Divisione Patrimonio, Partecipazioni e Sistema Informativo, Innovazione e Integrazione
Settore Pianificazione e Controllo Partecipazioni Aziendali

n. ord. 100
2007 05087/064

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 8 OTTOBRE 2007

(proposta dalla G.C. 7 agosto 2007)

OGGETTO: ACQUISIZIONE PARTECIPAZIONE AZIONARIA NELLA SOCIETA' DENOMINATA "CENTRO ESTERO PER L'INTERNAZIONALIZZAZIONE S.C.P.A." ED APPROVAZIONE DELLO STATUTO. PRESA D'ATTO DELLA CESSIONE DI AZIENDA DEL CENTRO ESTERO CAMERE DI COMMERCIO PIEMONTESI E SUA SUCCESSIVA LIQUIDAZIONE - ESTINZIONE DI I.T.P. E A.T.R..

Proposta del Vicesindaco Dealessandri,
di concerto con gli Assessori Altamura e Dell'Utri.

La crescente importanza che hanno assunto, in questi ultimi anni, i fenomeni di internazionalizzazione rappresenta un fattore determinante per lo sviluppo e l'espansione del sistema socio-economico piemontese, che risulta agevolato sia dalla collocazione geografica della regione che dalla presenza di imprese dinamiche e competitive, nonché di enti e organismi istituzionali che operano concretamente per sostenere e agevolare i processi di internazionalizzazione delle imprese e dell'economia.
Pertanto, la Regione Piemonte, con Legge Regionale n. 13 del 13 marzo 2006, ha dato avvio, d'intesa con le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura del Piemonte, ad un processo di graduale razionalizzazione e coordinamento degli interventi in materia di internazionalizzazione dell'economia piemontese, promuovendo un processo di unificazione degli enti ed organismi che attualmente vi operano in un'unica società autorevole.
In particolare, la Legge introduce una nuova e diversa articolazione dei servizi all'internazionalizzazione attraverso la costituzione di una società consortile per azioni, destinata a sostituire, nell'attività e nella funzione, il "Centro Estero Camere Commercio Piemontesi" nonché ad incorporare progressivamente quegli altri organismi, quali la Fondazione "Agenzia per la Promozione Internazionale di Torino e del Piemonte" (I.T.P.) e l'"Agenzia Regionale per la Promozione Turistica del Piemonte" (A.T.R.) che concorrono al raggiungimento degli obiettivi di cui all'articolo 2, comma 2 della predetta Legge:
- il rafforzamento della presenza delle imprese piemontesi sui mercati esteri;
- l'attrazione degli investimenti in Piemonte;
- la valorizzazione internazionale dell'offerta turistica regionale;
- la promozione sul mercato globale dei prodotti e servizi delle imprese piemontesi compresa la filiera agroalimentare;
- la valorizzazione del "sistema Piemonte" anche al fine di connotarne territorialmente i prodotti e di accrescerne il richiamo commerciale.
L'art. 3 della Legge prevede un Comitato di Indirizzo presieduto dal Presidente della Regione Piemonte o suo delegato la cui composizione - rappresentativa delle associazioni economiche di categoria e degli enti che operano nel campo dell'internazionalizzazione - nonché le modalità di funzionamento sono state demandate alla successiva deliberazione di Giunta Regionale n. 4-5455 del 12 marzo 2007. Il Comitato esprime le linee di indirizzo alle quali l'attività della Società consortile si uniforma e tali linee devono essere approvate dalla Giunta Regionale, previo parere della Commissione Consiliare.
Pertanto, al fine di perseguire l'obiettivo di razionalizzare gli interventi in materia di internazionalizzazione dell'economia della Regione Piemonte, l'art. 6 abroga, a decorrere dalla costituzione della Società in oggetto, la Legge Regionale 30 aprile 1996, n. 25 riguardante l'adesione della Regione al Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi, e modifica, a decorrere dall'avvenuta incorporazione di A.T.R., la Legge Regionale 22 ottobre 1996, n. 75 che disciplina l'organizzazione dell'attività di promozione, accoglienza e informazione turistica in Piemonte.
L'aspetto innovativo più saliente rinvenibile nel testo legislativo risiede nel tentativo di ricondurre a coerenza sistemica la molteplicità delle iniziative in cui si manifestano, a livello regionale, le politiche pubbliche in materia di internazionalizzazione dell'economia.
Il legislatore regionale ha ritenuto di superare la molteplicità degli organismi piemontesi dediti all'internazionalizzazione facendoli confluire nell'ambito di un unico soggetto in grado di rappresentare e coinvolgere al proprio interno, sia gli esponenti di interessi settoriali, sia le istituzioni pubbliche, al fine di elevare la competitività dei beni e dei servizi piemontesi sui mercati mondiali.
In attuazione della Legge Regionale n. 13/2006, il processo di riorganizzazione ed accorpamento degli enti piemontesi dediti all'internazionalizzazione dell'economia del Piemonte si attuerà in una serie di fasi.
La prima fase è stata realizzata mediante la creazione di un'unica società consortile ai sensi dell'art. 2615-ter del Codice Civile, senza scopo di lucro, a prevalente partecipazione pubblica; la società in oggetto consentirà una maggiore flessibilità decisionale e una più snella capacità operativa per realizzare nuovi e più complessi servizi per le imprese piemontesi, nella loro fase di ingresso e consolidamento sui mercati internazionali, nonché per aumentare l'export sul fatturato e favorire la stabilizzazione dei flussi di esportazione.
Tale società consortile è stata costituita, con la denominazione di "Centro Estero per l'Internazionalizzazione del Piemonte S.c.p.A.", siglabile "CEIPIEMONTE S.C.P.A.", il giorno 19 dicembre 2006 con atto a rogito notaio Antonio Maria Marocco (rep. n. 143053/63014), con un capitale sociale iniziale di Euro 250.000,00 suddiviso in numero 5.000 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 50,00 ciascuna, sottoscritto dalla Regione Piemonte, dal sistema camerale piemontese e da altri 11 soci fondatori tra cui le associazioni di categoria e le Università.
Con deliberazione dell'Assemblea Straordinaria dei soci del 5 marzo 2007, è stato modificato il valore nominale delle azioni portandolo da Euro 50,00 ad Euro 1,00 con conseguente modifica del primo comma dell'articolo 7 dello Statuto quindi, ad oggi, il capitale sociale di CEIPIEMONTE ammonta ad Euro 250.000,00 e risulta suddiviso, in seguito alla modifica di cui sopra, in n. 250.000 azioni del valore nominale unitario di Euro 1,00 di proprietà dei seguenti Enti:
SOCI % CAPITALE SOCIALE
Regione Piemonte              47,62 119.050,00
Unione CCIAA del Piemonte 4,79 11.975,00
CCIAA di Alessandria       4,64 11.600,00
CCIAA di Biella           2,20 5.500,00
CCIAA di Novara            2,60 6.500,00
CCIAA di Torino             21,40 53.500,00
CCIAA di Asti            2,27 5.675,00
CCIAA di Cuneo        6,78 16.950,00
CCIAA di Vercelli           1,58 3.950,00
CCIAA del Verbano Cusio Ossola 1,36 3.400,00
Università degli Studi di Torino   0,16 400,00
Politecnico di Torino        0,16 400,00
Università degli Studi del
Piemonte Orientale "Avogadro" 0,16 400,00
Casartigiani Piemonte       0,36 900,00
Federazione Regionale
Coldiretti Piemonte          0,10 250,00
Federapi Piemonte          1,00 2.500,00
"Unione Regionale del Commercio
e del Turismo del Piemonte
- Confcommercio Piemonte" 0,10 250,00
"CNA Piemonte - Confederazione
Nazionale dell'Artigianato
e della Piccola e Media Impresa" 0,36 900,00
Camera Valdostana delle Imprese
e delle Professioni                1,00 2.500,00
Confartigianato Imprese Piemonte 0,36 900,00
Confindustria Regionale del Piemonte 1,00 2.500,00

