Vice Direzione Generale Servizi Amministrativi e Legali
Settore Convenzioni e Contratti
n. ord. 57
2008 01997/104
OGGETTO: IMMOBILE DI PROPRIETA' DEMANIALE DI PIAZZA DELLA REPUBBLICA N. 14 - ACQUISTO PER SOCIAL HOUSING - EURO 1.130.000,00.
Proposta dell'Assessore Tricarico,
di concerto con l'Assessore Viano.
Le politiche per la Casa della Città di Torino si configurano
come un insieme diversificato di risposte ad una domanda variegata
e dinamica.
Il problema del disagio abitativo non investe più solo
le fasce di popolazione in condizioni di povertà ma raggiunge,
in modo sempre più evidente, un'ampia fascia di popolazione
che, per ragioni diverse, può improvvisamente passare da
una situazione di stabilità economica ad una condizione
di fragilità e vulnerabilità sociale.
Esiste quindi una quota di domanda, con connotazioni di emergenza,
che impone, nell'immediato, risposte di carattere temporaneo.
Si tratta in sostanza di offrire una sistemazione abitativa per
un lasso di tempo limitato, da qualche settimana ed un anno, a
persone che per ragioni di carattere sociale, economico, familiare,
professionale, vivono una fase di transizione o di momentanea
difficoltà, (separati, madri sole con figli a carico, ex
carcerati, lavoratori fuori sede, studenti, etc).
Lo stesso Comune di Torino deve, frequentemente, far fronte ad
emergenze, (sfratti o ordinanze di sgombero per inagibilità
contro famiglie a basso reddito oppure casi sociali che impongono
interventi immediati oppure ancora progetti di reinserimento sociale
che richiedono sistemazioni abitative temporanee), che vengono
di norma affrontate ricorrendo a strutture alberghiere tradizionali,
con costi elevati e scarsissimi spazi di autonomia per i beneficiari
(impossibilitati anche solo a riscaldarsi qualche vivanda).
Questo tipo di sistemazione temporanea rappresenta però
un notevole dispendio di risorse finanziarie, circa Euro 380.000,00
l'anno, e qualitativamente risponde in misura parziale al bisogno
di sistemazione provvisoria delle famiglie, soprattutto quelle
con figli minori, per le evidenti restrizioni alle attività
tipiche della vita famigliare, quali la preparazione dei pasti.
Inoltre si riferisce ad una minima parte delle persone/famiglie
che potrebbero averne necessità.
È pertanto opportuno prevedere strutture adibite alla
residenza temporanea rivolte ad una pluralità di casi e
di situazioni, solo parte delle quali segnate da disagio sociale,
in modo da favorire l'integrazione ed evitare la creazione di
ghetti.
Le strutture destinate alla residenza temporanea possono inoltre
favorire la collocazione di servizi alla persona rivolti sia ai
clienti delle strutture residenziali stesse, sia al resto dei
residenti, aumentando di fatto la qualità e l'entità
dell'offerta di servizi alla persona e la possibilità di
realizzare una maggiore miscela di funzioni insediate nel quartiere.
Inoltre, da tempo, sui temi dell'housing sociale, sono in corso
riflessioni e sperimentazioni nella maggior parte dei paesi europei
che aprono spazi sia a forme di intervento di una finanza "etica",
disponibile ad investimenti immobiliari con rendimenti non speculativi,
bilanciati da garanzie e agevolazioni pubbliche, sia a forme di
gestione socio-immobiliare con attese di remunerazioni "etiche".
In un contesto di questo tipo i possibili attori diventano il
Terzo Settore, le Fondazioni bancarie, i grandi investitori, attraverso
forme di "finanza etica".
Per il conseguimento delle finalità sopra indicate, si
rende opportuno promuovere la realizzazione di alberghi sociali,
intesi come strutture gestite dal privato con attese di remunerazione
non speculative, con costi di affitto contenuti e rapportati al
reddito degli utenti, che sia in grado di fornire agli stessi,
servizi e spazi comuni, rappresenterebbe una prima risposta, per
un periodo di tempo limitato, per coloro che vivono in una fase
di transizione, dovuta a ragioni di carattere professionale o
legati a un momento di "difficoltà" della propria
vita.
Attesa l'esigenza di individuare una struttura idonea a promuovere
la realizzazione del progetto di Albergo Sociale sopra citato,
si ritiene che un immobile demaniale sito in piazza della Repubblica
n. 14 possa, opportunamente ristrutturato, rappresentare una soluzione
ottimale in tal senso.
