Divisione Patrimonio, Partecipazioni e Sistema Informativo, Innovazione e Integrazione
Settore Vendite, Acquisti, Rapporti Istituzionali, Assicurazioni e Vigilanza

n. ord. 93
2007 04800/008

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 1 OTTOBRE 2007

(proposta dalla G.C. 17 luglio 2007)

OGGETTO: COMPLESSO IMMOBILIARE DENOMINATO EX CAVALLERIZZA REALE SITO IN TORINO VIA VERDI 5/9. APPROVAZIONE SCHEMA DI ATTO DI COMPRAVENDITA DAL MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DI DETTO COMPENDIO.

Proposta del Sindaco e dell'Assessore Viano.

Il complesso dell'ex Cavallerizza Reale, della superficie di circa 22.000 mq., rientra fra i beni appartenenti al Demanio Pubblico dello Stato - Ramo storico artistico, fatta eccezione per l'edificio dell'antica Zecca di proprietà del Comune.
L'area in cui è ubicato detto compendio, è compresa tra:
- a ovest: Piazzetta Mollino e Archivio di Stato;
- a nord: Giardini Reali e Auditorium Rai;
- a est: via Rossini e Residenza Universitaria di via Rossini-via Verdi;
- a sud: via Giuseppe Verdi.
Il quartiere nel quale si inserisce il complesso della Cavallerizza è stato progettato e successivamente sviluppato fra la metà del 1600 e la fine del 1800 per ospitare le attività di servizio al Palazzo Reale e alla Corte in un momento di forte sviluppo ed ampliamento urbanistico della città ispirato dalla casa regnante per conseguire un'immagine adeguata a quella di altre capitali europee.
Il complesso, al cui progetto contribuirono tutti i grandi architetti dell'epoca - Vitozzi, Castellamonte, Guarini e Juvarra - fu realizzato nella Contrada della Zecca al limite orientale della città barocca, quale struttura destinata a giochi ed esercizi cavallereschi, a maneggio, stalle e riparo per cavalli e carrozze, come ancora testimoniano stucchi e decorazioni sui portali e sulle volte. In particolare il maneggio reale - la Cavallerizza in senso stretto - voluto da Carlo Emanuele III, fu realizzato ad opera di Benedetto Alfieri nel 1740, su un'idea di Filippo Juvarra.
L'intero complesso si presenta oggi come una sorta di enclave a se stante non connessa con il resto della città, con lo stesso centro urbano di un tempo, caratterizzato da una molteplicità di usi impropri non consoni alla grande valenza storica ed architettonica di detti luoghi.
Nello specifico la situazione occupazionale del compendio di proprietà statale è la seguente:
- locali in uso all'Amministrazione militare per servizi tecnici (Genio) e giudiziari (Tribunale Militare) (All. A di cui infra);
- locali destinati ad attività in uso alla Città di Torino per attività temporanee espositive e culturali in forza verbali di consegna sottoscritti in data 28 febbraio, 20 e 21 marzo 1997;
- locali destinati ad attività di servizio alle persone - Circolo dei beni demaniali;
- locali ad uso dei Carabinieri del nucleo operativo ecologico;
- locali ad uso deposito o autorimessa in detenzione all'Amministrazione Militare;
- locali destinati a residenza: è stata accertata sulla base della documentazione trasmessa dall'Agenzia del Demanio sede di Torino la presenza di n. 39 nuclei familiari che occupano porzioni del compendio per usi abitativi in forza di contratti di concessione da tempo scaduti e non più rinnovati, come risulta in particolare da nota dell'Agenzia del Demanio in data 19 ottobre 2005 prot. 2005/17725/FTO (conservata agli atti del Settore proponente);
- locali ad uso ufficio dell'Università della 3° età.
Per questo motivo la Città ha già da tempo individuato nella riqualificazione funzionale e nel recupero architettonico del Complesso della Cavallerizza Reale un elemento di decisiva centralità rispetto al più ampio disegno di pianificazione urbanistica e socio-economica concernente la valorizzazione dell'area cittadina compresa tra le Porte Palatine e la Mole Antonelliana.
Infatti, sfruttando la vocazione museale propria di detto complesso attraverso una completa riqualificazione patrimoniale ed urbanistica, l'Amministrazione comunale intende realizzare al suo interno un percorso culturale integrato così da unire, accanto alle attività espositive, anche un utilizzo commerciale, terziario e residenziale di detti spazi.
