Vice Direzione Generale Gabinetto del Sindaco e Servizi Culturali
Settore Cooperazione Internazionale e Pace

n. ord. 96
2007 04523/113



CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 1 OTTOBRE 2007

(proposta dalla G.C. 10 luglio 2007)

OGGETTO: ASSOCIAZIONE "HYDROAID. SCUOLA INTERNAZIONALE DELL'ACQUA PER LO SVILUPPO". APPROVAZIONE DELLE MODIFICHE DELLO STATUTO E CONFERMA DI ADESIONE.

Proposta dell'Assessore Dell'Utri.

Un'efficace e moderna gestione delle risorse idriche disponibili rappresenta una delle principali condizioni di sviluppo per decine di paesi in cui la cronica scarsità di acqua costituisce il principale ostacolo per qualsiasi forma di progresso. Attualmente, la domanda di acqua cresce ad un ritmo doppio rispetto a quello di aumento della popolazione, con evidenti ripercussioni sull'intera economia mondiale.
La formazione di tecnici-manager capaci di realizzare un'efficace e razionale gestione delle risorse idriche è uno dei più importanti sostegni che si possano dare ai paesi emergenti e in via di sviluppo.
Al fine di apportare un concreto contributo per la soluzione dei problemi legati all'approvvigionamento e alla gestione delle risorse idriche, in data 10 novembre 1999, con atto a rogito notaio Marocco, rep. n. 136074/58322, è stata costituita, nelle persone dei Rettori dell'Università e del Politecnico di Torino, in carica all'epoca, e nella persona del Presidente dell'AAM Torino S.p.A., un'Associazione senza fini di lucro denominata "Scuola Internazionale dell'Acqua per lo Sviluppo" - abbreviabile "HYDROAID".
Allo scopo di supportare lo sviluppo delle attività dell'Associazione e di garantirne il sostegno finanziario, è stato richiesto l'intervento di altri soggetti in veste di Soci, tra cui figurano, oltre alla Città di Torino, che ha espresso già un primo indirizzo positivo con deliberazione (mecc. 2001 09274/50), la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, le fondazioni bancarie torinesi, il Ministero degli Affari Esteri, il sistema camerale, il CSI.
L'Associazione, come si evince dallo schema di Statuto allegato, persegue, esclusivamente finalità non lucrative di solidarietà ed assistenza nel campo della formazione e di attività ad essa accessorie o connesse.
L'attività principale è diretta all'organizzazione di corsi teorico-pratici gratuiti di formazione sulla creazione e gestione globale di infrastrutture e servizi idrici, riferiti al ciclo integrato delle acque (acqua potabile, fognatura, trattamento acque reflue e loro eventuale riutilizzo) con relativo training. Tali corsi sono destinati a tecnici-manager di paesi emergenti e in via di sviluppo, con speciale riferimento ai paesi più poveri e che maggiormente soffrono di gravi carenze idriche.
Il supporto didattico è offerto da Università e Politecnico, Scuola di Amministrazione Aziendale e da primarie aziende locali di servizi idrici, mentre il supporto logistico viene assicurato, sulla base di un'apposita Convenzione, dall'International Training Centre di Torino dell'ILO (International Labour Organisation) - Agenzia delle Nazioni Unite che mette a disposizione locali didattici, alloggio, vitto, assistenza generale.
L'Associazione può, inoltre, organizzare conferenze, spettacoli e manifestazioni che abbiano attinenza con le proprie finalità, allacciare relazioni con altri soggetti, pubblici o privati, che siano ritenute utili al migliore svolgimento compiti statutari, realizzare pubblicazioni funzionali ai propri scopi, organizzare iniziative associative di carattere collaterale.
Oltre a rappresentare un polo mondiale di formazione al servizio dello sviluppo, l'Associazione si propone, inoltre, di fornire assistenza e consulenza permanente post-corsi, creando a Torino una struttura operativa atta a mantenere una rete capillare di contatti tra il corpo docente e gli ex allievi, anche dopo il loro rientro nei rispettivi paesi.
Quest'attività consente alla nostra Muncipalità di potersi avvalere di tecnici formatisi a Torino ogni qual volta si ravvisi l'opportunità di realizzare progetti di rafforzamento istituzionale nelle Città partner dei PvS che abbiano peculiare attinenza alle tematiche relative alle politiche di gestione delle risorse idriche.
In questi anni di operatività l'Associazione ha riscosso riconoscimenti che sono andati al di là delle più rosee previsioni, esemplificativo a tal proposito è l'interesse dimostrato dal Governo Brasiliano che, a seguito dell'incontro avvenuto nel 2003 tra il Presidente del Brasile e il Sindaco della Città di Torino, in partenariato con quello italiano, ha finanziato e sostenuto la realizzazione di HYDROAID in Brasile. Questo progetto, giunto oramai alla sua terza edizione, si è sviluppato grazie allo studio di fattibilità commissionato proprio dalla Città di Torino nel 2003.
In virtù di questa positiva evoluzione, si sono rese necessarie le modifiche dello Statuto che meglio adeguassero l'azione operativa della struttura associativa alle nuove e rilevanti funzioni istituzionali che, per volontà degli stessi Soci, HYDROAID sta assumendo.