La società consortile in oggetto si propone lo svolgimento unitario e coordinato di alcune fasi di attività dei consorziati, nel precipuo interesse di questi, nel quadro di un sistema integrato inteso come luogo di coordinamento, promozione ed attuazione delle iniziative, anche tramite azioni pubblicitarie o promozionali, che possano favorire, sviluppare e supportare l'internazionalizzazione delle imprese, dell'economia e del territorio del Piemonte e del Nord-Ovest (art. 4 dello Statuto).
In particolare, nell'interesse specifico degli Enti costituenti o partecipanti o affidanti, la società potrà:
a) contribuire alla diffusione di una cultura economica che permetta, soprattutto alle piccole e medie imprese, di operare sui mercati internazionali;
b) promuovere sul mercato globale i prodotti e i servizi delle imprese piemontesi;
c) contribuire alla diffusione dell'informazione sulle iniziative di politica commerciale internazionale;
d) istituire sportelli informativi e di supporto alle imprese per agevolare la loro attività sui mercati internazionali;
e) promuovere la costituzione ovvero costituire direttamente sedi nei paesi oggetto di interesse e la creazione di reti di collaboratori in campo industriale, commerciale, professionale e politico - sociale;
f) promuovere e attrarre investimenti e partnership di società estere curando l'attività di accoglienza attraverso uno sportello integrato e fornendo altresì assistenza agli operatori esteri in Italia in particolare nei loro rapporti con imprese italiane;
g) favorire lo sviluppo di sistemi locali di imprese e promuovere nuove opportunità di investimenti esteri;
h) promuovere le risorse turistiche del Piemonte e del nord-ovest sui mercati internazionali ponendo in essere tutte le azioni e le iniziative finalizzate alla valorizzazione del suddetto territorio nei paesi esteri.
Venendo all'esame dello Statuto allegato alla presente deliberazione (allegato 1) per farne parte integrante e sostanziale, esso, per quanto attiene all'aspetto della disciplina societaria, è conforme agli Statuti delle società controllate e partecipate dalla Città di Torino e rispondente alle linee guida delineate dal Consiglio Comunale con le deliberazioni del 20 settembre 2004 (mecc. 2004 07123/064) e del 27 settembre 2004 (mecc. 2004 04953/064).
Alla società possono partecipare enti, organismi associativi e soggetti pubblici che, per vocazione istituzionale o caratteristiche attitudinali, siano in grado di contribuire al conseguimento dell'oggetto sociale; in particolare, ai sensi dell'art. 5 dello Statuto, possono far parte della Società: le Camere di Commercio del Piemonte, la Chambre della Valle d'Aosta, la Regione Piemonte, la Regione della Valle d'Aosta, l'Unione Regionale delle Camere di Commercio del Piemonte, enti pubblici, enti territoriali, associazioni ed altri soggetti giuridici pubblici o privati portatori di interessi generali che possono apportare benefici al sistema dell'internazionalizzazione del Piemonte e del Nord-Ovest e che, siano in grado di concorrere all'attuazione del l'oggetto sociale. Possono inoltre partecipare alla Società le istituzioni nazionali competenti nel settore dell'internazionalizzazione.
Il predetto art. 5 sottolinea altresì che la partecipazione dei soci privati non può eccedere, nel complesso, il 22% del capitale sociale.
In riferimento alla struttura societaria e alla governance, si evidenziano di seguito alcuni dei contenuti essenziali dello Statuto:
- i soci sono tenuti a versare alla Società i contributi annuali ordinari necessari per fare fronte alle spese generali di gestione ed i contributi straordinari necessari a fare fronte a spese di carattere straordinario. I contributi annuali ordinari sono determinati dall'Assemblea dei Soci in funzione delle esigenze di gestione della Società esposte nel budget, in misura non inferiore ad Euro 40.000,00 e non superiore ad Euro 120.000,00 per ogni 1% di capitale posseduto (art. 6);
- la circolazione delle azioni tra i soci e a favore di terzi (art. 8) è soggetta a limitazioni consistenti nelle clausole di prelazione e di gradimento, quest'ultimo anche immotivato, da parte dell'Assemblea;
- il Consiglio di Amministrazione (art. 15) è composto da un numero di membri compreso tra 11 e 14, incluso il Presidente, con una espressa riserva di nomina, ai sensi dell'art. 2449 del codice civile, a favore della Regione Piemonte e delle Camere di Commercio Piemontesi; i restanti consiglieri, il Presidente ed i Vice Presidenti, in numero da uno a quattro, sono nominati dall'Assemblea;
- la gestione della società è controllata da un Collegio di tre sindaci effettivi e due supplenti; ex art. 2449 Codice Civile, un componente effettivo è nominato dalla Regione Piemonte ed uno dalle Camere di Commercio del Piemonte (art. 21);
- è previsto un Comitato Tecnico (art. 23) composto da un funzionario apicale per ciascuno dei soci, con funzioni consultive del Consiglio di Amministrazione, che esprime parere obbligatorio sul Programma di attività e sul budget annuale da sottoporre all'approvazione dell'Assemblea;
- il Presidente Onorario (art. 24) è una figura eventuale nominata dall'Assemblea e al quale il Presidente può delegare funzioni onorifiche o di rappresentanza;
