Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche
n. ord. 131
2008 04305/009
OGGETTO: PROTOCOLLO DI INTESA TRA CITTA` DI TORINO, RFI E FONDAZIONE CRT RELATIVO ALL`EDIFICIO AD H DELLE EX OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI - APPROVAZIONE.
Proposta dell'Assessore Viano.
La Città di Torino, nell'ambito
dei propri obiettivi strategici, ha avviato da tempo un vasto
programma di recupero delle aree industriali dismesse, principalmente
localizzate sulla Spina Centrale, luogo di imponenti trasformazioni
a seguito dell'interramento del Passante ferroviario.
Tra queste aree, quelle comprese
all'interno della "Spina 2", dove si trova il Complesso
ottocentesco delle "Officine Grandi Riparazioni delle Strade
Ferrate", hanno assunto una vocazione culturale di estrema
rilevanza e, a tal fine, sono state destinate urbanisticamente
a servizi pubblici.
Nel complesso delle O.G.R., in particolare,
è stata prevista l'ubicazione di un nuovo Polo espositivo
museale e culturale della Città dedicato all'arte contemporanea,
tenuto conto della disponibilità di RFI, quale ente proprietario
dell'immobile, ad attivare le procedure per la dismissione dello
stesso a favore della Città di Torino.
In data 22 dicembre 2004 veniva,
pertanto, sottoscritto tra la Città e la società
RFI un Protocollo di Intesa con il quale si avviavano trattative
finalizzate a trasferire al Comune di Torino il citato edificio
ad H e le relative pertinenze, approvato con successiva deliberazione
del Consiglio Comunale in data 28 febbraio 2005 (n. mecc. 2005
00783/008).
Nelle more del trasferimento definitivo,
il 17 luglio 2007 veniva sottoscritto tra la Città e RFI
un contratto con il quale quest'ultima concedeva il compendio
immobiliare in comodato gratuito al Comune di Torino per la durata
di trenta anni e che ha consentito di attivare interventi di manutenzione
straordinaria, restauro e messa in sicurezza dell'edificio.
In data 25 ottobre 2007 la Fondazione
CRT manifestava alla Città la volontà di acquistare
da RFI l'edificio ad H e la sua area pertinenziale, nel rispetto
dei vincoli esistenti sugli stessi immobili e, in particolare,
della destinazione a standard dell'immobile medesimo nonché
la disponibilità a cedere al Comune i suddetti immobili,
a norma degli articoli 7 e 15 delle Norme Urbanistiche di Attuazione
del P.R.G., realizzando a propria cura e spese il centro espositivo
museale e culturale, in regime di diritto di superficie ai sensi
dell'articolo 19, comma 5, delle citate norme. La Fondazione,
che da anni interviene in sostegno delle iniziative culturali
piemontesi anche attraverso il potenziamento delle istituzioni
museali ed espositive e la crescita delle attività di produzione
artistica e del collezionismo privato, si è impegnata a
predisporre e realizzare un progetto di recupero dell'edificio
ad H finalizzato alla nascita di un grande Centro espositivo,
museale e culturale ed alla rifunzionalizzazione del Complesso,
orientato alla conservazione e valorizzazione delle caratteristiche
architettoniche dello stesso.
In particolare, il progetto prevede
che le superfici utilizzate per le predette attività museali
ed espositive legate all'arte contemporanea, con i relativi servizi
accessori, siano destinate ad ospitare la sede per l'esposizione
permanente delle collezioni della GAM a partire dal secondo dopoguerra
e per le attività espositive temporanee ad esse collegate
nonché la sede per l'esposizione della collezione di arte
contemporanea che la Fondazione intende costituire. Sono previsti,
inoltre, spazi per le collezioni del Castello di Rivoli, per mostre
temporanee programmate da GAM e Rivoli e relativi depositi nonché
altre eventuali destinazioni quali, ad esempio, uno spazio per
ospitare temporaneamente grandi collezioni private, locali per
la manutenzione e il restauro dell'arte contemporanea, con particolare
riguardo a fotografia e video, locali per convegnistica e locali
per ospitalità di giovani artisti.
