Consiglio Comunale

2008 00874/002

CITTÀ DI TORINO

ORDINE DEL GIORNO

Approvato dal Consiglio Comunale in data 17 marzo 2008

OGGETTO: MISURE DI TUTELA DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI DELLE IMPRESE, IN PARTICOLARE COOPERATIVE.

"Il Consiglio Comunale di Torino,

PREMESSO CHE

- i maggiori organismi di rappresentanza del mondo imprenditoriale, e in particolare di quello cooperativo, hanno più volte segnalato la necessità che siano messe in atto misure tese a tutelare le imprese che operano nel rispetto delle normative e degli accordi contrattuali rispetto ai fenomeni di concorrenza sleale (dumping);
- le organizzazioni sindacali hanno spesso allo stesso modo segnalato la necessità di vigilare affinché non si sviluppino nel mondo imprenditoriale, ed in particolare cooperativo, comportamenti lesivi dei diritti dei lavoratori;
- recenti e documentate inchieste televisive (tra cui Report - Rai 3, domenica 25 novembre 2007) hanno evidenziato come, accanto a imprese cooperative che meritoriamente operano a vantaggio dei soci e della cittadinanza, siano presenti cooperative caratterizzate da comportamenti discutibili; ciò appare particolarmente grave qualora si tratti di prestazioni relative ad affidamenti di lavori e servizi da parte di Pubbliche Amministrazioni;
- in particolare, sono presenti pratiche censurabili, quali l'utilizzo di contratti "a progetto" o altre forme di lavoro atipico per incarichi lavorativi privi delle caratteristiche di autonomia che tale istituto prevede e che richiederebbero invece un inquadramento come lavoro dipendente;
- risultano inoltre presenti contratti con enti pubblici che non costituiscono reali affidamenti di servizi da svolgersi in autonomia, ma forme di sostanziale aggiramento delle norme sulla somministrazione di personale;
- sono poi segnalati casi non sporadici di applicazione di contratti firmati con organizzazioni sindacali poco rappresentative, che comportano per i lavoratori compensi inferiori rispetto a quelli stabiliti nei contratti stipulati dalle maggiori organizzazioni di rappresentanza del mondo cooperativo con le maggiori organizzazioni sindacali;
- pur in via di superamento, sono ancora presenti nella Regione istituti che prevedono la riduzione degli importi contributivi versati a favore dei lavoratori di cooperative;

CONSIDERATO CHE

- il Capitolato generale di condizioni per gli appalti municipali prevede, all'articolo 44, che "L'appaltatore deve osservare le norme e prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione ed assistenza dei lavoratori.";
- la Città di Torino ha successivamente sottolineato più volte la necessità di una reale tutela dei lavoratori impegnati in appalti affidati dalla Città, introducendo regolamentazioni aggiuntive volte ad evitare aggiramenti della norma o applicazione di fatto di istituti contrattuali peggiorativi per i lavoratori (cfr. regolamento 258/1998, articolo 7 e sue modificazioni con deliberazione 2004 12376/023 del 31 marzo 2005, articolo 3);
- a livello regionale, per quanto riguarda l'ambito degli affidamenti di servizio alla persona, la DGR 79-2953/2006, applicativa dell'articolo 31 della Legge Regionale 1/2004, afferma con chiarezza che "i capitolati prevedono l'applicazione integrale del contratto di lavoro, stipulato con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale";
- sempre a livello regionale, il Piano Socio Sanitario 2007 - 2010 recentemente approvato ha confermato tale previsione, specificandone l'allargamento al settore sanitario: "Per quanto riguarda l'acquisizione dei servizi socio-sanitari le ASL utilizzeranno le procedure previste dall'articolo 31 della Legge Regionale 1/2004 e dalla conseguente deliberazione applicativa";
- a livello nazionale, il 31 maggio 2007 Governo, organizzazioni sindacali e centrali cooperative hanno firmato un accordo teso ad arginare il fenomeno delle cooperative spurie, del dumping contrattuale e dell'uso distorsivo del costo del lavoro in materia di appalti, cui è seguito un protocollo firmato il 10 ottobre 2007 finalizzato a porre in atto misure concrete per contrastare le cooperative spurie e una Circolare del Ministero del Lavoro relativa all'istituzione di osservatori a livello provinciale incaricati del monitoraggio del fenomeno;

IMPEGNA

Il Sindaco e la Giunta ad adottare urgenti atti amministrativi che garantiscano la tutela dei lavoratori e della concorrenza, affinché:
1) sia definito con apposita deliberazione l'obbligo di adottare, in tutti i settori dell'Amministrazione Comunale - compresi ad esempio quelli della cultura, della logistica, della sorveglianza, delle pulizie, delle costruzioni - in occasione di affidamenti a imprese, cooperative e non:
- l'impegno all'applicazione integrale dei CCNL stipulati con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative; l'eventuale applicazione di altri CCNL non potrà comunque prevedere trattamenti retributivi e previdenziali di importo inferiore, né condizioni o orari di lavoro peggiori;
- autocertificazioni che escludano l'improprio uso di forme di lavoro atipico;
2) siano evitate forme di sostanziale aggiramento delle norme sulla somministrazione di personale, ma siano invece adottate, ogni qual volta sia possibile, modalità di affidamento in grado di valorizzare la capacità organizzativa, gestionale e progettuale delle imprese;
3) sia adottato in fase di aggiudicazione un rigoroso controllo sulla congruità dei prezzi proposti in rapporto ai costi del lavoro contrattualmente previsti e, in fase di gestione del contratto, sull'effettiva correttezza delle imprese aggiudicatarie nei rapporti con i lavoratori e il rispetto delle norme di salute e sicurezza sul lavoro;
4) siano adottati i provvedimenti necessari ad estendere tale previsione alle società controllate o partecipate dalla Città di Torino;
5) sia sviluppata un'adeguata azione di vigilanza, anche attraverso l'utilizzo di un preciso e rigoroso regime sanzionatorio da applicare con certezza nel caso di inadempienze, tale da sconsigliare ogni comportamento opportunistico;
6) gli esiti di tali atti siano riferiti periodicamente in Consiglio Comunale."