L'Agenzia del Demanio, Filiale Piemonte e Valle d'Aosta, con
nota prot. n. 2007/14779l del 28 settembre 2007 ha infatti comunicato
la propria determinazione a vendere l'immobile sito in Torino,
in piazza della Repubblica n. 14, denominato "eredità
Sirigo Caterina", avvalendosi dei commi 436 e 437 dell'articolo
1 della Legge n. 311/2004 che disciplinano le procedure di vendita
dei beni immobili non strategici appartenenti al Patrimonio Disponibile
dello Stato ed in particolare, del comma 437 che stabilisce che
per i beni di valore pari o superiore a Euro 250.000,00 la vendita
è subordinata ad un preventivo esercizio della prelazione
da parte degli Enti Locali, offrendo alla Città di Torino
la possibilità di esercitare il diritto di prelazione.
Il prezzo di vendita determinato dall'Agenzia del Demanio in
Euro 1.130.000,00 è stato ritenuto congruo dalla Divisione
Patrimonio - Settore Logistica e Valutazioni Immobiliari e sarà
corrisposto alla stipula del contratto di compravendita.
Il Comune di Torino, con nota prot. 1179, del giorno 11 ottobre
2007, a firma dell'Assessore all'Urbanistica, comunicava l'intenzione
di valersi del diritto di prelazione accordato.
Con successiva nota, prot. 2008/942 del 21 gennaio 2008, l'Agenzia
del Demanio prendeva atto della volontà di acquisire espressa
dalla Città, indicando altresì la data del 31 marzo
2008, quale termine ultimo per il perfezionamento della vendita.
L'immobile proposto in vendita è ubicato nell'immediata
vicinanza del centro storico della Città di Torino, occupa
la porzione di un isolato posto ad angolo tra via Priocca e piazza
della Repubblica, nei pressi della zona denominata Porta Palazzo.
Il fabbricato di forma pressoché triangolare, dell'estensione
complessiva di circa 703 mq. è costituito da una manica
principale che si eleva a quattro piani fuori terra ed un seminterrato,
collegati tra di loro mediante una sola scala la cui larghezza
non è a norma, e sul fronte verso la via Priocca, da una
manica disposta perpendicolarmente rispetto al corpo principale,
a tre piani fuori terra.
L'immobile nel suo complesso versa in cattivo stato manutentivo
e necessita di un consistente recupero.
Al fabbricato si può accedere dal cortile attraverso un
cancello in ferro che si trova sul lato di via Priocca in quanto
le altre aperture sono state murate per scongiurare pericoli di
intrusione da parte di estranei; inoltre si presume che tutti
gli impianti interni debbano essere rifatti a norma di legge.
Il bene è censito al Catasto Terreni al Foglio n. 1217,
mapp. 46, qualità ente urbano, sup. mq. 713 ed al Catasto
Fabbricati al Foglio n. 1217:
- mapp. 46, sub. 1-2-3, cat. C/1;
- mapp. 46, sub. 5-6-7-11-12-13-14-15-16-17-24-26-27, cat. A/4;
- mapp. 46, sub. 18-19-20-21-22-23-29, cat. A/5;
- mapp. 46, sub. 25-28, cat. C/2;
- mapp. 46, sub. 30, cat. C/7.
L'immobile sopra descritto verrà acquistato a corpo, nello
stato di fatto e di diritto in cui si trova, compresi eventuali
oneri attivi e passivi, servitù continue e discontinue,
apparenti e non apparenti.
Con la deliberazione n. 49 del 23 marzo 2005 (mecc. 2005 01970/009),
il Consiglio Comunale approvava in via definitiva il Piano di
Recupero obbligatorio del patrimonio edilizio e urbanistico esistente,
Legge n. 457/1978 e articolo 41 bis Legge Regionale n. 56/1977
per il Quartiere Borgo Dora - Porta Palazzo ricomprendendo, all'interno
dello stesso, l'immobile di piazza della Repubblica n. 14.
In particolare sono stati assoggettati a piano di recupero obbligatori
gli isolati che presentavano quote significative di immobili caratterizzati
da gravi fenomeni di degrado fisico (carenze igienico sanitarie,
totale assenza di manutenzione, precarietà statiche) promuovendo
interventi di risanamento delle porzioni più degradate
degli isolati considerati.
