Divisione Infrastrutture e Mobilità
Settore Mobilità
n. ord. 108
2008 01770/006
OGGETTO: PIANO URBANO DELLA MOBILITA' SOSTENIBILE (PUMS). APPROVAZIONE LINEE D' INDIRIZZO.
Proposta dell'Assessora Sestero di concerto con l'Assessore Mangone.
Premesso che Torino dagli anni
Novanta sta vivendo una fase di importanti trasformazioni economiche,
sociali, culturali e urbanistiche, che hanno dovuto affrontare
e superare la crisi della principale industria torinese e del
suo indotto. Da città "dell'automobile" ha saputo
investire sulle sue potenzialità e rinnovarsi, diventando
oggi sede di importanti avvenimenti culturali e scientifici di
livello internazionale che hanno restituito a Torino un'immagine
degna della sua storia, gratificata dall'aumento continuo della
presenza turistica. Le Olimpiadi hanno sicuramente accelerato
quest'opera di trasformazione.
Con il Piano Regolatore del 1995
la Città ha dato l'avvio a un grande processo di modificazione
dell'assetto territoriale, utilizzando vaste aree occupate da
complessi industriali in disuso, per creare un ambiente urbano
più eterogeneo, con una maggiore integrazione delle diverse
componenti del vivere. Questo processo ha fatto da volano per
iniziative di trasformazione diffuse sul territorio con la rilocalizzazione
di attività produttive e artigianali in luoghi più
idonei, meglio accessibili e inseriti in aree con infrastrutture
e servizi adeguati.
La scelta cardine del Piano Regolatore
è stata la trasformazione della Spina centrale e delle
latistanti aree industriali dismesse, resa possibile dalla realizzazione
del passante ferroviario con l'interramento dei binari, che ha
consentito di ricucire e recuperare grandi spazi urbani da destinare
a diverse attività e di migliorare l'attraversamento cittadino
con la costruzione del viale della Spina, grande asse di distribuzione
urbano, baricentrico alla Città.
La dimensione territoriale di riferimento
per lo sviluppo di Torino oggi è quella dell'area metropolitana
all'interno della quale, sono individuati gli ambiti per i nuovi
insediamenti produttivi, economici, ma anche formativi, di ricerca
e trasferimento tecnologico, nonché la rilocalizzazione
di importanti poli di servizi quali la Città della salute
e di sedi universitarie.
Lo sviluppo urbanistico deve essere
correlato da una pianificazione adeguata del sistema della mobilità.
L'attuazione di scelte di trasformazione del territorio slegate
dalle scelte trasportistiche, spesso, può portare nel tempo
a rincorrere le problematiche e a risolvere gli effetti indotti,
effettuando azioni, nei due casi, non sempre economicamente convenienti
e comunque non sinergiche. Quasi non ci si fosse resi conto che
il territorio è unico, e che il suo uso non è infinito.
In tal senso, oltre all'ultimazione della prima linea della metropolitana
e al completamento del Passante Ferroviario, è prioritaria
oggi l'esigenza di un ridisegno complessivo e di una razionalizzazione
del sistema della mobilità urbana con un'apertura verso
l'area metropolitana. Questo anche nell'ottica dell'impegno per
una mobilità sostenibile e per rispondere agli orientamenti
dell'Unione Europea in merito alle politiche ambientali, quali
quelle contenute nel Libro Verde del 2007, "Verso una nuova
cultura della mobilità urbana", e alle politiche dei
trasporti definite dal Libro Bianco del 2001, "La politica
europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte".
