Divisione Patrimonio, Partecipazioni e Sistema Informativo,
Innovazione e Integrazione
Settore Pianificazione e Controllo Partecipazioni Aziendali
n. ord. 100
2007 05087/064
OGGETTO: ACQUISIZIONE PARTECIPAZIONE AZIONARIA NELLA SOCIETA' DENOMINATA "CENTRO ESTERO PER L'INTERNAZIONALIZZAZIONE S.C.P.A." ED APPROVAZIONE DELLO STATUTO. PRESA D'ATTO DELLA CESSIONE DI AZIENDA DEL CENTRO ESTERO CAMERE DI COMMERCIO PIEMONTESI E SUA SUCCESSIVA LIQUIDAZIONE - ESTINZIONE DI I.T.P. E A.T.R..
Proposta del Vicesindaco Dealessandri,
di concerto con gli Assessori Altamura e Dell'Utri.
La crescente importanza che hanno assunto, in questi ultimi
anni, i fenomeni di internazionalizzazione rappresenta un fattore
determinante per lo sviluppo e l'espansione del sistema socio-economico
piemontese, che risulta agevolato sia dalla collocazione geografica
della regione che dalla presenza di imprese dinamiche e competitive,
nonché di enti e organismi istituzionali che operano concretamente
per sostenere e agevolare i processi di internazionalizzazione
delle imprese e dell'economia.
Pertanto, la Regione Piemonte, con Legge Regionale n. 13
del 13 marzo 2006, ha dato avvio, d'intesa con le Camere di Commercio,
Industria, Artigianato e Agricoltura del Piemonte, ad un processo
di graduale razionalizzazione e coordinamento degli interventi
in materia di internazionalizzazione dell'economia piemontese,
promuovendo un processo di unificazione degli enti ed organismi
che attualmente vi operano in un'unica società autorevole.
In particolare, la Legge introduce una nuova e diversa articolazione
dei servizi all'internazionalizzazione attraverso la costituzione
di una società consortile per azioni, destinata a sostituire,
nell'attività e nella funzione, il "Centro Estero
Camere Commercio Piemontesi" nonché ad incorporare
progressivamente quegli altri organismi, quali la Fondazione "Agenzia
per la Promozione Internazionale di Torino e del Piemonte"
(I.T.P.) e l'"Agenzia Regionale per la Promozione Turistica
del Piemonte" (A.T.R.) che concorrono al raggiungimento degli
obiettivi di cui all'articolo 2, comma 2 della predetta Legge:
- il rafforzamento della presenza delle imprese piemontesi
sui mercati esteri;
- l'attrazione degli investimenti in Piemonte;
- la valorizzazione internazionale dell'offerta turistica
regionale;
- la promozione sul mercato globale dei prodotti e servizi
delle imprese piemontesi compresa la filiera agroalimentare;
- la valorizzazione del "sistema Piemonte" anche
al fine di connotarne territorialmente i prodotti e di accrescerne
il richiamo commerciale.
L'art. 3 della Legge prevede un Comitato di Indirizzo presieduto
dal Presidente della Regione Piemonte o suo delegato la cui composizione
- rappresentativa delle associazioni economiche di categoria e
degli enti che operano nel campo dell'internazionalizzazione -
nonché le modalità di funzionamento sono state demandate
alla successiva deliberazione di Giunta Regionale n. 4-5455 del
12 marzo 2007. Il Comitato esprime le linee di indirizzo alle
quali l'attività della Società consortile si uniforma
e tali linee devono essere approvate dalla Giunta Regionale, previo
parere della Commissione Consiliare.
Pertanto, al fine di perseguire l'obiettivo di razionalizzare
gli interventi in materia di internazionalizzazione dell'economia
della Regione Piemonte, l'art. 6 abroga, a decorrere dalla costituzione
della Società in oggetto, la Legge Regionale 30 aprile
1996, n. 25 riguardante l'adesione della Regione al Centro Estero
Camere di Commercio Piemontesi, e modifica, a decorrere dall'avvenuta
incorporazione di A.T.R., la Legge Regionale 22 ottobre 1996,
n. 75 che disciplina l'organizzazione dell'attività di
promozione, accoglienza e informazione turistica in Piemonte.
L'aspetto innovativo più saliente rinvenibile nel
testo legislativo risiede nel tentativo di ricondurre a coerenza
sistemica la molteplicità delle iniziative in cui si manifestano,
a livello regionale, le politiche pubbliche in materia di internazionalizzazione
dell'economia.
Il legislatore regionale ha ritenuto di superare la molteplicità
degli organismi piemontesi dediti all'internazionalizzazione facendoli
confluire nell'ambito di un unico soggetto in grado di rappresentare
e coinvolgere al proprio interno, sia gli esponenti di interessi
settoriali, sia le istituzioni pubbliche, al fine di elevare la
competitività dei beni e dei servizi piemontesi sui mercati
mondiali.
In attuazione della Legge Regionale n. 13/2006, il processo
di riorganizzazione ed accorpamento degli enti piemontesi dediti
all'internazionalizzazione dell'economia del Piemonte si attuerà
in una serie di fasi.
