Vice Direzione Generale Servizi Tecnici
Settore Grandi Opere del Verde Pubblico
n. ord. 86
2007 03916/117
OGGETTO: "CASCINE NEI PARCHI" - INTERVENTI FINALIZZATI ALL`UTILIZZO E AL RECUPERO DEGLI EDIFICI RUSTICI ALL'INTERNO DEI GRANDI PARCHI CITTADINI APPROVAZIONE LINEE GUIDA.
Proposta dell'Assessore Tricarico,
di concerto con l'Assessore Viano.
Sin dall'inizio del XX secolo gli strumenti urbanistici, succedutisi
nel tempo, hanno sempre individuato e confermato gli ambiti fluviali
dei quattro corsi d'acqua che bagnano la Città di Torino,
quali spazi privilegiati per la creazione di parchi e aree naturali.
Venuta meno l'esigenza di sfruttare la forza dell'acqua quale
fonte di energia motrice per le attività industriali, si
è colta sul finire del '900 la possibilità e la
necessità di restituire ai fiumi e ai loro dintorni una
dignità paesaggistica e una funzione sociale ed ecologica.
Si è così passati da una prima fase di costruzione
puntuale di alcuni pur importanti parchi ripariali e privi di
una veduta unitaria estesa all'intero territorio urbano, ad una
fase culturalmente più matura che ha portato a considerare
i fiumi e lo spazio adiacente come un unicum geografico/funzionale,
un sistema ambientale esteso anche alla collina.
Questa realtà e la nuova sensibilità ecologico-ambientale
hanno condotto, nel corso degli anni, in un primo tempo al piano
del "Sistema Verde Azzurro" e dell' Anello Verde, che
hanno poi trovato più precisata e impegnata volontà
politica con l'approvazione del progetto Torino Città d'Acque.
Infatti in data 7 febbraio 1994 (n. ord. 47 - mecc. 9310321/46)
fu approvata dal Consiglio Comunale un'apposita deliberazione
quadro relativa a tale progetto, per il recupero e l'implementazione
dei parchi lungo le fasce fluviali, in coerenza con le previsioni
del nuovo PRGC. Il progetto si prefiggeva la realizzazione di
un unico percorso fluviale continuo lungo 75 Km. ed il recupero
di circa 5.000.000 di mq. di sponde attualmente non fruibili dalla
cittadinanza.
Alcuni anni più tardi con deliberazione n. 58 del Consiglio
Comunale del 19 marzo 2001 (mecc. 2001 02167/46) esecutiva dal
2 aprile 2001, veniva approvato il progetto "Anello Verde"
che aveva come finalità quella di collegare i parchi collinari
(Maddalena, Superga, passando per Ottolenghi, e Fontana dei Francesi)
con un sistema di sentieri all'interno dei confini comunali. L'itinerario
ad anello dal fiume Po al Parco della Maddalena sino al Parco
di Superga per ridiscendere al fiume Po presso il confine di S.
Mauro. In tale progetto i sentieri in parte ricalcano i vecchi
tracciati agricolo-forestali e rappresentano un raccordo tra
le emergenze architettoniche di Superga e del Colle della Maddalena
per poi ridiscendere sino ai piedi della collina nelle zone del
Meisino e del Fioccardo attraverso un anello di circa 50 km. tra
boschi, parchi, vigne storiche, ville sopravvissute al trascorrere
dei secoli.
A distanza di alcuni anni si può ora constatare che il
gran lavoro compiuto in questa direzione, ha consegnato alla
Città nuovi parchi fluviali e collinari per oltre 1.000.000
di mq. e 500.000 mq. di parchi riqualificati o completati collegati
da un sistema di piste ciclabili e pedonali. Nelle zone collinari
sono stati riutilizzati e risistemati numerosi sentieri, ripuliti
boschi con le più avanzate tecniche selvicolturali e risanati
i dissesti idrogeologici con tecniche di ingegneria naturalistica.
Dai progetti sopra descritti è inoltre emersa l'esigenza,
ed in alcuni casi l'urgenza, di recuperare anche antiche e sopravvissute
strutture rurali ora in condizioni di grave e progressivo degrado
per attribuire loro una funzione che risponda ad attuali e nuove
esigenze della collettività.
L'obiettivo che ci si prefigge è quello di recuperare
le più significative di queste antiche residenze tramite
la loro concessione a enti, associazioni o cooperative no profit
impegnate a realizzare anche tutta una serie di servizi correlati
al parco (servizi igienici, noleggio biciclette, punti didattici
ed informativi, locali di presidio per i volontari e i guardia
parchi, ed altre attività, anche di carattere commerciale,
strettamente attinenti alla corretta fruizione dei parchi).