Tale nuova visione progettuale ha lo scopo di sviluppare l'attrattività del compendio in oggetto trasformandolo in un polo denso di attività diversificate ma pur sempre coerenti con la citata vocazione prioritaria museale.
L'obiettivo dell'Amministrazione comunale risulta pertanto quello di conseguire, con una serie di interventi mirati, un livello alto di qualità urbana sia sotto il profilo del recupero edilizio sia in termini sociali e culturali.
La Cavallerizza, per la rilevanza storica e il riconosciuto valore artistico quale opera di architettura "unica", è classificata, ai sensi del comma 34 dell'articolo 10 delle N.U.E.A., tra le "Aree da trasformare" nel centro storico e pertanto gli interventi in essa previsti sono regolamentati attraverso una specifica scheda normativa e sottoposti al parere vincolante della Commissione Regionale per i Beni Culturali e Ambientali.
Per tali aree, infatti, il Piano Regolatore prevede interventi di riqualificazione dell'ambiente storico che, in linea generale, possono essere attuati attraverso attività volte a reintegrare e valorizzare il tessuto costruito ripristinando i confini di edificazione originari, la continuità dei fronti su strada, le vedute prospettiche, la complessità interna ai lotti.
In definitiva, gli interventi previsti sono tesi a reintegrare e valorizzare questo singolare spazio che nel corso del tempo ha perso, nonostante l'indubbia valenza storica e simbolica, la connessione con il limitrofo contesto urbano.
Partendo da queste premesse, in data 15 aprile 2003, il Ministero dell'Economia e delle Finanze - per il tramite dell'Agenzia del Demanio, istituita con il D.Lgs. n. 300 del 1999 ed istituzionalmente preposta alla gestione, alla conservazione nonché alla valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato - ha sottoscritto con il Comune di Torino un Protocollo d'Intesa volto a disciplinare la valorizzazione del complesso e dei correlati aspetti patrimoniali.
Con detto accordo, infatti, le Parti si sono impegnate ad avviare, ai sensi della Legge n. 410 del 2001, il procedimento di valorizzazione del compendio nell'ambito della definizione degli obiettivi specifici comuni alle Amministrazioni firmatarie, prevedendo l'acquisizione di parte del complesso al patrimonio comunale.
Le trasformazioni urbanistiche che hanno interessato negli ultimi anni Torino non possono, infatti, trascurare un complesso di tale rilevanza storica. A tale scopo, in ragione della complessità dell'intervento progettuale, la Città di Torino ha indetto, con atto del Sindaco in data 8 marzo 2004, una Conferenza di Servizi di natura istruttoria avente lo scopo da un lato di coordinare i diversi strumenti programmatori e pianificatori attraverso una contestuale valutazione delle ipotesi di riutilizzo del Complesso, dall'altro di inquadrare l'intero compendio sotto il profilo urbanistico. In tal modo, attraverso l'individuazione delle modifiche urbanistiche necessarie, la Conferenza di Servizi, conclusasi in data 14 luglio 2004, ha potuto definire le destinazioni d'uso ammissibili e determinare la proposta di variante al P.R.G. nonché il relativo Studio unitario di riqualificazione e valorizzazione del Complesso.
La proposta di variante, coerente con l'impostazione originaria della scheda relativa all'area da trasformare del Complesso della Cavallerizza, esalta il ruolo del nuovo nucleo museale della Città ed apporta rilevanti integrazioni prevedendo un articolato quadro di destinazioni d'uso, anche alternative, ipotizzando di localizzarvi, oltre al complesso espositivo, attività di commercio ed artigianato, uffici, studi professionali e residenze. Detta variante prevede anche nuovi percorsi pedonali e due autorimesse interrate.
All'intero iter procedimentale hanno partecipato la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e la Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte che hanno rilasciato parere favorevole circa la soluzione proposta.
In considerazione del carattere strategico che l'operazione di riqualificazione e valorizzazione riveste per lo sviluppo cittadino nonché per l'insediamento - nell'ambito del territorio comunale - di funzioni e iniziative di pubblico interesse, il Comune di Torino, modificando le proprie determinazioni assunte con il Protocollo del 2003, nel corso del 2005 ha avanzato richiesta di acquisizione dell'intero compendio.
