Consiglio Comunale

 

2007 06699/002

 

 

 C I T T À  D I  T O R I N O

 

MOZIONE     

 

Respinta dal Consiglio Comunale in data 3 marzo 2011

 

OGGETTO: MISURE PER L'ORDINE E LA SICUREZZA PUBBLICI.  

 

Il Consiglio Comunale di Torino,

 

PREMESSO CHE

 

-                un'Amministrazione territoriale, pur non dovendo sostituire le istituzioni destinate dal sistema costituzionale a garantire l'ordine e la sicurezza pubblici (anzitutto la Polizia di Stato e i Carabinieri), collabora con esse per la parte di propria competenza;

-                in quest'ottica la partecipazione del Sindaco della città capoluogo e del Presidente dell'Amministrazione provinciale ai lavori del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, presieduto dal Prefetto quale massima autorità di sicurezza nel territorio provinciale, non è più, come poteva apparire in una fase iniziale, una concessione, ma è un dato ritenuto importante per lo scambio di informazioni e per le valutazioni relative ai rischi criminali in una determinata zona;

-        in molti territori le Polizie Municipali intervengono in esclusiva in materia di infortunistica stradale, liberando le Forze di Polizia Nazionali per le attività loro proprie;

-        fra comuni presenti in aree omogenee si sta diffondendo la buona pratica di consorziare i corpi di Polizia Locale, per consentire una programmazione e un quadro di interventi più efficaci, per es. con la predisposizione di turni di notte;

-        l'attività di formazione si rivela sempre più importante per arrivare a modalità di intervento tendenzialmente univoche;

-        i compiti più estesi svolti dalla vigilanza privata liberano per gli interventi di più stretta competenza le Forze di Polizia Nazionali;

-                l'uso più ampio dei sistemi di videosorveglianza fissa concorre alla prevenzione contro il deturpamento di edifici pubblici: esso può non essere impedito dal frequente passaggio di unità di Polizia, Nazionali o Municipali, ma non può essere scoraggiato dalla videoregistrazione;

 

IMPEGNA

 

Il Sindaco e la Giunta a:

1)             investire nella formazione degli agenti della Polizia Municipale, con corsi mirati e, il più possibile, integrati, cioè pronti a raccogliere e a utilizzare l'esperienza delle Forze di Polizia di dimensione nazionale, adoperando metodologie didattiche innovative, come l'e-learning, da inserire in moduli di apprendimento che comprendono anche momenti di formazione tradizionale;

2)             puntare a uno scambio informativo fra Polizia Locale e Forze di Polizia Nazionali, veloce e caratterizzato da reciprocità, concordando protocolli operativi compatibili fra le varie forze in campo, reciprocamente condivisi e applicati (in tal modo attività che possono essere svolte indifferentemente dalla Polizia Locale o dalle Polizie Nazionali non subiscono differenze di impostazione in base a chi opera); realizzando inoltre l'interconnessione fra la sala operativa della Polizia Locale e quelle della Polizia di Stato e dei Carabinieri, per dividere il lavoro senza sovrapposizioni e intervenire con immediatezza lì dove è necessario;

3)             valorizzare, nel contesto generale della sicurezza urbana, il lavoro degli istituti di vigilanza privata, con i quali individuare una forma di collaborazione "in automatico", che non faccia disperdere risorse umane e materiali;

4)             promuovere e, nei limiti del possibile, sostenere finanziariamente, con un sistema di partecipazione che coinvolga i privati interessati e le associazioni di categoria, la graduale diffusione di sistemi di vigilanza passiva, anzitutto le videocamere, senza far venir meno il controllo di una determinata zona ritenuta "a rischio" (in chiave di prevenzione e di contrasto, per es. delle scritte sui muri), realizzato a distanza dalla centrale operativa;

5)             incrementare le zone più a rischio di criminalità di adeguati impianti di illuminazione, che rendano efficace la videosorveglianza;

6)             introdurre in ogni quartiere cittadino il vigile di quartiere, con una collaborazione con i due corpi di Polizia Nazionali finalizzata a formare pattuglie miste composte da un agente della Polizia Locale e un poliziotto o un carabiniere, moltiplicando così il numero delle pattuglie medesime;

7)             realizzare un protocollo di intesa con comuni confinanti, per stabilire forme di intervento continuato e non episodico fra le differenti Polizie Municipali;

8)             intensificare i controlli del commercio gestito da extracomunitari, al fine di verificare l'esatto adempimento delle disposizioni valide per gli operatori economici italiani, evitando improprie concorrenze fondate sulla vendita di merci contraffatte o sullo sfruttamento del lavoro nero e minorile;

9)             eliminare zone - anche fisiche - di tolleranza basata sulla mera circostanza che ci si trova di fronte a extracomunitari, favorendo l'integrazione e controllando l'inserimento a scuola dei figli degli extracomunitari;

10)         porsi come interlocutore privilegiato delle strutture di recupero pubbliche e private dalle tossicodipendenze, offrendo tutta la collaborazione possibile e facendo conoscere le opportunità di recupero esistenti sul territorio;

11)         formare e inserire personale volontario che prevenga e contrasti attività di spaccio nelle scuole;

12)         promuovere, con l'aiuto di associazioni che hanno già maturato esperienza in tal senso, in collaborazione con gli istituti scolastici e con le banche, corsi di educazione all'uso responsabile del denaro, in chiave di prevenzione dell'usura e del gioco d'azzardo, utilizzando con gli studenti l'apporto di testimonial, cioè di persone che, avendo vissuto in prima persona il problema, sono in grado di raccontare come se ne esce.