In data 4 aprile 2008 la Città
e RFI sottoscrivevano Verbale di Intenti nel quale si conveniva
di valutare la proposta della Fondazione CRT individuando un percorso
finalizzato alla sua attuazione, previa verifica di ulteriori
soggetti interessati a sviluppare il progetto. In tal senso, si
è ritenuto di concordare i reciproci impegni, da formalizzare
con la sottoscrizione del Protocollo di Intesa oggetto del presente
provvedimento (allegato 1) subordinatamente alla pubblicazione,
a cura della Città, di avviso pubblico finalizzato ad individuare
eventuali altre manifestazioni di interesse. Il citato Protocollo
andrà, pertanto, a sostituire a tutti gli effetti il precedente
sottoscritto il 22 dicembre 2004.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi
sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto
2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati
gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Visto il P.R.G., approvato con deliberazione
della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995;
Vista la Legge Regionale 5 dicembre
1977n. 56 e s.m.i.;
Dato atto che i pareri di cui all'art.
49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità
tecnica;
Con voti unanimi, espressi in forma
palese;
per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si
richiamano:
1) di approvare lo schema di Protocollo
di Intesa (all. 1 - n. ) unitamente ai relativi
allegati (allegati 1.1. - 1.2), da sottoscriversi tra la Città,
la società RFI e la Fondazione CRT, i cui contenuti sono
puntualmente descritti in narrativa;
2) di procedere, prima del convenzionamento
di cui all'art. 19 delle N.U.E.A. di P.R.G. citato in premessa,
alla pubblicazione di avviso pubblico volto ad individuare eventuali
altre manifestazioni di interesse al fine di comparare eventuali
progetti analoghi a quello presentato dalla Fondazione CRT.
Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità
contabile in quanto il presente atto non comporta effetti diretti
o indiretti sul bilancio;
3) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
L'anno _________ il giorno ________ del mese di __________
presso la sede comunale della Città di Torino, dinanzi
a me ___________ in qualità di segretario comunale e ufficiale
rogante della Città di Torino, a ciò autorizzato
dall'articolo 97, lettera c), del D.Lgs. 267/2000, sono comparsi:
- ________
nato a
il
responsabile (o sindaco o altro) dell'Ufficio
della Città di Torino, il quale interviene in nome e nell'interesse
della Città di Torino (di seguito "CITTA'") ai
sensi dell'art. del D.Lgs. 267/2000;
- ________
nato a
il
legale rappresentante (o procuratore o altro, in tal caso inserire
anche gli estremi dell'atto con il quale viene esercitato il potere
di firma) della società:
"RETE FERROVIARIA ITALIANA SOCIETA' PER AZIONI" con
sede in Roma (RM) piazza della Croce Rossa numero 1, capitale
sociale Euro 32.835.071.349,00
(trentaduemiliardiottocentotrentacinquemilionisettantunmilatrecentoquarantanove
virgola zero zero)
interamente versato, iscritta nel Registro delle Imprese di Roma
al numero e Codice fiscale 01585570581;
(di seguito "RFI");
munito dei regolari poteri in forza
- _____________
nato a
il
legale rappresentante (o procuratore o altro, in tal caso inserire
anche gli estremi dell'atto con il quale viene esercitato il potere
di firma) della:
"Fondazione CRT" con sede in Torino (TO) via XX Settembre
numero 31,
Codice fiscale
munito dei regolari poteri in forza
(di seguito "Fondazione").
I detti comparenti (di seguito anche "Parti") della
cui identità e piena capacità e rappresentanza io
Ufficiale Rogante mi sono accertato a termine di legge, dichiarano
di essere qui convenuti e costituiti per sottoscrivere il presente
Protocollo di Intesa (di seguito "Protocollo").
