Consiglio Comunale

2008 00411/002

CITTÀ DI TORINO

MOZIONE N. 57

Approvata dal Consiglio Comunale in data 24 novembre 2008

OGGETTO: INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE DEL PARCO DEL VALENTINO PER IL 2011.

"Il Consiglio Comunale di Torino,

PRESO ATTO CHE

- il Parco del Valentino ospitò nel 1911 l'Esposizione per i primi 50 anni dell'Unità d'Italia e che tale decisione comportò numerosi interventi di sistemazione ancor oggi visibili nel territorio del Parco, come per esempio la Fontana delle Quattro Stagioni, e che per i 100 anni dell'Unità d'Italia nel 1961 fu realizzato il Giardino Roccioso;
- l'Assessore alle Politiche per la Casa e al Verde Pubblico ha comunicato nei mesi scorsi la decisione di richiedere al Ministero per i Beni e le Attività Culturali il finanziamento (circa 15 milioni di Euro) di un progetto complessivo di riqualificazione del Parco del Valentino in vista delle manifestazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia;

CONSIDERATO CHE

- in questi anni i problemi di gestione e manutenzione del Valentino, a causa dei molti usi impropri non coerenti con la fisionomia di un parco storico sono sempre più evidenti con vistosi fenomeni di usura e degrado di aree verdi e arredi, dovuti anche all'intensa frequentazione;
- molti problemi sono stati causati da attività poco compatibili: come gli accessi incontrollati delle auto e la sosta abusiva, ai quali fortunatamente recentemente si è data una prima risposta;

VERIFICATO CHE

- in un parco storico come il Valentino non esistono aree pedonali, creando una vera e propria contraddizione che si potrebbe risolvere con una coerente pedonalizzazione, fatti salvi gli accesi ai mezzi di servizio e ai pochi aventi diritto, come avviene in tutte le aree pedonali in base al Codice Stradale;
- il Parcheggio del V Padiglione è sottoutilizzato ed usato per usi non consoni alla sua costruzione;
- ad oggi il Regolamento del Parco del Valentino non è completamente applicato;
- all'interno del Parco non esiste un presidio dei Vigili Urbani;
- nei mesi estivi le grandi aree prative non vengono irrigate;

IMPEGNA

Il Sindaco e la Giunta a:
1) definire in maniera più corretta il Parco, in coerenza col Piano Regolatore, come area pedonale: oggi esso è classificato nel suo insieme come Zona a Traffico Limitato, e al suo interno porzioni cospicue sono dedicate alle "strisce blu" come sottozone o di San Salvario o del Quartiere Centro;
2) potenziare il ruolo del Parcheggio del V Padiglione, mettendo in atto tutti i necessari provvedimenti affinché questo in futuro sia usato esclusivamente come parcheggio per l'intero arco dell'anno, escludendo altri eventuali usi. Oggi infatti è sottoutilizzato e chiuso nei mesi invernali per "Natale in Giostra". Esso potrebbe, con un modesto investimento, raddoppiare la sua capienza, come era previsto nel progetto preliminare originario, e potrebbe con grande semplicità essere attrezzata un'uscita pedonale sul lato di Villa Glicini, verso la "Casa sospesa", per raggiungere più facilmente l'area della Promotrice;
3) ampliare la disponibilità di posti auto in struttura, con la costruzione di un altro parcheggio interrato di fronte a Torino Esposizioni verso corso Massimo D'Azeglio in modo da servire il futuro Science Center e la nuova sede di Experimenta, oppure sotto corso Marconi nelle corsie centrali pedonalizzandone la superficie, senza interferire con aree verdi o monumenti di un certo interesse storico e architettonico. Abbandonando perciò il progetto di costruzione di un parcheggio proprio davanti al castello del Valentino;
4) ridurre le vaste superfici asfaltate di alcuni viali del parco, come ad esempio viale Mattioli a lato dell'Orto Botanico, viale Turr dietro il Borgo Medievale, viale Balsamo Crivelli, restringendo ridondanti sezioni viabili, e incrementando le aiuole sul fronte del Castello del Valentino;
5) individuare tracciati specifici per i ciclisti su viale Virgilio senza creare conflitti con i pedoni;
6) chiudere o almeno limitare il traffico sull'asse di viale Bojardo, usato spesso come alternativo a corso massimo D'Azeglio;
7) riportare al centro dei percorsi ciclopedonali del Parco l'elemento "acqua" che era una delle caratteristiche del parco storico riaprendo fontanelle e cascatelle ove possibile;
8) rivedere il progetto di recinzione del Valentino, presentato in Commissione creando una recinzione lungo tutto il perimetro in modo "leggero" e non "invasivo", più che altro a scopo dissuasivo, senza esasperare i temi della "sicurezza", ma soprattutto per evitare gli usi impropri del parco non prevedendo la chiusura notturna del Valentino diversamente dalla recinzione storica del giardino roccioso;
9) inserire un piccolo presidio della Polizia Municipale, soprattutto nei periodi di più intensa frequentazione, che potrebbero viaggiare molto più utilmente in bicicletta o con mezzi a trazione elettrica all'interno del parco;
10) prevedere un punto informativo della Città in stretto legame con la Circoscrizione all'interno del Valentino, aperto ai tanti frequentatori e turisti capace di informare su tutte le iniziative di carattere ambientale e sui percorsi ciclopedonali, i sentieri della collina, l'anello verde;
11) recuperare il rapporto col fiume pulendo e riqualificando le banchine, che sono ormai da 15-20 anni divenute impraticabili, mentre fornivano un tempo piacevoli spazi per il passeggio e la sosta al cospetto del fiume, soprattutto in estate, con sedili inseriti tra le finte "roccette";
12) dare piena attuazione agli indirizzi contenuti nel Regolamento del parco del Valentino, approvato dal Consiglio Comunale ormai sette anni or sono e per molti aspetti disatteso;
13) costituire come previsto dal Regolamento un Comitato di gestione del Parco, sotto la guida del verde Pubblico, che decida gli indirizzi di gestione, contribuisca all'elaborazione di progetti di restauro, vigili sulle attività e sulle manifestazioni che vi si svolgono, coinvolgendo tutti i soggetti e gli enti interessati, a partire dalla Circoscrizione con un suo rappresentante;
14) inserire nel progetto di riqualificazione un impianto di irrigazione per le vaste superfici prative, nei mesi estivi ridotte a campi di calcio brulli e costipati, con stagioni sempre più calde e siccitose;
15) individuare ai margini del parco, in modo da non intaccare la tipologia di parco storico,delle aree dove risistemare alcuni campi da basket eliminati per riqualificare la superficie del tetto del V Padiglione e non più ricollocati;
16) rivedere alcune concessioni e attuare un maggior controllo su alcuni interventi edilizi nell'assenza di un piano di arredo urbano per il parco."