Tale proposta è scaturita dalla necessità di riqualificare unitariamente ed in maniera organica l'intero rione e non soltanto quella porzione di esso che era stata oggetto di precedenti intese con l'Università e con il Demanio. Nel Protocollo siglato nel 2003, infatti, sulla scorta delle intese già assunte con l'Università degli Studi di Torino in un precedente accordo approvato dalla Città con deliberazione consiliare del 13 maggio 1998 (mecc. 9803107/01), il Comune si era impegnato a riservare all'Ateneo torinese la parte del compendio denominata Maneggio Chiablese; si prevedeva, altresì, l'acquisizione di ulteriori porzioni da destinare ad attività museali.
Peraltro, a seguito degli studi sopra citati, finalizzati alla valorizzazione del compendio, si è preso atto delle difficoltà di dare attuazione ad un progetto di valorizzazione di così ampia portata se non disponendo della proprietà dell'intero complesso.
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, tramite l'Agenzia del Demanio, in considerazione sia della peculiarità storico-artistica del compendio demaniale de quo e, quindi, dei vincoli su di esso gravanti, sia alla luce delle disposizioni di cui alla Legge n. 311 del 2004, art. 1 comma 450 (Legge Finanziaria 2005), ha ritenuto accettabile la richiesta di cessione avanzata dal Comune.
Pertanto, con nota prot. n. 2005/8463/FTO in data 11 maggio 2005, detto Ministero ha avanzato richiesta di autorizzazione all'alienazione - a favore del Comune di Torino - alla competente Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte; in esito a detta istanza la Direzione medesima, con nota prot. n. 9603 del 1° agosto 2005, ha vincolato il complesso ai sensi delle disposizioni di tutela di cui al D.Lgs. 42/2004, ritenendo che il medesimo rivesta l'interesse di cui all'art. 10 comma 1 del Decreto stesso.
Con la suddetta nota è stata inoltre autorizzata l'alienazione del compendio alla Città in considerazione del fatto che detta vendita ne assicura la tutela e la valorizzazione non pregiudicandone il pubblico godimento; stabilisce, inoltre, che le destinazioni d'uso previste non sono incompatibili con il carattere storico-artistico del bene stesso o tali da recare danno alla sua conservazione, prevedono le prescrizioni a cui i proprietari dovranno attenersi nella realizzazione degli interventi di recupero e riqualificazione.
A tal proposito giova far presente che, a seguito dell'incontro tenutosi tra i rappresentanti della Civica Amministrazione e della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, è stato da quest'ultima confermato che tale autorizzazione debba intendersi applicabile anche ai successivi passaggi di proprietà dalla Città a soggetti terzi, purché vengano rispettati i vincoli e le prescrizioni indicate nel provvedimento autorizzativo. A seguito di tale incontro è stata pertanto inviata dai civici uffici nota prot. n. 18777/IV-9 del 13 novembre 2006 nella quale veniva richiesto di esplicitare tale assenso in forma scritta; con lettera prot. 8/IV/9A112 del 31 gennaio 2007 è stato confermato dalla Direzione Regionale quanto verbalmente esplicitato nell'incontro sopra indicato. Tale precisazione è imprescindibile nell'ipotesi in cui, acquisito il complesso in oggetto, la Città decida di procedere al recupero del compendio attraverso soggetti terzi, utilizzando gli strumenti normativi forniti dall'attuale legislazione quali, ad esempio, il project financing.
Alla luce di quanto sopra, per formalizzare gli impegni reciproci che dovranno essere assunti per addivenire al definitivo trasferimento di proprietà, le Parti hanno ritenuto necessario predisporre uno schema di contratto di compravendita che richiama in parte il contenuto del protocollo sottoscritto in data 15 aprile 2003, ma che lo integra/modifica con nuove pattuizioni più precise e puntuali.
Con detto schema di atto (allegato 1), che ha valenza di contratto definitivo di compravendita esclusivamente per le porzioni di compendio non in detenzione all'Amministrazione Militare, mentre per queste ultime si configura solo come contratto preliminare di acquisto, mediante il quale le Amministrazioni coinvolte assumono l'impegno di addivenire al definitivo trasferimento di proprietà dell'intero compendio in capo alla Città secondo la seguente scansione temporale:
- acquisto immediato dalla Città di tutte le porzioni attualmente libere e occupate dal Comune, dagli altri Enti e dai 39 nuclei familiari sopra indicati,
- acquisto successivo, alle condizioni infra dettagliate, della porzione attualmente occupata dall'Amministrazione Militare in modo da permettere a quest'ultima di organizzare logisticamente la sua ricollocazione in altra sede.