- la Società è tenuta ad adottare (art. 25), nei limiti di quanto previsto dalla Legge Regionale n. 13/2006, il Programma di Attività composto dal budget annuale, dalle iniziative promozionali, dai progetti nonché da attività specifiche;
- è inoltre previsto dall'art. 30 il principio di informativa ai soci e al pubblico (anche tramite internet) dei principali documenti della Società al fine di favorire una facile e tempestiva conoscenza dell'andamento economico e finanziario della stessa.
In merito alla seconda fase, questa è stata attuata tramite l'acquisto da parte del CEIPIEMONTE del Centro Estero Camere Commercio Piemontesi.
Il Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi, con sede in Torino, via Ventimiglia, 165, è un'Associazione senza fini di lucro che dal 1976 ha operato in favore dello sviluppo internazionale del sistema economico di Piemonte e Valle d'Aosta.
La Regione Piemonte, con Legge Regionale 30 aprile 1996, n. 25, ha aderito in qualità di socio sostenitore al predetto Centro Estero Camere Commercio Piemontesi, allo scopo di favorire lo sviluppo economico e sociale del Piemonte mediante l'accesso ed il rafforzamento della presenza delle imprese piemontesi sul mercato internazionale; analogamente, ha agito la Città di Torino aderendo al Centro, con deliberazione della Giunta Comunale del 15 luglio 2003, (mecc. 2003 05362/072), esecutiva dal 3 agosto 2003, in qualità di socio sostenitore a fianco della stessa Regione.
Quanto all'acquisto del Centro Estero Camere Commercio Piemontesi da parte del CEIPIEMONTE, l'Assemblea ordinaria, in data 5 marzo 2007, ha autorizzato, in ossequio alla normativa regionale e ai sensi dell'art. 13, 3 comma, punto 6 dello Statuto dello stesso CEIPIEMONTE, l'operazione di acquisto dell'azienda appartenente al Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi. Parallelamente, in data 12 marzo 2007, l'Assemblea dei soci del Centro Estero ha approvato la cessione di azienda a favore del Centro Estero per l'Internazionalizzazione del Piemonte.
In attuazione delle due deliberazioni di cui sopra, in data 30 marzo 2007 si è effettivamente concretizzata la cessione d'azienda attraverso scrittura privata autenticata dal notaio Caterina Bima, dando attuazione all'art. 1, 2 comma della Legge Regionale n. 13 del 13 marzo 1996.
Al riguardo si precisa che il prezzo complessivo della cessione d'azienda è stato stabilito di comune accordo tra le parti in Euro 32.730,00 sulla base della situazione patrimoniale del Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi al 31 dicembre 2006. Inoltre, in considerazione del fatto che il Centro Estero ha proseguito la propria attività sino alla data di efficacia del trasferimento della proprietà dell'azienda in capo al CEIPIEMONTE S.c.p.A. (1 aprile 2007), pur avendo perso il diritto a percepire, a far data dal 1 gennaio 2007, i contributi in conto esercizio dovuti dai Soci, il cessionario si è impegnato a pagare a favore del cedente un corrispettivo di ammontare pari ai contributi maturati nei primi tre mesi dell'anno, convenzionalmente stabilito in Euro 605.000,00 oltre IVA 20%.
Pertanto con effetto a partire dal 1 aprile 2007, il Centro Estero per l'Internazionalizzazione del Piemonte è divenuto operativo acquisendo l'azienda di proprietà del predetto Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi; a seguito di tale cessione, il Centro Estero resterà in vita per il tempo strettamente necessario ad esperire gli adempimenti burocratici previsti dalle norme vigenti per lo scioglimento e la liquidazione. In particolare, spetta all'Assemblea generale dei Soci, ai sensi dell'art. 7 dello Statuto del Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi, deliberare lo scioglimento dell'Associazione e la nomina dei liquidatori. Le attività e le eventuali passività di liquidazione dovranno essere ripartite, secondo il disposto dell'art. 16 del predetto Statuto, tra tutti i soci in proporzione alla quota versata da ciascuno di essi negli ultimi tre esercizi, fatti salvi beni e strumenti detenuti e/o posseduti a diverso titolo dall'Associazione.
In merito alla terza fase, essa prevede l'incorporazione progressiva degli altri organismi che concorrono al raggiungimento degli obiettivi propri del CEIPIEMONTE; tra tali organismi si individua la Fondazione di diritto privato senza fini di lucro denominata I.T.P., ente nel quale la Città di Torino detiene già una partecipazione.
Si precisa che I.T.P., con sede in Torino, via Bogino n. 9, è stata costituita in data 25 ottobre 1996, con atto a rogito notaio Antonio Maria Marocco (rep. n. 130694/55780), ed ha quali enti fondatori, la Città di Torino, la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, l'Unioncamere Piemonte, la Camera di Commercio di Torino, il Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi, la Federazione delle Associazioni Industriali del Piemonte, l'Unione Industriale di Torino e l'API, Associazione Piccole e Medie Industrie di Torino e Provincia.
In particolare, la Città di Torino partecipa, in qualità di Socio Fondatore, alla Fondazione I.T.P., in esecuzione della deliberazione del Consiglio Comunale in data 20 maggio 1996 (mecc. 9602790/15), esecutiva dal 13 giugno 1996.
