Consiglio Comunale
2008 02892/002
OGGETTO: SOSTEGNO DELLA CITTA' DI TORINO ALLA CAMPAGNA INTERNAZIONALE PER IL RITIRO IMMEDIATO DALLA RAPOSA SERRA DO SOL (BRASILE).
"Il Consiglio Comunale di Torino,
- nello Stato di Roraima (Brasile) vivono più di 40
mila indigeni appartenenti a nove popoli (Yanomani, Macuxi, Wapichana,
Ingarikó, Taurepang, Patamona, Wai Wai, Yekuana e Waimiri
Atroari), che da decenni lottano per la loro sopravvivenza, minacciata
dai fazendeiros (gli agricoltori latifondisti), dai garimpeiros
(i cercatori di minerali preziosi), e dai madereiros (i commercianti
di legnami), i quali hanno perpetrato contro di loro un vero etnocidio
per impossessarsi delle loro terre, con ogni sorta di violenza
fisica e culturale;
- tale violenza si è oltremodo inasprita negli ultimi mesi;
- la Costituzione brasiliana del 1988, all'articolo 231, afferma
il diritto degli Indigeni alle proprie terre;
- il 15 aprile 2005 il presidente del Brasile Luiz Inácio
Lula da Silva ha omologato la Raposa - Serra do Sol, nello Stato
di Roraima, dove vivono più di diciottomila Indios Makuxi,
Ingarikò, Taurepang e Wapixana;
- quanto affermato dalla Convenzione 169 dell'OIL e dalla Dichiarazione
dell'ONU sui Diritti dei Popoli Indigeni del 13 settembre 2007,
i pronunciamenti di condanna delle pesanti e continue violazioni
dei diritti umani nella Raposa Serra do Sol da parte del Comitato
dell'ONU per l'Eliminazione della Discriminazione Razziale (Comitato
CERD) dell'agosto 2007 e la discussione su Roraima all'ONU il
22 aprile 2008, nell'ambito del programma per i Popoli Indigeni
e le Minoranze dell'Alto Commissariato dell'ONU per i Diritti
Umani;
- di fronte al tentativo dello Stato brasiliano, tramite l'operazione
della Polizia Federale brasiliana, denominata "Upatakon 3",
di fare uscire dalla Terra Indigena gli occupanti abusivi, subito
è iniziata da parte di questi ultimi una vera e propria
azione di guerriglia antindigena, con gravissime violenze contro
di essi;
- di fronte a ciò il Supremo Tribunale Federale ha ordinato
alla Polizia Federale la sospensione dell'operazione di sgombero;
- lo stesso Tribunale ha annunciato una riduzione della Terra
Indigena Raposa Serra do Sol;
- se ciò si realizzasse aprirebbe un precedente gravissimo
nella legislazione brasiliana perché tutte le terre indigene
del Brasile, già demarcate, omologate e registrate, potrebbero
essere contestate e riviste;
- il Piemonte ha sempre avuto legami strettissimi con Roraima,
fin dal 1948, iniziando una presenza di Piemontesi, religiosi
e laici, a fianco dei Popoli Indigeni, che dura tutt'ora;
- nel 1979 il Piemonte partecipò attivamente alla Campagna
"Uma vaca por o indio", che permetteva agli Indigeni
il riconoscimento di parte delle loro terre;
- nel 1991 la Regione Piemonte fece un pronunciamento ufficiale
per la demarcazione del Parco Indigeno Yanomani;
- il 26 luglio 2005 vennero presentate alla Presidenza del Senato
Italiano 44.000 firme quasi tutte di Piemontesi a sostegno della
Campagna Internazionale "Nos existimos" per Roraima;
- Enti pubblici come la Regione Piemonte, il Comune di Torino,
la Comunità Montana Valsesia, l'Ente Parco Naturale Alta
Valsesia, il Politecnico di Torino ed associazioni private, come
l'Istituto Missioni Consolata e il Comitato Roraima Onlus, sono
impegnati in progetti di solidarietà in quello Stato;
- il CIR (Consiglio Indigeno di Roraima) ha richiesto un'ampia
mobilitazione per esercitare una pressione sulle Autorità
brasiliane in difesa dei diritti dei Popoli Indigeni della Raposa
Serra do Sol, promuovendo la Campagna Internazionale per il ritiro
immediato degli invasori dalla Raposa Serra do Sol, allo scopo
di ottenere:
- il rispetto del decreto di omologazione dell'aprile 2005;
- la ritirata degli invasori della Terra Indigena;
- l'immediata cessazione delle violenze antindigene;
- la fine dell'impunità degli autori di tali violenze;
- il pieno riconoscimento del diritto dei Popoli Indigeni all'esistenza,
alla cultura e alla terra;
- la propria solidarietà ai Popoli Indigeni di Roraima
nella loro lotta non violenta per il riconoscimento dei loro fondamentali
Diritti Umani;
- la piena condanna di tutte le azioni di violenza contro i Popoli
Indigeni e contro i loro diritti;
- l'indignazione per le sentenze antindigene del Supremo Tribunale
Federale;
- il Supremo Tribunale Federale brasiliano perché, con
urgenza, ratifichi e renda esecutivo il decreto di omologazione,
firmato nell'aprile 2005, ed obblighi la ritirata degli invasori,
nel rispetto della Costituzione Brasiliana e del Diritto Internazionale;
- le Autorità brasiliane tutte perché pongano fine
ad ogni violenza e discriminazione nei confronti dei Popoli Indigeni,
che da più di cinquecento anni vedono i loro diritti misconosciuti
e calpestati;
Il Governo della Repubblica Italiana a sostenere presso le
Autorità Brasiliane, attraverso tutti i canali possibili,
le richieste formulate dal CIR (Consiglio Indigeno di Roraima)
a:
1) farsi portavoce di tali istanze presso le Nazioni Unite e presso
la comunità internazionale;
2) porre in sede comunitaria la questione di un'iniziativa forte
dell'Unione Europea per il rispetto dei principi sanciti nella
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, oltre che nella
stessa Costituzione brasiliana, al fine di riconoscere diritto
all'esistenza, alla cultura e alla terra dei Popoli Indigeni di
Roraima e di tutto il Brasile."