Consiglio Comunale

2008 01893/002

CITTÀ DI TORINO

MOZIONE N. 41

Approvata dal Consiglio Comunale in data 16 giugno 2008

OGGETTO: LOTTA ALLA DISPERSIONE, AL DISAGIO ED AI COMPORTAMENTI DEVIANTI IN AMBITO SCOLASTICO, CON RIFERIMENTO PARTICOLARE AL PRIMO BIENNIO DELLA SCUOLA MEDIA SUPERIORE.

"Il Consiglio Comunale di Torino,

PREMESSO

che riflettendo sugli accadimenti occorsi nel mondo scolastico torinese, di particolare gravità e con estesa risonanza nell'opinione pubblica;

CONSTATATO

che gli interventi in campo educativo da parte del Comune nonostante approfondimenti e contatti pregressi attivati dal "Settore Politiche Giovanili" per le scuole medie superiori (valutando in particolare la pubblicazione del 2004 "Città e scuola si confrontano sulla condizione giovanile" e altre documentazioni comunali) rimangono di fatto in larga misura incompiuti dal punto di vista operativo concreto e indefiniti sul piano strategico relativamente agli obiettivi qui indicati;

TENENDO PRESENTI

- le indagini effettuate a Torino e riportate nel volume di Cagnassi, Dal Molin, Masuelli e Zanella compilato nel 2002 per conto della Direzione Generale Regionale dell'Istruzione per il Piemonte: "Psicologo e scuola: una collaborazione possibile, indagine su visioni di psicologia nel mondo della scuola" (all. 1 - n. ) dal quale risulta l'ampio gradimento da parte delle Istituzioni scolastiche torinesi interessabili;
- le esperienze vissute in varie scuole torinesi, considerate anche nel seminario dell'Ordine degli psicologi piemontesi del novembre 2006, e in particolare il lavoro di indagine conoscitiva compilato nel 2006 su "Adolescenza e disagio scolastico" presso il più frequentato Istituto superiore cittadino da Massimo Campisi (allegato 1);
- l'indagine dell'Istituto IARD del 2007 su "La Dispersione scolastica nella Provincia di Torino" a cura dell'Amministrazione Provinciale (allegato 1);

VISTA

la richiesta contenuta nella Mozione n. 30 sulle "Linee programmatiche prioritarie" approvata il 4 aprile 2007 dal Consiglio Comunale contestualmente al Bilancio preventivo 2007 per l'individuazione degli impegni attuativi come indicato nel "definire strumenti concreti volti alla lotta della dispersione scolastica, al disagio, alla prevenzione e ai comportamenti devianti nelle scuole e nel territorio" (pagina 3, 4° capoverso dell'allegato 1);

CONSIDERATE

le problematiche di difficile analisi, interpretazione e complessità, restringendo peraltro il senso della proposta formulata in questo Ordine del Giorno alla fattibilità di interventi di possibile interesse dell'Amministrazione Comunale specificamente orientati al primo biennio di scuola media superiore, coinvolgendo convenientemente l'Amministrazione Provinciale e la Regione Piemonte;

RITENENDO

che possa risultare positivamente affrontabile e inseribile il ricorso a un servizio psicologico, anche con valenza psicopedagogia, dentro le sedi scolastiche, pur restando utilmente possibile l'intervento qualitativamente valido, ma quantitativamente limitato, attuato da A.R.I.A. (che si arricchirebbe di un ruolo coordinato di organizzazione generale e di monitoraggio), di fronte alle particolari vicende riferibili a situazioni di disagio sociale, economico e culturale, a disaffezioni allo studio non sufficientemente trattate in ambito educativo, a influssi di agenzie mediatiche esterne talvolta diseducanti che solleticano spesso prevaricazione e lassismo morale;

CONVINTO CHE

- il Comune possa con iniziativa esemplare innestare, in collegamento con Amministrazione Provinciale e Regione, un'operazione per supplire la carenza strutturale del servizio scolastico italiano che non provvede adeguatamente nell'attuale situazione alla destinazione di idonee risorse umane nei luoghi di studio;
- il problema non è affrontabile soltanto in termini generici attraverso gli operatori scolastici, i quali di fronte a vaghe proposte e pretese di impegno (talvolta ipoteticamente soddisfacibili attraverso una volontaristica dedizione di docenti peraltro quantitativamente non estesa) avanzate dall'Amministrazione scolastica, non posseggono normalmente la capacità e competenze per assorbire i problemi del disagio giovanile attraverso il loro ruolo fortemente compresso dalle condizioni di lavoro contrattualmente vigenti, che li privano altresì delle necessarie disponibilità temporali;

ESSENDO

quindi logico ricorrere a competenze specialistiche esterne non occasionali e qualificate permanentemente presenti nelle sedi scolastiche, attraverso l'utilizzazione strutturata di professionalità adeguate come "psicologi e pedagogisti che sappiano intervenire e rendere più fluido e razionale il processo di formazione e crescita degli studenti" (Campisi);

CONSIDERATA

dunque l'opportunità di un contorno educativo supplementare risolvendo aspetti organizzativi generali adeguatamente trattati che abbiano come riferimento l'utilizzazione di laureati in psicologia, ampiamente presenti nell'area torinese, assumibili con trasparenti criteri di valutazione (individuati anche attraverso opportune collaborazioni di ambiti scientifici del settore) e in forme occupazionali configurabili;