I.T.P. costituisce la prima Agenzia regionale italiana dedicata all'attrazione di investimenti nazionali ed esteri in Piemonte, che si propone come interlocutore privilegiato alle imprese che vogliano avviare nuove attività produttive e di servizi nella Regione, rendendo più efficaci i rapporti tra gli investitori e le autorità locali.
Nella fattispecie, è d'obbligo rilevare che la fondazione I.T.P., in attuazione della Legge Regionale 13/2006, è destinata a essere incorporata nel Centro Estero per l'Internazionalizzazione del Piemonte; pertanto, alla luce del riordino degli interventi pubblici in merito alla promozione internazionale di Torino e del Piemonte, la Città, con nota prot. n. 302/2007, ha manifestato ad I.T.P. la propria intenzione di non erogare il contributo annuale versato alla Fondazione, in vista della sua possibile incorporazione nel "Centro Estero per l'Internazionalizzazione del Piemonte S.c.p.A." .
Pertanto, considerato che anche gli altri soci fondatori di I.T.P. hanno manifestato il loro intendimento di non destinare più risorse per sostenere l'attività della Fondazione nel corrente anno, il Consiglio di Amministrazione di I.T.P. ha di conseguenza autorizzato il ricorso al patrimonio per far fronte alle spese correnti della Fondazione stessa.
In particolare, a seguito di alcuni approfondimenti, il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 17 maggio 2007, ha deliberato, tra l'altro:
- di individuare, come modalità per giungere all'estinzione di I.T.P., la cessazione dei contratti e/o la cessione dei singoli contratti in essere a favore di CEIPIEMONTE S.c.p.A.;
- di conferire mandato al Presidente perché solleciti CEIPIEMONTE S.c.p.A. ad assumere, in conformità alle previsioni statutarie, una formale deliberazione con la quale esprimere la volontà di procedere all'assunzione di tutti gli attuali dipendenti (impiegati, quadri e dirigenti) e collaboratori di I.T.P. alle medesime condizioni praticate antecedentemente al perfezionarsi dell'estinzione della Fondazione.
In merito alle modalità di scioglimento di I.T.P., occorre precisare che il C.d.A. della Fondazione, nella riunione del 17 maggio 2007, ha sottolineato che non è opportuna la soluzione dell'estinzione tramite cessione del ramo d'azienda, conformemente a ciò che è già avvenuto per il Centro Estero Camere Commercio Piemontesi, in quanto I.T.P. non ha mai svolto attività commerciale.
Pertanto per addivenire allo scioglimento della Fondazione, finalizzato all'assorbimento dell'attività e del personale della stessa in CEIPIEMONTE, occorrerà seguire la strada delineata dallo Statuto il quale dispone che l'assemblea è validamente costituita quando in essa sono rappresentati almeno i 3/4 dei Soci Fondatori (art. 18) e che lo scioglimento della Fondazione stessa debba essere deliberato all'unanimità (art. 15), inoltre, lo Statuto prevede altresì che "in caso di estinzione della Fondazione l'intero pA.T.R.imonio della stessa sarà devoluto ad altri enti con sede in Piemonte che abbiano finalità analoghe o comunque non dissimili da quelle della Fondazione. L'individuazione dell'ente cui devolvere il pA.T.R.imonio della Fondazione sarà effettuata dal Consiglio di Amministrazione con il voto favorevole dei 3/4 dai suoi componenti. La devoluzione sarà attuata dal Presidente in carica" (art. 21).
A quanto detto sopra si aggiunga altresì che, per quanto riguarda la liquidazione del patrimonio delle fondazioni in genere, la disciplina civilistica e, in particolare, l'art. 31, nel 1 e 2 comma, prevede che "I beni della persona giuridica, che restano dopo esaurita la liquidazione, sono devoluti in conformità dell'atto costitutivo o dello statuto. Qualora questi non dispongano, se trattasi di fondazione, provvede l'autorità governativa, attribuendo i beni ad altri enti che hanno fini analoghi (…)".
Considerato quanto sopra premesso e considerata altresì la necessità di dare attuazione alle previsioni della normativa regionale, a questo punto è necessario che i Soci Fondatori, a cui lo Statuto riserva la decisione, si pronuncino sull'eventuale scioglimento dell'Ente onde consentire al Consiglio di Amministrazione di assumere tutti i conseguenti provvedimenti anche, ed in particolare, a salvaguardia delle aspettative di ricollocazione dei dipendenti.
A tale riguardo, si precisa che, a seguito della liquidazione della Fondazione, tenuto conto dell'accordo con le organizzazioni sindacali aziendali siglato il 10 luglio 2007, il personale attualmente in servizio presso I.T.P., verrà ricollocato presso il CEIPIEMONTE, tramite l'estinzione di ogni singolo contratto di lavoro e la successiva assunzione dei singoli dipendenti da parte del nuovo soggetto, il quale si impegna a garantire contratti di lavoro analoghi, in termini e condizioni economiche e normative, a quelli attualmente in essere presso I.T.P., con mantenimento della dinamica salariale correlata e con periodo di prova ridotto.
In merito alla quarta fase, questa dovrà realizzarsi mediante l'ingresso del Comune di Torino e della Provincia di Torino nella compagine societaria del CEIPIEMONTE.