Premesso che:
1) la Città di Torino,
in attuazione del Piano Regolatore Generale (di seguito "PRG"),
ha avviato un processo di trasformazione urbanistica della vasta
area denominata Spina Centrale e, in particolare per quanto attiene
al presente atto, dell'Ambito Spina 2;
2) sui quattro Ambiti della Spina
Centrale, sono in corso o sono in previsione interventi di grande
rilevanza e che la Spina 2 rappresenta l'Ambito di più
elevata accessibilità urbana e caratterizzazione di centralità
per le rilevanti funzioni urbane ivi pianificate e programmate;
in relazione a tale centralità è prevista la localizzazione
di grandi servizi di scala almeno metropolitana fra cui la creazione
di un centro espositivo dedicato all'arte contemporanea da localizzare
nell'edificio ad H delle ex Officine Grandi Riparazioni, così
come espressamente richiamato nella deliberazione del Consiglio
Comunale del 13 settembre 2004 (n. mecc. 2004 06377/008);
3) nell'Ambito Spina 2, la società
RFI è proprietaria di alcuni terreni, nonché di
fabbricati e manufatti insistenti sugli stessi e, in particolare,
dell'edificio ad H delle ex Officine Grandi Riparazioni, il quale,
ai sensi della deliberazione di cui al precedente paragrafo 2),
è dedicato ad ospitare un centro espositivo-museale;
4) in data 22 dicembre 2004 è
stato sottoscritto tra la Città e la società RFI
un Protocollo di Intesa con il quale le Parti si sono impegnate
ad avviare trattative finalizzate a trasferire al Comune di Torino
l'edificio ad H ubicato nell'area ex Officine Grandi Riparazioni
e relative pertinenze;
5) con successiva deliberazione del
Consiglio Comunale del 28 febbraio 2005 (n. mecc. 2005 00783/008),
la Città di Torino ha approvato il suddetto Protocollo
di Intesa; nella stessa deliberazione, viene, altresì,
evidenziato che, nell'Ambito Spina 2, oltre alle opere di riorganizzazione
del Passante Ferroviario sono previsti numerosi interventi pubblici
e privati quali la realizzazione di un grande Centro culturale
composto dalla nuova Biblioteca Civica ed il recupero dell'edificio
ad H delle ex Officine Grandi Riparazioni, destinato in parte
a nuove sedi espositive e museali. Gli interventi previsti confermano
la vocazione a qualificanti funzioni culturali di quest'area,
destinata evidentemente a costituire un nuovo polo di centralità
urbana;
6) con deliberazione del Consiglio
Comunale n. 91 del 30 maggio 2005, si è ritenuto di sospendere
l'esecuzione della deliberazione di cui al punto 5) con la quale
veniva approvato il Protocollo di Intesa con RFI;
7) nelle more del trasferimento definitivo
dell'edificio ad H, il 17 luglio 2007 è stato sottoscritto
tra la Città e RFI un contratto con il quale RFI ha concesso
in comodato gratuito al Comune di Torino, ai sensi dell'art. 1803
del codice civile, il compendio immobiliare sito nell'Ambito Spina
2 costituito: dall'edificio ad H contraddistinto al C.T. al foglio
1239 mappali 39, 112 e 113, da due fabbricati contraddistinti
al C.T. al foglio 1239 mappali 14 e 15, da un fabbricato contraddistinto
al C.T. al foglio 1239 mappale 40, da due unità immobiliari
insistenti su un'area censita al C.T. al foglio 1239 mappali 37
e 38, il tutto unitamente alle aree limitrofe di pertinenza censite
al C.T. al foglio 1239 mappali 16, 17, 41, 115, 116, 117 parte
e 139;
8) il contratto di comodato è
stato altresì sottoscritto nelle more della definizione
della convenzione con la quale RFI, in attuazione del P.R.G.,
