Consiglio Comunale
2007 02768/002
OGGETTO: "SOSTEGNO ALLA PROPOSTA DI LEGGE PER IL RICONOSCIMENTO AI MEDICI FISCALI INPS DEL TRATTAMENTO GIURIDICO ED ECONOMICO PER I MEDICI DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE".
"Il Consiglio Comunale di Torino,
che ai controlli domiciliari dei lavoratori assenti per malattia provvedono attualmente sia i medici delle Aziende Sanitarie Locali, sia quelli dell'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale);
che da oltre vent'anni, i medici fiscali delle ASL e quelli dell'INPS, pur svolgendo la medesima attività prevista da una legge dello Stato, hanno due tipologie completamente diverse di rapporto di lavoro;
che i medici titolari del rapporto con l'INPS (oltre 1550 in tutta Italia) non hanno ad oggi ancora ottenuto il riconoscimento di una posizione giuridica che permetta loro di svolgere la professione con una retribuzione adeguata e con tutti i presupposti giuridici e pensionistici propri della loro attività;
- il medico è retribuito a prestazione con una cifra
irrisoria tenuto conto della professionalità, responsabilità
e tempo dedicato alla prestazione (circa 24 Euro lordi per visita
a domicilio);
- il medico ha l'obbligo della reperibilità e disponibilità
nei giorni feriali e festivi compreso Natale e Pasqua, senza retribuzione
per tale reperibilità;
- non hanno diritto a ferie o malattia retribuita;
- non vi è garanzia di avere dall'INPS un numero di visite
mensili, tali da assicurare un guadagno pari neanche ad uno stipendio
impiegatizio;
- pur essendo l'incarico a tempo indeterminato, e pur dovendo
versare i contributi previdenziali nella misura del 12,5%, l'INPS
non garantisce la dignità del medico impiegato, e non è
tenuto a garantire un numero minimo di visite per sanitario su
base giornaliera;
che sia utile intervenire al fine di porre rimedio e trovare soluzione all'annosa e quanto mai problematica ed in alcuni casi drammatica situazione giuridico economica dei medici fiscali INPS;
Il Sindaco e la Giunta vista la delicatezza, l'urgenza e l'umanità
della questione, ad intervenire sugli organi di Governo e sul
Parlamento, affinché venga sollecitata la discussione al
più presto, della proposta di legge "Atto Camera n.
1635" fermo alla XI Commissione permanente della Camera dei
Deputati, presentata da una ventina di parlamentari di diversa
appartenenza politica, con l'auspicio che venga accolta ed approvata
in tempi ragionevolmente brevi."