Vice Direzione Generale Gabinetto del Sindaco e Servizi Culturali
Settore Educazione al Patrimonio Culturale

n. ord. 119
2007 07093/026

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 26 NOVEMBRE 2007

(proposta dalla G.C. 30 ottobre 2007)

OGGETTO: COSTITUZIONE DELL'ASSOCIAZIONE CULTURALE CENTRO INTERNAZIONALE DI STUDI PRIMO LEVI. PARTECIPAZIONE DELLA CITTÀ DI TORINO IN QUALITÀ DI SOCIO FONDATORE. APPROVAZIONE DELLO STATUTO.

Proposta dell'Assessore Alfieri.

Premesso che:
- Primo Levi - cittadino torinese ebreo, partigiano, deportato ad Auschwitz - grazie alla sua opera di lucida testimonianza e alla profondità della sua riflessione è divenuto un personaggio simbolo della storia del Novecento. L'autore di "Se questo è un uomo" è oggi universalmente riconosciuto come il testimone per eccellenza della Shoah e la sua opera è tradotta e diffusa in tutto il mondo.
- Nel ventennale della scomparsa di Primo Levi, i tributi e le manifestazioni che gli sono stati dedicati, il successo della mostra organizzata a Torino (e già richiesta da molte altre città italiane ed europee) costituiscono una ulteriore conferma della popolarità e del prestigio del personaggio. Una personalità la cui complessità non è riducibile al solo testimone della deportazione, convivendo in lui lo scienziato, l'intellettuale, lo scrittore.
- La Compagnia di San Paolo, di concerto con i familiari dello scrittore, la Comunità Ebraica di Torino e la Fondazione per il Libro la Musica e la Cultura di Torino, ha avanzato la proposta di creare a Torino un centro dedicato allo studio, alla raccolta di documenti e alla valorizzazione della figura di Primo Levi.
- Tale proposta ha immediatamente suscitato un attivo interesse da parte della Regione Piemonte e della Provincia di Torino.
- Il Centro Studi avrà la finalità di promuovere la conoscenza della figura di Primo Levi e di valorizzarne il pensiero e l'opera, in ambito nazionale e internazionale, con riguardo particolare alla pluralità di valori e di interessi presenti nel suo operato. Il Centro, in particolare, si propone:
a) di promuovere e organizzare studi, ricerche, pubblicazioni, attività divulgative, eventi culturali, convegni, seminari, incontri;
b) di promuovere gli scambi culturali e la collaborazione in ambito nazionale e internazionale con istituzioni e soggetti pubblici e privati che perseguano finalità coerenti con le proprie;
c) di raccogliere, conservare e studiare i documenti pubblici e privati; di censire e raccogliere, in collocazioni adeguate e secondo metodologie che garantiscano la corretta salvaguardia dei fondi archivistici:
- le edizioni e le traduzioni delle opere di Primo Levi;
- la documentazione audiovisiva nelle varie lingue;
- la documentazione fotografica;
- gli eventuali carteggi;
- la bibliografia critica relativa alle opere di Primo Levi, opere saggistiche, atti di convegni, cataloghi di mostre, ecc.;
- le tesi di laurea e dottorato discusse in Italia e nel mondo;
- ogni altro documento connesso alla figura di Primo Levi.
- Un tale organismo appare prezioso per garantire in modo organico la conoscenza e la promozione dell'opera e della figura di Primo Levi, attivando scambi culturali in ambito nazionale e internazionale e assicurando la conservazione dei documenti pubblici e privati secondo i parametri necessari a una corretta salvaguardia dei fondi archivistici.
- La proposta di collocare il Centro nel complesso juvarriano dei Quartieri Militari ha fatto registrare un ampio accordo da parte di tutti i soggetti interessati. La specificità del Centro Primo Levi risulterebbe infatti indubbiamente valorizzata dalla collocazione integrata in quello che si sta compiutamente configurando come il polo della memoria del Novecento.
- L'intervento di restauro del fabbricato dei Quartieri Militari di San Celso (via del Carmine 13 angolo corso Valdocco) - realizzato dalla Città di Torino tra il 1999 e il 2003 - ha consentito di localizzare il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà nello stesso edificio già destinato a ospitare due Istituti specializzati nella storia del Novecento: l'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea - ISTORETO - e l'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza - ANCR (deliberazioni della Giunta Comunale 23 maggio 1995, mecc. 9503427/60, e 11 maggio 2001, mecc. 2001 04052/26). Nel palazzo convivono così un centro museale e un patrimonio documentario di straordinaria importanza. La compresenza e la complementarità dei due poli - quello più divulgativo del museo e quello di ricerca e approfondimento degli istituti - costituiscono il punto di forza del progetto, offrendo un'occasione non comune di arricchimento e valorizzazione reciproci.
