli interventi manutentivi necessari per eliminare le eventuali situazioni di pericolo già presenti o che dovessero in seguito manifestarsi sono attuati nell'ambito delle normali attività finanziate con i fondi di manutenzione ordinaria e che le opere di sistemazione o comunque di maggiore importanza da eseguire sul suolo, nel sottosuolo e per l'illuminazione pubblica verranno realizzati in base a specifici programmi da finanziare nel tempo, previo loro inserimento nei relativi piani d'investimento.
Detti interventi saranno oggetto di specifici atti adottati dai Settori competenti;
7)     di approvare, in attuazione del punto 4.1.2 della deliberazione (mecc. 9605187/08) citata in narrativa, l'aggiornamento dell'elenco generale delle vie ancora da comunalizzare, fatte salve le verifiche sui requisiti, facente parte integrante della presente deliberazione (all. 24 - n. );
8)     di dare atto che il presente provvedimento non comporta modificazioni urbanistiche ed edilizie, poichè le aree di cui trattasi sono già previste come strade dal Piano Regolatore Generale e come tali sono già materialmente realizzate;
9)     di dare atto che il presente provvedimento divenuto definitivo sarà trasmesso alla Regione per la pubblicazione sul B.U.R. e avrà efficacia a decorrere dall'inizio del secondo mese successivo a quello di pubblicazione. Tale pubblicazione integra il requisito di efficacia previsto dall'articolo 21 bis della Legge 240/1990, ritenuta forma di pubblicità notiziale adeguata alla fattispecie poiché, per il notevole numero di destinatari, la comunicazione personale del provvedimento risulta particolarmente gravosa.