Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata
Settore Permessi di Costruire

n. ord. 158
2008 04950/038

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 20 OTTOBRE 2008

(proposta dalla G.C. 23 settembre 2008)

OGGETTO: SOPRAELEVAZIONE DI DUE PIANI DI EDIFICIO DI CIVILE ABITAZIONE A 3 PIANI F.T. DEFINITO DAL P.R.G. QUALE EDIFICIO CARATTERIZZANTE IL TESSUTO STORICO E REALIZZAZIONE DI 2 PIANI INTERRATI DESTINATI A CANTINE E AUTORIMESSE IN TORINO,VIA SALUZZO 84 DI PROPRIETA' DELLA SOC. SALUZZO 84 S.R.L.-APPROVAZIONE AI SENSI ART. 26 C. 23 BIS DELLE N.U.E.A DEL P.R.G..

Proposta dell'Assessore Viano.

L'articolo 26 comma 23 bis delle Norme Urbanistico-Edilizie di Attuazione del Piano Regolatore Generale Comunale disciplina le modalità d'intervento su immobili riconosciuti di valore storico-documentario esterni alla Zona Urbana Centrale Storica. La norma, nello specifico, consente di realizzare interventi edilizi in aggiunta a quelli indicati nella tabella dei tipi d'intervento contenuta nell'articolo 26 e relativo Allegato A delle N.U.E.A. del P.R.G., ordinariamente non superiori alla ristrutturazione edilizia, limitatamente agli edifici "di particolare interesse storico" (campiti di nero nelle tavole di P.R.G.) dei gruppi 3, 4 e 5 e agli edifici "caratterizzanti il tessuto storico" (i cosiddetti "baffati" nelle tavole di P.R.G.), a condizione che il progetto sia approvato dal Consiglio Comunale, avendo preventivamente acquisito il parere della Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici del Piemonte. La normativa consente, in sostanza, di andare oltre le limitazioni d'intervento fissate ordinariamente dal Piano, orientate alla conservazione e valorizzazione delle preesistenze, sulla base di un progetto edilizio che sia riconosciuto migliorativo rispetto alle indicazioni di P.R.G., in quanto capace di delineare soluzioni architettoniche innovative ma organiche e pertinenti, finalizzate in primo luogo alla qualificazione del contesto urbano e ambientale in cui la preesistenza, costituita dall'edificio "caratterizzante", è inserita.
Tra gli interventi proposti alla Città in applicazione di questa specifica normativa si annovera quello proposto in via Saluzzo n. 84 con pratica prot. ed. 2007-1-1359, presentata il 31 gennaio 2007 da Soc. Saluzzo 84 S.r.l., con sede in Torino, corso Stati Uniti n. 41, in persona del legale rappresentante Pagliano Alberto per la costruzione di un complesso edilizio composto da due edifici di civile abitazione a cinque piani fuori terra più sottotetto, più due piani interrati destinati a cantine e autorimesse, previa demolizione di parte prospettante su cortile di edificio esistente a tre piani fuori terra, individuato dal P.R.G. come "edificio di particolare interesse storico - edificio caratterizzante il tessuto storico", di cui si prevede la sopraelevazione di due piani. Sotto il profilo tecnico l'immobile ricade in Zona Urbana Storico Ambientale 10, con indice fondiario 2,0 mqSLP/1,0 mqSF, Area Normativa Misto M1. L'intervento in oggetto si qualifica come completamento di tipo f1) ai sensi dell'articolo 4 lettera f) delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del P.R.G. e pertanto supera quello massimo consentito dalle Norme di Piano, nel caso specifico di risanamento conservativo per l'esterno degli edifici su spazi pubblici e per il sistema distributivo e di ristrutturazione edilizia per l'interno dei corpi di fabbrica e cortili, giardini privati e fronti verso tali spazi, come previsto dall'Allegato A delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del P.R.G..
Gli immobili interessati dalla proposta di progetto si trovano ai confini occidentali del quartiere San Salvario, in prossimità di piazza Nizza ed insistono su due lotti tra loro confinanti che formano un'area a forma di L con un affaccio rivolto su via Saluzzo e uno su via Buonarroti.
La zona in cui è ubicato l'intervento è caratterizzata dalla capillare presenza di Facoltà Universitarie (Architettura, Medicina, Matematica e Fisica, Veterinaria), nella stessa gravitano inoltre attività di svariato genere: banche, uffici postali, mercati rionali, cinema e teatri.
Il progetto prevede due interventi distinti; l'edificio caratterizzante il tessuto storico su via Saluzzo sarà ampliato e sopraelevato di due piani, mentre su via Buonarroti in luogo del fabbricato esistente è previsto un edificio di cinque piani fuori terra costruito in aderenza con il fabbricato che costituisce l'angolo tra le due vie.
L'intervento si inserisce in un tessuto costituito da edifici residenziali dei primi anni del secolo scorso e da edifici degli anni '60/'70, caratterizzato dalla presenza di architetture di linguaggio eclettico, a cui si deve aggiungere il pregevole edificio progettato dagli Architetti Jaretti e Luzi, posto immediatamente a sinistra della costruzione "baffata". Il carattere del luogo è dato dalla continuità della cortina edilizia sul filo dell'isolato e attualmente gli edifici esistenti su via Buonarroti e via Saluzzo, alti solo due o tre piani, costituiscono un'interruzione visuale nello skyline continuo delle vie.