La prima fase è stata realizzata mediante la creazione
di un'unica società consortile ai sensi dell'art. 2615-ter
del Codice Civile, senza scopo di lucro, a prevalente partecipazione
pubblica; la società in oggetto consentirà una maggiore
flessibilità decisionale e una più snella capacità
operativa per realizzare nuovi e più complessi servizi
per le imprese piemontesi, nella loro fase di ingresso e consolidamento
sui mercati internazionali, nonché per aumentare l'export
sul fatturato e favorire la stabilizzazione dei flussi di esportazione.
Tale società consortile è stata costituita,
con la denominazione di "Centro Estero per l'Internazionalizzazione
del Piemonte S.c.p.A.", siglabile "CEIPIEMONTE S.C.P.A.",
il giorno 19 dicembre 2006 con atto a rogito notaio Antonio Maria
Marocco (rep. n. 143053/63014), con un capitale sociale iniziale
di Euro 250.000,00 suddiviso in numero 5.000 azioni ordinarie
del valore nominale di Euro 50,00 ciascuna, sottoscritto dalla
Regione Piemonte, dal sistema camerale piemontese e da altri 11
soci fondatori tra cui le associazioni di categoria e le Università.
Con deliberazione dell'Assemblea Straordinaria dei soci del
5 marzo 2007, è stato modificato il valore nominale delle
azioni portandolo da Euro 50,00 ad Euro 1,00 con conseguente modifica
del primo comma dell'articolo 7 dello Statuto quindi, ad oggi,
il capitale sociale di CEIPIEMONTE ammonta ad Euro 250.000,00
e risulta suddiviso, in seguito alla modifica di cui sopra, in
n. 250.000 azioni del valore nominale unitario di Euro 1,00 di
proprietà dei seguenti Enti:
SOCI %
CAPITALE SOCIALE
Regione Piemonte
47,62 119.050,00
Unione CCIAA del Piemonte 4,79
11.975,00
CCIAA di Alessandria
4,64 11.600,00
CCIAA di Biella
2,20 5.500,00
CCIAA di Novara
2,60 6.500,00
CCIAA di Torino
21,40 53.500,00
CCIAA di Asti
2,27 5.675,00
CCIAA di Cuneo
6,78 16.950,00
CCIAA di Vercelli
1,58 3.950,00
CCIAA del Verbano Cusio Ossola 1,36
3.400,00
Università degli Studi di Torino 0,16
400,00
Politecnico di Torino
0,16 400,00
Università degli Studi del
Piemonte Orientale "Avogadro" 0,16
400,00
Casartigiani Piemonte
0,36 900,00
Federazione Regionale
Coldiretti Piemonte
0,10 250,00
Federapi Piemonte
1,00 2.500,00
"Unione Regionale del Commercio
e del Turismo del Piemonte
- Confcommercio Piemonte" 0,10
250,00
"CNA Piemonte - Confederazione
Nazionale dell'Artigianato
e della Piccola e Media Impresa" 0,36
900,00
Camera Valdostana delle Imprese
e delle Professioni
1,00 2.500,00
Confartigianato Imprese Piemonte 0,36
900,00
Confindustria Regionale del Piemonte 1,00
2.500,00
La società consortile in oggetto si propone lo
svolgimento unitario e coordinato di alcune fasi di attività
dei consorziati, nel precipuo interesse di questi, nel quadro
di un sistema integrato inteso come luogo di coordinamento, promozione
ed attuazione delle iniziative, anche tramite azioni pubblicitarie
o promozionali, che possano favorire, sviluppare e supportare
l'internazionalizzazione delle imprese, dell'economia e del territorio
del Piemonte e del Nord-Ovest (art. 4 dello Statuto).
In particolare, nell'interesse specifico degli Enti costituenti
o partecipanti o affidanti, la società potrà:
a) contribuire alla diffusione di una cultura economica che
permetta, soprattutto alle piccole e medie imprese, di operare
sui mercati internazionali;
b) promuovere sul mercato globale i prodotti e i servizi delle
imprese piemontesi;
c) contribuire alla diffusione dell'informazione sulle iniziative
di politica commerciale internazionale;
d) istituire sportelli informativi e di supporto alle imprese
per agevolare la loro attività sui mercati internazionali;
e) promuovere la costituzione ovvero costituire direttamente
sedi nei paesi oggetto di interesse e la creazione di reti di
collaboratori in campo industriale, commerciale, professionale
e politico - sociale;
f) promuovere e attrarre investimenti e partnership di società
estere curando l'attività di accoglienza attraverso uno
sportello integrato e fornendo altresì assistenza agli
operatori esteri in Italia in particolare nei loro rapporti con
imprese italiane;
g) favorire lo sviluppo di sistemi locali di imprese e promuovere
nuove opportunità di investimenti esteri;
h) promuovere le risorse turistiche del Piemonte e del nord-ovest
sui mercati internazionali ponendo in essere tutte le azioni e
le iniziative finalizzate alla valorizzazione del suddetto territorio
nei paesi esteri.