PROPONE

l'avvio di un intervento comunale apparentato con possibili similari ruoli di Provincia e Regione, con azioni inseribili che scaturiscano da una collaborazione tra "Settore Politiche Giovanile" e "Settore Educativo", oggi all'interno dell'apparato comunale non sufficientemente comunicanti per quanto riguarda la fascia scolastica delle scuole medie superiori, che sono, per i giovani coinvolti di questa fascia di età, le principali sedi di aggregazione e socializzazione;

RIFERENDOSI

altresì alle valutazioni emerse con risvolti di competenza professionale ("Traccia di Progetto" - allegato 1) che riflettono su forme di intervento generalizzabile e comunque incisivo nell'ambito dell'adolescenza, tenendo peraltro presente una percezione della psicologia non solo indirizzata alla cura del malessere, ma anche come risorsa per la potenziale crescita individuale e collettiva;

VISTO

che l'iniziativa comunale:
- può accogliere innanzitutto l'esigenza di assegnazione dell'operatore del servizio psicologico all'interno dell'ambiente scolastico, che influisce notevolmente anche sui comportamenti individuali, con un coordinamento generale da parte di esperti già esistenti nelle strutture comunali anche in collaborazione con ambiti professionali esterni;
- può interessare eventuali momenti conoscitivi in collegamento con le scuole medie inferiori in relazione alle opportunità di orientamento scolastico sulle scelte finali di continuazione del percorso scolastico che incidono fortemente sul destino professionale dello studente;
- può articolarsi contemplando l'ipotesi di perfezionamenti in itinere, prevedendo di:
a) essere rivolta agli studenti (e con minore intensità a genitori e operatori scolastici) del primo biennio di scuola media superiore con particolare cura per gli iscritti accettati dalla scuola al primo anno, che propone il massimo livello di abbandoni e dispersione spesso peraltro dovute a cause familiari e comunque non scolastiche, ma che dalla scuola devono essere considerate;
b) stabilire la presenza non sporadica di un operatore in ogni istituzione scolastica della fascia superiore (che normalmente dovrebbe avere una popolazione scolastica di almeno 800/900 studenti) o con abbinamenti per scuole al di sotto di tale entità;
c) avere come destinatari tutte le scuole medie superiori tendendo alla generalizzazione dell'iniziativa;
d) coinvolgere le Circoscrizioni per il monitoraggio e la verifica dell'andamento dell'operazione;
e) individuare il finanziamento attribuibile direttamente al Comune ricavandolo dal ridimensionamento o abbandono di azioni obsolete o eccessivamente ridotte nell'utenza reale o rese superflue dalla sovrapposizione ad operazioni similari di altri Enti pubblici o attività private sovvenzionate dagli Enti stessi e dallo stesso Comune;

RITENUTO

che l'impegno finanziario per una congrua attività (presenza di 8-10 ore settimanali per 25-30 settimane in circa 70 sedi scolastiche singole o abbinate in Torino) che può oscillare intorno a Euro 400.000,00 (ripartibile anche attraverso il concorso delle altre Amministrazioni citate) o in quota-parte se si ritiene di avviare una sperimentazione in un territorio circoscrizionale e/o in tipologie scolastiche specifiche;

SOTTOLINEANDO

inoltre che la proposta presentata non pretende di considerare esaustivo l'intervento possibile sui temi complessi oggetto di attenzione, recentemente acuita da avvenimenti che hanno fornito l'occasione di amplificare fenomeni gravi che non toccano peraltro particolarmente la città di Torino e il suo sistema educativo, ma che, proprio per dimostrare una precisa sensibilità in proposito può trovare nel Comune di Torino un'iniziativa implicitamente ostativa anche di tali disdicevoli eventi;

CONSIDERANDO

volutamente incompleto l'intervento possibile (giacchè sarebbe necessario allargare il discorso anche alla presenza di assistenti sociali e mediatori culturali oltre che ad una generalizzata predisposizione dei docenti su questi tematiche) udite anche le opportunità espresse e le esperienze riferite nell'audizione dell'Ordine degli Psicologi (attraverso la dr.ssa Druetta) ed essendosi ampiamente sviluppato il tema proposto nei lavori delle Commissioni IV e V;

IMPEGNA

Il Sindaco e la Giunta:
1) a definire una soluzione organizzativa idonea ad accogliere le indicazioni presentate per sostenere lo "psicologo nella scuola", come momento di continuità, adattamento e sviluppo della vasta azione che caratterizza positivamente la tradizionale presenza del Comune di Torino nel Settore Educativo unitamente al Settore delle Politiche Giovanili;
2) ad attivare un contatto costruttivo per la compartecipazione congiunta della Provincia di Torino, interessata istituzionalmente alle Scuole Medie Superiori e al loro adattamento ambientale, nonché alla Regione Piemonte nell'esercizio di ruoli attivi nel campo del Diritto allo studio che assorbe anche gli ambiti assistenziali;
cercando così di privilegiare la scuola come sede di prevenzione e di soccorso al disagio giovanile; disagio che non è certamente la scuola in se stessa - ancora priva di risorse adeguate così come è organizzata - a determinare sullo sfondo delle attuali trasformazioni sociali e culturali."