Infatti, la Regione Piemonte e Unioncamere, con nota prot. n. 217 dell'8 maggio 2007, hanno richiesto alla Città di Torino e alla Provincia, in quanto soci di Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi, I.T.P. e A.T.R., di entrare nella compagine azionaria della nuova società consortile mediante l'acquisizione di 7.500 azioni, rappresentanti il 3% del capitale, per un valore complessivo di Euro 7.500,00 che, alla luce degli accordi di partecipazione azionaria paritetica nel CEIPIEMONTE S.c.p.A. tra Regione Piemonte e Unioncamere, corrisponderebbero alla cessione sia da parte di Regione sia da parte di Unioncamere dell'1,5% della propria quota.
A fronte di tale richiesta, la Città di Torino, con nota prot. 303/2007, ha manifestato il proprio interesse all'acquisizione delle predette quote, rappresentanti il 3% del capitale, per un valore complessivo di Euro 7.500,00.
Tale spesa sarà finanziata con mezzi straordinari di bilancio, per cui il conseguente impegno di spesa avverrà al verificarsi delle corrispondenti entrate.
In merito alla quinta fase, essa dovrà attuarsi mediante l'incorporazione di A.T.R. in CEIPIEMONTE, prevista esplicitamente dall'art. 6, 1 comma della L.R. 13/2006.
Per quanto riguarda A.T.R., si precisa che, l'Agenzia Regionale per la Promozione Turistica del Piemonte, con sede in Torino, piazza Castello 165, è stata costituita nella forma di Consorzio, per iniziativa della Regione con il concorso delle Province e delle Camere di Commercio, in ottemperanza alla Legge Regionale 22 ottobre 1996, n. 75 (Organizzazione dell'attività di promozione, accoglienza e informazione turistica in Piemonte) "allo scopo di valorizzare le risorse turistiche del Piemonte, di favorire la loro trasformazione in prodotti turistici collocabili in modo concorrenziale sui mercati turistici nazionali e internazionali, di realizzare una gestione delle attività di promozione turistica secondo criteri che consentano una ottimizzazione dell'uso delle risorse e un miglioramento dell'efficacia delle azioni di sostegno del turismo, mediante una compartecipazione dei soggetti pubblici e privati interessati allo sviluppo del turismo stesso(…)" (art. 6, comma, 1, Legge n. 75/1996).
L'art. 8, comma 1, della predetta Legge Regionale n. 75/1996, chiarisce che possono inoltre partecipare all'Agenzia i soggetti pubblici e privati che sono interessati alla promozione delle risorse turistiche del Piemonte ed in particolare le Agenzie di accoglienza e promozione turistica locale, le Comunità Montane, i Comuni a rilevante economia turistica, le associazioni di categoria, i collegi e altri organismi rappresentativi degli operatori turistici e i consorzi di imprese turistiche. Pertanto, in esecuzione della previsione dell'art. 8 predetto, la Città di Torino, con deliberazione della Giunta Comunale del 24 luglio 1997 (mecc. 9703888/45), esecutiva dall'8 agosto 1997, ha aderito in qualità di socio fondatore all'A.T.R..
L'Amministratore Unico del Consorzio ha illustrato brevemente, in occasione dell'Assemblea dei consorziati tenutasi il giorno 31 maggio 2007, gli sviluppi futuri in ordine alle attività dell'Agenzia Turistica.
La Legge Regionale n. 13/2006 prevede espressamente all'art. 2, comma 2 lett. c) che CEIPIEMONTE S.c.p.A. si occupi, tra l'altro, della "valorizzazione internazionale dell'offerta turistica regionale" e introduce all'art. 6, comma 1 una serie di modifiche alla Legge Regionale n. 75/1996.
Inoltre, la Legge Regionale 23 aprile 2007, n. 9 (Legge Finanziaria per l'anno 2007) stabilisce all'art. 57 che "Le funzioni nel settore del turismo non affidate alla società consortile prevista dalla Legge Regionale 13 marzo 2006. n. 13 (Costituzione della società consortile per azioni per l'internazionalizzazione del sistema Piemonte) e che permangono tra i compiti istituzionali della Regione sono svolte dagli uffici regionali e, laddove il loro esercizio richieda un'organizzazione specialistica non presente tra quelle regionali, da un organismo costituito dalla Giunta Regionale anche nella forma di cui all'art. 2362 del Codice Civile.".
Alla luce di tali disposizioni legislative, l'Amministratore Unico del Consorzio nella predetta seduta del 31 maggio 2007, ha affermato la necessità di provvedere all'estinzione dell'Agenzia Turistica, anche prima della naturale scadenza della stessa fissata statutariamente al 31 dicembre 2007, e la necessità di organizzare la prosecuzione delle attività che residuano in quanto non assorbite dal CEIPIEMONTE S.c.p.A..
L'Amministratore Unico del Consorzio afferma altresì che risulta evidente, stante la prosecuzione delle attività dell'Agenzia Turistica in seno ai due nuovi organismi sopracitati che la liquidazione dell'Agenzia dovrà essere attuata in due fasi: un primo trasferimento o devoluzione dei beni, contratti di lavoro, progetti, cespiti ecc. a favore di CEIPIEMONTE S.c.p.A.; una seconda e contestuale devoluzione di beni e cespiti al futuro e costituendo organismo determinato unilateralmente dalla Giunta Regionale secondo le prescrizioni dell'art. 57 della Legge Finanziaria regionale per l'anno 2007.
Si precisa inoltre che spetta all'Assemblea straordinaria dei consorziati, ai sensi dell'art. 28 dello Statuto dell'A.T.R., deliberare lo scioglimento e nominare uno o più liquidatori, determinandone i poteri nell'osservanza delle disposizioni di legge e stabilire le modalità ed i criteri di devoluzione dei beni e dell'eventuale attivo netto, in coerenza con la natura e le finalità del Consorzio e nel rispetto dei diritti dei Consorziati; dunque occorre che questa Città, in quanto consorziata dell'Agenzia Turistica Regionale, autorizzi, fin da ora, il compimento di tutti gli atti necessari per le operazioni sopra richiamate ed in particolare autorizzi il Sindaco o suo delegato, in occasione dell'Assemblea straordinaria che sarà convocata nei mesi venturi a votare favorevolmente allo scioglimento del Consorzio nonché ad adottare i necessari e conseguenti provvedimenti.
