Consiglio Comunale
2007 03089/002
OGGETTO: SOSTEGNO ALLE PROPOSTE DI EQUIPARAZIONE DEL LAVORO DI CURA NEI CONFRONTI DI FAMILIARI GRAVEMENTE DISABILI AI LAVORI USURANTI, AI FINI DEL PREPENSIONAMENTO.
"Il Consiglio Comunale di Torino,
- l'articolo 3, comma 2, della Costituzione Italiana stabilisce
che è "compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli
di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà
e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana";
- l'articolo 1 della Legge 5 febbraio 1992, n. 104 (la legge-quadro
per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
con handicap) sancisce il diritto delle persone con disabilità
al pieno rispetto della dignità umana e dei diritti di
libertà ed autonomia, ne promuove l'integrazione in tutti
gli ambiti della vita, favorendo, ove possibile, una serie di
interventi, prestazioni, servizi ed azioni mirate alla prevenzione,
alla cura ed alla riabilitazione, oltre che alla tutela giuridica
ed economica, dei disabili;
- come risulta dall'indagine "L'integrazione sociale delle
persone con disabilità", pubblicata dall'ISTAT nel
luglio 2004, le persone disabili non anziane (al di sotto dei
65 anni di età) residenti in Italia sono circa 1.641.000
e, di queste, il 41,4% raggiunge il livello massimo di disabilità;
- ben il 91,5% dei disabili vive in famiglia, la quale costituisce
il perno dell'assistenza, il luogo dove le persone con disabilità,
in alcuni casi caratterizzata da mobilità scarsa o addirittura
inesistente, capacità di linguaggio carente o del tutto
assente, deficit sensoriali gravissimi e caratterialità
disturbata, sono assistite, in modo continuativo e con notevoli
oneri, dai familiari conviventi che se ne prendono cura;
- come detto, le disabilità gravi si vivono prevalentemente
in ambito domestico, con un impegno che dura 24 ore su 24, 7 giorni
su 7, ogni giorno dell'anno;
- laddove è presente una persona affetta da grave o gravissima
disabilità, per i familiari che l'assistono, oltre alla
normale attività professionale, fonte di sostentamento,
cioè oltre all'impegno del lavoro all'esterno, si aggiunge
l'onere della cura e dell'assistenza quotidiana, che determina
un logoramento ed uno stress psicologico e fisico di notevole
portata, caratterizzato da pesanti fatiche, mancanza cronica di
riposo ed impossibilità di dedicare tempo alla propria
persona ed alla propria vita sociale;
ad una tempestiva discussione della proposta di legge presentata
l'8 novembre 2006 alla Camera dei Deputati "Norme in materia
previdenziale in favore di lavoratori e lavoratrici con a carico
familiari gravemente disabili" e del disegno di legge presentato
il 15 dicembre 2006 al Senato della Repubblica "Equiparazione
del lavoro di cura nei confronti dei disabili gravi e gravissimi
ai lavori usuranti, ai fini del prepensionamento" e della
proposta di Legge n. 71 presentata in data 28 aprile 2006 avente
per oggetto: "Modifica all'articolo 42 del testo unico di
cui al Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 in materia di
prepensionamento dei genitori di portatori di handicap in condizioni
di gravità" ed alla celere approvazione di una legge
che consenta ai familiari, lavoratori o lavoratrici, di persona
inabile al 100%, che necessiti, cioè, di assistenza continua,
in quanto non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita,
di accedere prima al pensionamento, beneficiando, dunque, delle
facilitazioni accordate, in termini di età sia anagrafica
che contributiva, ai lavoratori che svolgono mansioni soggette
a maggior usura."