Infatti, per quanto concerne quest'ultima porzione viene stabilito nel contratto che il trasferimento debba essere condizionato all'effettiva liberazione della stessa a cura del Ministero della Difesa da attuarsi entro 3 anni dalla stipula del rogito. Per tale ragione, qualora quest'ultimo non provveda al rilascio entro detto termine, la Città potrà concedere una proroga oppure rinunciare all'acquisto della porzione di cui trattasi maturando, in tal caso, il diritto a percepire una somma pari ad Euro 3.843.909,00 corrispondente al 15% del valore dalla stessa conseguito per effetto della valorizzazione ottenuta a seguito dell'approvazione della variante di P.R.G..
Il prezzo dell'intero complesso è stato all'attualità stabilito di comune accordo con l'Agenzia del Demanio in Euro 36.927.253,00 fuori campo I.V.A.. Detto importo, determinato in contraddittorio tra le Parti e con il supporto, per la Città, del Dipartimento Casa-Città del Politecnico di Torino, tiene conto della situazione occupazionale esistente che incide sul valore di mercato del medesimo ed è quindi riferibile:
i. quanto ad Euro 3.331.941,00 alla porzione occupata dal Comune;
ii. quanto ad Euro 10.840.579,00 alle porzioni occupate dal Demanio, da Enti e/o Istituzioni e dai nuclei familiari;
iii. e quanto ad Euro 22.754.733,00 alla porzione occupata dall'Amministrazione Militare, da rivalutarsi in base agli indici Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati maturati fino al termine massimo di 36 mesi.
In considerazione della predetta situazione occupazionale riferita agli immobili di cui al precedente punto ii) (individuati nella planimetria - allegato n. 14 e contraddistinti con le lettere C, M (parte), N, O, P), (all. 14 - n. ) l'Agenzia del Demanio ha applicato una riduzione del 30% rispetto al loro valore di mercato, pari ad Euro 15.486.541,00.
L'importo dell'intero complesso (Euro 36.927.253,00) verrà versato dalla Città in quattro rate così suddivise:
a) quanto a Euro 8.752.230,00 al momento della sottoscrizione del primo atto acquisto (relativo all'intero compendio escluse le porzioni in uso all'Amministrazione militare);
b) quanto a Euro 5.420.290,00 entro i successivi 36 mesi, somma da rivalutarsi annualmente con l'applicazione degli interessi al tasso legale, con decorrenza dalla data di sottoscrizione del contratto di acquisto di cui al precedente punto a);
c) quanto a Euro 22.754.733,00 importo da rivalutarsi in base all'indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati calcolato per un periodo massimo di 36 mesi con decorrenza dalla data della stipula del contratto preliminare, da corrispondersi come segue:
- il 50% (Euro 11.377.366,50) al momento della stipula del contratto definitivo di trasferimento della porzione attualmente occupata dall'Amministrazione militare;
- il restante 50% (Euro 11.377.366,50) entro i 36 mesi successivi alla data di stipula del predetto atto.
Al fine della corretta formalizzazione degli atti occorre precisare che la Cavallerizza insiste su area individuata al C.T. al Foglio 1247 particelle 108, 109, 110, 111, 112 e 113 quale contornata con perimetro rosso nell'allegato estratto di mappa (allegato 2) ed è attualmente censita al C.F. al foglio 1247 mappali 24; 6p; 108 sub.1 e 109 sub.1 graffati; 109 sub.2; 110 subalterni da 1 a 13 compresi; i fabbricati che la costituiscono sono raffigurati nelle planimetrie dei piani interrato, terreno, primo, primo-secondo, secondo, terzo, quarto, quinto e piano copertura (allegati 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11) nonché nelle tavole delle sezioni (allegati 12 e 13).
Le porzioni attualmente utilizzate dall'Amministrazione Militare, e oggetto di trasferimento in una fase successiva, sono contrassegnate con campitura grigia nell'allegato A (composto di 6 planimetrie dei relativi piani) al contratto costituente allegato 1 al presente provvedimento e saranno catastalmente individuate, qualora necessario, con apposita variazione catastale a cura e spese dell'Agenzia del Demanio.