Venendo all'esame dello Statuto allegato alla presente deliberazione
(allegato 1) per farne parte integrante e sostanziale, esso, per
quanto attiene all'aspetto della disciplina societaria, è
conforme agli Statuti delle società controllate e partecipate
dalla Città di Torino e rispondente alle linee guida delineate
dal Consiglio Comunale con le deliberazioni del 20 settembre 2004
(mecc. 2004 07123/064) e del 27 settembre 2004 (mecc. 2004 04953/064).
Alla società possono partecipare enti, organismi associativi
e soggetti pubblici che, per vocazione istituzionale o caratteristiche
attitudinali, siano in grado di contribuire al conseguimento dell'oggetto
sociale; in particolare, ai sensi dell'art. 5 dello Statuto, possono
far parte della Società: le Camere di Commercio del Piemonte,
la Chambre della Valle d'Aosta, la Regione Piemonte, la Regione
della Valle d'Aosta, l'Unione Regionale delle Camere di Commercio
del Piemonte, enti pubblici, enti territoriali, associazioni ed
altri soggetti giuridici pubblici o privati portatori di interessi
generali che possono apportare benefici al sistema dell'internazionalizzazione
del Piemonte e del Nord-Ovest e che, siano in grado di concorrere
all'attuazione del l'oggetto sociale. Possono inoltre partecipare
alla Società le istituzioni nazionali competenti nel settore
dell'internazionalizzazione.
Il predetto art. 5 sottolinea altresì che la partecipazione
dei soci privati non può eccedere, nel complesso, il 22%
del capitale sociale.
In riferimento alla struttura societaria e alla governance,
si evidenziano di seguito alcuni dei contenuti essenziali dello
Statuto:
- i soci sono tenuti a versare alla Società i contributi
annuali ordinari necessari per fare fronte alle spese generali
di gestione ed i contributi straordinari necessari a fare fronte
a spese di carattere straordinario. I contributi annuali ordinari
sono determinati dall'Assemblea dei Soci in funzione delle esigenze
di gestione della Società esposte nel budget, in misura
non inferiore ad Euro 40.000,00 e non superiore ad Euro 120.000,00
per ogni 1% di capitale posseduto (art. 6);
- la circolazione delle azioni tra i soci e a favore di terzi
(art. 8) è soggetta a limitazioni consistenti nelle clausole
di prelazione e di gradimento, quest'ultimo anche immotivato,
da parte dell'Assemblea;
- il Consiglio di Amministrazione (art. 15) è composto
da un numero di membri compreso tra 11 e 14, incluso il Presidente,
con una espressa riserva di nomina, ai sensi dell'art. 2449 del
codice civile, a favore della Regione Piemonte e delle Camere
di Commercio Piemontesi; i restanti consiglieri, il Presidente
ed i Vice Presidenti, in numero da uno a quattro, sono nominati
dall'Assemblea;
- la gestione della società è controllata da
un Collegio di tre sindaci effettivi e due supplenti; ex art.
2449 Codice Civile, un componente effettivo è nominato
dalla Regione Piemonte ed uno dalle Camere di Commercio del Piemonte
(art. 21);
- è previsto un Comitato Tecnico (art. 23) composto
da un funzionario apicale per ciascuno dei soci, con funzioni
consultive del Consiglio di Amministrazione, che esprime parere
obbligatorio sul Programma di attività e sul budget annuale
da sottoporre all'approvazione dell'Assemblea;
- il Presidente Onorario (art. 24) è una figura eventuale
nominata dall'Assemblea e al quale il Presidente può delegare
funzioni onorifiche o di rappresentanza;
- la Società è tenuta ad adottare (art. 25),
nei limiti di quanto previsto dalla Legge Regionale n. 13/2006,
il Programma di Attività composto dal budget annuale, dalle
iniziative promozionali, dai progetti nonché da attività
specifiche;
- è inoltre previsto dall'art. 30 il principio di informativa
ai soci e al pubblico (anche tramite internet) dei principali
documenti della Società al fine di favorire una facile
e tempestiva conoscenza dell'andamento economico e finanziario
della stessa.
In merito alla seconda fase, questa è stata attuata
tramite l'acquisto da parte del CEIPIEMONTE del Centro Estero
Camere Commercio Piemontesi.
Il Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi, con sede
in Torino, via Ventimiglia, 165, è un'Associazione senza
fini di lucro che dal 1976 ha operato in favore dello sviluppo
internazionale del sistema economico di Piemonte e Valle d'Aosta.
La Regione Piemonte, con Legge Regionale 30 aprile 1996,
n. 25, ha aderito in qualità di socio sostenitore al predetto
Centro Estero Camere Commercio Piemontesi, allo scopo di favorire
lo sviluppo economico e sociale del Piemonte mediante l'accesso
ed il rafforzamento della presenza delle imprese piemontesi sul
mercato internazionale; analogamente, ha agito la Città
di Torino aderendo al Centro, con deliberazione della Giunta Comunale
del 15 luglio 2003, (mecc. 2003 05362/072), esecutiva dal 3 agosto
2003, in qualità di socio sostenitore a fianco della stessa
Regione.
