Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata
Settore Permessi di Costruire
n. ord. 158
2008 04950/038
OGGETTO: SOPRAELEVAZIONE DI DUE PIANI DI EDIFICIO DI CIVILE ABITAZIONE A 3 PIANI F.T. DEFINITO DAL P.R.G. QUALE EDIFICIO CARATTERIZZANTE IL TESSUTO STORICO E REALIZZAZIONE DI 2 PIANI INTERRATI DESTINATI A CANTINE E AUTORIMESSE IN TORINO,VIA SALUZZO 84 DI PROPRIETA' DELLA SOC. SALUZZO 84 S.R.L.-APPROVAZIONE AI SENSI ART. 26 C. 23 BIS DELLE N.U.E.A DEL P.R.G..
Proposta dell'Assessore Viano.
L'articolo 26 comma 23 bis delle Norme Urbanistico-Edilizie
di Attuazione del Piano Regolatore Generale Comunale disciplina
le modalità d'intervento su immobili riconosciuti di valore
storico-documentario esterni alla Zona Urbana Centrale Storica.
La norma, nello specifico, consente di realizzare interventi edilizi
in aggiunta a quelli indicati nella tabella dei tipi d'intervento
contenuta nell'articolo 26 e relativo Allegato A delle N.U.E.A.
del P.R.G., ordinariamente non superiori alla ristrutturazione
edilizia, limitatamente agli edifici "di particolare interesse
storico" (campiti di nero nelle tavole di P.R.G.) dei gruppi
3, 4 e 5 e agli edifici "caratterizzanti il tessuto storico"
(i cosiddetti "baffati" nelle tavole di P.R.G.), a condizione
che il progetto sia approvato dal Consiglio Comunale, avendo preventivamente
acquisito il parere della Soprintendenza per i Beni Ambientali
ed Architettonici del Piemonte. La normativa consente, in sostanza,
di andare oltre le limitazioni d'intervento fissate ordinariamente
dal Piano, orientate alla conservazione e valorizzazione delle
preesistenze, sulla base di un progetto edilizio che sia riconosciuto
migliorativo rispetto alle indicazioni di P.R.G., in quanto capace
di delineare soluzioni architettoniche innovative ma organiche
e pertinenti, finalizzate in primo luogo alla qualificazione del
contesto urbano e ambientale in cui la preesistenza, costituita
dall'edificio "caratterizzante", è inserita.
Tra gli interventi proposti alla Città in applicazione
di questa specifica normativa si annovera quello proposto in via
Saluzzo n. 84 con pratica prot. ed. 2007-1-1359, presentata il
31 gennaio 2007 da Soc. Saluzzo 84 S.r.l., con sede in Torino,
corso Stati Uniti n. 41, in persona del legale rappresentante
Pagliano Alberto per la costruzione di un complesso edilizio composto
da due edifici di civile abitazione a cinque piani fuori terra
più sottotetto, più due piani interrati destinati
a cantine e autorimesse, previa demolizione di parte prospettante
su cortile di edificio esistente a tre piani fuori terra, individuato
dal P.R.G. come "edificio di particolare interesse storico
- edificio caratterizzante il tessuto storico", di cui si
prevede la sopraelevazione di due piani. Sotto il profilo tecnico
l'immobile ricade in Zona Urbana Storico Ambientale 10, con indice
fondiario 2,0 mqSLP/1,0 mqSF, Area Normativa Misto M1. L'intervento
in oggetto si qualifica come completamento di tipo f1) ai sensi
dell'articolo 4 lettera f) delle Norme Urbanistico Edilizie di
Attuazione del P.R.G. e pertanto supera quello massimo consentito
dalle Norme di Piano, nel caso specifico di risanamento conservativo
per l'esterno degli edifici su spazi pubblici e per il sistema
distributivo e di ristrutturazione edilizia per l'interno dei
corpi di fabbrica e cortili, giardini privati e fronti verso tali
spazi, come previsto dall'Allegato A delle Norme Urbanistico Edilizie
di Attuazione del P.R.G..
Gli immobili interessati dalla proposta di progetto si trovano
ai confini occidentali del quartiere San Salvario, in prossimità
di piazza Nizza ed insistono su due lotti tra loro confinanti
che formano un'area a forma di L con un affaccio rivolto su via
Saluzzo e uno su via Buonarroti.
La zona in cui è ubicato l'intervento è caratterizzata
dalla capillare presenza di Facoltà Universitarie (Architettura,
Medicina, Matematica e Fisica, Veterinaria), nella stessa gravitano
inoltre attività di svariato genere: banche, uffici postali,
mercati rionali, cinema e teatri.
Il progetto prevede due interventi distinti; l'edificio caratterizzante
il tessuto storico su via Saluzzo sarà ampliato e sopraelevato
di due piani, mentre su via Buonarroti in luogo del fabbricato
esistente è previsto un edificio di cinque piani fuori
terra costruito in aderenza con il fabbricato che costituisce
l'angolo tra le due vie.
