Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata
Settore Permessi di Costruire
n. ord. 199
2008 05632/038
OGGETTO: INTERVENTO DI COMPLETAMENTO CONSISTENTE NELLA SOPRAELEVAZIONE E RISTRUTTURAZIONE DI EDIFICIO CARATTERIZZANTE IL TESSUTO STORICO A 2 PIANI F.T. CON MANTENIMENTO DELLA FACCIATA ESTERNA PER LA REALIZZAZIONE DI EDIFICIO DI CIVILE ABITAZIONE A 6 PIANI F.T. SOTTOTETTO PARZIALMENTE ABITATIVO E FORMAZIONE DI INTERRATO USO BOX AUTO E CANTINE IN TORINO V.SANTHIA' N. 39 DI PROPIETA' DEI SIGNORI QUITADAMO/LAMBERTI. APPROVAZIONE AI SENSI DELL'ART. 26 C. 23 BIS DELLE N.U.E.A. DEL P.R.G..
Proposta dell'Assessore Viano,
I Signori Quitadamo Giovanni e Lamberti Sonia, residenti in
Torino, via Santhià 39, hanno presentato, in qualità
di proprietari dell'immobile, in data 29 settembre 2006 istanza
prot. ed. 2006-1-12752 volta ad ottenere permesso di costruire,
in Torino, via Santhià n. 39, per intervento di completamento
consistente nella sopraelevazione e ristrutturazione di edificio
"caratterizzante il tessuto storico" a due piani fuori
terra, con mantenimento della facciata esterna, per la realizzazione
di edificio di civile abitazione a sei piani fuori terra, sottotetto
parzialmente abitativo e formazione di interrato uso box auto
e cantine, avvalendosi della facoltà ammessa dall' articolo
26 comma 23 bis delle N.U.E.A. del P.R.G..
Detto articolo disciplina le modalità d'intervento su
immobili riconosciuti di valore storico-documentario esterni alla
Zona Urbana Centrale Storica, consentendo di realizzare interventi
edilizi in aggiunta a quelli indicati nella tabella dei tipi
d'intervento contenuta nell'articolo 26 e relativo Allegato A
delle N.U.E.A. del P.R.G., ordinariamente non superiori alla ristrutturazione
edilizia, limitatamente agli edifici "di particolare interesse
storico" dei gruppi 3, 4 e 5 e agli edifici "caratterizzanti
il tessuto storico", a condizione che il progetto sia approvato
dal Consiglio Comunale, avendo preventivamente acquisito il parere
della Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici del
Piemonte.
L'edificio esistente è compreso in Zona Urbana Consolidata
Residenziale Mista, Area normativa Residenza R3 con indice fondiario
1.35 mq S.L.P./mq SF.
L'intervento si qualifica come completamento di tipo f2) ai sensi
dell'articolo 4 lettera f delle N.U.E.A. del P.R.G.C. e pertanto
supera quello massimo ammesso dalle norme di Piano, nel caso specifico,
di risanamento conservativo per l'esterno degli edifici su spazi
pubblici e per il sistema distributivo e la ristrutturazione edilizia
per l'interno dei corpi di fabbrica e cortili, giardini privati
e fronti verso tali spazi.
La normativa consente di andare oltre le limitazioni d'intervento
fissate ordinariamente dal Piano, orientate alla conservazione
e valorizzazione delle preesistenze, sulla base di un progetto
edilizio che sia riconosciuto migliorativo rispetto alle indicazioni
di P.R.G., in quanto capace di delineare soluzioni architettoniche
innovative ma organiche e pertinenti, finalizzate in primo luogo
alla qualificazione del contesto urbano e ambientale in cui la
preesistenza, costituita dall'edificio "caratterizzante",
è inserita. Allo scopo di giungere ad un riconoscimento,
il più ampio e fondato possibile, del carattere migliorativo
della proposta d'intervento, è stata attuata, come in altri
casi simili, una procedura di dialogo e confronto sul progetto
tra tecnici comunali, Settore Urban Center e i progettisti che
ha condotto, attraverso la modifica degli elaborati originari,
alla attuale soluzione progettuale.
