Vice Direzione Generale Gabinetto del Sindaco e Servizi Culturali
Settore Educazione al Patrimonio Culturale
n. ord. 119
2007 07093/026
OGGETTO: COSTITUZIONE DELL'ASSOCIAZIONE CULTURALE CENTRO INTERNAZIONALE DI STUDI PRIMO LEVI. PARTECIPAZIONE DELLA CITTÀ DI TORINO IN QUALITÀ DI SOCIO FONDATORE. APPROVAZIONE DELLO STATUTO.
Proposta dell'Assessore Alfieri.
Premesso che:
- Primo Levi - cittadino torinese ebreo, partigiano, deportato
ad Auschwitz - grazie alla sua opera di lucida testimonianza e
alla profondità della sua riflessione è divenuto
un personaggio simbolo della storia del Novecento. L'autore di
"Se questo è un uomo" è oggi universalmente
riconosciuto come il testimone per eccellenza della Shoah e la
sua opera è tradotta e diffusa in tutto il mondo.
- Nel ventennale della scomparsa di Primo Levi, i tributi e le
manifestazioni che gli sono stati dedicati, il successo della
mostra organizzata a Torino (e già richiesta da molte altre
città italiane ed europee) costituiscono una ulteriore
conferma della popolarità e del prestigio del personaggio.
Una personalità la cui complessità non è
riducibile al solo testimone della deportazione, convivendo in
lui lo scienziato, l'intellettuale, lo scrittore.
- La Compagnia di San Paolo, di concerto con i familiari dello
scrittore, la Comunità Ebraica di Torino e la Fondazione
per il Libro la Musica e la Cultura di Torino, ha avanzato la
proposta di creare a Torino un centro dedicato allo studio, alla
raccolta di documenti e alla valorizzazione della figura di Primo
Levi.
- Tale proposta ha immediatamente suscitato un attivo interesse
da parte della Regione Piemonte e della Provincia di Torino.
- Il Centro Studi avrà la finalità di promuovere
la conoscenza della figura di Primo Levi e di valorizzarne il
pensiero e l'opera, in ambito nazionale e internazionale, con
riguardo particolare alla pluralità di valori e di interessi
presenti nel suo operato. Il Centro, in particolare, si propone:
a) di promuovere e organizzare studi, ricerche, pubblicazioni,
attività divulgative, eventi culturali, convegni, seminari,
incontri;
b) di promuovere gli scambi culturali e la collaborazione in ambito
nazionale e internazionale con istituzioni e soggetti pubblici
e privati che perseguano finalità coerenti con le proprie;
c) di raccogliere, conservare e studiare i documenti pubblici
e privati; di censire e raccogliere, in collocazioni adeguate
e secondo metodologie che garantiscano la corretta salvaguardia
dei fondi archivistici:
- le edizioni e le traduzioni delle opere di Primo Levi;
- la documentazione audiovisiva nelle varie lingue;
- la documentazione fotografica;
- gli eventuali carteggi;
- la bibliografia critica relativa alle opere di Primo Levi, opere
saggistiche, atti di convegni, cataloghi di mostre, ecc.;
- le tesi di laurea e dottorato discusse in Italia e nel mondo;
- ogni altro documento connesso alla figura di Primo Levi.
- Un tale organismo appare prezioso per garantire in modo organico
la conoscenza e la promozione dell'opera e della figura di Primo
Levi, attivando scambi culturali in ambito nazionale e internazionale
e assicurando la conservazione dei documenti pubblici e privati
secondo i parametri necessari a una corretta salvaguardia dei
fondi archivistici.
- La proposta di collocare il Centro nel complesso juvarriano
dei Quartieri Militari ha fatto registrare un ampio accordo da
parte di tutti i soggetti interessati. La specificità del
Centro Primo Levi risulterebbe infatti indubbiamente valorizzata
dalla collocazione integrata in quello che si sta compiutamente
configurando come il polo della memoria del Novecento.
- L'intervento di restauro del fabbricato dei Quartieri Militari
di San Celso (via del Carmine 13 angolo corso Valdocco) - realizzato
dalla Città di Torino tra il 1999 e il 2003 - ha consentito
di localizzare il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione,
della Guerra, dei Diritti e della Libertà nello stesso
edificio già destinato a ospitare due Istituti specializzati
nella storia del Novecento: l'Istituto piemontese per la storia
della Resistenza e della società contemporanea - ISTORETO
- e l'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza - ANCR
(deliberazioni della Giunta Comunale 23 maggio 1995, mecc. 9503427/60,
e 11 maggio 2001, mecc. 2001 04052/26). Nel palazzo convivono
così un centro museale e un patrimonio documentario di
straordinaria importanza. La compresenza e la complementarità
dei due poli - quello più divulgativo del museo e quello
di ricerca e approfondimento degli istituti - costituiscono il
punto di forza del progetto, offrendo un'occasione non comune
di arricchimento e valorizzazione reciproci.