Quanto all'acquisto del Centro Estero Camere Commercio Piemontesi
da parte del CEIPIEMONTE, l'Assemblea ordinaria, in data 5 marzo
2007, ha autorizzato, in ossequio alla normativa regionale e ai
sensi dell'art. 13, 3 comma, punto 6 dello Statuto dello stesso
CEIPIEMONTE, l'operazione di acquisto dell'azienda appartenente
al Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi. Parallelamente,
in data 12 marzo 2007, l'Assemblea dei soci del Centro Estero
ha approvato la cessione di azienda a favore del Centro Estero
per l'Internazionalizzazione del Piemonte.
In attuazione delle due deliberazioni di cui sopra, in data
30 marzo 2007 si è effettivamente concretizzata la cessione
d'azienda attraverso scrittura privata autenticata dal notaio
Caterina Bima, dando attuazione all'art. 1, 2 comma della Legge
Regionale n. 13 del 13 marzo 1996.
Al riguardo si precisa che il prezzo complessivo della cessione
d'azienda è stato stabilito di comune accordo tra le parti
in Euro 32.730,00 sulla base della situazione patrimoniale del
Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi al 31 dicembre 2006.
Inoltre, in considerazione del fatto che il Centro Estero ha proseguito
la propria attività sino alla data di efficacia del trasferimento
della proprietà dell'azienda in capo al CEIPIEMONTE S.c.p.A.
(1 aprile 2007), pur avendo perso il diritto a percepire, a far
data dal 1 gennaio 2007, i contributi in conto esercizio dovuti
dai Soci, il cessionario si è impegnato a pagare a favore
del cedente un corrispettivo di ammontare pari ai contributi maturati
nei primi tre mesi dell'anno, convenzionalmente stabilito in Euro
605.000,00 oltre IVA 20%.
Pertanto con effetto a partire dal 1 aprile 2007, il Centro
Estero per l'Internazionalizzazione del Piemonte è divenuto
operativo acquisendo l'azienda di proprietà del predetto
Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi; a seguito di tale
cessione, il Centro Estero resterà in vita per il tempo
strettamente necessario ad esperire gli adempimenti burocratici
previsti dalle norme vigenti per lo scioglimento e la liquidazione.
In particolare, spetta all'Assemblea generale dei Soci, ai sensi
dell'art. 7 dello Statuto del Centro Estero Camere di Commercio
Piemontesi, deliberare lo scioglimento dell'Associazione e la
nomina dei liquidatori. Le attività e le eventuali passività
di liquidazione dovranno essere ripartite, secondo il disposto
dell'art. 16 del predetto Statuto, tra tutti i soci in proporzione
alla quota versata da ciascuno di essi negli ultimi tre esercizi,
fatti salvi beni e strumenti detenuti e/o posseduti a diverso
titolo dall'Associazione.
In merito alla terza fase, essa prevede l'incorporazione
progressiva degli altri organismi che concorrono al raggiungimento
degli obiettivi propri del CEIPIEMONTE; tra tali organismi si
individua la Fondazione di diritto privato senza fini di lucro
denominata I.T.P., ente nel quale la Città di Torino detiene
già una partecipazione.
Si precisa che I.T.P., con sede in Torino, via Bogino n.
9, è stata costituita in data 25 ottobre 1996, con atto
a rogito notaio Antonio Maria Marocco (rep. n. 130694/55780),
ed ha quali enti fondatori, la Città di Torino, la Regione
Piemonte, la Provincia di Torino, l'Unioncamere Piemonte, la Camera
di Commercio di Torino, il Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi,
la Federazione delle Associazioni Industriali del Piemonte, l'Unione
Industriale di Torino e l'API, Associazione Piccole e Medie Industrie
di Torino e Provincia.
In particolare, la Città di Torino partecipa, in qualità
di Socio Fondatore, alla Fondazione I.T.P., in esecuzione della
deliberazione del Consiglio Comunale in data 20 maggio 1996 (mecc.
9602790/15), esecutiva dal 13 giugno 1996.
I.T.P. costituisce la prima Agenzia regionale italiana dedicata
all'attrazione di investimenti nazionali ed esteri in Piemonte,
che si propone come interlocutore privilegiato alle imprese che
vogliano avviare nuove attività produttive e di servizi
nella Regione, rendendo più efficaci i rapporti tra gli
investitori e le autorità locali.
Nella fattispecie, è d'obbligo rilevare che la fondazione
I.T.P., in attuazione della Legge Regionale 13/2006, è
destinata a essere incorporata nel Centro Estero per l'Internazionalizzazione
del Piemonte; pertanto, alla luce del riordino degli interventi
pubblici in merito alla promozione internazionale di Torino e
del Piemonte, la Città, con nota prot. n. 302/2007, ha
manifestato ad I.T.P. la propria intenzione di non erogare il
contributo annuale versato alla Fondazione, in vista della sua
possibile incorporazione nel "Centro Estero per l'Internazionalizzazione
del Piemonte S.c.p.A." .