Per gli Assessorati al Patrimonio ed Urbanistica e al Verde Pubblico
riveste particolare interesse il recupero, la ristrutturazione
ed il riutilizzo delle cascine di patrimonio comunale, sia per
gli aspetti storici, culturali e sociali che le qualificano (in
ambiti significativi di valore naturalistico e di riqualificazione
del territorio) che per le finalità di arricchire i parchi
urbani di nuove attività e servizi.
In tal senso ha operato già la deliberazione della Giunta
Comunale del 12 luglio 2005 (mecc. 2005 05629/008) esecutiva dal
29 luglio 2005, relativa al monitoraggio ed al primo recupero
degli edifici afferenti al patrimonio comunale anche con la compartecipazione
di fondi regionali, comunitari, di fondazioni bancarie ecc..
Partendo dall'esperienza di progetti già in via di sviluppo
su alcune aree e che sono certamente integrabili in un sistema
complessivo di più grande respiro, si indicano i seguenti
obiettivi e finalità del progetto:
- ripristino, conservazione e valorizzazione del patrimonio rurale
e naturale dei parchi urbani e collinari;
- difesa e lo sviluppo dell'occupazione legate in special modo
alle attività di recupero ambientale;
- valorizzazione dei prodotti tipici soprattutto delle aree protette
collinari e fluviali;
- integrazione del reddito e lo sviluppo socio-economico delle
aree comprese nei parchi.
Tali obiettivi devono essere perseguiti attraverso:
- attività connesse con i servizi turistici;
- fornitura di servizi per la gestione e la fruizione del parco
per tutta la cittadinanza, con particolare attenzione ai portatori
di handicap e ai soggetti disagiati;
- interventi per sostenere l'occupazione giovanile e non;
- attività di formazione, aggiornamento e riqualificazione
professionale;
- attività sociali e socio sanitarie.
Un primo elenco di edifici di proprietà comunale rispondenti
agli obiettivi prefissati, ubicati in modo diffuso sul territorio
(come evidenziato da planimetria allegata - all. 1 - n.
) sono:
1. Cascina Varetto (Parco dell'Arrivore);
2. Cascina Coppa (Parco del Meisino - già in concessione
coop. Mela Cotogna);
3. Cascina della Filanda (Parco del Meisino);
4. Cascina Villagrande alias Villa Moia (Parco del Nobile - già
in concessione coop. Agriforest);
5. Magazzino Monte dei Cappuccini (Parco del Monte dei Cappuccini);
6. Casa Bosio (Parco Leopardi);
7. Cascina Castagna (Parco della Maddalena - la concessione alla
Pro Natura è in fase di formalizzazione);
8. Edificio arrivo ex seggiovia (Parco Cavoretto);
9. Cascina Parco Piemonte (Parco del Sangone);
10. Cascina Marchesa parte (Parco della Pellerina - già
in concessione a Turin Marathon);
11. Cascina Airale - Parco della Colletta;
12. Cascina Continassa.
Gli interventi di recupero edilizio e di ristrutturazione saranno
inevitabilmente differenziati alla luce delle specifiche caratteristiche
tipologiche, statiche e storiche, occorrerà in tal senso
verificare, in relazione ad ognuno dei fabbricati individuati,
la tipologia e modalità di utilizzo, in base ad una scala
di priorità preventivamente concordata dai Settori tecnici
ed amministrativi competenti.
Con il personale di tali Settori, sarà costituito un apposito
gruppo di lavoro, che verrà coordinato dal Settore Grandi
Opere del Verde Pubblico.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti
Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale,
fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella
competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo
Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
1) di approvare i contenuti, illustrati in premessa, del Progetto
"Cascine nei Parchi", finalizzato al recupero e rifunzionalizzazione
dei vecchi edifici di proprietà comunale esistenti all'interno
delle aree citate. Il progetto "Cascine nei Parchi"
promosso dagli Assessorati Verde Pubblico e Patrimonio, verrà
redatto entro il 31 dicembre 2007;
2) di dare atto che il presente provvedimento non comporta oneri
di spesa a carico dell'Amministrazione;
3) di individuare a tale scopo il Settore Grandi Opere del Verde
Pubblico quale soggetto preposto per attivare la costituzione
e per promuovere il coordinamento di apposito gruppo di lavoro
composto dai Settori comunali competenti per lo sviluppo del progetto
sopra citato;
4) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto
voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente
eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma del Testo Unico
approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.