Consiglio Comunale

2008 02892/002

CITTÀ DI TORINO

ORDINE DEL GIORNO

Approvato dal Consiglio Comunale in data 7 luglio 2008

OGGETTO: SOSTEGNO DELLA CITTA' DI TORINO ALLA CAMPAGNA INTERNAZIONALE PER IL RITIRO IMMEDIATO DALLA RAPOSA SERRA DO SOL (BRASILE).

"Il Consiglio Comunale di Torino,

PREMESSO CHE

- nello Stato di Roraima (Brasile) vivono più di 40 mila indigeni appartenenti a nove popoli (Yanomani, Macuxi, Wapichana, Ingarikó, Taurepang, Patamona, Wai Wai, Yekuana e Waimiri Atroari), che da decenni lottano per la loro sopravvivenza, minacciata dai fazendeiros (gli agricoltori latifondisti), dai garimpeiros (i cercatori di minerali preziosi), e dai madereiros (i commercianti di legnami), i quali hanno perpetrato contro di loro un vero etnocidio per impossessarsi delle loro terre, con ogni sorta di violenza fisica e culturale;
- tale violenza si è oltremodo inasprita negli ultimi mesi;

VISTO CHE

- la Costituzione brasiliana del 1988, all'articolo 231, afferma il diritto degli Indigeni alle proprie terre;
- il 15 aprile 2005 il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva ha omologato la Raposa - Serra do Sol, nello Stato di Roraima, dove vivono più di diciottomila Indios Makuxi, Ingarikò, Taurepang e Wapixana;
- quanto affermato dalla Convenzione 169 dell'OIL e dalla Dichiarazione dell'ONU sui Diritti dei Popoli Indigeni del 13 settembre 2007, i pronunciamenti di condanna delle pesanti e continue violazioni dei diritti umani nella Raposa Serra do Sol da parte del Comitato dell'ONU per l'Eliminazione della Discriminazione Razziale (Comitato CERD) dell'agosto 2007 e la discussione su Roraima all'ONU il 22 aprile 2008, nell'ambito del programma per i Popoli Indigeni e le Minoranze dell'Alto Commissariato dell'ONU per i Diritti Umani;

RILEVATO CHE

- di fronte al tentativo dello Stato brasiliano, tramite l'operazione della Polizia Federale brasiliana, denominata "Upatakon 3", di fare uscire dalla Terra Indigena gli occupanti abusivi, subito è iniziata da parte di questi ultimi una vera e propria azione di guerriglia antindigena, con gravissime violenze contro di essi;
- di fronte a ciò il Supremo Tribunale Federale ha ordinato alla Polizia Federale la sospensione dell'operazione di sgombero;
- lo stesso Tribunale ha annunciato una riduzione della Terra Indigena Raposa Serra do Sol;
- se ciò si realizzasse aprirebbe un precedente gravissimo nella legislazione brasiliana perché tutte le terre indigene del Brasile, già demarcate, omologate e registrate, potrebbero essere contestate e riviste;

CONSIDERATO CHE

- il Piemonte ha sempre avuto legami strettissimi con Roraima, fin dal 1948, iniziando una presenza di Piemontesi, religiosi e laici, a fianco dei Popoli Indigeni, che dura tutt'ora;
- nel 1979 il Piemonte partecipò attivamente alla Campagna "Uma vaca por o indio", che permetteva agli Indigeni il riconoscimento di parte delle loro terre;
- nel 1991 la Regione Piemonte fece un pronunciamento ufficiale per la demarcazione del Parco Indigeno Yanomani;
- il 26 luglio 2005 vennero presentate alla Presidenza del Senato Italiano 44.000 firme quasi tutte di Piemontesi a sostegno della Campagna Internazionale "Nos existimos" per Roraima;
- Enti pubblici come la Regione Piemonte, il Comune di Torino, la Comunità Montana Valsesia, l'Ente Parco Naturale Alta Valsesia, il Politecnico di Torino ed associazioni private, come l'Istituto Missioni Consolata e il Comitato Roraima Onlus, sono impegnati in progetti di solidarietà in quello Stato;
- il CIR (Consiglio Indigeno di Roraima) ha richiesto un'ampia mobilitazione per esercitare una pressione sulle Autorità brasiliane in difesa dei diritti dei Popoli Indigeni della Raposa Serra do Sol, promuovendo la Campagna Internazionale per il ritiro immediato degli invasori dalla Raposa Serra do Sol, allo scopo di ottenere:
- il rispetto del decreto di omologazione dell'aprile 2005;
- la ritirata degli invasori della Terra Indigena;
- l'immediata cessazione delle violenze antindigene;
- la fine dell'impunità degli autori di tali violenze;
- il pieno riconoscimento del diritto dei Popoli Indigeni all'esistenza, alla cultura e alla terra;

ESPRIME

- la propria solidarietà ai Popoli Indigeni di Roraima nella loro lotta non violenta per il riconoscimento dei loro fondamentali Diritti Umani;
- la piena condanna di tutte le azioni di violenza contro i Popoli Indigeni e contro i loro diritti;
- l'indignazione per le sentenze antindigene del Supremo Tribunale Federale;

SOLLECITA

- il Supremo Tribunale Federale brasiliano perché, con urgenza, ratifichi e renda esecutivo il decreto di omologazione, firmato nell'aprile 2005, ed obblighi la ritirata degli invasori, nel rispetto della Costituzione Brasiliana e del Diritto Internazionale;
- le Autorità brasiliane tutte perché pongano fine ad ogni violenza e discriminazione nei confronti dei Popoli Indigeni, che da più di cinquecento anni vedono i loro diritti misconosciuti e calpestati;

INVITA

Il Governo della Repubblica Italiana a sostenere presso le Autorità Brasiliane, attraverso tutti i canali possibili, le richieste formulate dal CIR (Consiglio Indigeno di Roraima) a:
1) farsi portavoce di tali istanze presso le Nazioni Unite e presso la comunità internazionale;
2) porre in sede comunitaria la questione di un'iniziativa forte dell'Unione Europea per il rispetto dei principi sanciti nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, oltre che nella stessa Costituzione brasiliana, al fine di riconoscere diritto all'esistenza, alla cultura e alla terra dei Popoli Indigeni di Roraima e di tutto il Brasile."