Pertanto, considerato che anche gli altri soci fondatori
di I.T.P. hanno manifestato il loro intendimento di non destinare
più risorse per sostenere l'attività della Fondazione
nel corrente anno, il Consiglio di Amministrazione di I.T.P. ha
di conseguenza autorizzato il ricorso al patrimonio per far fronte
alle spese correnti della Fondazione stessa.
In particolare, a seguito di alcuni approfondimenti, il Consiglio
di Amministrazione, nella riunione del 17 maggio 2007, ha deliberato,
tra l'altro:
- di individuare, come modalità per giungere all'estinzione
di I.T.P., la cessazione dei contratti e/o la cessione dei singoli
contratti in essere a favore di CEIPIEMONTE S.c.p.A.;
- di conferire mandato al Presidente perché solleciti
CEIPIEMONTE S.c.p.A. ad assumere, in conformità alle previsioni
statutarie, una formale deliberazione con la quale esprimere la
volontà di procedere all'assunzione di tutti gli attuali
dipendenti (impiegati, quadri e dirigenti) e collaboratori di
I.T.P. alle medesime condizioni praticate antecedentemente al
perfezionarsi dell'estinzione della Fondazione.
In merito alle modalità di scioglimento di I.T.P.,
occorre precisare che il C.d.A. della Fondazione, nella riunione
del 17 maggio 2007, ha sottolineato che non è opportuna
la soluzione dell'estinzione tramite cessione del ramo d'azienda,
conformemente a ciò che è già avvenuto per
il Centro Estero Camere Commercio Piemontesi, in quanto I.T.P.
non ha mai svolto attività commerciale.
Pertanto per addivenire allo scioglimento della Fondazione,
finalizzato all'assorbimento dell'attività e del personale
della stessa in CEIPIEMONTE, occorrerà seguire la strada
delineata dallo Statuto il quale dispone che l'assemblea è
validamente costituita quando in essa sono rappresentati almeno
i 3/4 dei Soci Fondatori (art. 18) e che lo scioglimento della
Fondazione stessa debba essere deliberato all'unanimità
(art. 15), inoltre, lo Statuto prevede altresì che "in
caso di estinzione della Fondazione l'intero pA.T.R.imonio della
stessa sarà devoluto ad altri enti con sede in Piemonte
che abbiano finalità analoghe o comunque non dissimili
da quelle della Fondazione. L'individuazione dell'ente cui devolvere
il pA.T.R.imonio della Fondazione sarà effettuata dal Consiglio
di Amministrazione con il voto favorevole dei 3/4 dai suoi componenti.
La devoluzione sarà attuata dal Presidente in carica"
(art. 21).
A quanto detto sopra si aggiunga altresì che, per
quanto riguarda la liquidazione del patrimonio delle fondazioni
in genere, la disciplina civilistica e, in particolare, l'art.
31, nel 1 e 2 comma, prevede che "I beni della persona giuridica,
che restano dopo esaurita la liquidazione, sono devoluti in conformità
dell'atto costitutivo o dello statuto. Qualora questi non dispongano,
se trattasi di fondazione, provvede l'autorità governativa,
attribuendo i beni ad altri enti che hanno fini analoghi (
)".
Considerato quanto sopra premesso e considerata altresì
la necessità di dare attuazione alle previsioni della normativa
regionale, a questo punto è necessario che i Soci Fondatori,
a cui lo Statuto riserva la decisione, si pronuncino sull'eventuale
scioglimento dell'Ente onde consentire al Consiglio di Amministrazione
di assumere tutti i conseguenti provvedimenti anche, ed in particolare,
a salvaguardia delle aspettative di ricollocazione dei dipendenti.
A tale riguardo, si precisa che, a seguito della liquidazione
della Fondazione, tenuto conto dell'accordo con le organizzazioni
sindacali aziendali siglato il 10 luglio 2007, il personale attualmente
in servizio presso I.T.P., verrà ricollocato presso il
CEIPIEMONTE, tramite l'estinzione di ogni singolo contratto di
lavoro e la successiva assunzione dei singoli dipendenti da parte
del nuovo soggetto, il quale si impegna a garantire contratti
di lavoro analoghi, in termini e condizioni economiche e normative,
a quelli attualmente in essere presso I.T.P., con mantenimento
della dinamica salariale correlata e con periodo di prova ridotto.
In merito alla quarta fase, questa dovrà realizzarsi
mediante l'ingresso del Comune di Torino e della Provincia di
Torino nella compagine societaria del CEIPIEMONTE.
Infatti, la Regione Piemonte e Unioncamere, con nota prot.
n. 217 dell'8 maggio 2007, hanno richiesto alla Città di
Torino e alla Provincia, in quanto soci di Centro Estero Camere
di Commercio Piemontesi, I.T.P. e A.T.R., di entrare nella compagine
azionaria della nuova società consortile mediante l'acquisizione
di 7.500 azioni, rappresentanti il 3% del capitale, per un valore
complessivo di Euro 7.500,00 che, alla luce degli accordi di partecipazione
azionaria paritetica nel CEIPIEMONTE S.c.p.A. tra Regione Piemonte
e Unioncamere, corrisponderebbero alla cessione sia da parte di
Regione sia da parte di Unioncamere dell'1,5% della propria quota.