provvederà a cedere alla Città l'edificio ad H per
il soddisfacimento degli standard urbanistici e potrà utilizzare,
nelle aree all'uopo destinate dal P.R.G., i diritti edificatori
assegnati dal P.R.G. medesimo all'area nella quale è localizzato
lo stesso edificio ad H;
9) in data 25 ottobre 2007 la Fondazione
ha manifestato alla Città:
a) la volontà di acquistare
da RFI l'edificio ad H e la sua area pertinenziale nel rispetto
dei vincoli esistenti sugli stessi immobili ed in particolare
della destinazione, a standard, dell'immobile medesimo per il
progetto culturale di cui infra;
b) la disponibilità a cedere
al Comune i suddetti immobili, a norma degli articoli 7 e 15 delle
norme urbanistiche di attuazione del P.R.G.;
c) la volontà di realizzare
a propria cura e spese un centro espositivo museale e culturale
e relativi servizi accessori dedicato all'arte contemporanea,
in regime di diritto di superficie ai sensi dell'articolo 19,
comma 5, del N.U.E.A. del vigente P.R.G.; la Città, a fronte
del trasferimento di cui al precedente punto b), costituirà
a favore di Fondazione C.R.T. il diritto di superficie al fine
di poter attuare e gestire il progetto di cui al punto a);
10) che in data 4 aprile 2008 è
stato sottoscritto tra la Città e RFI Verbale di Intenti
nel quale si è convenuto di valutare la proposta della
Fondazione C.R.T. individuando un percorso finalizzato alla sua
attuazione, previa verifica di eventuali ulteriori soggetti interessati
a sviluppare il progetto;
11) a seguito della manifestazione
di interesse di cui al precedente punto 9) la Fondazione, la Città
di Torino e RFI intendono, con il presente atto, definire i loro
rapporti;
12) che, a seguito dell'avviso pubblicato
dalla Città in data 17 agosto 2008 sul quotidiano "La
Stampa" non sono state presentate ulteriori manifestazioni
di interesse da parte di soggetti interessati allo sviluppo del
progetto di cui sopra.
Tutto quanto sopra premesso e considerato, le Parti convengono
quanto segue
Le premesse, gli atti e i documenti richiamati, ancorché non materialmente allegati, costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Protocollo.
Con il presente Protocollo le Parti intendono disciplinare
i loro rapporti.
1. La Città prende atto ed
accetta che RFI provvederà ad alienare alla Fondazione
CRT, direttamente o ad Ente, società da essa designata,
o Fondo Immobiliare l'edificio ad H delle ex Officine Grandi Riparazioni
e l'area di pertinenza, sito in Torino, e compreso tra la via
Borsellino numeri civici 19, 21 e 23, e la via Castelfidardo,
riservandosi i relativi diritti edificatori da utilizzarsi nel
medesimo ambito spina 2 - Porta Susa, secondo la disciplina del
vigente PRG.
2. La Fondazione si impegna ad acquistare
l'edificio ad H delle ex Officine Grandi Riparazioni e l'area
di pertinenza, e prende atto ed accetta che i diritti edificatori
di cui sopra restano di proprietà di RFI e saranno da essa
utilizzati nelle aree all'uopo previste dal P.R.G.
Il suddetto complesso architettonico, sviluppante una superficie
coperta complessiva di circa mq 22.000, ricade in un'area di circa
37.800 mq., il tutto come meglio rappresentato nella planimetria
di P.R.G. vigente (All.1.1) e nello stralcio di carta tecnica
comunale (All.1.2) che si allegano al presente atto e ne costituiscono
parte integrante.
3. La Fondazione si impegna a cedere
a titolo gratuito alla Città l'edificio ad H e l'area di
pertinenza, precedentemente acquistati da RFI.