L'articolo 4 dell'Accordo di Programma tra la Regione Piemonte,
il Ministero delle Infrastrutture ed il Comune di Torino, sottoscritto
in data 30 aprile 2007, per la realizzazione di alloggi sperimentali
e per progetti speciali per aumentare la disponibilità
di alloggi di edilizia sociale, prevede un concorso finanziario
della Regione Piemonte pari ad Euro 2.000.000,00, da utilizzare
negli ambiti dei piani di recupero obbligatori preventivamente
individuati, ai sensi degli articoli 27 e 28 della Legge n. 457/1978.
La Città intende finanziare l'acquisto dell'immobile
con parte delle risorse regionali assegnate attraverso il protocollo
d'intesa su richiamato.
È intento della Città individuare, attraverso bando
pubblico, un soggetto no profit, che ricevendo l'immobile suddetto
in comodato si impegni a ristrutturarlo realizzando e gestendo
un Albergo Sociale e restituendolo alla Città dopo aver
ammortizzato l'investimento.
L'aggiudicatario della gara, tra l'altro, dovrà assumersi
l'impegno di gestire l'attività con criteri economici,
ma no profit, in regime di convenzionamento con il Comune, sia
per quanto riguarda il ricovero di famiglie sfrattate o sgomberate
sia per quanto riguarda i casi sociali sia ancora per quanto riguarda
la clientela ordinaria. La stessa convenzione dovrà regolare
le tariffe per tutte le categorie di clienti.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti
Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale,
fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella
competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'articolo 49 del suddetto Testo
Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
1) di approvare, per i motivi di cui in narrativa, che integralmente
si richiamano, l'acquisizione dall'Agenzia del Demanio, Filiale
Piemonte e Valle d'Aosta, al prezzo di Euro 1.130.000,00, del
complesso immobiliare di piazza della Repubblica n. 14, con la
finalità di realizzare una residenza temporanea, a favore
di persone in situazione di momentanea fragilità sociale,
o comunque per dar risposta ad una domanda abitativa di natura
transitoria, contribuendo a rafforzare l'azione di riqualificazione
dell'area di Porta Palazzo;
2) di approvare, che successivamente all'acquisizione, sia indetta
una gara per la selezione del soggetto con il quale la Città
stipulerà un contratto di comodato d'uso alle seguenti
condizioni:
a) l'immobile di piazza della Repubblica n. 14 sarà concesso
nello stato in cui trovasi, in comodato d'uso gratuito della durata
necessaria ad ammortizzare l'investimento;
b) il soggetto aggiudicatario si impegnerà a finanziare
il recupero e la predisposizione dell'immobile per la realizzazione
di una residenza temporanea;
c) l'organizzazione aggiudicataria assumerà l'impegno di
gestire l'attività con criteri economici, ma no profit,
in regime di convenzionamento con il Comune, sia per quanto riguarda
il ricovero di famiglie sfrattate o sgomberate sia per quanto
riguarda i casi sociali sia ancora per quanto riguarda la clientela
ordinaria, impegnandosi a concordare con la Città le tariffe
per tutte le categorie di clienti;
3) di approvare che l'organizzazione aggiudicataria individui
un Soggetto Gestore, attraverso organizzazioni, istituzioni no
profit, che partecipi alle fasi di progettazione della Residenza
Temporanea, sia per quel che concerne gli aspetti strutturali,
sia per quelli relativi alla gestione, garantendo la manutenzione
ordinaria, la pulizia delle parti comuni, ecc., nonché
tutta quella che può essere definita la gestione sociale
e amministrativa della Residenza;
4) di rinviare a successive deliberazioni della Giunta Comunale
l'attuazione della presente deliberazione e di riferire, in relazione
al progetto selezionato, alla competente Commissione Consiliare;
5) di approvare che per l'acquisizione del complesso immobiliare
di piazza della Repubblica, con finalità di Social Housing,
vengano utilizzate per Euro 1.000.000,00 le risorse finanziarie
di cui all'articolo 4 dell'Accordo di Programma tra la Regione
Piemonte, il Ministero delle Infrastrutture ed il Comune di Torino,
sottoscritto in data 30 aprile 2007, e per Euro 130.000,00 da
proventi derivanti dalle concessioni in diritto di superficie
di aree e fabbricati da destinare a residenze.