A fronte di tale richiesta, la Città di Torino, con
nota prot. 303/2007, ha manifestato il proprio interesse all'acquisizione
delle predette quote, rappresentanti il 3% del capitale, per un
valore complessivo di Euro 7.500,00.
Tale spesa sarà finanziata con mezzi straordinari
di bilancio, per cui il conseguente impegno di spesa avverrà
al verificarsi delle corrispondenti entrate.
In merito alla quinta fase, essa dovrà attuarsi mediante
l'incorporazione di A.T.R. in CEIPIEMONTE, prevista esplicitamente
dall'art. 6, 1 comma della L.R. 13/2006.
Per quanto riguarda A.T.R., si precisa che, l'Agenzia Regionale
per la Promozione Turistica del Piemonte, con sede in Torino,
piazza Castello 165, è stata costituita nella forma di
Consorzio, per iniziativa della Regione con il concorso delle
Province e delle Camere di Commercio, in ottemperanza alla Legge
Regionale 22 ottobre 1996, n. 75 (Organizzazione dell'attività
di promozione, accoglienza e informazione turistica in Piemonte)
"allo scopo di valorizzare le risorse turistiche del Piemonte,
di favorire la loro trasformazione in prodotti turistici collocabili
in modo concorrenziale sui mercati turistici nazionali e internazionali,
di realizzare una gestione delle attività di promozione
turistica secondo criteri che consentano una ottimizzazione dell'uso
delle risorse e un miglioramento dell'efficacia delle azioni di
sostegno del turismo, mediante una compartecipazione dei soggetti
pubblici e privati interessati allo sviluppo del turismo stesso(
)"
(art. 6, comma, 1, Legge n. 75/1996).
L'art. 8, comma 1, della predetta Legge Regionale n. 75/1996,
chiarisce che possono inoltre partecipare all'Agenzia i soggetti
pubblici e privati che sono interessati alla promozione delle
risorse turistiche del Piemonte ed in particolare le Agenzie di
accoglienza e promozione turistica locale, le Comunità
Montane, i Comuni a rilevante economia turistica, le associazioni
di categoria, i collegi e altri organismi rappresentativi degli
operatori turistici e i consorzi di imprese turistiche. Pertanto,
in esecuzione della previsione dell'art. 8 predetto, la Città
di Torino, con deliberazione della Giunta Comunale del 24 luglio
1997 (mecc. 9703888/45), esecutiva dall'8 agosto 1997, ha aderito
in qualità di socio fondatore all'A.T.R..
L'Amministratore Unico del Consorzio ha illustrato brevemente,
in occasione dell'Assemblea dei consorziati tenutasi il giorno
31 maggio 2007, gli sviluppi futuri in ordine alle attività
dell'Agenzia Turistica.
La Legge Regionale n. 13/2006 prevede espressamente all'art.
2, comma 2 lett. c) che CEIPIEMONTE S.c.p.A. si occupi, tra l'altro,
della "valorizzazione internazionale dell'offerta turistica
regionale" e introduce all'art. 6, comma 1 una serie di modifiche
alla Legge Regionale n. 75/1996.
Inoltre, la Legge Regionale 23 aprile 2007, n. 9 (Legge Finanziaria
per l'anno 2007) stabilisce all'art. 57 che "Le funzioni
nel settore del turismo non affidate alla società consortile
prevista dalla Legge Regionale 13 marzo 2006. n. 13 (Costituzione
della società consortile per azioni per l'internazionalizzazione
del sistema Piemonte) e che permangono tra i compiti istituzionali
della Regione sono svolte dagli uffici regionali e, laddove il
loro esercizio richieda un'organizzazione specialistica non presente
tra quelle regionali, da un organismo costituito dalla Giunta
Regionale anche nella forma di cui all'art. 2362 del Codice Civile.".
Alla luce di tali disposizioni legislative, l'Amministratore
Unico del Consorzio nella predetta seduta del 31 maggio 2007,
ha affermato la necessità di provvedere all'estinzione
dell'Agenzia Turistica, anche prima della naturale scadenza della
stessa fissata statutariamente al 31 dicembre 2007, e la necessità
di organizzare la prosecuzione delle attività che residuano
in quanto non assorbite dal CEIPIEMONTE S.c.p.A..
L'Amministratore Unico del Consorzio afferma altresì
che risulta evidente, stante la prosecuzione delle attività
dell'Agenzia Turistica in seno ai due nuovi organismi sopracitati
che la liquidazione dell'Agenzia dovrà essere attuata in
due fasi: un primo trasferimento o devoluzione dei beni, contratti
di lavoro, progetti, cespiti ecc. a favore di CEIPIEMONTE S.c.p.A.;
una seconda e contestuale devoluzione di beni e cespiti al futuro
e costituendo organismo determinato unilateralmente dalla Giunta
Regionale secondo le prescrizioni dell'art. 57 della Legge Finanziaria
regionale per l'anno 2007.