Tenuto conto che:
- quanto descritto ha contribuito
e contribuirà a definire il nuovo assetto di Torino e che
la qualità urbana si confronterà con le scelte trasportistiche
che devono essere adeguate alla nuova configurazione del territorio
e alla distribuzione della popolazione su di esso;
- il sistema della mobilità
urbana deve consentire a ciascuno l'esercizio del proprio diritto
a muoversi, senza gravare, per quanto possibile, sulla collettività
in termini di inquinamento atmosferico, acustico, congestione
e incidentalità;
- si deve procedere valutando attentamente
la situazione esistente, coordinando le future scelte sia in campo
urbanistico che trasportistico, scelte che dovranno essere ambientalmente
sostenibili e coerenti con le scelte già precedentemente
espresse e in corso di realizzazione quali il passante ferroviario
e la linea 1 di metropolitana;
- i trasporti, in particolare la
circolazione veicolare privata, sono una delle fonti principali
dell'inquinamento atmosferico e del rumore in ambito urbano. Le
stringenti norme europee di contenimento delle polveri sottili
ed altri gas inquinanti (Nox, CO2, Ozono, ecc.), nonché
del rumore, pongono le città di fronte a nuove sfide che
comportano politiche ed azioni che incentivino le forme di mobilità
sostenibile per l'ambiente e contemporaneamente disincentivino
la mobilità più inquinante, garantendo comunque
accessibilità a tutti;
- va garantito un sicuro ed efficiente
movimento delle merci, in equilibrio con le altre esigenze della
mobilità, dell'ambiente e della qualità della vita
dei cittadini. Dovranno essere sviluppate politiche di regolamentazione
e gestione dell'accesso all'area urbana commisurate alle esigenze
ambientali e logistiche - in particolare per il centro storico.
Visto che:
- nell'ottobre 2007, il Ministero
dei trasporti ha emanato le linee guida per il "Piano Generale
della Mobilità". In cui, efficienza, sicurezza, sostenibilità,
sono requisiti fondamentali che consentono di migliorare la qualità
della vita dei cittadini in riferimento ad una delle funzioni
fondamentali, quella del muoversi dai luoghi di residenza a quelli
di lavoro, di servizio, di studio, di svago e così via.
Analoghi requisiti sono definiti affinché le imprese possano
assicurare la circolazione delle merci in condizioni di economicità
di gestione, di sicurezza del lavoro e di rispetto dell'ambiente;
- il III Piano regionale dei trasporti
adottato con D.G.R. n° 16-14366 del 20/12/2004 dichiara la
necessità di un "Piano strategico della mobilità
sostenibile" nell'area urbana torinese, riassuntivo e sostitutivo
dei vari PUM, PUT e PPU e che indirizzi i programmi triennali
del TPL;
- con la D.G.R. n. 66-3859 del 18
settembre 2006 nell'ambito del processo di aggiornamento del "Piano
Regionale per il risanamento e la tutela della qualità
dell'aria", è stato approvato lo Stralcio di Piano
per la mobilità, che definisce le misure per la riduzione
delle emissioni dovute al traffico pubblico e privato; con successivo
DGR n. 64-6526 del 23 luglio 2007, viene stabilito che tutti i
Comuni appartenenti all'agglomerato di Torino con popolazione
superiore ai 20.000 abitanti realizzino Zone a Traffico Limitato
che coprano almeno il 20% delle strade dei centri abitati;
- la Giunta Provinciale ha approvato
la proposta di Piano Strategico Provinciale per la Sostenibilità,
in data 27 novembre 2007 con DGP n. 1382 - 1360852, ed in particolare
la scheda tematica che individua le opzioni di mobilità
sostenibile per il miglioramento della qualità della vita;
- l'Agenzia per la Mobilità
Metropolitana di Torino, nel 2007 ha approvato il Programma Triennale
2007-2009 dei servizi di trasporto pubblico locale dell'area metropolitana
di Torino (PTA) il cui principio ispiratore è il riequilibrio
modale della domanda di mobilità a favore del trasporto
pubblico.