Ad oggi, premesso che il Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi è stato già sostituito, in attuazione della Legge Regionale n. 13 del 13 marzo 2006, dal CEIPIEMONTE, in seguito alla su citata cessione d'azienda avvenuta in data 30 marzo 2007.
Considerato che anche I.T.P. e A.T.R., in attuazione della Legge Regionale n. 13/2006, sono destinati a confluire, in un'ottica di continuità, nel CEIPIEMONTE.
Visto che la Città di Torino detiene una partecipazione in tutti e tre gli enti in oggetto (Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi, I.T.P. e A.T.R.) e che, con particolare riferimento a I.T.P., ha manifestato con nota prot. n. 302/2007, la propria intenzione di non erogare il contributo annuale versato alla Fondazione, in vista della possibile incorporazione di questa nel "Centro Estero per l'Internazionalizzazione del Piemonte S.c.p.A." e con nota prot. 303/2007, la Città ha altresì manifestato il proprio interesse all'acquisizione delle quote del CEIPIEMONTE rappresentanti il 3% del capitale, per un valore complessivo di Euro 7.500,00.
Considerata la necessità, una volta acquisite le quote del CEIPIEMONTE, di provvedere al versamento dei contributi annuali ordinari necessari per fare fronte alle spese generali di gestione, determinati dall'Assemblea dei Soci in misura non inferiore ad Euro 40.000,00 e non superiore ad Euro 120.000,00 per ogni 1% di capitale posseduto (ex art. 6 dello Statuto della società consortile) e considerato altresì che, relativamente a tale contributi, l'impegno finanziario complessivo presunto per l'anno in corso a favore del CEIPIEMONTE è stimato per un importo complessivo massimo di Euro 40.000,00, corrispondente a 4/12 del contributo ordinario annuo, determinato ipotizzando che l'ingresso della Città nella Società possa concretizzarsi entro il prossimo mese di settembre.
Considerata la imprescindibilità dell'operazione di incorporazione del Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi, dell'I.T.P. e di A.T.R. nel CEIPIEMONTE al fine di dare attuazione alla più volte citata Legge Regionale n. 13 del 13 marzo 2006.
Dato atto della necessità per il Comune di Torino, in coerenza con le indicazioni comunitarie, nazionali e regionali di dare un fattivo contributo al tema dell'internazionalizzazione piemontese, facendosi parte attiva nel processo di accorpamento degli enti previsto dalla predetta Legge Regionale n. 13/2006.
Si ritiene opportuno:
- prendere atto della costituzione del "Centro Estero per l'Internazionalizzazione del Piemonte S.c.p.A." e conseguentemente autorizzare l'ingresso della Città di Torino nella compagine azionaria della società consortile in oggetto mediante l'acquisizione di 7.500 azioni, rappresentanti il 3% del capitale, per un valore complessivo di Euro 7.500,00;
- approvare lo Statuto sociale della società consortile "Centro Estero per l'Internazionalizzazione del Piemonte S.c.p.A.";
- autorizzare il versamento dei contributi annuali ordinari necessari per fare fronte alle spese generali di gestione a favore del CEIPIEMONTE determinati dall'Assemblea dei Soci in misura non inferiore ad Euro 40.000,00 e non superiore ad Euro 120.000,00 per ogni 1% di capitale posseduto (ex art. 6 dello Statuto della società consortile), considerando che l'importo di tali contributi ordinari per l'anno in corso è stimato per un importo complessivo massimo di Euro 40.000,00, corrispondente a 4/12 del contributo ordinario annuo, determinato ipotizzando che l'ingresso della Città nella Società possa concretizzarsi entro il prossimo mese di settembre;
- prendere atto dell'avvenuta cessione d'azienda da parte del Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi a favore del CEIPIEMONTE;
- prendere atto del processo di incorporazione delle attività di I.T.P. in CEIPIEMONTE, delineato dalla Legge Regionale n. 13/2006;
- autorizzare il Sindaco o un suo delegato a partecipare alla convocanda Assemblea di I.T.P., deliberando a favore dello scioglimento della Fondazione anche in vista dell'ingresso della Città di Torino nel CEIPIEMONTE;
- prendere atto della futura necessaria incorporazione delle attività di A.T.R. in CEIPIEMONTE e autorizzare, fin da ora, il compimento di tutti gli atti necessari per la predetta operazione ed in particolare autorizzare il Sindaco o un suo delegato, in occasione dell'Assemblea straordinaria che sarà convocata nei mesi venturi, a votare favorevolmente allo scioglimento del Consorzio nonché ad adottare i necessari e conseguenti provvedimenti.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1) di prendere atto e di condividere, per le motivazioni espresse in narrativa e che qui integralmente si richiamano, il processo di graduale riorganizzazione del settore dell'export e dell'internazionalizzazione dell'economia piemontese, definito con Legge Regionale n. 13 del 13 marzo 2006;