Allo scopo di giungere ad un riconoscimento, il più ampio e fondato possibile, del carattere migliorativo della proposta d'intervento è stata attuata, come in altri casi simili, una procedura di dialogo e confronto sul progetto tra tecnici comunali, Urban Center Metropolitano, i progettisti e la Soprintendenza, che ha condotto, attraverso la modifica degli elaborati originari, alla attuale soluzione progettuale.
Detta configurazione progettuale, prevedendo la sopraelevazione dell'edificio esistente di due piani più sottotetto abitabile, consente di eliminare il vuoto attualmente esistente tra l'edificio progettato dagli Architetti Jaretti e Luzi e quello posto a destra della preesistenza "baffata", favorendo la definizione di un profilo complessivamente più equilibrato.
Il progetto della sopraelevazione segue le scansioni compositive verticali della preesistenza; il nuovo volume è caratterizzato da una parte centrale vetrata e da due arretramenti posti ai lati che conferiscono profondità e articolazione alla facciata esistente, pur riprendendone le geometrie compositive di base e, benché in un'ottica contemporanea, i materiali utilizzati.
Si è invece deciso di procedere alla ricostruzione della facciata esistente su cortile sia per ragioni funzionali (allargamento della manica dell'edificio) sia per la poca significatività architettonica di tale manufatto; si è proceduto riprendendo - nei primi tre piani fuori terra su cortile - la configurazione, i materiali ed i particolari architettonici del prospetto principale esistente, realizzando così una qualificazione anche delle parti su cortile con una forte coerenza architettonica e compositiva, un "basamento" di tre piani caratterizzato dal linguaggio della preesistenza, che sostiene una parte ex novo. La facciata posteriore risulta quindi caratterizzata dal mattone paramano e dalle cornici cementizie intorno alle finestre come nella facciata su via Saluzzo; tutto il prospetto su cortile è poi interessato da un gioco di loggiati con struttura metallica che rende estremamente articolato il disegno del fronte.
L'istruttoria tecnica si è conclusa con esito positivo con referto del Settore Permessi di Costruire del 12 maggio 2008, previ pareri della Commissione Edilizia nella seduta del 13 settembre 2007, del Settore Urban Center e della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte prot. DB 1570 del 13 febbraio 2008 condizionato a che "le aperture sul tetto risultassero allineate alle finestre sottostanti richiamandone i ritmi", prescrizione ottemperata con presentazione di nuova soluzione progettuale del 18 aprile 2008. Pertanto, l'intervento può essere ammesso ai sensi e con le procedure di cui all'articolo 26 comma 23 bis delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del P.R.G., in aggiunta agli interventi indicati nella "Tabella dei tipi d'intervento" di cui all'articolo 26 e Allegato A.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Visto il P.R.G., approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995;
Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 e s.m.i.;
Dato atto che i pareri di cui all'articolo 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1) di approvare ai sensi dell'articolo 26 comma 23 bis delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del P.R.G., per i motivi espressi in narrativa che integralmente si richiamano, l'intervento di sopraelevazione di due piani dell'edificio di civile abitazione a tre piani fuori terra definito caratterizzante il tessuto storico dal P.R.G., con realizzazione di due piani interrati destinati a cantine e autorimesse, previa demolizione di porzione prospettante verso cortile di edificio a tre piani fuori terra definito dal P.R.G. quale edificio caratterizzante il tessuto storico, avvalendosi della facoltà ammessa dall'articolo 26 comma 23 bis delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del P.R.G. in Torino, via Saluzzo n. 84, come da allegato progetto in quattordici tavole (all. 1 - 14 - nn. ) a firma Arch. Enrica Pagliano, Arch. Gian Vittorio Porasso e Arch. Mauro Penna. Tale procedura consente la realizzazione dell'intervento di completamento ai sensi dell'articolo 4 lettera f) delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione di P.R.G. in aggiunta a quelli indicati nella tabella dei tipi di intervento di cui all'articolo 26 e Allegato A delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del P.R.G., secondo cui sarebbero ammessi interventi fino al risanamento conservativo/ristrutturazione edilizia.
Il presente provvedimento non comporta oneri di spesa.
Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;
2) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'articolo 134, 4°comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.