L'intervento si inserisce in un tessuto costituito da edifici
residenziali dei primi anni del secolo scorso e da edifici degli
anni '60/'70, caratterizzato dalla presenza di architetture di
linguaggio eclettico, a cui si deve aggiungere il pregevole edificio
progettato dagli Architetti Jaretti e Luzi, posto immediatamente
a sinistra della costruzione "baffata". Il carattere
del luogo è dato dalla continuità della cortina
edilizia sul filo dell'isolato e attualmente gli edifici esistenti
su via Buonarroti e via Saluzzo, alti solo due o tre piani, costituiscono
un'interruzione visuale nello skyline continuo delle vie.
Allo scopo di giungere ad un riconoscimento, il più ampio
e fondato possibile, del carattere migliorativo della proposta
d'intervento è stata attuata, come in altri casi simili,
una procedura di dialogo e confronto sul progetto tra tecnici
comunali, Urban Center Metropolitano, i progettisti e la Soprintendenza,
che ha condotto, attraverso la modifica degli elaborati originari,
alla attuale soluzione progettuale.
Detta configurazione progettuale, prevedendo la sopraelevazione
dell'edificio esistente di due piani più sottotetto abitabile,
consente di eliminare il vuoto attualmente esistente tra l'edificio
progettato dagli Architetti Jaretti e Luzi e quello posto a destra
della preesistenza "baffata", favorendo la definizione
di un profilo complessivamente più equilibrato.
Il progetto della sopraelevazione segue le scansioni compositive
verticali della preesistenza; il nuovo volume è caratterizzato
da una parte centrale vetrata e da due arretramenti posti ai lati
che conferiscono profondità e articolazione alla facciata
esistente, pur riprendendone le geometrie compositive di base
e, benché in un'ottica contemporanea, i materiali utilizzati.
Si è invece deciso di procedere alla ricostruzione della
facciata esistente su cortile sia per ragioni funzionali (allargamento
della manica dell'edificio) sia per la poca significatività
architettonica di tale manufatto; si è proceduto riprendendo
- nei primi tre piani fuori terra su cortile - la configurazione,
i materiali ed i particolari architettonici del prospetto principale
esistente, realizzando così una qualificazione anche delle
parti su cortile con una forte coerenza architettonica e compositiva,
un "basamento" di tre piani caratterizzato dal linguaggio
della preesistenza, che sostiene una parte ex novo. La facciata
posteriore risulta quindi caratterizzata dal mattone paramano
e dalle cornici cementizie intorno alle finestre come nella facciata
su via Saluzzo; tutto il prospetto su cortile è poi interessato
da un gioco di loggiati con struttura metallica che rende estremamente
articolato il disegno del fronte.
L'istruttoria tecnica si è conclusa con esito positivo
con referto del Settore Permessi di Costruire del 12 maggio 2008,
previ pareri della Commissione Edilizia nella seduta del 13 settembre
2007, del Settore Urban Center e della Soprintendenza per i Beni
Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte prot. DB 1570 del
13 febbraio 2008 condizionato a che "le aperture sul tetto
risultassero allineate alle finestre sottostanti richiamandone
i ritmi", prescrizione ottemperata con presentazione di nuova
soluzione progettuale del 18 aprile 2008. Pertanto, l'intervento
può essere ammesso ai sensi e con le procedure di cui all'articolo
26 comma 23 bis delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione
del P.R.G., in aggiunta agli interventi indicati nella "Tabella
dei tipi d'intervento" di cui all'articolo 26 e Allegato
A.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti
Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale,
fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella
competenza dei Consigli Comunali;
Visto il P.R.G., approvato con deliberazione della Giunta Regionale
n. 3-45091 del 21 aprile 1995;
Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 e s.m.i.;
Dato atto che i pareri di cui all'articolo 49 del suddetto Testo
Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
1) di approvare ai sensi dell'articolo 26 comma 23 bis delle
Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del P.R.G., per i motivi
espressi in narrativa che integralmente si richiamano, l'intervento
di sopraelevazione di due piani dell'edificio di civile abitazione
a tre piani fuori terra definito caratterizzante il tessuto storico
dal P.R.G., con realizzazione di due piani interrati destinati
a cantine e autorimesse, previa demolizione di porzione prospettante
verso cortile di edificio a tre piani fuori terra definito dal
P.R.G. quale edificio caratterizzante il tessuto storico, avvalendosi
della facoltà ammessa dall'articolo 26 comma 23 bis delle
Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del P.R.G. in Torino,
via Saluzzo n. 84, come da allegato progetto in quattordici tavole
(all. 1 - 14 - nn. ) a firma
Arch. Enrica Pagliano, Arch. Gian Vittorio Porasso e Arch. Mauro
Penna. Tale procedura consente la realizzazione dell'intervento
di completamento ai sensi dell'articolo 4 lettera f) delle Norme
Urbanistico Edilizie di Attuazione di P.R.G. in aggiunta a quelli
indicati nella tabella dei tipi di intervento di cui all'articolo
26 e Allegato A delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione
del P.R.G., secondo cui sarebbero ammessi interventi fino al risanamento
conservativo/ristrutturazione edilizia.
Il presente provvedimento non comporta oneri di spesa.
Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità
contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti
o indiretti sul bilancio;
2) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto
voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente
eseguibile ai sensi dell'articolo 134, 4°comma, del Testo
Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.