In sintesi, il compendio oggetto di acquisto si compone dei seguenti immobili:
1- Blocco del Tribunale Militare e Genio Militare:
- manica longitudinale su Giardini Reali di n. 5 piani f.t. oltre a interrato;
- manica dai Giardini reali alla Rotonda di n. 4-5 piani f.t. oltre a interrato;
- volume ad un piano f.t. detto la Rotonda;
- manica interna detta la Paggeria di n. 5 piani f.t.;
- manica dell'Ex-Accademia Militare su piazzetta Mollino di n. 4 piani f.t.;
2- Edifici su via Verdi:
- Bassa corte del Maneggio a est di n. 4 piani f.t. oltre a parziale piano interrato;
- Manica da via Verdi alla Rotonda di n. 2 piani f.t.;
- Manica da via Verdi alla Cavallerizza Alfieriana di n. 4 piani f.t. oltre a piano sottotetto abitabile;
3- Cavallerizza Alfieriana volume ad un piano f.t.;
4- Manica detta "del Mosca" lungo i Giardini Reali di 4 piani f.t. oltre a parziale piano ammezzato e piano interrato;
5- Nucleo detto delle Pagliere costituito da due maniche parallele, prospettanti sulla vietta Roma; manica nord destinata a maneggio ad un piano f.t, con parti soppalcate, manica sud a n. 3 piani f.t.;
6- Maneggio Chiablese costituita da grande sala ad un piano f.t. e manica su cortile a 3 livelli f.t..
Tutti i suddetti immobili hanno copertura a falde con struttura lignea e locali sottotetto in prevalenza non abitabili.
Si precisa che la descrizione sopra citata potrebbe essere suscettibile di ulteriori precisazioni /modifiche, che peraltro non inficerebbero l'acquisto, intendendo la Città divenire proprietaria dell'intero compendio da cielo a terra, nello stato di fatto in cui si trova.
Infine, in relazione alle urgenti necessità dell'Università degli Studi di Torino di disporre di nuovi spazi funzionali all'esercizio delle proprie attività istituzionali (realizzazione di un'aula magna), il Ministero dell'Economia e delle Finanze - rappresentato dall'Agenzia del Demanio - ed il Comune di Torino si sono accordati per addivenire alla consegna anticipata del Maneggio Chiablese (consistente in un fabbricato ad un piano fuori terra costituito da un ampio locale ad uso espositivo, individuato al C.T. e al C.F. al foglio 1247 part. 113) nelle more della sottoscrizione dell'atto di compravendita in oggetto.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

per le motivazioni espresse in narrativa, che qui integralmente si richiamano per farne parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:
1) di approvare l'acquisto, dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, del compendio noto come ex Cavallerizza Reale, sito a Torino, via Verdi 5/9, insistente su area individuata al C.T. al Foglio 1247 particelle 108, 109, 110, 111, 112 e 113 quale contornata con perimetro rosso nell'allegato estratto di mappa (all. 2 - n. ); detto compendio è attualmente censito al C.F. al foglio 1247 mappali 24; 6p; 108 sub. 1 e 109 sub. 1 graffati; 109 sub. 2; 110 subalterni da 1 a 13 compresi (salvo migliori e più precisi dati catastali da rendersi al rogito, con la precisazione, comunque, che eventuali inesattezze nella descrizione di cui sopra o nelle planimetrie di cui infra non hanno rilievo, intendendo la Città acquisire il compendio nello stato di fatto in cui si trova). I fabbricati che lo costituiscono sono raffigurati nelle planimetrie dei piani interrato, terreno, primo, primo-secondo, secondo, terzo, quarto, quinto e piano copertura (all. 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 e 11 - nn. ) nonché nelle tavole delle sezioni (all. 12 e 13 - nn. );
2) di approvare l'unito schema di contratto di compravendita (all. 1, A, B, C, D, E, F - nn. ), da sottoscriversi con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, sostitutivo del Protocollo di Intesa sottoscritto in data 15 aprile 2003. Tale atto costituisce contratto definitivo di acquisto dell'intero compendio, con esclusione delle porzioni del complesso in detenzione all'Amministrazione Militare costituenti contratto preliminare di compravendita sottoposto alla condizione sospensiva dell'avvenuta integrale liberazione delle medesime. Ad esso verrà pertanto data attuazione con due diverse tempistiche attraverso la formalizzazione di due separati atti di trasferimento della proprietà: il primo relativo a tutte le porzioni immobiliari attualmente non detenute dall'Amministrazione Militare da stipularsi entro 6 mesi dalla sottoscrizione del presente protocollo, il secondo relativo alle parti restanti da stipularsi al momento della loro totale liberazione, salvo proroga o rinuncia della Città all'acquisto.