Si precisa inoltre che spetta all'Assemblea straordinaria
dei consorziati, ai sensi dell'art. 28 dello Statuto dell'A.T.R.,
deliberare lo scioglimento e nominare uno o più liquidatori,
determinandone i poteri nell'osservanza delle disposizioni di
legge e stabilire le modalità ed i criteri di devoluzione
dei beni e dell'eventuale attivo netto, in coerenza con la natura
e le finalità del Consorzio e nel rispetto dei diritti
dei Consorziati; dunque occorre che questa Città, in quanto
consorziata dell'Agenzia Turistica Regionale, autorizzi, fin da
ora, il compimento di tutti gli atti necessari per le operazioni
sopra richiamate ed in particolare autorizzi il Sindaco o suo
delegato, in occasione dell'Assemblea straordinaria che sarà
convocata nei mesi venturi a votare favorevolmente allo scioglimento
del Consorzio nonché ad adottare i necessari e conseguenti
provvedimenti.
Ad oggi, premesso che il Centro Estero Camere di Commercio
Piemontesi è stato già sostituito, in attuazione
della Legge Regionale n. 13 del 13 marzo 2006, dal CEIPIEMONTE,
in seguito alla su citata cessione d'azienda avvenuta in data
30 marzo 2007.
Considerato che anche I.T.P. e A.T.R., in attuazione della
Legge Regionale n. 13/2006, sono destinati a confluire, in un'ottica
di continuità, nel CEIPIEMONTE.
Visto che la Città di Torino detiene una partecipazione
in tutti e tre gli enti in oggetto (Centro Estero Camere di Commercio
Piemontesi, I.T.P. e A.T.R.) e che, con particolare riferimento
a I.T.P., ha manifestato con nota prot. n. 302/2007, la propria
intenzione di non erogare il contributo annuale versato alla Fondazione,
in vista della possibile incorporazione di questa nel "Centro
Estero per l'Internazionalizzazione del Piemonte S.c.p.A."
e con nota prot. 303/2007, la Città ha altresì manifestato
il proprio interesse all'acquisizione delle quote del CEIPIEMONTE
rappresentanti il 3% del capitale, per un valore complessivo di
Euro 7.500,00.
Considerata la necessità, una volta acquisite le quote
del CEIPIEMONTE, di provvedere al versamento dei contributi annuali
ordinari necessari per fare fronte alle spese generali di gestione,
determinati dall'Assemblea dei Soci in misura non inferiore ad
Euro 40.000,00 e non superiore ad Euro 120.000,00 per ogni 1%
di capitale posseduto (ex art. 6 dello Statuto della società
consortile) e considerato altresì che, relativamente a
tale contributi, l'impegno finanziario complessivo presunto per
l'anno in corso a favore del CEIPIEMONTE è stimato per
un importo complessivo massimo di Euro 40.000,00, corrispondente
a 4/12 del contributo ordinario annuo, determinato ipotizzando
che l'ingresso della Città nella Società possa concretizzarsi
entro il prossimo mese di settembre.
Considerata la imprescindibilità dell'operazione di
incorporazione del Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi,
dell'I.T.P. e di A.T.R. nel CEIPIEMONTE al fine di dare attuazione
alla più volte citata Legge Regionale n. 13 del 13 marzo
2006.
Dato atto della necessità per il Comune di Torino,
in coerenza con le indicazioni comunitarie, nazionali e regionali
di dare un fattivo contributo al tema dell'internazionalizzazione
piemontese, facendosi parte attiva nel processo di accorpamento
degli enti previsto dalla predetta Legge Regionale n. 13/2006.
