Consiglio Comunale
2008 00517/002
OGGETTO: VALORIZZIAMO IL CONSUMO DELL'ACQUA PUBBLICA.
"Il Consiglio Comunale di Torino,
- l'acqua è un bene primario della nostra Città
e una risorsa per il nostro Comune, ma è anche un bene
irrinunciabile per la salute dei cittadini a cui tutti hanno diritto
di accedere liberamente;
- oggi la maggior parte delle famiglie torinesi beve acqua confezionata
e in bottiglia (contenitori che nella maggior parte dei casi sono
di plastica o vetro) nella convinzione che sia di una qualità
superiore rispetto a quella del rubinetto, ignorando invece che
anche l'acqua del nostro acquedotto è altrettanto pura
e di alta qualità;
- lo sforzo comune in atto per la tutela dell'ambiente può
essere coniugato anche con un più intelligente sfruttamento
delle risorse pubbliche disponibili, ancora di più se questo
sforzo può comportare sensibili vantaggi in termini economici
dei cittadini e di minore produzione di rifiuti;
- in numerosi Comuni della Lombardia le Amministrazioni comunali
hanno dato il via a progetti per la distribuzione pubblica e gratuita
di acqua potabile naturale, gasata e anche refrigerata, sfruttando
le potenzialità dei rispettivi acquedotti;
- l'utilizzo consapevole e informato dell'acqua pubblica, già
oggi disponibile nelle fontanelle e nei "turet" oltre
che ai rubinetti di casa, potrebbe portare un significativo risparmio
economico delle famiglie che non dovrebbero più andare
ad acquistare l'acqua in bottiglia, oltre che un'ingente diminuzione
dell'apporto di rifiuti plastici e di vetro derivati dall'utilizzo
delle bottiglie che contegno l'acqua normalmente in vendita;
- esistono strutture denominate "Le Case dell'Acqua"
le quali installate in determinati punti nevralgici della città
potrebbero agevolmente funzionare da distributori di acqua naturale,
gasata e anche refrigerata derivata da quella dell'acquedotto,
fornendo al cittadino anche la possibilità di avere a titolo
gratuito l'acqua gasata che da molti è preferita;
- un supporto informativo verso la popolazione potrebbe far comprendere
come già oggi anche l'acqua del rubinetto, previa certificazione
di Smat sulla sua composizione, sia fruibile senza alcun rischio
da parte dei cittadini, essendo controllata, pura e buona da bere;
Il Sindaco e la Giunta a:
1) intraprendere una campagna informativa, anche pubblicitaria,
verso i cittadini sull'utilizzo dell'acqua pubblica, altrettanto
buona di quella in bottiglia e a volte anche più controllata,
che avrebbe il duplice vantaggio di ridurre in modo significativo
la produzione di rifiuti da imballaggio, tipo le bottiglie di
plastica o di vetro e le confezioni, facendo risparmiare alle
famiglie anche il costo dell'acquisto dell'acqua in bottiglia;
2) studiare la possibilità di installare strutture di distribuzione
gratuita dell'acqua naturale, gasata e refrigerata almeno una
in ogni circoscrizione cittadina, strutture che potrebbero appunto
essere chiamata "Case dell'Acqua", sfruttando le risorse
dell'acquedotto e fornendo così alla popolazione un servizio
essenziale e vantaggioso;
3) stimolare l'azienda degli acquedotti cittadini, la Smat, a
fornire l'informazione necessaria affinché sia possibile
inoltrare il messaggio che l'acqua che scende dai rubinetti, dalle
fontanelle, dai "turet" e dalle eventuali "Case
dell'Acqua", è pura, controllata e buona similmente
se non meglio di quella confezionata."