A precisazione di quanto sopra, gli immobili oggetto di contratto definitivo di vendita sono i seguenti:
1- Edifici su via Verdi:
- Bassa corte del Maneggio a est di n. 4 piani f.t. oltre a parziale piano interrato;
- Manica da via Verdi alla Rotonda di n. 2 piani f.t.;
- Manica da via Verdi alla Cavallerizza Alfieriana di n. 4 piani f.t. oltre a piano sottotetto abitabile;
2- Cavallerizza Alfieriana volume ad un piano f.t.;
3- Manica detta "del Mosca" lungo i Giardini Reali di 4 piani f.t. oltre a parziale piano ammezzato e piano interrato;
4- Nucleo detto delle Pagliere costituito da due maniche parallele, prospettanti sulla vietta Roma; manica nord destinata a maneggio ad un piano f.t, con parti soppalcate, manica sud a n. 3 piani f.t.;
5- Maneggio Chiablese costituita da grande sala ad un piano f.t. e manica su cortile a 3 livelli f.t..
Detti immobili insistono su area individuata al C.T. al Foglio 1247 particelle 111 parte, 112 e 113 quale contornata con perimetro rosso nell'allegato estratto di mappa al contratto (allegato B) e sono censiti al C.F. al foglio 1247 mappali 111 (ex fg. 212 part. 10); 112 sub 1, sub 2 e sub 3 (ex fg. 212 part. 12 sub 1, 2, 3); 113 (ex fg. 212 part. 11); 108 sub. 1 e 109 sub. 1 graffati; 109 sub. 2; 110 subalterni da 1 a 13 compresi. Detti fabbricati sono raffigurati nelle planimetrie dei piani interrato, terreno, primo, primo-secondo, secondo, terzo, quarto, quinto e piano copertura (allegato C) nonché nelle tavole delle sezioni (allegato D), il tutto posto alle seguenti coerenze: via Giuseppe Verdi, proprietà demaniale in uso all'Amministrazione Militare, Giardini Reali e Auditorium RAI, via Rossini, residenza universitaria di via Rossini - via Verdi, proprietà Città di Torino (Antica Zecca).
Viceversa, la porzione oggetto di contratto preliminare, attualmente in detenzione del Ministero della Difesa, risulta così composta:
Blocco del Tribunale Militare e Genio Militare:
- manica longitudinale su Giardini Reali di n. 5 piani f.t. oltre a interrato;
- manica dai Giardini Reali alla Rotonda di n. 4-5 piani f.t. oltre a interrato;
- volume ad un piano f.t. detto la Rotonda;
- manica interna detta la Paggeria di n. 5 piani f.t.;
- manica dell'Ex-Accademia Militare su piazzetta Mollino di n. 4 piani f.t..
Detta porzione (formante un unico corpo posto alle generali coerenze di: Giardini Reali, proprietà demanio dello Stato, Via Giuseppe Verdi, distacco da area pertinenziale del Teatro Regio, Piazzetta Mollino e Archivio di Stato) è attualmente censita al Catasto Fabbricati al Foglio 1247 particelle nn. 6 e 24 ed insiste su area censita al C.T. al foglio 1247 particelle nn. 108 , 109, 110, 111 parte.
3) di dare atto che il corrispettivo complessivo, determinato in contraddittorio tra le Parti e con il supporto, per la Città, del Dipartimento Casa-Città del Politecnico di Torino, è stato stabilito in Euro 36.927.253,00 fuori campo I.V.A. di cui:
i. Euro 3.331.941,00 riferiti alla porzione occupata dal Comune;
ii. Euro 10.840.579,00 riferiti alle porzioni occupate dal Demanio, da Enti e/o Istituzioni e dai nuclei familiari;
iii. Euro 22.754.733,00 riferiti alla porzione occupata dall'Amministrazione militare, da rivalutarsi in base all'indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati calcolato per un periodo massimo di 36 mesi con decorrenza dalla data della stipula del contratto preliminare.