Si ritiene opportuno:
- prendere atto della costituzione del "Centro Estero
per l'Internazionalizzazione del Piemonte S.c.p.A." e conseguentemente
autorizzare l'ingresso della Città di Torino nella compagine
azionaria della società consortile in oggetto mediante
l'acquisizione di 7.500 azioni, rappresentanti il 3% del capitale,
per un valore complessivo di Euro 7.500,00;
- approvare lo Statuto sociale della società consortile
"Centro Estero per l'Internazionalizzazione del Piemonte
S.c.p.A.";
- autorizzare il versamento dei contributi annuali ordinari
necessari per fare fronte alle spese generali di gestione a favore
del CEIPIEMONTE determinati dall'Assemblea dei Soci in misura
non inferiore ad Euro 40.000,00 e non superiore ad Euro 120.000,00
per ogni 1% di capitale posseduto (ex art. 6 dello Statuto della
società consortile), considerando che l'importo di tali
contributi ordinari per l'anno in corso è stimato per un
importo complessivo massimo di Euro 40.000,00, corrispondente
a 4/12 del contributo ordinario annuo, determinato ipotizzando
che l'ingresso della Città nella Società possa concretizzarsi
entro il prossimo mese di settembre;
- prendere atto dell'avvenuta cessione d'azienda da parte
del Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi a favore del
CEIPIEMONTE;
- prendere atto del processo di incorporazione delle attività
di I.T.P. in CEIPIEMONTE, delineato dalla Legge Regionale n. 13/2006;
- autorizzare il Sindaco o un suo delegato a partecipare alla
convocanda Assemblea di I.T.P., deliberando a favore dello scioglimento
della Fondazione anche in vista dell'ingresso della Città
di Torino nel CEIPIEMONTE;
- prendere atto della futura necessaria incorporazione delle
attività di A.T.R. in CEIPIEMONTE e autorizzare, fin da
ora, il compimento di tutti gli atti necessari per la predetta
operazione ed in particolare autorizzare il Sindaco o un suo delegato,
in occasione dell'Assemblea straordinaria che sarà convocata
nei mesi venturi, a votare favorevolmente allo scioglimento del
Consorzio nonché ad adottare i necessari e conseguenti
provvedimenti.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli
Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale,
fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella
competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo
Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
1) di prendere atto e di condividere, per le motivazioni espresse in narrativa e che qui integralmente si richiamano, il processo di graduale riorganizzazione del settore dell'export e dell'internazionalizzazione dell'economia piemontese, definito con Legge Regionale n. 13 del 13 marzo 2006;
2) di prendere atto della costituzione del "Centro Estero per l'Internazionalizzazione del Piemonte S.c.p.A.";
3) di approvare lo Statuto sociale della società consortile "Centro Estero per l'Internazionalizzazione del Piemonte S.c.p.A", nel testo allegato alla presente deliberazione per costituirne parte integrante e sostanziale (all. 1 - n. ), in quanto conforme a quello degli Statuti delle società controllate e partecipate dalla Città di Torino e rispondente alle linee guida delineate dal Consiglio Comunale con le deliberazioni del 20 settembre 2004 (mecc. 2004 07123/064) e del 27 settembre 2004 (mecc. 2004 04953/064);
4) di approvare l'acquisizione della partecipazione azionaria da parte della Città di Torino nel "Centro Estero per l'Internazionalizzazione del Piemonte S.c.p.A." con sede in via Ventimiglia, 165, Torino, Codice Fiscale e numero di iscrizione al registro delle Imprese di Torino 09489220013, per un importo complessivo di spesa di Euro 7.500,00 mediante l'acquisto di n. 7.500 azioni, aventi un valore unitario pari ad Euro 1,00 e rappresentanti il 3% del capitale, conseguentemente alla cessione sia da parte di Regione, sia da parte di Unioncamere dell'1,5% della propria quota;
5) di finanziare la spesa complessiva di Euro 7.500,00 con mezzi straordinari di bilancio, per cui il conseguente impegno di spesa è subordinato al verificarsi delle corrispondenti entrate;
6) di approvare le spese che si dovranno sostenere a titolo di oneri per la procedura di acquisto delle azioni, ivi comprese le spese di girata e fissato bollato;
7) di approvare l'erogazione dei contributi annuali ordinari necessari per fare fronte alle spese generali di gestione, determinati dall'Assemblea dei Soci in funzione delle esigenze di gestione della Società esposte nel budget, in misura non inferiore ad Euro 40.000,00 e non superiore ad Euro 120.000,00 per ogni 1% di capitale posseduto (art. 6);
8) di approvare, per l'anno in corso, l'erogazione della somma massima presunta di Euro 40.000,00 a titolo di contributo annuale per la gestione ordinaria del CEIPIEMONTE S.c.p.A., corrispondente a 4/12 del contributo ordinario annuo, determinato ipotizzando che l'ingresso della Città nella Società possa concretizzarsi entro il prossimo mese di settembre, rinviando a successive determinazioni dirigenziali l'impegno e la liquidazione delle somme necessarie per perfezionare l'operazione;
9) di rinviare a successive determinazioni dirigenziali
l'impegno e la liquidazione delle somme necessarie per perfezionare
l'operazione;
10) di prendere atto dell'avvenuta cessione d'azienda in data
30 marzo 2007, da parte del Centro Estero Camere di Commercio
Piemontesi a favore del CEIPIEMONTE;
11) di autorizzare la Città di Torino, e per essa il Sindaco o un suo delegato, a partecipare alle convocande assemblee del Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi, dell'Agenzia per la Promozione Internazionale di Torino e del Piemonte (I.T.P.) e dell'Agenzia Regionale per la Promozione Turistica del Piemonte (A.T.R.) per deliberare e votare favorevolmente alle ipotesi di incorporazione, scioglimento e liquidazione, nelle rispettive sedi assembleari e in ossequio ai relativi Statuti e ordinamenti;
12) di autorizzare il Sindaco o un suo delegato a svolgere tutti gli atti che si renderanno necessari per dare attuazione a quanto previsto con il presente provvedimento;
13) di autorizzare, per quanto di competenza, il Dirigente responsabile ad adottare tutti gli atti gestionali necessari per dare attuazione a quanto previsto con la presente deliberazione;
14) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.