- Nel Palazzo dei Quartieri Militari di San Celso sono stati individuati
alcuni locali all'ultimo piano che potrebbero essere utilizzati
come sede provvisoria del Centro, in attesa che siano disponibili
ulteriori spazi nel medesimo complesso architettonico. La Città
ritiene importante e opportuno contribuire alla nascita del Centro
e al sostegno delle sue attività assicurando allo stesso
la sua adesione come socio fondatore.
- In particolare, la Città di Torino intende contribuire
attraverso la messa a disposizione dei locali necessari all'avvio
delle attività del Centro. Tali locali sono pronti e agibili
e potrebbero permettere al Centro di trovarvi collocazione in
tempi brevi. Il necessario allestimento finalizzato, che non richiede
opere edili strutturali, non comporterà oneri per la Città.
La concessione degli spazi sarà formalizzata con l'adozione
di successivi specifici provvedimenti.
Considerato pertanto che:
- la scelta della forma associativa e lo schema di Statuto sono
coerenti con la legislazione vigente e con quanto disposto dagli
artt. 3, commi i) e j), e 71 dello Statuto della Città
di Torino;
- in applicazione degli artt. 28 (comma 3) e 42 (comma 10) dello
Statuto della Città di Torino è garantita la trasmissione
dei progetti del bilancio preventivo e consuntivo, nonché
della versione finale di tali documenti così come approvata
dagli organi dell'Associazione; è inoltre garantita la
trasmissione da parte del Presidente degli ulteriori documenti
richiesti di volta in volta relativamente a qualsiasi iniziative
e/o procedura dell'Associazione;
- l'obiettivo principale è la gestione comune e integrata
di una serie di attività;
- il concorso di più soggetti è in relazione al
perseguimento di uno scopo comune, ciò che corrisponde
alla forma giuridica dell'associazione;
- che tale forma giuridica rende possibile la partecipazione successiva
di altri soggetti che potranno aderire all'Associazione stessa.
La Città di Torino ritiene opportuno aderire all'Associazione
"Centro Internazionale di Studi Primo Levi" in veste
di socio fondatore.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti
Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale,
fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella
competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico
sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
1) di approvare, per le motivazioni espresse in narrativa che
qui integralmente si richiamano, la partecipazione della Città
in qualità di socio fondatore al Centro Internazionale
di Studi Primo Levi;
2) di approvare lo schema di Statuto allegato alla presente deliberazione
(all. 1 - n. ) che ne costituisce parte integrante
e sostanziale.
3) di individuare il Sindaco della Città di Torino, o suo
delegato, quale rappresentante della Città di Torino in
seno all'Associazione, così come previsto dall'art. 10
dello schema di Statuto allegato alla presente deliberazione.
In applicazione degli artt. 28, comma 3, e 42, comma 10, dello
Statuto della Città di Torino, il rappresentante della
Città nel Centro avrà l'obbligo di garantire la
trasmissione dei progetti di bilancio preventivo e del bilancio
consuntivo nonché la versione finale di tali documenti
così come approvata dal competente organo del Centro, nonché
degli ulteriori documenti richiesti di volta in volta relativamente
a qualsiasi iniziativa e/o procedura del Centro;
4) di contribuire, quale socio fondatore, al sostegno del Centro
attraverso l'individuazione e la messa a disposizione degli spazi
necessari alla sua attività;
5) di demandare ad apposite ulteriori deliberazioni della Giunta
Comunale l'individuazione e la quantificazione delle eventuali
modalità di sostegno economico della Città di Torino
alle attività del Centro;
6) di autorizzare il Sindaco pro-tempore della Città di
Torino, Sergio Chiamparino, alla sottoscrizione dell'atto costitutivo
e dello Statuto del Centro e di conferirgli il potere di apportare
eventuali ed opportune modifiche non sostanziali dirette ad una
migliore redazione degli atti o di delegare, in sua vece, un rappresentante;
7) di impegnare il rappresentante della Città di Torino
in seno all'Associazione a far sì che ogni socio fondatore
abbia la garanzia di essere rappresentato nel Consiglio Direttivo;
8) di rendere atto che le spese relative e conseguenti alla costituzione
dell'Associazione sono a carico di quest'ultima, richiamato ogni
beneficio di legge;
9) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto
voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente
eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma del Testo Unico
approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.