2) di prendere atto della costituzione del "Centro Estero per l'Internazionalizzazione del Piemonte S.c.p.A.";

3) di approvare lo Statuto sociale della società consortile "Centro Estero per l'Internazionalizzazione del Piemonte S.c.p.A", nel testo allegato alla presente deliberazione per costituirne parte integrante e sostanziale (all. 1 - n. ), in quanto conforme a quello degli Statuti delle società controllate e partecipate dalla Città di Torino e rispondente alle linee guida delineate dal Consiglio Comunale con le deliberazioni del 20 settembre 2004 (mecc. 2004 07123/064) e del 27 settembre 2004 (mecc. 2004 04953/064);

4) di approvare l'acquisizione della partecipazione azionaria da parte della Città di Torino nel "Centro Estero per l'Internazionalizzazione del Piemonte S.c.p.A." con sede in via Ventimiglia, 165, Torino, Codice Fiscale e numero di iscrizione al registro delle Imprese di Torino 09489220013, per un importo complessivo di spesa di Euro 7.500,00 mediante l'acquisto di n. 7.500 azioni, aventi un valore unitario pari ad Euro 1,00 e rappresentanti il 3% del capitale, conseguentemente alla cessione sia da parte di Regione, sia da parte di Unioncamere dell'1,5% della propria quota;