4. La Città si impegna a costituire
a favore della Fondazione un diritto di superficie, sull'edificio
ad H ed area di pertinenza della durata di 99 anni rinnovabile,
a titolo gratuito, a fronte di quanto successivamente previsto
a carico della Fondazione medesima.
5. La Fondazione CRT, direttamente
o tramite ente, società da essa designata o Fondo Immobiliare,
si impegna a predisporre e realizzare in collaborazione con la
Città un progetto di recupero finalizzato alla realizzazione
di un grande Centro espositivo, museale e culturale ed alla rifunzionalizzazione
del complesso, orientato alla conservazione e valorizzazione delle
caratteristiche architettoniche dello stesso, che preveda una
superficie fruibile, a lavori ultimati, non superiore a quella
prevista attualmente nel progetto approvato dalla Città
e di cui la Fondazione CRT è disponibile a valutarne l'acquisizione
(circa mq. 27.000).
Ai fini della migliore valorizzazione del polo espositivo e museale,
potrà essere valutata, di concerto con la Città,
la possibilità di realizzare volumi integrativi al di fuori
del complesso storico edificato, che si rendessero necessari per
le funzionalità del complesso e delle sue destinazioni
d'uso.
Dette superfici saranno utilizzate per non meno del 75% (settantacinque
per cento) del complesso delle superfici che si renderanno disponibili,
e comunque per un totale non inferiore a 15.000 metri quadrati,
per attività museali ed espositive legate all'arte contemporanea,
con i relativi servizi accessori ed eventuali spazi per servizi
pertinenziali e per l'accessibilità del complesso e, cioè:
1) la sede per l'esposizione permanente
delle collezioni della GAM a partire dal secondo dopoguerra e
per le attività espositive temporanee ad esse collegate;
2) la sede per l'esposizione della
collezione di arte contemporanea che la Fondazione intende costituire
in coordinamento con l'attività della Fondazione per l'arte
moderna e contemporanea CRT;
3) spazi per le collezioni del Castello
di Rivoli, per mostre temporanee programmate in primo luogo da
GAM e Rivoli, sia congiuntamente che separatamente, ma anche da
altri soggetti nonché depositi che tengano conto delle
esigenze dei due musei e della collezione che la Fondazione CRT
intende realizzare;
4) altre eventuali destinazioni quali
ad esempio uno spazio per ospitare temporaneamente grandi collezioni
private, locali per la manutenzione e il restauro dell'arte contemporanea,
con particolare riguardo a fotografia e video, locali per convegnistica
e locali per ospitalità di giovani artisti.
Dette superfici verranno altresì utilizzate, per non più
del 25% (venticinque per cento) del complesso della superficie,
per attività di servizio aventi valenza commerciale quali,
ad esempio, bar, ristorante, bookshop, negozi.
6. Il nuovo progetto che la Fondazione
CRT intende predisporre in collaborazione con la Città
riguarderà l'intero complesso compreso il recupero dell'attuale
Palazzina uffici posta sul fronte di Via Borsellino, con destinazione
d'uso funzionale ed integrata al complesso espositivo-museale,
nonchè il recupero e la riqualificazione degli spazi liberi
del complesso delle ex OGR in funzione delle attività sopra
indicate.
Tra Città e Fondazione CRT, con apposito atto convenzionale, ai sensi dell'articolo 19 comma 5 delle N.U.E.A. del vigente P.R.G., verranno disciplinate nel dettaglio le modalità di utilizzazione del fabbricato ex OGR, al fine di garantire il perseguimento degli obiettivi sopra indicati.
La Città e la RFI prestano sin d'ora il loro consenso alla risoluzione consensuale del contratto di comodato sottoscritto in data 17 luglio 2007, con termine iniziale dalla data di sottoscrizione della compravendita tra la RFI e la Fondazione CRT.
Il presente Protocollo sostituisce a tutti gli effetti il Protocollo di Intesa sottoscritto tra RFI e la Città in data 22 dicembre 2004.