Considerato che è obiettivo strategico dell'Amministrazione comunale concretare proprie linee di cooperazione internazionale secondo il metodo della cooperazione decentrata, per il tramite del coinvolgimento partecipato delle diverse potenzialità ed eccellenze presenti sul territorio comunale.
Rilevato che le principali finalità delle azioni identificate nel progetto strategico di HYDROAID, per quanto riguarda la cooperazione decentrata, prevedono tra le priorità tematiche: assistenza tecnica e sostegno allo sviluppo dei poteri locali, ai processi di regionalizzazione del governo del territorio e azioni di sostegno alla formazione e sviluppo dei servizi tecnici ed amministrativi delle collettività locali dei paesi partner.
Considerato che, nella costruzione e attivazione di progetti di cooperazione coerenti con i programmi nazionali, europei ed internazionali di cooperazione e con le competenze della Città di Torino, il tema di un'efficace gestione delle risorse idriche disponibili e le connesse necessità formative risultano essere tra quelli indicati come prioritari dai partner dei paesi terzi beneficiari.
Tenendo conto di quanto stabilito da:
- il Settimo Obiettivo del Millennio della Campagna internazionale promossa dalle Nazioni Unite il quale, nell'ambito del più generale goal relativo all'"Assicurare la sostenibilità ambientale", si pone, all'interno di questo specifico sotto-punto: "Assicurare acqua potabile e strutture sanitarie migliorate per tutti", il traguardo di dimezzare entro il 2015 la percentuale di persone prive di accesso sostenibile all'acqua potabile;
- la "Charte Européenne de l'Autonomie Locale" elaborata dal Consiglio d'Europa nel 1985 nella quale veniva sancito il diritto delle collettività locali (democraticamente elette) di un Paese a cooperare tra loro e con collettività omologhe di altri Paesi;
- l'inserimento formale, datato 1989, dei concetti di cooperazione decentrata nell'attività dell'Unione Europea (IV Convenzione di Lomé) che arriveranno a formalizzarsi nel regolamento del 1998 (regolamento (CE) n. 1659/98 del Consiglio del 17 luglio 1998);
- la "Nuova disciplina della cooperazione dell'Italia con i paesi in via di sviluppo" (Legge n. 49 del 26 febbraio 1987, art. 2, commi 4 e 5) e il relativo Regolamento di esecuzione (D.P.R. n. 177 del 12 aprile 1988, art. 7) con cui il nostro Paese ha formalmente riconosciuto alle Autonomie locali italiane (Regioni, Province autonome ed Enti locali) un ruolo propositivo e attuativo nell'azione di cooperazione allo sviluppo governativa disciplinandone, altresì, la facoltà di iniziativa e le modalità di collaborazione con le strutture ministeriali;
- la Legge Regione Piemonte 67/1995 su "Interventi regionali per la promozione della cultura e dell'educazione di pace per la cooperazione e la solidarietà internazionale";
- gli indirizzi politici espressi dalla Città di Torino sul tema della cooperazione decentrata, tra cui si ricorda: le mozioni del Consiglio Comunale n. 44 del 3 dicembre 2001 su "Cooperazione internazionale" (mecc. 2001 09070/002), mozione n. 23 del 20 maggio 2002 su "Cooperazione internazionale e pari opportunità" (mecc. 2002 03546/002); mozione n. 8 del 10 febbraio 2003 su "Cooperazione internazionale, azioni di opportunità e bilancio previsionale e programmatico 2003" (mecc. 2003 00802/002);
- tenendo particolarmente conto della mozione n. 16/2007: "Sostegno alle politiche di cooperazione decentrata della Città di Torino" con cui il Consiglio Comunale impegna, tra l'altro, il Sindaco e la Giunta a concordare con le Aziende partecipate forme di collaborazione stabile che prevedano l'impiego di una parte significativa delle loro risorse destinate alla cooperazione, su progetti coordinati dalla Città di Torino.
Preso atto della significativa importanza dello strumento associativo, delle attività e degli obiettivi di solidarietà internazionale perseguiti da HYDROAID, si ritiene opportuno approvare lo Statuto con le modifiche indicate in allegato e di confermare l'adesione della Città all'Associazione HYDROAID.
Ogni ulteriore proposta di modifica dello Statuto o di scioglimento dell'Associazione deve essere subordinata alla previa approvazione del Consiglio Comunale.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1) di approvare, per le ragioni e le finalità espresse in premessa, lo schema di Statuto dell'Associazione "Scuola Internazionale dell'Acqua per lo Sviluppo", abbreviabile HYDROAID (all. 1 - n. ), che forma parte integrante del predetto atto, e di approvare la propria adesione alla suddetta così come organizzata secondo le nuove disposizioni statutarie;
2) di dare atto che il Sindaco di Torino o un suo delegato provvederanno ad approvare il testo definitivo in sede di Assemblea Straordinaria dei soci convocata il 25 luglio p.v. (all. 2 - n. ), autorizzando altresì i medesimi ad approvare anche eventuali marginali e non sostanziali modifiche allo statuto rivolte ad una sua migliore redazione;
3) di dare atto che ogni ulteriore proposta di modifica dello Statuto e di scioglimento dell'Associazione sarà sottoposta alla preventiva approvazione del Consiglio Comunale;
4) di dare atto che lo Statuto allegato è conforme a quanto previsto dagli articoli 28 comma 3 e 42 comma 10 dello Statuto della Città di Torino;
5) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.