5) di finanziare la spesa complessiva di Euro 7.500,00 con mezzi straordinari di bilancio, per cui il conseguente impegno di spesa è subordinato al verificarsi delle corrispondenti entrate;

6) di approvare le spese che si dovranno sostenere a titolo di oneri per la procedura di acquisto delle azioni, ivi comprese le spese di girata e fissato bollato;

7) di approvare l'erogazione dei contributi annuali ordinari necessari per fare fronte alle spese generali di gestione, determinati dall'Assemblea dei Soci in funzione delle esigenze di gestione della Società esposte nel budget, in misura non inferiore ad Euro 40.000,00 e non superiore ad Euro 120.000,00 per ogni 1% di capitale posseduto (art. 6);

8) di approvare, per l'anno in corso, l'erogazione della somma massima presunta di Euro 40.000,00 a titolo di contributo annuale per la gestione ordinaria del CEIPIEMONTE S.c.p.A., corrispondente a 4/12 del contributo ordinario annuo, determinato ipotizzando che l'ingresso della Città nella Società possa concretizzarsi entro il prossimo mese di settembre, rinviando a successive determinazioni dirigenziali l'impegno e la liquidazione delle somme necessarie per perfezionare l'operazione;

9) di rinviare a successive determinazioni dirigenziali l'impegno e la liquidazione delle somme necessarie per perfezionare l'operazione;
10) di prendere atto dell'avvenuta cessione d'azienda in data 30 marzo 2007, da parte del Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi a favore del CEIPIEMONTE;

11) di autorizzare la Città di Torino, e per essa il Sindaco o un suo delegato, a partecipare alle convocande assemblee del Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi, dell'Agenzia per la Promozione Internazionale di Torino e del Piemonte (I.T.P.) e dell'Agenzia Regionale per la Promozione Turistica del Piemonte (A.T.R.) per deliberare e votare favorevolmente alle ipotesi di incorporazione, scioglimento e liquidazione, nelle rispettive sedi assembleari e in ossequio ai relativi Statuti e ordinamenti;

12) di autorizzare il Sindaco o un suo delegato a svolgere tutti gli atti che si renderanno necessari per dare attuazione a quanto previsto con il presente provvedimento;

13) di autorizzare, per quanto di competenza, il Dirigente responsabile ad adottare tutti gli atti gestionali necessari per dare attuazione a quanto previsto con la presente deliberazione;

14) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.