- Nel Palazzo dei Quartieri Militari di San Celso sono stati individuati alcuni locali all'ultimo piano che potrebbero essere utilizzati come sede provvisoria del Centro, in attesa che siano disponibili ulteriori spazi nel medesimo complesso architettonico. La Città ritiene importante e opportuno contribuire alla nascita del Centro e al sostegno delle sue attività assicurando allo stesso la sua adesione come socio fondatore.
- In particolare, la Città di Torino intende contribuire attraverso la messa a disposizione dei locali necessari all'avvio delle attività del Centro. Tali locali sono pronti e agibili e potrebbero permettere al Centro di trovarvi collocazione in tempi brevi. Il necessario allestimento finalizzato, che non richiede opere edili strutturali, non comporterà oneri per la Città. La concessione degli spazi sarà formalizzata con l'adozione di successivi specifici provvedimenti.
Considerato pertanto che:
- la scelta della forma associativa e lo schema di Statuto sono coerenti con la legislazione vigente e con quanto disposto dagli artt. 3, commi i) e j), e 71 dello Statuto della Città di Torino;
- in applicazione degli artt. 28 (comma 3) e 42 (comma 10) dello Statuto della Città di Torino è garantita la trasmissione dei progetti del bilancio preventivo e consuntivo, nonché della versione finale di tali documenti così come approvata dagli organi dell'Associazione; è inoltre garantita la trasmissione da parte del Presidente degli ulteriori documenti richiesti di volta in volta relativamente a qualsiasi iniziative e/o procedura dell'Associazione;
- l'obiettivo principale è la gestione comune e integrata di una serie di attività;
- il concorso di più soggetti è in relazione al perseguimento di uno scopo comune, ciò che corrisponde alla forma giuridica dell'associazione;
- che tale forma giuridica rende possibile la partecipazione successiva di altri soggetti che potranno aderire all'Associazione stessa.
La Città di Torino ritiene opportuno aderire all'Associazione "Centro Internazionale di Studi Primo Levi" in veste di socio fondatore.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1) di approvare, per le motivazioni espresse in narrativa che qui integralmente si richiamano, la partecipazione della Città in qualità di socio fondatore al Centro Internazionale di Studi Primo Levi;
2) di approvare lo schema di Statuto allegato alla presente deliberazione (all. 1 - n. ) che ne costituisce parte integrante e sostanziale.
3) di individuare il Sindaco della Città di Torino, o suo delegato, quale rappresentante della Città di Torino in seno all'Associazione, così come previsto dall'art. 10 dello schema di Statuto allegato alla presente deliberazione. In applicazione degli artt. 28, comma 3, e 42, comma 10, dello Statuto della Città di Torino, il rappresentante della Città nel Centro avrà l'obbligo di garantire la trasmissione dei progetti di bilancio preventivo e del bilancio consuntivo nonché la versione finale di tali documenti così come approvata dal competente organo del Centro, nonché degli ulteriori documenti richiesti di volta in volta relativamente a qualsiasi iniziativa e/o procedura del Centro;
4) di contribuire, quale socio fondatore, al sostegno del Centro attraverso l'individuazione e la messa a disposizione degli spazi necessari alla sua attività;
5) di demandare ad apposite ulteriori deliberazioni della Giunta Comunale l'individuazione e la quantificazione delle eventuali modalità di sostegno economico della Città di Torino alle attività del Centro;
6) di autorizzare il Sindaco pro-tempore della Città di Torino, Sergio Chiamparino, alla sottoscrizione dell'atto costitutivo e dello Statuto del Centro e di conferirgli il potere di apportare eventuali ed opportune modifiche non sostanziali dirette ad una migliore redazione degli atti o di delegare, in sua vece, un rappresentante;
7) di impegnare il rappresentante della Città di Torino in seno all'Associazione a far sì che ogni socio fondatore abbia la garanzia di essere rappresentato nel Consiglio Direttivo;
8) di rendere atto che le spese relative e conseguenti alla costituzione dell'Associazione sono a carico di quest'ultima, richiamato ogni beneficio di legge;
9) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.