L'intero importo verrà versato dalla Città in quattro rate così suddivise:
a) quanto a Euro 8.752.230,00 al momento della sottoscrizione del primo atto acquisto (relativo all'intero compendio escluse le porzioni in uso all'Amministrazione militare);
b) quanto a Euro 5.420.290,00 entro i successivi 36 mesi, somma da rivalutarsi annualmente con l'applicazione degli interessi al tasso legale, con decorrenza dalla data di sottoscrizione del contratto di acquisto di cui al precedente punto a);
c) quanto a Euro 22.754.733,00 da corrispondersi come segue:
- il 50% (Euro 11.377.366,50) al momento della stipula del contratto definitivo di trasferimento della porzione attualmente occupata dall'Amministrazione militare;
- il restante 50% (Euro 11.377.366,50) entro i 36 mesi successivi alla data di stipula del predetto atto.
L'importo di Euro 22.754.733,00 dovrà essere rivalutato secondo l'indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati calcolato per un periodo massimo di 36 mesi con decorrenza dalla data della stipula del contratto preliminare;
4) di dare atto che il compendio dovrà essere ceduto nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, libero comunque da pesi, vincoli, ipoteche, iscrizioni e trascrizioni pregiudizievoli, arretrati d'imposte e tasse, con tutte le servitù attive e passive alla stessa inerenti, garantendone la proprietà ogni evizione a norma di legge;
5) di dare atto che la spesa di cui sopra, relativamente a Euro 8.752.230,00 per l'anno 2007, sarà finanziata con entrate straordinarie e conseguentemente verrà impegnata al verificarsi delle corrispondenti entrate, mentre con successivi atti saranno definite le modalità di finanziamento della spesa relativa ai corrispettivi da versare negli esercizi futuri, che sarà impegnata nei bilanci degli esercizi corrispondenti;
6) di demandare a successivi provvedimenti la modalità di copertura della spesa necessaria a finanziare le acquisizioni delle porzioni immobiliari oggetto di successivo perfezionamento;
7) di demandare ai Dirigenti competenti l'assunzione di tutti i provvedimenti che si renderanno necessari sotto il profilo amministrativo, fiscale e contabile;
8) di dare atto che le spese di rogito e conseguenti saranno a carico della Città acquirente e verranno sostenute dal Settore competente; viceversa, saranno economicamente a carico della parte venditrice e verranno effettuate a cura della stessa, le operazioni di frazionamento, accatastamento e ogni ulteriore incombenza che si rendesse necessaria al fine della corretta trascrizione degli atti presso i pubblici registri immobiliari. Saranno inoltre a carico della parte venditrice, ove non esistessero già, l'installazione di autonomi contatori relativi alle utenze idrica, elettrica e del gas a servizio della porzione di compendio oggetto di contratto preliminare di compravendita;
9) ferme restando le clausole contenute nel contratto di cui all'allegato 1, al fine di non costituire un aggravio procedimentale, di dare sin d'ora mandato all'organo esecutivo di autorizzare direttamente la stipula del contratto definitivo di compravendita della porzione di compendio occupata dall'Amministrazione Militare nel caso in cui la sottoscrizione del medesimo dovesse essere mera esecuzione di quanto previsto al titolo II del contratto costituente allegato n. 1 al presente provvedimento, ovverosia nel caso dell'avvenuta integrale liberazione dello stesso, da parte del Ministero della Difesa, entro 36 mesi dalla sottoscrizione del preliminare;
10) di demandare ad un successivo provvedimento dell'organo esecutivo, che dovrà essere approvato prima della sottoscrizione del primo degli atti di acquisto, l'individuazione delle Divisioni/Settori dell'Amministrazione Comunale a cui dovrà essere consegnato il complesso o porzioni dello stesso;
11) di autorizzare la consegna anticipata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze - per il tramite dell'Agenzia del Demanio - alla Città di Torino, della parte del compendio denominato Maneggio Chiablese: ciò al fine di consentire all'Università di Torino, nelle more della sottoscrizione dell'atto di compravendita del compendio, di disporre sin d'ora di tali spazi funzionali all'esercizio delle proprie attività;
12) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.