Considerato che:
- i Piani del traffico della Città,
quali il 1° e 2° PUT, rispettivamente del 1995 e del 2002,
e il PGTU del 2000 (sviluppato in area metropolitana), hanno una
prospettiva di medio periodo, su obiettivi prevalentemente trasportistici,
e sono pressoché concluse le attività e le azioni
previste e integrate dai piani di dettaglio adottati (Programma
urbano dei parcheggi, Piano esecutivo del traffico dell'area centrale,
Piano degli itinerari ciclabili, Piani esecutivi di regolamentazione
della circolazione e della sosta);
- partendo da questi presupposti,
per pianificare e gestire la mobilità dei prossimi anni,
con un'orizzonte temporale del medio-lungo periodo (10 anni),
in un quadro di complessiva coerenza e integrazione dei diversi
piani di settore, la Città di Torino intende redigere il
Piano Urbano della Mobilità sostenibile, allineato con
i più recenti indirizzi sviluppati a livello dell'Unione
Europea ed a livello nazionale e regionale;
- con deliberazione G.C. del 6 novembre
2007 (mecc 2007 07322/006), è stato affidato al Politecnico
di Torino, Dipartimento Interateneo Territorio - Politecnico e
Università di Torino (DITER) - Osservatorio Città
Sostenibili, un contratto per lo svolgimento di attività
di ricerca in materia di strategia europea della mobilità
sostenibile e valutazione ambientale strategica;
- si individuano le seguenti linee
d'indirizzo del PUMS, strettamente correlate fra loro, dalle quali
discenderanno obiettivi strategici, azioni e programmi attuativi,
corredati da indicatori per il monitoraggio in itinere, meglio
descritte nei documenti allegati (allegati 1, 2 e 3):
1. garantire
e migliorare l'accessibilità al territorio
Il fine è quello di governare l'accessibilità al
territorio in relazione alla diversa offerta delle modalità
di trasporto e calibrarla rispetto alle necessità, attraverso
l'analisi delle diverse esigenze e tipologie di mobilità
espresse dai cittadini, compresi quelli dell'area metropolitana,
da quella sistematica (casa-lavoro, casa-scuola), a quella erratica
(svago, loisir
), e studiare quali possono essere le misure
da adottare per le diverse tipologie, in rapporto alle esternalità
economiche e sociali;
2. garantire
e migliorare l'accessibilità alle persone
Il principio di accessibilità è alla base di ogni
componente del sistema della mobilità urbana, dalla mobilità
collettiva a quella individuale motorizzata, ciclabile e pedonale.
La Città intende quindi sostenere il diritto di tutti a
muoversi nello spazio urbano attraverso la fruibilità del
trasporto pubblico, il miglioramento dell'accessibilità
degli spazi pubblici ai pedoni, l'integrazione e completamento
dei percorsi ciclabili;
3. migliorare
la qualità dell'aria e dell'ambiente urbano
E' assodato che i trasporti, in particolare la circolazione veicolare
privata, sono una delle fonti principali dell'inquinamento atmosferico
e del rumore in ambito urbano. Le stringenti norme europee di
contenimento delle polveri sottili ed altri gas inquinanti (Nox,
CO2, Ozono, ecc.), nonché del rumore, pongono le città
di fronte a sfide quasi impossibili da risolvere. Saranno sviluppate
politiche ed azioni che incentivino le forme di mobilità
sostenibile per l'ambiente e contemporaneamente disincentivino
la mobilità più inquinante;
4. aumentare
l'efficacia del trasporto pubblico
Obiettivo irrinunciabile per conseguire risultati sul fronte della
sostenibilità ambientale dei trasporti e per riqualificare
gli spazi urbani di relazione è di indurre un riequilibrio
della domanda di trasporto tra collettivo e individuale a favore
del primo, in modo da diminuire la congestione, favorire l'intermobilità,
migliorare l'accessibilità alle diverse funzioni urbane.
Tutto ciò comporta una politica incisiva della mobilità
che ponga particolare attenzione a rendere il trasporto pubblico
più efficace, appetibile e progressivamente usufruibile
da parte di tutti.
5. garantire
efficienza e sicurezza al sistema della viabilità e dei
trasporti
Si dovrà procedere con gli adeguamenti della rete stradale,
sia della maglia principale, costituita dalle direttrici d'ingresso
e dai grandi viali storici, sia della viabilità secondaria,
di quartiere e locale, coniugando le diverse necessità
richieste dalla compresenza di più funzioni (residenziali,
commerciali, scolastiche, ecc), compresa l'efficienza del servizio
di trasporto pubblico, il tutto perseguendo il miglioramento della
sicurezza stradale in linea con gli obiettivi definiti dall'U.E.