Nella relazione conclusiva il Settore Urban Center ha ritenuto
che il progetto abbia raggiunto un sufficiente grado di elaborazione,
tenuto conto che "l'immobile si inserisce all'interno di
un fronte continuo con costruzioni al contorno dell'altezza di
5-6 piani fuori terra. Il progetto muove dal mantenimento dell'edificio
"baffato" esistente e dalla sua estensione laterale
e verticale, fino a raggiungere l'altezza delle costruzioni circostanti.
Per ciò che concerne l'estensione laterale, si è
deciso di riprendere le modalità compositive e linguistiche
della preesistenza "baffata", fino a giungere in aderenza
con l'edificio posto a destra del lotto in oggetto. Un piccolo
scuretto verticale mette in evidenza la parte originaria rispetto
a quella costruita ex novo.
Per ciò che concerne la sopraelevazione, si è scelta
come altezza di riferimento quella dell'edificio posto a sinistra
della preesistenza "baffata". Purtroppo non si è
potuto realizzare il perfetto allineamento delle linee di gronda
in quanto la costruzione posta a sinistra dell'edificio "baffato"
ha una terminazione della copertura costituita da un aggetto orizzontale,
mentre il progetto dell'edificio "baffato" prevede correttamente
uno sbalzo determinato dal piano inclinato della falda. Si è
quindi preferito mantenere questi due elementi distinti, vista
l'impossibilità di riprendere la gronda dell'edificio a
sinistra. Dal punto di vista compositivo, la sopraelevazione riprende
in maniera molto sobria le scansioni geometriche e il rapporto
pieni-vuoti dell'edificio "baffato" esistente. Viene
mantenuta la suddivisione anche nelle colorazioni tra basamento
della preesistenza, fascia superiore e sopraelevazione. Nella
sopraelevazione (come nell'estensione laterale) i caratteri linguistici
e decorativi vengono semplificati, pur riprendendo i motivi della
preesistenza "baffata". Unico elemento particolare è
la realizzazione di un leggero bovindo tra il quarto e il sesto
piano fuori terra, che viene ad arricchire e ad articolare compositivamente
un fronte altrimenti a rischio di monotonia. La ripresa di questo
elemento compositivo è legittimata sia dall'architettura
presente nella zona, sia dalla matrice eclettica della preesistenza.
Per il fronte posteriore è stata fatta una scelta molto
semplice, con elementi compositivi verticali che strutturano il
prospetto e al cui interno sono stati ricavati dei "loggiati."
L'istruttoria tecnica si è conclusa con esito positivo
con referto del Settore Permessi di Costruire del 2 luglio 2008,
previ pareri favorevoli del Settore Urban Center pervenuto in
data 10 luglio 2007, della Soprintendenza per i Beni Architettonici
e per il Paesaggio del Piemonte prot. DB 22895 del 25 febbraio
2008 e della Commissione Edilizia nella seduta del 3 aprile 2008.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti
Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale,
fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella
competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'articolo 49 del suddetto Testo
Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
1) di approvare ai sensi dell'articolo 26 comma 23 bis delle
N.U.E.A. del P.R.G., per i motivi espressi in narrativa che integralmente
si richiamano, l'intervento di completamento consistente nella
sopraelevazione e ristrutturazione di edificio "caratterizzante
il tessuto storico" a due piani fuori terra, con mantenimento
e della facciata esterna, per la realizzazione di edificio di
civile abitazione a sei piani fuori terra, sottotetto parzialmente
abitativo e formazione di interrato uso box auto e cantine, in
Torino, via Santhià n. 39, come da allegato progetto in
sei tavole (all. 1 - 6 nn. ) a
firma Arch. Moscarello Massimiliano. Tale procedura consente la
realizzazione dell'intervento di cui trattasi in aggiunta a quelli
indicati nella tabella dei tipi di intervento di cui all'articolo
26 e Allegato A delle N.U.E.A. del P.R.G., secondo cui sarebbero
ammessi interventi fino al risanamento conservativo/ristrutturazione
edilizia.
Viene dato atto che non è richiesto parere di regolarità
contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti
o indiretti sul bilancio;
3) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto
voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente
eseguibile ai sensi dell'articolo 134 comma 4 del Testo Unico
approvato con D. Lgs 18 agosto 2000 n. 267.