e dalla Regione Piemonte rispetto alla riduzione delle incidentalità;
6. governare
la mobilità attraverso tecnologie innovative e l'infomobilità
L'utilizzo della infomobilità per gestire la circolazione
urbana, pubblica e privata, costituisce uno strumento versatile
per segnalare in tempo reale tutte le anomalie della circolazione
e per fornire a chiunque debba effettuare uno spostamento un supporto
decisionale per la scelta dei percorsi e della modalità
di trasporto più conveniente. Per migliorare l'efficienza
della circolazione motorizzata, pubblica e privata, si svilupperanno
i sistemi di controllo e gestione telematica del traffico, con
l'incremento del numero degli impianti semaforici centralizzati,
degli apparati di videosorveglianza e di monitoraggio della circolazione,
l'estensione del controllo degli accessi alla ZTL, il rinnovo
degli apparati di controllo della flotta dei mezzi pubblici, il
potenziamento dell'informazione all'utenza in fermata e a bordo
dei mezzi;
7. definire
il sistema di governo del Piano
È necessario incrementare la comunicazione per informare
e sensibilizzare maggiormente i cittadini sulle scelte strategiche
della Città sulla mobilità sostenibile, soprattutto
ove impattano fortemente su abitudini e bisogni individuali. Saranno
predisposte campagne di informazione sulle alternative di mobilità
e sulle convenienze economiche. Altrettanta importanza sarà
data all'attività di monitoraggio per valutare l'avanzamento
della messa in campo delle azioni previste dal Piano, con l'aggiornamento
della banca dati del sistema della mobilità, e in parallelo
verificando, con la messa in relazione dei dati, il raggiungimento
degli indicatori finali, fissati come raggiungimento di ogni obiettivo.
Con lettera del 9 maggio 2008 prot.
n. 11730 T06.09.1, sono stati trasmessi alle dieci Circoscrizioni
i documenti delle linee di indirizzo del Piano Urbano della mobilità
sostenibile (PUMS) approvato in Giunta, per il rilascio del parere
di competenza ai sensi degli articoli 43 e 44 del Regolamento
per il Decentramento.
Sono pervenuti i pareri leggibili
qui di seguito:
- Circoscrizione 1 in data 11 giugno 2008 rendeva parere favorevole
(all. 4 - n. );
- Circoscrizione 2 in data 16 giugno 2008 rendeva parere favorevole
(all. 5 - n. );
- Circoscrizione 3 in data 03 giugno 2008 rendeva parere favorevole
(all. 6 - n. );
- Circoscrizione 4 in data 30 giugno 2008 rendeva parere favorevole
a condizione che venga modificato il punto 2: "GARANTIRE
E MIGLIORARE L'ACCESSIBILITA' ALLE PERSONE" sostituendo la
frase "dalla mobilità collettiva a quella individuale
motorizzata, ciclabile e pedonale" con la frase "a cominciare
dalla mobilità pedonale, poi quella collettiva e ciclabile,
ed infine quella individuale motorizzata" (all. 7 - n. );
- Circoscrizione 5 in data 2 luglio 2008 rendeva parere favorevole
accompagnato da alcuni suggerimenti che saranno tenuti in considerazione
per l'elaborazione ulteriore di sviluppo del Piano (all. 8 - n.
);
- Circoscrizione 6 in data 12 giugno 2008 rendeva parere favorevole
(all. 9 - n. );
- Circoscrizione 7 in data 12 giugno 2008 rendeva parere favorevole(all.
10 - n. );
- Circoscrizione 8 in data 11 giugno 2008 rendeva parere favorevole
(all. 11 - n. );
- Circoscrizione 9 non si è espressa;
- Circoscrizione 10 in data 17 giugno 2008 rendeva parere favorevole,
subordinato all'accoglimento di un elenco di servizi di trasporto
che sono già stati oggetto di analisi e di verifica con
l'Agenzia Mobilità Metropolitana e rientrano in un ampio
quadro di riordino del servizio del trasporto pubblico (all. 12
- n. ).
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi
sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto
2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati
gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art.
49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità
tecnica;
Con voti unanimi espressi in forma
palese;
1) di approvare, congiuntamente
a quanto già espresso in narrativa, con particolare riferimento
alle linee d'indirizzo del PUMS, il documento "Piano urbano
della mobilità sostenibile - Linee d'indirizzo" -
(all. 1 - n. ) con i correlati documenti
di approfondimento "La strategia europea per la mobilità
sostenibile" - (all. 2 - n. )
e "La valutazione del piano urbano della mobilità
- VAS, monitoraggio, indicatori" - (all. 3 - n. ),
allegati alla presente delibera e che ne costituiscono parte integrante.
Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità
contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti
o indiretti sul bilancio.